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Autore: loveyajawaad    06/06/2013    3 recensioni
Una rapida ricerca su Internet le fece capire il vero significato del tatuaggio di quel misterioso ragazzo.
Quella maledettissima parola l'aveva perseguitata per molto tempo nei sogni e fino a quel giorno non aveva capito nè la lingua da cui proveniva nè il suo possibile significato.
Strix.
Quel tatuaggio le era familiare, eppure non l'aveva mai visto se non sulla sua pelle abbronzata.
Appena lesse il significato della parola il cuore le smise di battere e tutto si fermò improvvisamente e, con la stessa imprevedibilità, il computer si spense, come fulminato.
ATTENZIONE: QUESTA E' UNA STORIA PRECEDENTEMENTE PUBBLICATA, MA ELIMINATA INSIEME AL MIO VECCHIO PROFILO.
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 2: REPLAY

Era ancora confusa e con la mente offuscata. Non riusciva a pensare ad altro se non a quel ragazzo che aveva visto di sfuggita e a quel tatuaggio... A quella scritta che non aveva significato.
Intanto lei e Ray erano ormai arrivate dentro la scuola che era un edifico enorme e quasi imponente. Aveva un aspetto allegro: le pareti erano dipinte di un rosso vivo e i corridoi erano abbelliti da delle specie di graffiti. Non sembrava una scuola tecnica, anzi, sembrava quasi un liceo artistico. I dipinti alle pareti erano spettacolari: erano dei colori più accesi che Cher avesse mai visto e persino gli armadietti ti mettevano un'allegria con i loro colori caldi. Non sembrava per niente una scuola. La scuola che aveva precedentemente affrontato era molto più triste come arredamento e colori rispetto a questa, che sembrava uscita da un film.
'Ma chi ha fatto questi graffiti? Sono bellissimi!' chiese a Ray, molto interessata e curiosa di sapere.
'Devi sapere che la preside di questa scuola è una donna anziana ma piena di vita; le piacciono questi colori vivi e una volta all'anno "assume" degli studenti, come dire...professionisti, per pitturare le pareti in modo allegro e dare un aspetto invitante alla scuola.' risponde lei allegramente.
'Wow! Nella mia vecchia scuola era tutto diverso...'
'Non ci sono tante scuole così! Ahahah!' dice Ray ridendo 'Dai, adesso vieni con me che ti presento delle ragazze veramente simpatiche della tua classe.'
La porta da un gruppetto di ragazze che ridevano e, interrompendole gentilmente con un saluto, inizia a presentare Cher.
'Ciao ragazze! Lei è Cher! Si è appena trasferita qui a Bradford e sarà in classe con voi.'
'Ciao Cher!' dissero tutte all'unisono.
'Ciao a tutte!' rispose lei timidamente.
Improvvisamente suona la campanella. Anche il suo suono sembrava più allegro e meno assordante di una normale campanella che avvisava gli studenti dell'inizio delle lezioni.
'Scusate ma adesso devo proprio andare. Ciao Cher. Ci vediamo all'intervallo!' così dicendo si allontana soavemente dal gruppetto raggiungendone un altro.
Nell'entrare in classe, una ragazza rossa, si avvicina a Cher.
'Ciao! Mi chiamo Kess. Tu sei Cher, vero?' le disse allegramente.
'Si, piacere!'
'Senti, ti va di sederti vicino a me per oggi?'
'Molto volentieri. Grazie!'
Appena entra in classe, Cher, nota subito la diversità schiacciante di quella rispetto ad un'aula normale di una scuola a Londra. Le pareti erano di un giallo molto acceso ed erano decorate da fiori in stile Hippy che mettevano molta allegria. Chissà se anche le lezioni sono così diverse pensa Cher.
Lei e Kess si siedono in due posti piuttosto lontani dalla cattedra e sistemano le loro cose. Dopo pochissimi minuti entra la professoressa di Economia, che sarebbe stata la prima lezione affrontata nella giornata.
Era una donna piuttosto corposa; portava un vestito lungo fin sotto alle ginocchia marrone e delle scarpe con un tacco talmente basso che era come portare delle scarpe da ginnastica qualunque.
I capelli erano raccolti in un cipollotto sopra la testa ed erano legati da un nastro, sempre marrone, che cadeva soffice lungo il capo.
Appena entra in classe tutti si alzano. Quando finisce di sistemarsi alla cattedra fa sedere gli studenti ai propri posti e inizia a fare l'appello. Quando arriva al suo nome si ferma.
'Cheroline Casper!'
'Presente!'
'Mmmh! Non mi sembra di averti mai visto. Vuoi presentarti, cara? Vieni pure qui accanto a me.' sembrava gentile e disponibile.
Cher si alza e va vicino alla professoressa.
'Allora che ci dici di te?' la incita lei.
'Emh... Mi chiamo Cher e vengo da Londra. Mi sono appena trasferita qui a Bradford per motivi familiari e spero di trovarmi bene in questa scuola.' disse tutto talmente velocemente che forse nessuno aveva capito di cosa stesse parlando, ma l'unica cosa che voleva era ritornare al posto dove si sentiva di sicuro meno osservata.
'Piacere, Cher! Io sono la professoressa Elisabeth Shorelin! Siamo felici di averti con noi quest'anno! Ora vai pure al posto, cara!'
Va quasi correndo al suo posto con la testa bassa per non incrociare lo sguardo di nessuno e si siede silenziosa com'era arrivata.
'Perfetto, ragazzi. Ora possiamo iniziare la lezione. Qualcuno può dirmi dove eravamo arrivati con il programma l'anno scorso?'
La professoressa inizia a parlare, ma Cher stava ancora pensando a quel ragazzo. Non ascoltò neanche una parola della prof., finchè una bidella non bussò alla porta.
'Scusami Elisabeth, la preside mi ha avvisato di informarti che avrete un nuovo compagno di classe oltre alla signorina Casper che, a quanto vedo, è già entrata.' mi rivolge un sorriso a trentadue denti, poi rivolgendosi nuovamente alla professoressa 'lo studente arriverà tra qualche giorno.'
'Sai dirci il nome?' chiese la prof.
'Si, si chiama Zayn Malik.'
Appena la bidella pronunciò quel nome, partì un chiacchericcio da parte delle ragazze della classe e Cher ebbe un tuffo al cuore. Non sapeva il perchè, ma quel nome... Le era più che familiare. Lo aveva già sentito da qualche parte. Ne era sicura. Solo che non sapeva nè dove, nè quando.
'Grazie mille, Grace! Puoi andare!' disse la prof. alla bidella, che uscì dalla classe sorridendo.
Zayn Malik. Zayn Malik. Zayn Malik. Zayn Malik. Zayn Malik. Zayn Malik. Zayn Malik. Zayn Malik. Zayn Malik. Zayn Malik.
Pensò tutta la lezione a quel nome che, al solo pronunciarlo o pensarlo, le provocava un tuffo al cuore e le farfalle nello stomaco.
Alla fine della lezione suonò nuovamente quella campanella che, però, segnava l'inizio dell'intervallo.
'Allora, Cher! Come ti sono sembrate le prime due ore di lezione in questa scuola?' le chiese Kess mentre si avviavano fuori dall'aula.
'Le lezioni? Fantastiche, direi!' se almeno le avessi ascoltate... pensò Cher rispondendo alla sua nuova amica.
Fuori dalla classe, Ray, la stava già aspettando circondata dalle ragazze che le aveva presentato prima.
'Ehi, ho saputo che avrai Zayn Malik in classe! Eeeeeh, fortunella!' disse lei con un sorrisetto malizioso e leggermente emozionato.
'Emh, si... Ma cos'ha di tanto speciale questo Zayn?'
'Primo: è figo! Secondo: dicono che sia un ragazzo dolcissimo. Terzo: è un pò strano ma veramente affascinante.' a risponderle non era stata Ray, ma una ragazza mora dallo sguardo sognante 'Ah, comunque io sono Beth, piacere!' le porge la mano.
'Piacere, Cher!' rispose lei stringendogliela.
'Ciao, io sono Sam. Come ti sembra la nuova scuola?' le chiese una ragazza bionda scura.
'Ciao! Mi sembra strana ma allo stesso tempo fantastica!' le rispose.
Continuarono a parlare fino a che non suonò di nuovo la campanella. Nel giro dei dieci minuti di intervallo, aveva conosciuto più o meno metà classe. La cosa bella che la stupiva di più era che erano tutti gentili e ospitali con lei.
La giornata proseguì normalmente. Quando arrivò il momento di uscire da scuola, Cher e Kess, si rincontrarono con Ray e insieme andarono alla fermata. Durante le lezioni aveva parlato molto con Kess, scoprendo di andarci molto daccordo. Generalmente il primo giorno di scuola era andato da Dio.
Arrivarono alla fermata, dove c'era ancora il fidanzato di Ray che la aspettava per salutarla.
'Di solito al ritorno da scuola, Harry,' disse indicando il ragazzo 'viene con me in pullman, quindi vi abbandonerò per il resto del viaggio.' dice leggermente triste.
'Non ti preoccupare, vai pure!' le disse Cher.
'Grazie per avermi capito!' le sorride e corre da Harry.
Si baciano ancora appassionatamente come quella mattina. Quando erano così vicini sembravano quasi una cosa sola. Sembravano fatti per stare insieme, come due pezzi di puzzle.
Intanto, il pullman arriva e Cher e Kess salgono insieme negli ultimi posti.
Cher si siede accanto al finestrino e, di nuovo, come quella mattina, vede il ragazzo con il tatuaggio che le era sparito davanti agli occhi.
I loro sguardi si incrociarono e fu come se una scarica elettrica le avesse attraversato il corpo, da capo a piedi.
Il ragazzo la fissò per qualche secondo finchè lei non tolse lo sguardo. Quando si rigirò per riguardarlo lui era sparito.
Il pullman partì e lei si immerse nei suoi pensieri, ancora più confusi e offuscati di prima.
  
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