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Autore: directioner_1999    06/06/2013    0 recensioni
Questa la mia prima FF, spero vi piacciaa :
Pensavo fosse una giornata come molte altre.
Pensavo che il famoso "colpo di fulmine" non esistesse per davvero.
Pensavo che...no nulla, in quel momento la mia mente si era bloccata, non pensavo proprio niente da quando i miei occhi si sono incontrati con i suoi...lui il nuovo arrivato.
O almeno uno dei nuovi arrivati, si ne erano ben cinque e sembrava proprio che la mia migliore amica, nonchè vicina di banco, si era imbattuta come me in uno di quei ragazzi.
Piacere mi presento, mi chiamo Selena, Selena Smith. Ma tutti mi chiamano 'Sel' ho 18 anni, vivo a Londra, capelli lunghi biondi ricci, occhi verdi tendenti al marrone chiaro e alta finchè basta.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Camminavo avanti e indietro per il salone di casa aspettando che mio padre tornasse dal lavoro insieme a mia madre che era andata a far compere per il centro. 10 minuti incessanti, ma finalmente il campanello suonò, ed ecco mia madre con il suo sorriso stupendo che mi faceva segno di aprire.
 
Mamma: Ciao piccola, ti ho comprato un po' di cose e..
Io: Mamma, dobbiamo parlare siediti dai.
Mamma: A, ok.
 
Mia madre si sedette sulla poltrona mentre io ero in piedi davanti a lei.
 
Mamma: Dimmi dai.
Io: Ecco, sai ieri quando siete usciti verso le 10\11 di sera?
Mamma: Certo.
Io: E' venuto Harry.
 
Mi guardò con aria interrogativa aspettando che finissi il mio discorso per capirne il senso.
 
Io: Mi ha parlato, voleva che io tornassi con lui dagli altri a Londra, mi ha detto che mi amava, che voleva passare tutta la sua vita con me. Che ero la cosa più importante per lui.
Mamma: E tu Sel?
Io: Be io gli ho detto che anche io lo amavo ma mi doveva dimenticare perchè se stavamo insieme era solo a tantissimi chilometri di distanza facendolo solo soffrire e non mi sembrava giusto. Però andarmene da qui con lui lasciandovi un bigliettino stile film mi sembrava farvi un torto. Ci ho pensato tutta la notte mamma e sono arrivata ad una conclusione, al di fuori di Harry. La mia casa è Londra non posso starci lontana ancora per molto, io qui non conosco nessuno e sto sempre rinchiusa dentro casa al computer oppure a sentire la musica, mi manca tutto di Londra : le sue luci, i suoi colori, i giri sul London Eye con te e papà, i cappuccini, i the che ci prendevamo insieme mamma. Ma cosa più importante mi mancano i miei amici, tu ora non potrai capire fino infondo quello che ti sto per dire e mi prenderai per egoista ma quando mi avete detto che sarei dovuta partire con voi per l'Italia il mondo mi è crollato addosso e mi avete strappato un pezzo della mia esistenza. Io voglio tornarci, e ci tornerò che voi siate d'accordo o no ho 18 anni sono grande abbastanza per saper badare a me stessa, inoltre Perrie ha il suo appartamento libero e..
 
Mia madre mi guardò con gli occhi lucidi mentre io piangevo già, si alzò e mi abbracciò forte a se sentendo i suoi singhiozzi.
 
Mamma: M-mi dispiace, non accettavamo il fatto che fossi diventata grande ormai  da rimanere da sola, cioè senza di noi, ad un Paese a chilometri dalla tua famiglia. Sei una ragazza intelligente e ormai una donna matura. Ti prego di scusarci Sel, non sapevamo quanto fosse importante Londra e i tuoi amici per te, ma cosa più importante ora corri da Harry perchè lui a te ci tiene e si è visto Sel. Tienitelo stretto piccola mia, sta attenta, parlerò io con tuo padre.
Io: Oh mio dio. Grazie mamma, grazie mille.
 
Dissi a mia mamma abbracciandola e baciandola, aveva seriamente capito? Dio, io amavo quella donna. Corsi su per le scale aprii la porta della cabina armadio riprendendo le valige poggiandole sul letto, studiai attentamente la posizione dei vestiti per far entrare anche le foto e i vari oggetti acquistati nel mio breve soggiorno a Roma, la chiusi indossai le uniche cose rimaste sul letto : canottiera nera che usciva un po' fuori dai pantaloncini di jeans, felpa nera con le machine corciate ai gomiti, catena al collo di oro bianco, tacchi neri! Lasciai i capelli lisci sciolti con un filo di trucco, scesi sotto controllando di non aver lasciato più nulla.
 
Mamma: Il taxi è qui, sta attenta e chiamami. Questi sono un po' di soldi, ogni mese te ne manderemo degli altri almeno per stare tutti quanti tranquilli.
Io: Grazie mamma, ti voglio bene.
 
Dissi baciandole la guancia, con il suo aiuto caricai le valige nel portabagagli del taxi partendo verso l'aeroporto.
 
''Tra due ore fatti trovare nel tuo vecchio appartamento, da sola. Sel! Xxx''
 
Scrissi a Perrie aspettando il mio turno per prendere il biglietto ero in perfetto orario. Erano le 14 alle 15 sarebbe partito l'aereo, mi guardai per un po' intorno quando sentii il mio telefono vibrare.
 
''Ok, ma perchè? P xx''
 
''Ti dovrebbe arrivare un pacco regalo da parte mia. Xxx ciao amore''
 
''Che dolce, manchi ciao ciao! Xxx''
 
Mancava una persona davanti a me per il biglietto ma ero così agitata all'idea di tornare a Londra e vivere da sola, magari con Harry che non mi accorsi della signora che cercava di farmi tornare con i testa sulla terra chiedendomi che biglietto volessi. Che figuraccia, presi il biglietto e con il carrello pieno di valige mi avvicinai ad un altro signore per imballarle. Era quasi ora mancavano dieci minuti, spensi il telefono e mi avvicinai all'imbarco attraversando il corridoio che portava all'entrata e sedendomi sul sedile assegnato. Era vicino al finestrino, perfetto amavo vedere il paesaggio sotto di me. 
 
Le due ore passarono molto velocemente anche perchè mi addormentai e se non fosse stato per una vecchietta che fece cadere la sua borsa sulla mia testa forse sarei rimasta lì. Scesi e mi andai a prendere i bagagli, stetti lì per 10 minuti finchè non riuscii a prenderli tutte e tre con l'aiuto di una guardia. Gran bel ritorno, uscii e sospirai a pieni polmoni l'aria londinese, feci cenno ad un taxi che si avvicinò dissi l'indirizzo e si avviò, durante il tragitto guardai sempre fuori dal finestrino, era proprio come l'avevo lasciata : la solita gente che vagava senza una meta precisa, i gruppi di giovani che andavano in giro ridendo e scherzando proprio come noi e i signori giacca e cravatta per lavoro che si davano arie. Arrivammo davanti ad una piccola casa bianca un po' vecchiotta con il giardino intorno, non ci misi molto a riconoscerla ERO ARRIVATA, scesi tutta esaltata prendendo le valige e lasciando i soldi all'anziano taxista che mi sorrise dolcemente. Mi avvicinai e suonai il campanello, 1 2 3 volte, alle quarta qualcuno si decise ad aprirmi : Zayn, cosa ci faceva lui qui? Ahahah quel pakistano era da tutte le parti.
 
Z: Sel?
Io: Sorpresa!
 
Dissi a trentadue denti lasciandomi trascinare dall'abbraccio caloroso del moro che non smetteva di guardarmi e ridere. 
 
Io: Vorrei entrare e vedere Perrie eh!
Z: Oh si si, scusami ti aiuto con i bagagli tu va dillà in cucina Perrie e lì.
 
Mi avvicinai lentamente senza far rumore con i tacchi sul parquet bianco, bussai alla porta scorrevole della cucina aprendola piano piano vedendo Perrie che fissava la porta muoversi sorseggiando l'acqua nel bicchiere rosso tra le sue mani.
 
Io: Almeno vieni a prenderlo il tuo ''pacco'' all'entrata.
 
Feci segno delle virgolette con le mani, per intenderci, IL PACCO ERO IO. La bionda sputò l'acqua lasciando il bicchiere sul lavello e correndo incontro a me stritolandomi.
 
Io: Piano, non respiro.
P: O mio dio, ma sei tu? Selena? In carne ed ossa?
 
Disse iniziando a toccarmi la faccia e guardandomi dalla testa ai piedi.
 
Io: Si sono io, e mi serve il tuo appartamento per viverci il resto della mia esistenza.
P: Tutto quello che vuoi, o mio dio non ci credo dobbiamo chiamare tutti!
Io: Oddio no, cioè di che è una sorpresa voglio vedere Harry.
Z: Già fatto tra 20 minuti a casa di Louis, ho detto che avevamo una sorpresa e che Harry doveva esserci ad ogni costo. Da quando è tornato dell'Italia Sel non è mai uscito.
Io: Ah..
Z: Ma non ti preoccupare, andrà tutto bene.
 
Disse Zayn abbracciando sia me che Perrie. Io e Perrie iniziammo a disfare i bagagli su nella mia futura camera ma quando Zayn ci invitò a scendere per uscire corremmo in macchina tese per la loro reazione. Erano già tutti lì : dalla macchina di Liam a quella di.. Harry, la sua Range Rover nera dai vetri oscurati che tanto amavo. Perrie e Zayn suonarono mentre io ero dietro di loro, qualcuno aprii subito e dalla voce capii che era Louis, non ce la feci spostai il ''muro'' davanti a me e mi buttai tra le braccia del moro che subito ridendo mi strinse forte a se, corsi nel salone dove trovai tutti che mi fissavano con aria interrogativa.
 
Io: Di solito ora vi dovete alzare e abbracciarmi.
 
Dissi io sorridendo e subito Liam mi corse incontro seguito a ruota dagli altri, scoppiai a piangere ma questa volta non era un pianto di tristezza ma di GIOIA, gioia di essere tornata qui. Ma un momento..HARRY..
 
Io: Dov'è Harry?
Amilie: E' in giardino sulla panca, passa i pomeriggi sul tuo profilo facebook.
Liam: Dai piccola vai, ti aspetta.
 
Aprii la porta del retro appoggiandomi sullo spipide della porta a braccia al petto guardando prima di parlare per un po' il riccio seduto a testa bassa difronte a me che meneggiava quel povero telefono.
 
Io: Sai Styles, di solito quando c'è una sorpresa tutti l'aspettano insieme con ansia e no che ti isoli.
 
Alzò il capo con gli occhi lucidi.
 
H: Mh?
 
Disse Harry ancora non capendo chi avesse davanti. Mi guardò per un po' prima di alzarsi di botto lasciando che il telefono gli cadesse dalle mani inziando a camminare a passo veloce verso di me, feci lo stesso fin quando non ci trovammo faccia a faccia.
 
H: Dimmi che non è un sogno e che sei veramente qui Sel.
Io: Sono qui Harry, solo per te.
 
Dissi io poggiando la mia fronte sulla sua, mi guardò per un attimo negli occhi prima di stringermi forte a lui come non ha mai fatto, lo sentivo. Sentivo il suo cuore battere all'impazzata, sentivo le sue lacrime bagnarmi i capelli, sentivo il suo petto muoversi velocemente su e giù affannosamente, sentivo le sue gambe tremere, sentivo le sue mani addosso. Mi staccai dopo un po' dalla sua presa tornando a guardare quegli occhi che tanto mi erano mancati, era tornato a sorridere, finalmente . Dopo tanto quel sorriso era tornato, mi si avvicicò sempre di più la distanza tra noi stava per svanire quando poggiò le sue labbra rosee e morbide sulle mie, mille brividi invasero la mia schiena, mille farfalle erano tornate a gironzolare nel mio stomaco come non mai, in quel momento non volevo pensare a niente ma volevo solo godermelo in tutto e per tutto.
 
H: Ti amo Selena Smith.
Io: Ed io non ho mai smesso di amarti Harry Edward Styles.
 
Mi sorrise prendendo il mio piccolo viso con le sue mani, ci baciammo di nuovo. Ma questa volta non era un bacio dolce come quello di prima, in questo c'era più foga, più voglia l'uno dell'altro e non c'era sensazione più bella di sentirsi ormai una cosa sola. Le nostre lingue iniziarono ad intrecciarsi, combaciavano perfettamente. Quel ragazzo mi aveva fottuto, aveva fottuto me è il mio cuore. 
 
X: Ehm, scusate chi ha voglia di gelato?
 
Non ascoltammo niente e nessuno continuando a fare quello che meglio ci riusciva, STARE INSIEME.
 
X: Harold.
Io: H-harold? AHAHAHAHAHAHAH.
 
Scoppiai a ridere, piegata in due dalle risate Harry si era allontanato con le braccia al petto.
 
Io: Chi è Harold?
Liam: Lo sposo tuo, chi sennò?
Io: Ma, ahahahahahahahah, lu-lui è Harry.
N: Si ma il suo nome per intero è Harold.
H: Ma tu non potevi rimanere in Irlanda?
 
Niall abbassò il capo rifugiandosi dietro ad Amilie che rideva spassosamente.
 
Io: No, ma veramente?
H: Si, basta.
 
Mi calmai piano piano, avvicinandomi agli altri dove stava anche Harry. Danielle mi poggiò il suo braccio sulla mia spalla e iniziammo a camminare verso il marciapiede per andare a prende questo benedetto gelato; durante tutto il tragitto mi fecero continue domande su come fosse l'Italia, ma ci sono stata solo per poco e per quel periodo di tempo in cui ho alloggiato a Roma sono stata sempre dentro casa. Harry mi ignorava forse ancora arrabbiato per prima, mi avvicinai a lui che era rimasto indietro per parlare al telefono. Gli presi dolcemente la mano, ma appena vide chi era la tolse, risi leggermente a quella sua reazione e anche lui si lasciò scappare un tenero sorriso che subitò coprì con la mano tornando serio. Lo presi sotto braccio e iniziammo a camminare insieme, gli sorrisi.
 
H: Come faccio ad essere arrabbiato con te?
Io: Non lo so, sono adorabile.
 
Rise alla mia affermazione lasciando il mio braccio e tenendomi i fianchi fra le sue mani, mi guardò intensamente negli occhi, quando si avvicinò pian piano al mio orecchio.
 
H: Stasera voglio stare con te. Anche perchè ti devo dare una cosa che non ti ho dato quando sono venuto in Italia, ti andrebbe di cenare fuori?
Io: Certo, Harry.
 
Mi diede un dolce bacio sulle labbra e mano per la mano raggiungemmo gli altri che si erano fermati davanti ad un bar.
 
HARRY'S POV.
Forse stavo sognando non lo so, ma ancora non mi ero abituato all'idea che Selena sarebbe rimasta lì con me, con noi invece che in Italia con i suoi genitori; stasera saremo insieme, volevo che accadesse, con Selena. Volevo renderla mia, stare il più tempo possibile con l'unica persona che amo. Mi sorrideva mentre camminavamo verso il nostro gruppo che si era fermato davanti ad un bar.
 
Amilie: Allora ti decidi Niall?
N: Scegliere un cornetto non è mai facile amore.
Z: Nutella o crema? Questa è il tuo grande dilemma?
N: Si Jawaard, ora zitto.
 
Il biondo chiuse gli occhi tirando un sospiro per calmarsi prese una decisione.
 
N: Nutella.
 
Disse al barista che aspettava impaziente da mezz'ora la risposta di Horan.
 
X: Ecco a lei, e non serva che paga basta che non torna più, guardi che fila che si è creata!
N: Se non ha voglia di lavorare basta dirlo.
 
Disse Niall soddisfatto della sua risposta girando i tacchi. Quel biondino mi sorprendeva giorno per giorno, era incredibile.
 
P: Allora Sel, stasera uscite con noi?
 
Disse Perrie ''rubandomi'' Selena da sotto le braccia.
 
S: V-veramente, Harry mi volevo portare a cena.
 
Disse diventando rossa in viso, era così dolce.
 
P: Va bene piccioncini ma niente effusioni d'amore quando siamo in giro.
 
SELENA'S POV.
Erano le 19 e Harry mi aveva riportato al  mio nuovo appartamente dicendomi che alle 20.30 sarebbe passato. No, ma mi prendeva in giro? Dovevo finire di disfare le valige, scegliere cosa mettermi, farmi la doccia e tutte quella serie di cose che ritenevo necessarie fare. Chiusi la porta, buttai i tacchi vicino al divano e corsi su per le scale raggiungendo la mia camera, aprii la valigia dove avevo messo i vestiti più ''eleganti'' che avevo e quella dove avevo messo i tacchi. Ne presi uno con il corpino bianco che arrivava e metà pancia con una lunga gonna nera corta davanti e più lunga nera con dei tacchi neri incrociati sul davanti. Buttai i vestiti che portavo nel cesto del bucato e appesi la collana insieme alle altre, andai dentro la doccia stando attenta a non bagnarmi i capelli lisci rilassando per un po' i miei muscoli, oggi era stata una giornata davvero fantastica e di certo non finiva lì con la cena-sorpresa di Harry, che aveva in mente quel ragazzo? Uscii arrotolando l'asciugamano intorno a me mi asciugai dirigendomi verso la borsa con l'intimo. Messo, mi diressi di nuovo verso il bagno dove mi lavai i denti, filo di eyeliner, mascara, rossetto color carne; sciolsi i capelli e con la piastra feci un paio di boccoli. Mi vestii velocemente quando sentii qualcuno entrare da sotto il salone, erano le 20.30, forse era Harry con il doppione che Zayn gli ha consegnato. Mentre mi avvicinavo alle scale sentii qualcuno chiamarmi.
 
X: Sei pronta amore?
 
Ok, si. Era Harry; mi affacciai e lo vidi in tutto il suo splendore : maglietta a maniche corse bianca sotto la giaccia nera con le maniche corciate, pantaloni stretti neri e scarpe eleganti. Mi fissava sorridendo rimanendo in silenzio mentre scendevo le scale per raggiungerlo e uscire.
  
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