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Autore: _Astrea7469_    07/06/2013    1 recensioni
James e Lily non sono mai andati d'accordo, a scuola. Eppure, si sono sposati, in barba a tutti coloro che scommettevano sul loro odio eterno.
Lily e James si sono sposati...Ma i guai sono forse finiti, con questo matrimonio? Lily riuscirà davvero a vivere una Luna di Miele come si deve? James sarà capace di essere abbastanza maturo da fare il marito? E Sirius riuscirà, in questo viaggio, a non comportarsi da Sirius?
Scopritelo leggendo questa mia fanfiction!
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Gli invitati al matrimonio dei Potter stavano tutti, lentamente, confluendo nell'ampio giardino assolato in cui si sarebbe svolta la cerimonia.

 

Tutto era pronto, perfetto nel proprio posto. Non mancava praticamente nulla.

 

- Lily, rilassati ok? Non è una tragedia...- disse Alice, rossa in volto.

 

-Già, sono cose che capitano.- fece Mary, reprimendo le risate.

 

-Cose che capitano ? COSE CHE CAPITANO? A QUANTE RAGAZZE, NEL GIORNO DEL LORO MATRIMONIO, CAPITA DI RITROVARSI SENZA VESTITO?- strillò Lily.

 

Infatti, pochi minuti prima, andando ad indossare il suo abito da sposa, Lily si era resa conto di uno spiacevole inconveniente: la zip non veniva più su.

 

-Coraggio Lily, vedrai che è solo perchè non lo hai mai indossato, che sembra che non ti entri...- biascicò Alice, mentre tentava di chiudere il vestito alla sua migliore amica.

 

-L'ho provato 14 volte, dalla sarta, prima di questo giorno!- pianse Lily.

 

-Lily, per carità, non piangere, ti sbrodoli tutto il trucco!- la redarguì Mary.

 

-E chi se ne frega del trucco, se dovrò sposarmi in mutande!- urlò disperata Lily, accasciandosi su di una sedia, con il volto sepolto tra le braccia.

 

-Bè, non voglio fare quella che dice "Te l'avevo detto", ma te l'avevo detto di non acquistare un abito così aderente-

 

-Grazie Mary, tu sì che sei una vera amica che sa sempre come risollevarmi il morale nei momenti tristi!- rispose acida Lily, mente il rimmel le rigava le guance.

 

In quel momento, entrò nella stanza della sposa Marlene, la terza damigella insieme ad Alice e Mary.

 

-Ok, Lily, ho parlato con Madama McClan- disse Marlene, togliendosi la giacca.

 

-E...?- chiesero le altre tre in coro.

 

-E dice che è dovuta andare a Stoccolma per un'urgenza: pare che l'ambasciatrice inglese si sia ritrovata con i pantaloni alle caviglie durante una cerimonia pubblica e...- ma Marlene non fece in tempo a terminare la frase che i singhiozzi di Lily riempirono la stanza.

 

-Marlene, ti sembra questo il momento per i pettegolezzi? Non sei riuscita proprio a trovare un sarto in grado di aggiustarle il vestito?- urlò Alice, con le dita nelle orecchie, per farsi sentire dall'amica e sovrastare i lamenti della sposa.

 

- E' un fine settimana, Alice. Non c'è più nessuno, in giro, neppure a cercarlo con un radar- urlò, di rimando, Marlene.

 

-Un rada-cosa?-

 

-Lascia perdere, Mary, aggeggi babbani. Oh, ma insomma, Lily si deve sposare, dobbiamo trovare una soluzione!- constatò Alice, mentre copriva la disperata figura di Lily con una coperta, per riuscire a parlare senza doversi sgolare.

 

-Ehm... Non per allarmarvi ragazze, ma gli invitati sono già quasi tutti arrivati.- disse Mary.

 

-Oh, dannazione! Ok, Marlene, tu va' ad intrattenere gli invitati e se trovi James, che non ti venga in mente di dirgli niente del vestito, chiaro!- proruppe con fare militare Alice.

 

-Agli ordini! Se James fa domande su Lily, gli spacco la faccia, ricevuto!-

 

-NO! Per l'amor del cielo, Marlene, no!- troppo tardi, Marlene era già corsa fuori.

 

-Ah, come non detto.- si rassegnò Alice, prima di continuare- Mary, tu cerca di consolare Lily e di trovare un modo per far stare su quel benedetto vestito, io vedo di contattare qualche sarto babbano- detto ciò, sparì oltre l'uscio, probabilmente smaterializzandosi.

 

Mary, rimasta sola con la piangente Lily, dopo averle tolto la coperta di dosso, disse - Su con la vita, Rossa! Possiamo sempre dire che questa è una scollatura un po' troppo provocante- e indicò la schiena di Lily, con la cerniera chiusa fino a metà.

 

-Certo, una scollatura che rischia di esplodere e di lasciarmi nuda nel bel mezzo del mio matrimonio!-

 

-Wow, suppongo sia la stessa cosa che è accaduta alla nostra ambasciatrice a Stoccolma!-

 

-Mary, chi se ne frega di ciò che è successo alla nostra ambasciatrice?!-

 

-Niente, era solo per dire. Nervosetta, eh? Ti va un cicchetto, così, giusto per distendere i nervi ?-

 

-Sì, Mary, un cicchetto al cianuro!-

 

-Mamma, quanto sei esagerata! Ecco, beviti un po' di Whiskey Incendiario- Mary mise in mano a Lily un bicchiere di tal bevanda, mentre lei per prima buttò giù un bel sorso d'alcol.

 

-Ah- fece schioccare la lingua Mary, seguita a ruota da Lily.

 

-Non c'è niente di meglio, in un matrimonio come si deve! Senti Lily, toglimi una curiosità: come diavolo hai fatto ad ingrassare in 2 giorni, abbastanza da non entrare più nel tuo vestito da sposa?-

 

-Non lo so, giuro che non lo so!- pianse Lily, mentre mandava giù un altro lungo sorso.

 

Mary, vedendo la sua migliore amica con le lacrime che avevano disegnato neri solchi di rimmel su tutto il volto e il bicchiere di Whiskey che si riempiva e si svuotava fin troppo velocemente, rimase profondamente commossa da questa situazione.

 

-HO TROVATO!- urlò Mary sorridente, mentre buttava giù l'ultimo sorso dell'alcolico.

 

-Niente da fare, sarebbe impossibile far arrivare fin qui un sarto babbano, con tutti gli incantesimi lanciati per tenerli alla larga.- disse Alice sconsolata, ricomparendo nello stesso punto in cui era stata avvistata l'ultima volta.

 

-Alice, ho trovato! Ricordi che Lily aveva ordinato un vestito da damigella in più per Marlene, temendo che sporcasse il suo?-

 

-Sì...- disse guardinga Alice.

 

-Bè, problema risolto! Il vestito di ricambio di Marlene andrà perfettamente a Ciccia-Lily!- rispose affabile Mary.

 

- Ciccia...Ciccia-Lily?-

 

-Zitta, Lily, stiamo parlando di cose serie! Allora, cosa ne dici Ali?-

 

-Dico che potrebbe funzionare...- rispose Alice, dopo aver ponderato seriamente la questione - Ma i nostri abiti sono color glicine-

 

-No problem ,amica mia. Siamo streghe: punta la bacchetta sul vestito e coloralo di bianco, no?-

 

-Giusto...Giusto! Oh, Mary, stampati bene questo istante nella mente perchè non capiterà mai più: SEI UN VERO GENIO!- disse felice Alice, abbracciando Mary.

 

-Sapevo che l'avresti detto- rispose Mary.

 

-Ehm, scusate se vi interrompo, ma il vestito della sposa non dovrebbe essere diverso da quello delle damigelle in qualcosa di più del colore?- attirò l'attenzione Lily, asciugandosi gli occhi con la mano guantata.

 

Alice sembrò interdetta, ma ancora una volta Mary dissipò ogni dubbio

 

-Tranquille, ragazze. Ci basta trasfiguarare qualche posacenere in volant e fiocchetti ed attaccarli al vestito. Nessuno capirà mai che il tuo vestito non è quello originale!-

 

-Oh, Mary! E' un'idea perfetta!- esultò Alice, abbracciando ancora Mary.

 

Fu allora che Lily capì che il suo costoso vestito di seta color avorio sarebbe stato sostituito da una discutibile mutazione genetica originata da posaceneri trasfigurati e un ex vestito di tulle color glicine.

 

E mentre Mary ed Alice creavano il suddetto vestito, Lily riscoppiò a piangere.

 

*************

 

-Allora, James, metti il piede sinistro sulla Frizione e schiaccialo lentamene...-

 

-Come, così?-

 

-James, quello è l'acceleratore! La Frizione è quella a sinistra, per Morgana!-

 

-Questo è a sinistra...-

 

-GUARDA DAVANTI!! ...E no, questa è la Frizione, quello è l'acceleratore James. ACCELERATORE!-

 

-Aaah, tu parli della nostra sinistra! Credevo di quella di chi ci viene contro!-

 

James Potter, dopo lunghe discussioni, era riuscito a mettere in moto l'auto e stava provando a guidarla, sotto l'efficente ausilio di Sirius che, seduto al posto del passeggero, leggeva al guidatore i comandi base da un libro che aveva sgraffignato da una libreria babbana lì vicino.

 

Contemporaneamente, nei posti dietro, Remus aveva le mani affondate nei capelli e Peter rischiava di strozzarsi con la cintura di sicurezza.

 

-Ok, adesso devi mettere la prima- lesse Sirius.

 

-La prima cosa?- chiese James, le mani incollate sul volante e il volto rivolto ai suoi piedi.

 

-GUARDA DAVANTI, TI HO DETTO, RAZZA DI CERVIDE RINCRETINITO!- fece Sirius, sterzando all'ultimo minuto ed evitando di andarsi a schiantare contro un tir -Devi mettere la prima marcia.-

 

-Ok- rispose James che, di conseguenza, si mise a sbattere i piedi sui pedali.

 

-AAAAAH! MA CHE DIAMINE FAI? VUOI UCCIDERCI TUTTI?? FRENA QUELLE TUE ZAMPACCE!- strillò Sirius, aggrappato al cruscotto, a causa della tarantella creata da James.

 

-Mi hai detto tu di marciare!- protestò il neo automobilista James.

 

-Queste sono le marce!- disse Sirius indicando il cambio manuale.

 

-Aaaah...capisco. Bello...- disse James, guardando, invece, fuori dal finestrino un cane che s'inseguiva la coda.

 

Sirius tirò uno scappellotto all'amico. -TIENI I TUOI OCCHI PUNTATI SULLA STRDA!!-

 

-Perfetto, moriremo tutti- disse Remus, rassegnato.

 

-Ah, Rem, non ti ci mettere anche tu, ok?- rispose disperato Sirius.

 

-Già, Remus, sei molto poco fiducioso. Guarda come fila bene questa autonobile !- disse allegro James.

 

-Automobile! Si chiama automobile!- si lamentò Sirius.

 

- Poffe Gugulala Ghe- biascicò Peter, col volto reso viola dalla pressione della cintura sul collo.

 

-Sai, hai ragione, Pet: Sirius, cosa ne pensi di iscriverci ad un corso per Auror, l'anno prossimo?- chiese James.

 

-Farò tutto quello che vuoi, basta che mi fai uscire vivo da qui- disse con gli occhi spalancati e lo stomaco sottosopra Sirius.

 

-Grazie Sirius, sei un vero amico!- esclamò James che abbracciò di slancio l'amico.

 

-PORCA MISERIA, JAMES! PENSA A GUIDARE!- urlò quest'ultimo, soffocato dalle effusioni del guidatore.

 

-A proposito- disse d'un tratto James -Ma chi tiene il volante?-

 

-Lo sto tenendo io- disse rassegnato Remus che, nel frattempo, aveva afferrato il volante ed evitato che la loro auto finisse in qualche burrone.

 

-Ah ah, finalmente!- sospirò Peter, che finalmente era riuscito a liberarsi dalla cintura di sicurezza -Sapete, mi sa che devo andare in bagno...-

 

-Te la tieni, Peter! Questo non è davvero il momento!- urlò rabbioso Sirius mentre legava James al suo posto con del Magiscotch.

 

-E ora tieni gli occhioni a calamita sulla strada!- disse esasperato Sirius all'amico.

 

-Certo, Felpato, bastava chiedere. Solo...ti sei reso conto che, mentre mi legavi qui, il tuo libro è volato via dal finestrino?-

 

Sirius spalancò gli occhi.

 

-Nooooo!- urlò affacciandosi dal finestrino e cercando di ritrovare con lo sguardo le istruzioni dell'auto.

 

-Ragazzi, ieri ho bevuto 5 litri di Burrobirra, devo davvero andare in bagno...-

 

-Non ora Peter, NON ORA!-

 

-Moriremo tutti- disse Remus.

 

****************

 

Una mezzoretta dopo, riusciti a scampare all'attacco di una dozzina di pecore al pascolo, James e amici riuscirono ad arrivare incolumi (più o meno) al luogo del matrimonio.

 

- James, se mai un giorno dovesse venirmi in mente di metterti di nuovo delle chiavi di un auto in mano, uccidimi- disse sconvolto Remus, schizzando fuori dall'auto.

 

-Ma cosa stai dicendo? Sono andato benissimo!- rispose risoluto James.

 

-E perchè abbiamo attraversato in circolo per 15 minuti un campo da golf babbano?-

 

- Era tutto calcolato Remus, tutto calcolato!-

 

-Sì, certo. Sirius, diglielo anche tu che...Sirius?- Remus non finì la sua frase dopo aver visto le condizioni di Sirius.

 

Fino a pochi istanti prima, infatti, il diretto interessato, era un pozzo di sudore, in maniche di camicia e con la cravatta a mo' di fascia per capelli, mentre adesso era il solito, affascinante, perfetto Sirius Black, che sembrava essere uscito dalle pagine di Playboy piuttosto che da un auto per poco finita in un fiume.

 

-Come diamine hai fatto a ricomporti così in fretta?- chiese Remus, con gli occhi e la bocca spalancati.

 

-Oh oh, mio caro giovane amico- disse Sirius mentre si aggiustava i gemelli in oro della camicia - Ad un matrimonio bisogna essere sempre in grado di far colpo su qualche cugina formosa- e detto ciò, si avventurò nel branco di donzelle scalpitanti alla vista di quell'elegante figura dagli occhi grigi.

 

-Pf, il tipico Sirius e...dov'è Peter?- chiese Remus, guardandosi intorno.

 

-Oh, ha detto qualcosa riguardo alla sua vescica ed è corso in bagno...- rispose James - Comunque, come sto?-

 

-Bene-

 

-E i capelli?-

 

-Sembra che ti sia esploso un petardo in testa-

 

-Perfetto !- rispose felice James che saltellò al centro del giardino in cui si sarebbero celebrate le nozze.

 

-Oh, Marlene...Ehy, Marlene!- chiamò Jams, dopo aver visto un'alta figura mora muoversi fra gli invitati.

 

Marlene, per tutta risposta, si girò, lo riconobbe, spalancò gli occhi e allungò il passo.

 

James la seguì e le posò una mano sulla schiena -Marlene, cavolo, sei sorda? Senti mica sai se Lily ha...-

 

Ma non sapremmo mai cosa avrebbe dovuto avere Lily poichè Marlene, terrorizzata all'idea che James potesse scoprire le condizioni dell'abito di Lily, si girò di slancio e gli appioppò un cazzotto sul naso, prima di correre ai ripari.

 

James urlò ed il suo naso iniziò a sanguinare.

 

-James, che cavolo fai lì a terra, sporco di sangue?-chiese pacato Sirius che si ritrovava a passare di lì, con due affascinati signorine sorridenti, una per braccio.

 

-Argh. Marlene ha tentato di uccidermi...Porca miseria, credo che mi abbia rotto il naso!- si lagnò James.

 

-Katia, tesoro, saresti così gentile da andare a recupermi un goccio di pozione aggiusta ossa?- fece Sirius, rivolto ad una delle sue vallette.

 

-Certo, Sir!- cinguettò l'interessata che sparì all'orizzonte all'istante.

 

-Mpuà! Ho il vestito pieno di sangue! Devo trovare Remus e farmelo smacchiare prima che inizi il matrimonio...A proposito, dammi le fedi, devo farle vedere a Peter che ancora non le ha viste-

 

Silenzio.

 

-Eri tu che dovevi prendere le fedi!- disse agitato Sirius.

 

-No...No...NO!-

 

-Le avevi lasciate sul pavimento, vicino al water...dovevi prenderle tu!-

 

-NO!! Hai dimenticato le fedi!-

 

-Ti ho detto che era tuo compito prenderle!-

 

-Oh, andiamo, non cercare scuse, Sirius. Ti perdono solo perchè sei il mio migliore amico e perchè quando ci siamo impantanati nelle sabbie mobili con l'auto tu sei sceso a spingere, nonostante ci fossero dei coccodrilli-

 

-Nonostante ci fossero cosa?-

 

-Non è questo il punto! Mi servono degli anelli, subito, altrimenti la Evans...Oddio, altrimenti Lily mi ammazza. MI AMMAZZA DAVVERO!-

 

-Ok, Ramoso, il tuo geniale amico Sirius ha la soluzione- Sirius si tolse dall'anulare il suo personale anello d'oro -Tu puoi prendere questa come fede, ora te ne rimedio una per Lily-

 

-Sei sicuro? Il tuo anello è più grande di una fede...e sopra c'è inciso un disegno osceno- fece notare James.

 

-Oh, quello ! Lascia perdere, è solo un promemoria personale. Vado a trovare un anello per la sposa- e detto ciò, Sirius e valletta scomparvero, risucchiati dalla folla.

 

******************

 

-Come diamine ti è venuto in mente di far bere Lily?? Lo sai che con l'alcol perde tutti i suoi sensi inibitori!- urlò concitata Alice.

 

-Quanto la fai lunga, Ali! Io bevo da quando ero piccola così e sono sempre stata perfettamente padrona di me.- affermò sicura di sè Mary, proprio mentre un'ubriaca Lily cadeva indietro con la sedia, rimanendo con il sedere all'aria e la gonna a scoprirle le mutande.

 

-Ok, forse un po' d'effetto l'ha avuto, il Whiskey...- fece Mary.

 

-Un po'? UN PO' ??- sibilò Alice.

 

Proprio in quell'istante Marlene corse nella stanza della sposa e si chiuse a chiave la porta alle spalle, col fiatone.

 

-Ho preso a pugni James. Credo di averlo ucciso per davvero-

 

Mary ed Alice rimasero a bocca aperta mentre Lily leccava delle gocce di Whiskey dalla moquette.

 

-Mar, sei sicura? Non è mica come quella volta in cui credevi di aver ammazzato Minus e in realtà lo avevi solo ferito a morte?- chiese Mary.

 

-Non lo so, ma per tutto il sangue che ha perso, tra poco sarà a concimare begonie.- rispose Marlene, torcendosi le mani.

 

Alice sospirò esasperata -Devo smetterla di affidarti un qualsiasi tipo di compito! Finisce sempre a cazzotti!-

 

-Forse hai ragione, ma non c'è tempo per parlarne, devo scappare in Messico e darmi alla macchia!-

 

-Nessuno scapperà da nessuna parte qui, chiaro! Mary, dammi uno dei tuoi filtri anti-sbornia...-

 

-Quelli mi servono per mantenermi lucida dopo il ricevimento!-

 

-Dovevi pensarci prima di ubriacare la sposa! Marlene, aiutami a tenere Lily-

 

23 minuti dopo, la marcia nunziale partì.

 

Le tre damigelle, Mary, Alice e Marlene, sfilarono, distrutte, prima di laciare spazio alla sposa, ora ripresasi dagli effetti dell'alcol e, di conseguenza, in grado di sentirsi una meringa, con tutto il tulle ed i volant che le sue presunte amiche avevano aggiunto al "Piano B del vestito da sposa".

 

Tuttavia, fu di scarsa importanza il giudizio di Lily nei confronti del suo vestito: l'uomo che la guardava aveva gli occhi annebbiati dall'amore e dalle ossa del naso che si stavano ricomponendo.

 

La cerimonia fu breve e leggera, abbellita dal provvidenziale intervento di Sirius con una nuova fede per la sposa: un enorme anello di diamanti, pesante quanto il cervello di un vitellino, estorto a viva forza dalle grassocce dita di una sua "conquista" e ristretta a dovere tramite magia.

 

Le promesse degli sposi furono sbrigative ed eloquenti: se Lily giurava di onorare James nella buona e nella cattiva sorte, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finchè morte non li avesse separati, James giurava di esserle fedele e di ricordare e festeggiare il suo compleanno, anche quando questa data sarebbe coincisa con qualche importante partita di Quiddich, purchè non si trattasse di una partita decisiva, come, in fondo, erano tutte le partite di Quiddich agli occhi di James Potter.

 

Il ricevimento si svolse come tutti lo avevano immaginato: a James venne consigliato di tenersi stretta Lily e a Lily venne ricordato il diritto al divorzio; Remus lesse un discorso agli sposi e scoppiò a piangere come un neonato; Peter si buttò a pesce sui cocktail di gamberi e li finì nel giro di pochi istanti; Alice e Frank furono gli unici a ballare come una felice coppia d'anziani innamorati; Sirius rischiò di mettere incinta più di un'invitata, ma riuscì a sfuggire a tutti i mariti/fidanzati gelosi in circolazione; Mary si sbronzò per bene e addescò un impaurito ragazzo che costrinse a seguirla in bagno e Marlene si rovesciò sul vestito tutto il rovesciabile e si innamorò perdutamente di almeno 3/4 della componente maschile degli invitati.

 

Il lancio del bouquet vide quest'ultimo finire nella ciotola del punch, quindi Lily fu costretta ad assegnare un bouquet immaginario alla ragazza più prossima alle nozze, che si rivelò essere una vecchia prozia di James, con ben 6 matrimoni alle spalle e prossima al 7.

 

Il matrimonio di James e Lily, quindi, fu un successone, ma il vero clou della serata venne raggiunto dal taglio della torta.

 

-Lily, amore mio, sei bellissima!-

 

-Grazie James, è la dodicesina volta che me lo dici, ma grazie.-

 

-Dico davvero, sembri un grande bignè alla panna montata-

 

-James, possiamo sorvolare sul mio vestito?-

 

-Come vuoi, ma era in senso positivo. Comunque, non puoi immaginare quali incredibili sorprese ti attendono nella nostra Luna di Miele, tesoro-

 

-Ero un po' agitata alla prospettiva di lasciare a te la gestione del Viaggio di Nozze, ma vederti così tranquillo non fa che accrescere le mie paure. Che cos'hai in programma? Un Rally dell'India? Una maratona sull'Oceano Atlantico in sella alla tua scopa?-

 

-Non scherzare, Lily, Remus non me lo avrebbe mai permesso...-

 

-Cosa centra, adesso, Remus?-

 

-Come cosa centra? Il parere dei ragazzi conta. Devono pur decidere come passare le prossime due settimane!-

 

-Come passar...COSA?? I Malandrini verranno in Luna di Miele con noi??-

 

-Perchè ti agiti tanto, amore; sono i miei migliori amici, è logico che vengano con me nel viaggio che collaudererà il nostro matrimonio!-

 

-Vuoi dire che collaudererà il tuo funerale !-

 

E fu così che, la foto del taglio della torta del matrimonio dei Potter, raffigurò la sposa intenta a strangolare il suo nuovo marito.

 

 

  
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