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Autore: Hope it    06/06/2013    1 recensioni
Abbie è una ragazza forte, che nasconde i suoi sentimenti dietro ad un sorriso.
Lei è coraggiosa, orgogliosa.
Lei sa perfettamente cosa vuol dire il dolore, visto che l'ha provato molte volte.
Lei è bellissima, ma non sa di esserlo.
Lei è dolce, quando vuole
Lei sa amare, ma non lo fa da tempo, per paura di essere ferita.
Ma sarà proprio un ragazzo, ad entrare nella sua vita casualmente, riuscirà a sconvolgerla a tal punto da cambiarla, per sempre.
Capiranno, insieme, l'importanza del vero amore, diquello che significa amare, dare la vita per una persona, capiranno l'importanza della vita e di tutto ciò che ne fa parte.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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‘’io, ehm.. io mi chiamo Niall.’’ Mi disse il ragazzo, rompendo il silenzio imbarazzante che si era creato.
Si alzò dalla sedia, facendo due passi verso il mio letto. Era alto, molto più di quanto ricordassi. Tese la mano verso di me. La strinsi, mentre un brivido mi percorreva la schiena. Lo guardai dritto negli occhi, mentre iniziavo a parlare.
 ‘’ piacere, Abbie.’’ Dissi, con un mezzo sorriso, odiando la mia voce cosi roca e ancora impastata dal sonno.
Abbassò gli occhi per un attimo, sedendosi sul bordo del mio letto, attento a non farmi male. Rialzò lo sguardo e mi guardò.
‘’mi dispiace. È tutta colpa mia. Lo so che sono sbadato, che sono stupido, non ho visto la macchina. Se fossi stato più attento tutto questo non sarebbe successo.’’ Disse, mentre leggevo nei suoi occhi il dolore ed il suo rimorso.
Non potevo permettere che si incolpasse cosi di qualcosa di cui non aveva colpa.
‘ma non è stata colpa tua! Io non ti incolpo di niente. ‘’ dissi, quasi urlando.
Lui sobbalzò, al suono cosi alto della mia voce, che stava tornando quasi normale. Mi guardò, sorridendo, ma il dolore nei suoi occhi non era ancora svanito.
‘’ma per colpa mia dovrai rinunciare al tuo sogno.’’ Disse, abbassando la testa.
Alzai gli occhi al cielo. Se c’èra una cosa di cui non mi sarei mai pentita, era di avergli salvato la vita.
‘’penso che la tua vita sia più importante di uno stupido balletto!’’ risposi.
Non aveva idea di quanto facessero male quelle parole per me, ma sicuramente non gliel’avrei detto. Non volevo fargli del male, più di quanto se ne stia già facendo da solo, incolpandosi di tutto. Preferivo tenermi tutto dentro, almeno avrebbe fatto male a me, ma di sicuro non a lui.
‘’io.. voglio fare qualcosa, voglio aiutarti!’’ disse ad un tratto, interrompendo i miei pensieri.
Restò in silenzio, mentre i suoi occhi brillavano nel vuoto, cercando di farsi venire una non so quale idea. Lo osservavo, il luccichio dei suoi occhi, cosi azzurri, i capelli biondi, spettinati. Notai delle occhiaie violacee sotto i suoi occhi, segno che probabilmente non aveva dormito.
‘’ho un’idea!’’ disse, interrompendo di nuovo i miei pensieri.
Lo guardai, incuriosita.
‘’troverò un chirurgo, qualcuno di bravo, ti farò operare al ginocchio, e potrai tornare a ballare!’’ esclamò, facendo un salto sul letto.
Rimasi per un attimo stupita, poi scoppiai a ridere. Era cosi ingenuo, sicuramente nessun chirurgo avrebbe potuto operarmi, visti i danni gravi, poi non avrei potuto pagarlo, di sicuro non era fattibile.
‘’è impossibile, non ho i soldi per pagare l’intervento, poi nessun chirurgo sarebbe disposto ad operarmi. ‘’ dissi.
Lui abbassò lo sguardo, deluso. Rimasi in silenzio, ma credevo di aver ragione, per quanto mi dispiacesse, sapevo perfettamente che era impossibile risistemare il mio ginocchio.
‘’perché non ti fidi? Ti prometto, che troverò il chirurgo più bravo della città, ti riparerà il ginocchio! Se è questione di soldi pago io!’’ disse, insistendo.
‘’ma scherzi? Non ti lascerò pagare un bel niente!’’ sbottai,  anche se lusingata da quello che voleva fare per me.
Sorrise, il suo sorriso illuminò la stanza intera.
‘’ahahah, vedremo.’’  Esclamò, chiudendo il discorso.
Stavo per ribattere ma la porta si aprì di colpo, interrompendoci
‘’Niall!’’ esclamò un ragazzo riccio, con dei profondi occhi verdi.
Entrò di corsa nella stanza e corse ad abbracciare Niall. Lo strinse fino a cche il ragazzo non riuscì più a respirare.
‘’H..Harrry, non respiro!’’ disse Niall, cercando di togliersi dall’abbraccio del riccio.
‘’oddio, scusami.’’ Rispose il riccio.
Niall sorrise, dovevano essere davvero molto amici, i due.
‘’stai bene? ho sentito per il telegiornale ciò che è successo, oddio..’’ disse il riccio, preoccupato.
‘’si, si tranquillo. ‘’ rispose Niall, per poi voltarsi verso di me.
‘’ma se non fosse per lei, io non sarei più qui.’’ Disse, indicandomi.
Arrossi, abbassando lo sguardo. Non mi piaceva che mi desse cosi tante attenzioni davanti al suo amico. Il riccio mi guardò, ammirato.
‘’grazie, per averlo salvato. ‘’ disse, guardandomi con quegli occhi.
Non risposi, ero imbarazzata.
‘’ sei molto più carina che in tv!’’ disse il riccio, ridendo.
Niall gli diede un pugno scherzoso sulla spalla, io sorrisi, ancora in imbarazzo.
‘’oh scusa, non mi sono presentato. Io sono Styles, Harry Styles.’’ Disse, atteggiandosi.
Mi porse la sua mano, che io strinsi.
‘’Abbie.’’ Dissi, abbassando gli occhi.
Harry mi sorrise, era un sorriso un po’ tra il vanitoso e il gentile. Non potei fare a meno di notare le sue fossette adorabili ai lati delle guancie. Continuava a fissarmi, facendomi sentire sempre più a disagio. Quel ragazzo non mi convinceva. Però mi ricordava Dan. Un’ ondata di dolore mi avvolse, quando pensai quel nome. Chissà se aveva visto ciò che mi era successo, o forse era troppo impegnato a infilare la lingua in bocca a Kate. Scacciai quel pensiero, mentre Harry si dirigeva verso la porta.
‘’ ci vediamo dopo, ragazzi.’’ Disse, uscendo.
Fece l’occhiolino a Niall e chiuse la porta. Niall e io rimanemmo a guardarci.
‘’scusalo, è un po’ idiota.’’ Disse Niall, grattandosi la testa imbarazzato.
‘’lo vedo.’’ Risposi, con un mezzo sorriso.
Niall scoppiò a ridere. ascoltai il suono della sua risata.
‘’allora, sei ancora deciso ad aiutarmi a realizzare il mio sogno?’’ chiesi, ridendo.
‘’certo che si, è un promessa, ricordi? ‘’ rispose, ricambiando il mio sorriso.

 
 
  
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