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Autore: SheilaPhoenix    07/06/2013    3 recensioni
Questa è semplicemente una continua della mia precedente storia : La verità di un falso legame, dove mostrerò la vita quotidiana dei nostri eroi, non ci saranno capitoli legati tra di loro o quasi, vedremo Sasuke e company alle prese con l’amore, madri gelose e protettive e soprattutto Gattini e figli…
QUINDI BUONA LETTURA !!
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
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Eccomi, sono Fugaku Uchiha.
L’ultimo figlio di Sasuke Uchiha  e Sakura Haruno, forse avete sentito poco parlare di me, questo è ovvio visto che ho solo quattro anni, e sono il quarto figlio.
<< Fu-Chan, svegliati >>
Ero ancora nel mio lettino quando sentì bussare alla mia cameretta, aprì gli occhi solo per un attimo, ma ero troppo stanco per svegliarmi.
<< Ho detto svegliati >>
Urlò la stessa voce di prima, questa è Riko Uchiha, un maschiaccio nel vero senso della parola, per di più incorporabile, quando iniziava a bussare dietro la porta della mia camera non la finiva più, con il risultato di un gran mal di testa.
<< Non voglio svegliarmi >>.
Dico mettendomi sotto le coperte.
<< Ah no ? Ma se mi hai appena parlato, alzati da quel letto prima che ti ci butto fuori io a suon di calci >>.
Non la rispondo, e probabilmente la irrito ancora di più.
<< Ehi, Fu-Chan, La mamma ha preparato le frittelle, vieni anche tu a mangiarle piccolo ? >>.
Questa che avete sentito ora non era Riko, la iena non può mai addolcirsi all’improvviso.
Lei è Ako la gemella della prima elencata sopra, sono identiche in tutto e per tutto, ma hanno due caratteri opposti che con il tempo si sono fatti più evidenti, ad esempio Ako è più femminile.
<< Si, ora mi sveglio >>.
Sussurrai, non volevo far arrabbiare la mia Onee-chan.
<< Canaglia, perché con Ako sei docile e con me no ? >>
Urlò Riko una volta che ero uscito dalla mia cameretta, mi nascosi dietro alla mia sorellona e le feci la linguaccia, tirai anche l’occhio in basso.
 Ako rise mettendosi la mano avanti alla bocca e ci precedette verso la cucina, li trovai la mamma in piedi intenda a mettere la colazione in tavola, papà seduto a leggere svogliatamente un giornale, e poi… Itachi.
Ecco lui è mio fratello maggiore, ha due anni più di me.
<< Ah, che noia non succede mai niente di bello in accademia >>.
Sospirò mio fratello mentre si rigirava tra le mani un Kunai.
<< Che vuoi che succeda Itachi ? >>
Domanda Riko sedendosi accanto ad Ako.
<< Tu è Onee eravate sempre contente quando andavate la, perché io no ? >>
Entrambe le nostre sorelle risero di gusto.
<< All’epoca ci piaceva una certa persona >>.
Rispose Riko mentre Ako arrossiva.
<< fa silenzio Riko ! Avanti a papà poi >>.
Sussurrò Ako tirando la manica della maglia di Riko, l’altra sorrise leggermente mentre tutti noi osservammo nostro padre che aveva iniziato a stringere troppo forte il giornale fino a stropicciarlo.
<< Comunque Ako ha baciato prima di me >>
Continuò Riko, senza preoccuparsi delle reazioni di nostro padre, si divertiva molto a far imbarazzare nostra sorella, oppure si divertiva a far impazzire dalla gelosia nostro padre ?
<< RIKO >>.
Ako urlò all’improvviso alzandosi dal tavolo, era bianca come un cadavere, e non solo lei. Papà sembrava essere entrato in coma, mentre tutti ridevamo a tale scena, io mi chiedevo cosa in realtà fosse l’amore.
Dopo colazione, le mie sorelle uscirono di casa per una missione al quanto noiosa, io invece mi fermai ad osservare mio fratello che si preparava ad uscire.
<< Che cosa c’è Fugaku ? >>.
Mi domandò senza osservarmi, scossi la testa senza rispondere.
<< Niente, ma senti.. Tu sai cos’è l’amore ? Insomma quella cosa che faceva divertire Ako e Riko in accademia ? >>.
Mio fratello non rispose, poi si voltò a guardarmi. Sembrava annoiato dal mio discorso.
<< Sei ancora un marmocchio, che vuoi sapere tu di queste cose ? >>
Mi domandò freddo, per me non era una novità. Itachi mi detestava e io penso che il motivo sia il colore dei miei occhi, si perché lui non poteva mai sviluppare lo Sharingan.
<< Ma Itachi… >>.
Mio fratello mi guardò un attimo, poi sospirando mi disse di avvicinarmi a lui, lo feci e m’inginocchiai per arrivare alla sua altezza, mio fratello mi mise diede un leggero schiaffo sulla fronte, non lo fece con forza, ma tanto bastò per farmi perdere l'equilibrio e cadere seduto a terra.
<< Vai a giocare >>.
Ecco qual’era la sua risposta, ma non era l’unico a dirmi così, una colta sono entrato in camera di Ako e di Riko per chiedere la stessa cosa, le mie sorelle risposero.
‘’ Sei piccolo, non farti certi problemi a questa età, vai a giocare ‘’.
Allora mi allontanai in cerca della mamma o del papà, loro forse mi avrebbero dato qualche risposta decente.
Fu in cucina che trovai mia madre mentre puliva con cura i piatti, mi aggrappai a lei fino a tirarle i lembi della sua maglia.
<>.
Rise la mamma accarezzandomi i capelli.
<< Mamma, cos’è l’am…. >>
Non continuai la mia frase perché sentì il rumore dei passi del nostro cane, mi voltai e notai Daiki correre fuori di casa con in bocca un pezzo di stoffa.
<< Oh no, quel cucciolo mi farà uscire pazza >>.
Dice mia madre correndogli dietro, ma poi ci ripensa e torna verso di me.
<< Vabbè, ormai è andato… L’avrà distrutto >>.
Sussurra infastidita, non le dico niente e vedo mio padre entrare in casa.
<< Il cane sta mangiando un tuo reggiseno >>.
Dice all’improvviso ridendo.
<< Lo so >>.
Risponde lei andando a sedersi esausta.
<< Come ha fatto il cane a prendere un tuo reggiseno ? >>.
Chiede poi mio padre ridendo.
<< Beh, Sasuke ti devo confessare una cosa… Ieri siamo usciti insieme e poi mi Stava abbracciando, forse è stato in quel momento… >>
Mia madre ride scuotendo la testa.
<< Fugaku ? Mi stavi ponendo una domanda prima >>.
Dice regalandomi finalmente un po’ della sua attenzione.
<< Si, volevo sapere cos’è l’amore >>.
Domando come se fosse una cosa ovvia, osservo le guance di mia madre farsi rosse e mio padre che inizia a tossire.
<< Che genere di amore ? >>
Domanda papà, non capendo la sua reazione mi appoggio al tavolo.
<< Non so, ho chiesto a voi… Quello che lega le persone e che le rende felici >>.
Rispondo non capendo i loro sguardi.
<< Ah quello… Ecco, l’amore… Beh tu sei… >>
<< Papà, non voglio andare a giocare >>.
Rispondo ancora prima che sia lui e la mamma deviano la mia domanda, mandandomi probabilmente in camera mia a giocare.
<< E va bene… Fugaku lascio la risposta a tuo padre, lui è il migliore in queste cose >>.
Dice mia madre divertita, ora pento dalle sue labbra.
<< Beh, l’amore è quando… Vorresti giocare con una bambina per sempre >>.
Dice papà annuendo alle sue stesse parole.
<< Ah, quindi tu e la mamma giocate ? >>
Chiedo nella mia ingenuità da bambino.
<< Si, giochiamo spesso la ser… >>
Ma non completa la frase che la mamma lo colpisce con la gamba, ora sono soddisfatto.
<< Allora un giorno troverò anche io una bambina che vuole giocare con me, la sera specialmente >>.
Dico sorridendo, i miei genitori sbiancano di botto e arrossiscono entrambi.
Due giorni dopo non sapevo che avrei incontrato quella bambina, il suo nome è Fuko, lei è la sorella minore di Shion e Mion le due amiche delle mie sorelle che da poco sono venute ad abitare nel nostro villaggio, ha la stessa età di Itachi ed è una sua amica, e questo pomeriggio avrebbero passato il tempo insieme, così decido di seguirli.
<< Aspettatemi, voglio venire a giocare con voi >>.
Urlo correndo dietro a mio fratello e a Fuko, lei mi sorride facendomi arrossire, era davvero carina, e avrei tanto voluto giocare con lei.
<< Tu, torna a casa >>.
Dice mio fratello spingendomi.
<< Ma perché ? Non posso giocare con voi ? >>
Itachi scuote la testa.
<< No, sei un nanerottolo >>.
Risponde con freddezza, Fuko sorride abbassandosi alla mia altezza mi posa una mano fra i capelli accarezzandoli.
<< Se vuoi venire per me va bene >>.
Sorrido annuendo e le prendo la mano, guardo mio fratello che sembra infastidito, poi mentre cala il sole avanti a noi mi volto a guardare Fuko, le tiro la mano per attirare la sua attenzione.
<< Cosa c’è Fu-Chan ? >>.
Domanda lei sorridendomi.
<< In realtà detesto quando mi chiamano così, sembra un nome da femmina… Però tu puoi >>.
Le dico sinceramente, Fuko mi sorride.
<< Allora cosa volevi dirmi ? >>.
<< Giocheremo per sempre insieme io e te ? Anche la notte come fanno mamma e papà >>
Dico sorridendole, Fuko arrossisce mentre Itachi si blocca a guardarmi.
<< Non chiedere più le cose a nostro padre Fugaku >>.
Osserva mio fratello, non lo capisco. Eppure le risposte di papà sono sempre state le migliori.

  
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