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Autore: AliceC12    06/06/2013    2 recensioni
-Non riesco a smettere di fissarti-
-Allora non farlo, perchè quando incontro i tuoi occhi, il mio cuore riprende a battere-
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Chris Evans: una vita tormentata dall'odio del padre, da una passione irrealizzabile e dalla perdita del suo unico punto di riferimento, verrà messa ancora più alla prova dalla presenza di un ragazzo.
Zayn Malik: sarà il suo peggiore incubo, la illuderà, le spezzerà il cuore, la farà soffrire.
Ma quando capirà quanto lui sia dannoso, i loro destini saranno incondizionatamente legati e la loro intesa troppo forte per essere spezzata. Lui ormai è la sua DROGA.
Un ringraziamento a tutte coloro che seguiranno la storia. Un bacio :)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 21


*Zayn’s pov*

Mi svegliai di soprassalto. L’orologio segnava le 3.00 del mattino.
Tamponai con un asciugamano la fronte imperlata da goccioline di sudore e scesi in cucina per un bicchiere d’acqua.
La mente inebriata dalla freschezza del frigorifero mi offrì, oltre ad un po’ di sollievo da quello strano caldo invernale, anche un buono spunto per riflettere, probabilmente ispirato dal barattolo di cetriolini sotto aceto.
Durante la notte mi si era ripresentato un dettaglio che avevo in precedenza trascurato; qualche giorno prima Chris mi aveva confessato apertamente di essere lei la ragazza della discoteca che tanto avevo atteso, durante una delle sue solite crisi isteriche di cui, con mio grande orgoglio, io ero la causa.
Afferrai una bottiglietta d’acqua ed intrapresi una lenta e riflessiva camminata lungo il tappeto della cucina, data l’impossibilità di prendere sonno.
La tanto elevata quanto anormale temperatura del mio corpo mi costrinse a togliermi la maglietta ed immediatamente ebbi la sensazione che uno sguardo voglioso si fosse posato su di me e stesse squadrando ogni centimetro del mio corpo senza alcun pudore.
Dita smaltate di rosso mi cinsero la vita, voltandomi e facendo si che la mia attenzione fosse attratta da una chioma castana che ricadeva sinuosamente sulle mie spalle.
Caroline.
I pensieri mi avevano offuscato la mente a tal punto da non accorgermi che quella non era affatto casa mia, bensì di Caroline che mi aveva invitato, data l’assenza dei suoi, a passare una notte focosa in sua compagnia.
Cominciò a baciarmi con passione, lasciandomi intendere quanto la sua libido attendesse quel momento dal primo istante in cui mi aveva conosciuto.
Impiegai svariati secondi prima di appurare quale fosse la vera ragione che mi spingeva a rincorrere ancora questa ragazza se, fino ad allora, non aveva fatto altro se non mentirmi riguardo quella notte in discoteca: il sesso.
La parolina magica in grado di distrarre la mia mente dai dettagli e farla muovere priva di controllo come una pedina in una partita di scacchi, la parolina che in quelle settimane mi aveva fatto soprassedere e ignorare le bugie di Caroline riguardo il modo in cui ci eravamo conosciuti e come si fosse consumato il nostro rapporto.
Ma nonostante tutto ero io il maschio alfa, quindi inizialmente mi sarei preso una piccola soddisfazione e poi avrei svolto il ruolo di detective per portare alla luce tutti i sotterfugi e gli imbrogli.
Le  slacciai impaziente la camicetta del pigiama e appoggiai le mani a palmo pieno sui suoi glutei, coperti solo minimamente dalle mutandine.
La lanciai sul letto e mi sdraiai sopra di lei, mentre disegnava con le dita il contorno dei miei pettorali.
Non di difficile intuizione immaginare come si svolse il resto della nottata.
-Mi è piaciuto- sussurrò accovacciandosi contro il mio petto mentre io, raggiunto il mio obiettivo, non ero più in vena di smancerie.
-Perché mi hai mentito?- domandai a bruciapelo.
-Riguardo cosa?-
-Non eri tu la notte della discoteca-
-Come puoi dire questo?  Lo abbiamo fatto nel bagno della discoteca, poi ti o riaccompagnato a casa e ti ho lasciato il mio numero- esclamò rialzandosi dal mio corpo e fissando sconcertata gli occhi nei miei.
-E’ una mezza verità! Non eri tu nel bagno, so perfettamente cosa è successo e con chi. Nessuna chioma marrone si presenta nei miei ricordi ripensando a quella sera -
-Non ho idea di cosa tu stia parlando-
-Smettila di mentire, ormai siamo andati a letto insieme, entrambi abbiamo raggiunto il nostro obiettivo quindi cosa ti costa dirmi la verità?-
-Bene, non ero io, ma in questo modo mi hai conosciuta e hai capito che siamo perfetti l’uno per l’altra, che possiamo stare insieme, che ci amiamo!-
Sbarrai gli occhi nell’udire le ultime tre sillabe, mi alzai dal letto e intonando una fragorosa risata, aprii la porta deciso ad uscire da quella casa.
-Ci siamo divertiti e possiamo rifarlo, ma non ti amo e non staremo insieme- affermai con voce fredda prima di richiudermi la porta alle spalle lasciandola distesa sul letto, ancora vogliosa e delusa.

*Chris pov*

Mi svegliai in preda alla curiosità. Non avevo visto mia madre il pomeriggio precedente quindi il quesito riguardo chi mi avesse riportato a casa la sera del ballo era diventato insostenibile.
-Mamma l’altra sera hai detto che mi ha riaccompagnato a casa Harry dal ballo, ma lui mi ha confermato il contrario, com’è possibile?-
-Bhe il tuo amico ha detto di chiamarsi Harry-
-Ha detto? Scusami non lo riconosci?-
-Non era il TUO Harry, non aveva capelli ricci e occhi verdi. Si trattava di un altro ragazzo quasi omonimo-
-Non ho altri amici con quel nome. Me lo sapresti descrivere?- avanzai domande a raffica sempre più confusa e curiosa.
-Alto, magro, occhi e capelli poco visibili a causa del costume-
-Che costume?- domandai infine sicura che quel dettaglio mi avrebbe permesso di riconoscerlo.
-Da Zorro!-

*Flashback*
*Zayn’s pov*

Ingoiò i bicchierini di vodka uno dopo l’altro, rendendo il mio piano sin troppo semplice.
Poco dopo uscì dalla palestra e, quando fece ritorno, barcollò a piedi nudi sino al centro della pista e poi svenne.
Non era di certo nelle mie intenzioni farla precipitare sul pavimento come una patata, quindi dovetti improvvisare; mi avvicinai a lei sotto gli occhi dei presenti, la presi in braccio e la trasportai sino alla mia macchina.
Avrei solo voluto che si addormentasse, non che si sentisse male al punto da perdere i sensi. Improvvisamente, al contrario di quanto avessi immaginato,  mi sentii in dovere di proteggerla; la adagiai sul sedile anteriore dell’auto e misi in moto.
Aveva un’espressione così beata mentre dormiva, che fui tentato di accarezzarle il viso e, per un attimo, avrei desiderato che non dimenticasse nulla di quella notte: ma ormai era troppo tardi.
Suonai il campanello e rimasi paralizzato quando la porta si spalancò mostrando il viso preoccupato della madre alla visione della figlia svenuta tra le braccia di un ragazzo.
-Non si è sentita bene alla festa e l’ho riaccompagnata a casa. In macchina si è addormentata-
-E quest’odore di alcool?- domandò scaltramente.
Le ulteriori bugie che ero pronto a recitare si bloccarono in gola quando incrociai il suo sguardo e notai la somiglianza con quello di Chris, una somiglianza quasi spaventosa.
Proposi di accompagnarla in camera e, quando sua madre capì che le mie intenzioni erano pure, mi lasciò qualche secondo da solo con lei.
In preda agli impulsi, non fui in grado di trattenermi dall’accarezzarle il viso; grosso sbaglio. Aprì gli occhi e, per un attimo, le sue iridi chiare si mostrarono celate dall’oscurità. Si guardò attorno disorientata fino a che il panico la assalì nello scorgere una figura buia e mascherata al suo fianco.
Uscii rapidamente dalla stanza lasciando che il mantello da Zorro scorresse a pochi centimetri dal suo viso e, scampato un volo di tre metri e un ruzzolone giù per le scale, spalancai la porta.
-Ragazzo, dimmi almeno come ti chiami?- domandò la madre.
-Harry- risposi io per accantonare i futuri sospetti.

*Fine Flaskback*
*Chris’ pov*


-Malik!- esclamai, alzandomi impietrita dalla sedia e correndo in camera, sotto gli occhi attoniti di mia madre ancora all’oscuro di tutto.
Perché aveva finto di essere Harry? La risposta non mi era chiara, esattamente come non mi era chiaro il motivo del suo comportamento il giorno precedente in piscina.
Aprii la porta e varcai la soglia di casa di Jenny con tale decisione che la miriade di domande che cominciai a rivolgerle non furono ciò che la sconcertò maggiormente durante tutta la giornata.
Notata l’espressione paralitica con la quale mi stava osservando da cinque minuti davanti al fiume di parole che sgorgava dalla mia bocca, decisi di rallentare il passo per riprendere fiato.
Spiegata la faccenda di Malik, della piscina e la discussione con Harry, la sua risposta fu semplice e concisa.
-Fatti visitare-
-Mi pigli in giro vero?-
-No dico sul serio. Parli con uno e gli dici di amarlo, urli in faccio al’altro di aver chiarito i tuoi sentimenti ma, appena parli di quest’ultimo, ti si illuminano gli occhi. Parla con Zayn e chiarisci-
-Cosa dovrei chiarire? Il fatto che mi odia?-
-Penso che tu non abbia ben chiaro il concetto di odio-
La osservai inarcando il sopracciglio e lasciandole intuire quanto la sua affermazione non mi fosse per niente chiara. Per quanto l’ingenuità fosse sempre stata il mio aspetto caratteristico, decise di non venirmi incontro e chiarire i miei dubbi.
Aprì la porta di ingresso e mi accompagnò fuori, mentre con lo sguardo ancora cercavo un piccolo indizio per tradurre quelle parole che, per me, erano come geroglifici.

Il giorno seguente riuscii a trascinare a fatica le stanche membra fino a scuola, in coma dalla notte insonne trascorsa a riflettere sul da farsi.
Eccolo lì, a pavoneggiarsi come un tacchino davanti allo specchio appeso nel suo armadietto.
-Seguimi- ordinai nascondendo con una mano le occhiaie e chiudendo con potenza lo sportellino dell’armadietto.
-Non rompere Evans-
-Non penso tu voglia parlarne nel corridoio… Zorro-
Sbiancò, girò i tacchi e si diresse in fretta e furia nella meta da me stabilita.
-Che cosa sai?- domandò impaziente.
-Con calma Malik, ogni cosa a suo tempo. Prima tocca a te rispondere alle mie domande!-


Spazio autrice: ragazze prima di tutto voglio scusarmi per l'enorme attesa, ma purtroppo EFP non mi ha permesso di pubblicare storie per una settimana, non so perchè!
Bene, dunque in questo capitolo Zayn passa una notte con Caroline ma si può notare quanto, subito dopo, il suo atteggiamento nei confronti della ragazza cambi, Inoltre abbiamo scoperto chi era il ragazzo che aveva riaccompagnato Chris a casa.
Anche Chris l'ha capito grazie all'aiuto della madre e ha quindi deciso di interrogare Zayn per ottenere maggiori informazioni!
Bene, detto questo spero che il capitolo vi sia piaciuto e che lascerete una piccola recensione per farmi capire cosa ne pensate! Grazie mille! <3
-Alice
  
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