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Autore: LostInParadise    06/06/2013    3 recensioni
Exchange. Se il dizionario non ha deciso di tradirmi, vuol dire scambio.
Eveline, un maschio fatto ragazza; Angel, la povera anima che la sopporta;
e Louis, il classico figo che è odiato a morte da Eveline per un motivo imprecisato e che è però diventato amico di Angel.
Eveline, Angel, Louis e uno scambio. Va bene ma... che scambio?
Siamo nel sovrannaturale quindi è difficile che si scambieranno caramelle...
E se ve lo scrivo qui non ha senso che clicchiate questa storia
Genere: Comico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*sono lenta, è un dato di fatto*

 

 

 

 

Ogni mattina è sempre la solita storia. Sveglia, colazione, vestiti, tutto di corsa per arrivare in tempo al pullman per dedicarsi alla solita musica. Probabilmente l’autista del mezzo o non ha dormito bene, o soffre di scatti nervosi o gli hanno dato qualcosa che no va visto che sta guidando talmente male che sembra di stare su una barca. Un ragazzetto, uno di quelli che si è seduto dietro, è dovuto passare al posto accanto a quello dell’autista visto che si stava a sentire male. Eveline si limita a seguire ogni frenata, che più che altro è un’inchiodata, con il busto, per poi tornare ad attaccarlo al sedile. Certo quando teneva la testa poggiata al vetro e questo ha frenato nuovamente, facendole dare una sonora botta al vetro, le imprecazioni non gliele ha risparmiate nessuno. E anche all’arrivo a scuole è l’ennesima frenata di botto. Appena le portiere vengono aperte, tutti quanti si fiondano fuori dal bus, manca poco che alcuni non bacino la terra. la Grey invece è una delle ultime a scendere, la quale inforca lo zaino in spalla con tutta la calma di questo mondo e con la stessa nonchalance scende i gradini del pullman piantando entrambi i piedi a terra facendo un saltello.
La discussione del giorno prima con la Sanders è di normale amministrazione. Infatti, come se non fosse successo nulla, la bruna sta già cercando l’altra con lo sguardo. Una smorfia di assoluto disgusto si dipinge sul suo volto quando vede lei parlare proprio con il ragazzo dagli occhi azzurri che lei non può vedere neanche per sbaglio; eppure per colpa di Angel le tocca vedere il suo brutto muso fin troppe volte al giorno addirittura. Sistema meglio lo zaino in spalla e prende un grosso respiro.
- Sopporta Eve, sopporta…
Dice tra se e se mentre muove dei passi verso i due, trascinando leggermente le converse sul marciapiede davanti al cancello della scuola.
- Ciao Angel.
- Ciao Eve.
- Ciao.
Manda un’occhiataccia al Tomlinson quando anche questo la saluta.
- Ma che palle che è la tua amica
Chiaramente sta parlando ad Angel riferendosi ad Eveline, e la indica pure. La mora grugnisce con una smorfiaccia in volto, la bionda invece ignora tutto questo continuando a riprendere il discorso con Louis.
- Comunque ti stavo dicendo, se ti va di venire, tra tre giorni sto festeggiando il mio compleanno all’Euphoria. Sai i diciotto vanno festeggiati per forza in una discoteca
- Concordo pienamente – e smolla un occhiolino all’amica mentre Eveline si sente salire il vomito inside.
- Poi se vuoi portati dietro qualcuno, più siamo più ci divertiamo no?
- Bene. Allora ci vediamo più tardi?
- Possibile si, a dopo Lou
E dopo questi saluti pieni di sorrisi vomitevoli – a detta di Eve ovviamente – le due ragazze si dirigono verso l’interno della scuola. i borbottii della bruna non tardano ad arrivare ed Angel sembrava che li stesse aspettando da un momento all’altro.
- Al tuo compleanno? Di male in peggio…
- Si tratta del mio compleanno quindi direi che posso invitarci chi mi pare e da te non accetto un no come risposta.
Eveline la guarda male; odia darle ragione ma è la sua migliore amica, non può non presentarsi ai suoi diciotto anni.
- Lo so. Farò un’eccezione solo per te ma se mi capita quello tra i piedi, non ho idea di cosa potrei combinare.
- Grazie Eve
E Angel si sporge per stamparle un bacio sulla guancia, Eveline fa una strana smorfia prima di asciugare la guancia con una parte di manica della felpa giallo fluo.
- Figurati ma meno smancerie, sai come la penso
L’altra alza le spalle rassegnata e si dirige dentro l’aula dove si sarebbe tenuta la prima lezione del giorno.
- E a pomeriggio shopping cara. Devo scegliere il vestito e tu mi aiuterai
- Oh ma che palle…
- E devo sceglierne uno anche per te!
Eveline smette di botto di camminare guardando stranita la sua amica.
- Ma che? Sei pazza??
- Assolutamente Eve. Si tratta di una festa di diciotto anni e si tratta della migliore amica delle festeggiata, devi per forza essere strafiga
Le fa un occhiolino con un sorriso furbetto che fa bruciare la poca calma di cui era in possesso la bruna al momento.
- Sei una stronza, non se ne parla!
- Invece si!
- INVECE NO
- Ohhh si
E vanno avanti in questo modo per un po’anche durante la lezione a suon di bigliettini.
Inutile dire che dalla faccia che ha Eveline per il resto della giornata, pare proprio che le tocchi indossare uno stupido, ridicolo – sempre a suo dire eh – vestitino. Per i tacchi non se ne parla ma Angel ci sta lavorando.

•••


E quindi, come promesso, Eveline si ritrova all’uscita da scuola a seguire l’amica bionda per i negozi alla ricerca del vestito per il suo compleanno. Fa abbastanza ridere vedere Eveline, vestita alla maschiaccio con felpa enorme e pantaloni bassi e mezzi stracciati, guardare le vetrine dei negozi dove sono esposti tanti capi indubbiamente femminili. Se Angel è a dir poco entusiasta di ciò che vede nelle vetrine, l’altra invece ha una faccia che sta tra lo shockato e lo schifato, maggiormente tendente all’inorridito.
Punta il dito contro l’ennesima vetrina dove ora si sono fermate a guardare, senza avere premura nel spiaccicarlo sul vetro facendo rimanere la patacca sopra.
- E tu vuoi che io metta roba del genere?
Chiede con tanto di sopracciglio inarcato verso la Sanders. Questa annuisce vistosamente mentre gli occhi osservano estasiati un vestito grigio scuro pieno di drappeggi sul busto stretto, la gonnellina a delicate balze e le rifiniture fucsia scuro. Se fosse possibile, le iridi chiare dell’altra sarebbero a forma di cuore.
- Roba? Eve ma hai visto??
E le indica appunto il suddetto vestito per poi arpionare il polso della mora e trascinarla dentro al negozio mentre questa sbuffa sonoramente.
Si ferma davanti al bancone e la commessa rivolge ad entrambe un sorriso, mezza poi un attimino a disagio dallo sguardo tendente all’omicida che sta negli occhi pece e dal sorrisetto più che tirato di Eveline.
- Come posso aiutarvi ragazze?
- Servirebbero due vestiti per una festa di diciotto anni.
- Allora siete decisamente nel posto giusto – e la commessa si sposta da dietro il bancone pronta per spostarsi nel negozio tirando fuori i vestiti che potrebbero fare comodo per le due – avete qualche idea?
Chiede ad entrambe, con un sopracciglio leggermente più inarcato per la mora.
- Per me avevo visto quel vestito grigio dalle rifiniture fucsia in vetrina. Si può provare?
- Buon gusto – ammicca la commessa verso la ragazza – certo che si può provare ma quella in vetrina è una XS…
- Oh, la S c’è?
- Certo te la prendo subito! – e detto questo la donna scompare dietro ad una tenda bordeaux, probabilmente che conduce al magazzino, alla ricerca del vestito dalla taglia giusta. La bionda è decisamente entusiasta dalla cosa mentre Eveline continua a guardarsi intorno con fare guardingo, come se tutti i vestiti che si trovano lì dentro fossero contro di lei.
- Beh Eve, trovato niente?
E qui la mora si volta immediatamente verso l’amica rivolgendole uno sguardo a dir poco eloquente.
- Secondo te, Angel?
E l’altra se la ride andando a spostarsi verso un punto del negozio, facendo scorrere varie grucce di vestiti, guardandoli uno ad uno per ingannare l’attesa ma anche per trovare qualche possa andare bene ad Eveline. E questa intenzione è abbastanza chiara visto il modo in cui alterna lo sguardo dai capi all’amica e viceversa. La sua espressione muta alla vista di un vestito ma non finisce di esternare la sua gioia visto l’arrivo della commessa del negozio.
- Eccolo, se vuoi provarlo i camerini sono in fondo a sinistra – e le rivolge un sorriso gentile poggiando il vestito ben steso sopra il bancone. Angel si avvicina per prenderlo e poi si rivolge alla signorina
- Nel frattempo potrebbe scegliere lei un vestito che stia bene alla mia amica?
- Io posso solo consigliarla – e le rivolge un sorriso gentile
- Lei si rifiuta di mettere vestitini ma visto che è la migliore amica delle festeggiata… insomma mi intende immagino
- Oh si. Vedrò allora di trovarle un vestito che richiami questo tuo grigio…
- Gentilissima – e poi si rivolge ad Eveline avviandosi per il camerino – vedi che dopo toccherà provartelo
- M a i – sillaba per poi sospirare arresa verso la commessa – andiamo, mi faccia vedere qualche cosa…


•••

Volevo aspettare a postare per vedere se avrei ricevuto un maggiore riscontro
Ma sembra che la storia non attiri molto, boh...
Io comunque ho deciso di postare alla fine
Questi primi capitoli servono per capire com'è la situazione tra le due
Il rapporto con Louis e blablabla
Spero che comunque il capitolo vi piace e se mi lasciate una recensioncina,
ve ne sarei infinitamente grata
Almeno non ho perso del tempo a scrivere ecco
See you ♥

(lo so che sono le stesse note dell'altro capitolo ma le ripropongo anche qui ç_ç)

   
 
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