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Autore: we_are_infinite    06/06/2013    3 recensioni
-Cos'è successo esattamente quattro anni fa? Posso saperlo?- Zayn voleva approfittare del momento per togliersi ogni dubbio. Era stufo di tutto quel silenzio, che era come un buco bianco che aveva un inizio, ma non aveva una fine. - Mi hanno violentata, senza pietà e senza paura. - Zayn vide il viso di Amy incupirsi, e gli occhi diventarle lucidi. - Matt, Josh e il suo gruppetto. All'uscita, mi presero con forza buttandomi nel muro. Cominciarono a toccarmi- Una piccola lacrima per la seconda volta in quel giorno solcò la guancia della ragazza. Non era mai stata così vulnerabile. Di solito era come un pezzo di ghiaccio, e perfino il suo cuore lo era.
- Mi toccarono ovunque, cominciando a togliermi la maglia. - Zayn le strinse la mano, come se le avesse detto "coraggio, io sono qui per te", ma in quel momento un gesto valeva più di mille parole. - Quando però Josh iniziò a toccarmi le parti intime , lì non ci ho visto più. l'unica cosa che vedevo era nero intorno a me. - - Poi però il nero scomparve. Cominciai a picchiare Josh. Lui si accasciò a terra, mentre gli altri erano scappati.- ... questa è la storia di Amy Malik
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Why?



 

 
-Perché Zayn? Perché ti comporti così? – Chiese Eleanor a Zayn.
 
La mora stava ritornando a casa, dopo il pomeriggio passato con Louis. Erano stati bene: avevano fatto un giro nel centro commerciale, come solito. Ormai lo shopping center era diventato un’abitudine, ma d’altronde cosa potevano mai fare un gruppo di ragazzi in una città cupa e affollata come quella ?

Avevano comprato dei regali, perché non volevano ritrovarsi all’ultima settimana di Natale con l’albero vuoto. Infine erano andati a prendere una cioccolata calda nello Starbucks. Durante il viaggio, erano ritornati a parlare di Amy. Lei non aveva resistito, e gli aveva raccontato in breve la storia della vita di Amy, che a dirla così sembrava un po’ un film, un drammatico, ma era fottutamente reale.

Louis era rimasto a bocca aperta. Improvvisamente si rendeva conto di tutto. Del perché Amy avesse un carattere così chiuso, del perché tendeva a volte di sembrare un po’ depressa, non sorrideva mai o non rideva alle battute.

-Quello che ti ho detto però deve rimanere tra di noi, ok? – gli aveva detto El –Certo, io non dirò nulla, quando sarà pronta sarà lei a dircelo!- l’aveva rassicurata lui. Sapeva che un segreto era un segreto che di certo lo avrebbe unito alla sua ragazza ancora di più, poi non voleva perdere la fiducia, e soprattutto l’amore di El.
-Guarda là!- aveva detto Louis alla mora, indicandole un punto ben definito al di là del finestrino. Vi era Zayn che camminava solo nel parco, con una sigaretta nella mano, con lo sguardo fisso nel vuoto. El di colpo si slacciò la cintura di sicurezza e si allacciò il giubbotto. –Che fai?- chiese confuso Louis –Devo parlargli, accosta.- rispose lei guardando Zayn.

Lou non se lo fece ripetere due volte e accostò. –Grazie per il bellissimo pomeriggio! Ti amo!- gli disse El –Anche io!- rispose lui per poi baciarla.

Una volta scesa iniziò a camminare a passo spedito verso di lui, poi però una volta arrivata vicino a lui, senza però farsi vedere, si ricompose, cercando di essere più naturale possibile. –Ehy!- gli disse, cercando di attirare la sua attenzione, facendolo voltare – che fai qui tutto solo?- disse El sedendosi sulla panchina.

-Stavo pensando…- rispose lui, sposando lo sguardo sulla sigaretta finita, per poi buttare a terra il mozzicone e schiacciarlo con il piede. –Posso chiederti una cosa?- disse lei con gli occhi strizzati, per paura che il moro alla sua domanda l’avrebbe mandata a quel paese.
-Amy… - bastò solo una parola per far capire la domanda di El –Vuoi sapere il motivo della nostra litigata, o meglio del mio schiaffo?-. Bersaglio centrato. El annuì semplicemente, aggiustandosi il suo giubbetto nero, cercando di evitare lo sguardo di Zayn.

Lei odiava fare domande di quel tipo, non voleva immischiarsi nei fatti degli altri, ma capì che tutto quello che stava facendo era necessario per il bene della sua amica e alzò lo sguardo.
-Non lo so…- iniziò sedendosi, per poi chiudere gli occhi, come per trovare le parole giuste –Ho avuto paura per lei, quando sono rientrato e ho visto che lei non c’era…Mi è crollato tutto addosso- continuò, mentre la mora mise la sua mano sulla spalla di Zayn, come per incoraggiarlo. –Quando l’ho vista tornare e quando non rispondeva alle mie domande sono scoppiato! Ho temuto il peggio per lei…- finì Zayn.

-Hai provato a parlarle?- Chiese nuovamente El, cercando di leggere gli occhi di Zayn. Aveva imparato che le parole mentono, ma gli occhi dicono sempre la verità. –No.- rispose

-Perché?- chiese El…

Perché…Perché…Perché… non lo sapeva neanche lui il perché. Forse era troppo orgoglioso per chiedere il perché .Quando litigava con qualcuno non si faceva domande su di lui, si limitava ad addossare la colpa agli altri, e di solito era il tempo a sistemare le cose, facendo sì che loro gli chiedessero scusa su quella faccenda ormai vecchia. Poche volte aveva chiesto il perdono, ma ora sembrava proprio che il tempo gli si fosse rivolto contro. Orani erano passate più di due settimane.
-Non lo so.- sussurrò. –Senti io non sono nessuno per venirti a dire cosa devi o cosa non devi fare, però conosco molto bene Amy, e so quanto sta soffrendo in questo periodo- cominciò con voce dolce e calma, come solo lei sapeva fare –Eri una delle pochissime persone che la conosceva molto bene, di cui lei si fidava, e ora vuoi rovinare il rapporto, solo perché hai  avuto paura di perderla?- si fermò. –Se questa situazione non si risolverà tu la perderai davvero, Parlaci, Risolvi tutti i tuoi dubbi, chiedile il perché della sua fuga, perdonala- concluse.

-Lo farò. Grazie.- disse Zayn per poi abbracciare l’amica, cercando conforto. Quel discorso gli aveva aperto gli occhi. Stava perdendo una delle persone più importanti, e non voleva perdere anche lei. Aveva già perso sua nonna, non voleva ulteriori sofferenze. –Per te sono sempre qui, se vuoi parlare non esitare a chiamarmi!-.

Dopo quella chiacchierata Zayn aveva riaccompagnato a casa El, poi si era diretto al cimitero, dove aveva fatto la solita visita alla nonna. Erano le 7 di sera, e il sole se ne stava andando, così aveva preferito tornare a casa, e magari stare un po’ di tempo con i suoi genitori, con Niall, e soprattutto voleva chiarire con Amy.

-Sono a casa!- gridò Zayn –Alla buon’ora figliolo!- Yaser accolse suo figlio andando all’entrata, dove intanto Zayn si stava togliendo il giubbotto, e aveva posato il cellulare. –Papààà!!!- Zayn abbracciò il padre. Nonostante i soliti litigi, era molto legato ai suoi genitori.

-Come avete passato la giornata ragazzi?- chiese Trisha. – Noi siamo andati a Leicester- rispose Niall indicando se stesso ed Amy. Lei sorrise a Niall. –E tu Zayn?-
-Sono stato con Megan- rispose giocando con la forchetta –Oh- rispose la madre pensierosa –Tesoro, ti posso dire una cosa?- chiese poi dopo aver posato il bicchiere di vetro svuotato. Zayn annuì curioso –A me non piace molto quella ragazza, ma se a te fa felice… sei libero di stare con lei quanto vuoi-.

Zayn aveva già portato Megan a casa sua, molto tempo prima che tornasse Amy.. Non però perché voleva farla conoscere ai suoi genitori, ma solo perché voleva un posto dove rilassarsi, accompagnato da una bella ragazza. A volte capitava che i suoi tornassero a casa, quando Megan era ancora presente, e lì si era trovato costretto a farle fare la loro conoscenza.

Anche se, Megan cercava di essere seria ed educata, i suoi abiti non la aiutavano affatto, rivelando perciò il suo essere, che aveva avuto un negativo riscontro da parte di Trisha e Yaser.

Amy non poteva credere a quello che sua madre aveva detto. Allora non era l’unica a pensarla in quel modo. Guardò incredula sua madre, per poi far comparire nel suo viso un vero e grande sorriso, che la madre ricambiò, in segno d’intesa, senza far capire agli altri presenti nulla. Guardò poi Zayn, che intanto si era alzato, e dopo essersi scusato si era diretto verso le scale.

Dopo cena, amy si era diretta in camera, aveva preso l’intimo e il pigiama, con l’intento di farsi una bella doccia. Entrò nel bagno e posò la sua roba. La porta però venne improvvisamente chiusa a chiave. Si voltò. – Shh! Voglio solo parlare- sussurrò Lui mettendosi davanti alla porta. –Non abbiamo niente da dirci, esci!- gli rispose fredda. –Perché?- chiese Lui. –Perché, cosa Zayn?- chiese Amy arrabbiata. –Perché sei partita con la mia moto quella mattina? Dove sei andata?- chiese lui calmo. –Ti interessa?- chiese lei, voltandosi –Si…-

-Non mi sembrava quando mi hai mollato quello schiaffo sai? Sono andata a trovare le mie amiche al riformatorio…-. Zayn aveva fatto tutto quel casino, solo perché Amy aveva fatto qualcosa che la faceva stare bene? Si sentiva un coglione, un emerito coglione. Aveva ferito i suoi sentimenti e la sua fiducia. –Scusa… per lo schiaffo, per averti ferita, per tutto!- le disse, prendendo il braccio della ragazza per farla voltare.

Dopo essersi voltata Amy, aveva lo sguardo fisso nel pavimento. Stava assimilando ancora quelle scuse, quando le braccia forti del fratello la abbracciarono. –Ti voglio bene.- riuscì solo a dire. –Anche io, Amy.-

Una volta aver sciolto il loro abbraccio, Amy si accorse che una lacrima era scesa nel viso del fratello. Sorrise.

Quel sorriso era come il sole, che unito alla lacrima di Zayn, aveva formato un arcobaleno, dove ogni colore rispecchiava un loro sentimento. In quel momento però, il colore più luminoso, più appariscente era il rosso, l’ Amore.

Amy, raccolse quella lacrima. –Ora però puoi uscire? – chiese lei per sdrammatizzare –Certo!- rispose Zayn, per poi darle un bacio sulla guancia e dirigersi verso la porta.
Ancora una volta il tempo, insieme al loro legame aveva risolto tutto, e dopo quel litigio, si sentivano più uniti che mai.





Continua!...
 
Hiiiiii!! I’m back!!

Lo so! Non è un gran che! Forgive me!
Ho modificato l'ultimo pezzo del capitolo precedente, perchè siccome sono una granissima testa di cavolo, il continuo non coincideva con questo capitolo! scusate! Non avevo mai parlato del rapporto tra El e Louis, e in questo capitolo, ho voluto parlare anche di loro.
L’astio tra Zayn ed Amy, ha lasciato spazio ad un bell’arcobaleno. Penso che questa metafora li rispecchi proprio bene. Che ne pensate?
Spero che vi sia piaciuto, e nulla… Alla prossima lettori fantastici! Un bacio!!! <3 <3

Fatevi sentire!  
  
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