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Autore: paynekilllers    07/06/2013    14 recensioni
«Sarò anche stata una grande bugiarda, ma non sono sicura di poter mentire di nuovo guardandoti negli occhi.»
____
Questa fanfiction scritta a quattro mani. Abbiamo messo 'slash' come tipo di coppia per un motivo, guardate il trailer e capirete (http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=VAtnuUz4cT0).
Speriamo vi piaccia, un bacio.
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chapter five:
- Drunk.

 

Kayla's Pov

 La serata continuò senza altri intoppi, per mia fortuna. Tom dopo poco mi chiamò per servire alcune cose da dietro al bancone, ovviamente feci cadere delle bottiglie di Martini per terra, ma nessuno ne fece un problema. All’improvviso sentii vibrare il cellulare nella mia tasca. Era mia madre, mi ero dimenticata di avvertirla che avrei fatto tardi quella sera. Chiesi a Dylan di sostituirmi per qualche secondo, in modo tale da poter rispondere.

«Kayla, che fine hai fatto?!» sentii urlare dall’altro capo del telefono.
«Mamma non preoccuparti, scusa, mi ero dimenticata di chiamarti. Posso chiederti una cosa?»
«Va bene, dimmi tesoro.»
«Senti, non è che stasera posso dormire da un’amica?» chiesi incerta.
«Oddio, hai fatto amicizia il primo giorno di scuola? Che fine hai fatto fare a mia figlia?» disse ridendo.
«Dai mamma!» mi lamentai.
«Va bene, va bene. Però prima o poi me la dovrai far conoscere, capito?»
«Sì ok, non ti preoccupare, ciao a domani.»
«A domani tesoro.»

Attaccai il telefono.
Corsi subito da Dylan e lo afferrai per la camicia.

«Hey, uhm… c’è un problemino.»

Alzò un sopracciglio, era un invito a continuare quel che stavo dicendo.

«Ho dovuto dire a mia madre che dormivo a casa di un’amica, visto che mi avete praticamente costretto a venire a quella dannata festa.»
«Io non c’entro proprio niente, eri liberissima di non accettare. E poi non capisco perché mi stai dicendo questo.»

Aveva ragione avrei potuto benissimo rifiutare, peccato che il sorriso di Niall mi aveva praticamente soggiogato, era troppo allegro e carino e mi ricordava molto un bambino piccolo. Non so, mi aveva fatto tenerezza e non ero riuscita a dire di no quando mi aveva sorriso in quel modo così ingenuo.

«Non c’entri, è vero… Ma visto che sei il mio unico amico…»

Non mi lasciò continuare.

«Non ci pensare nemmeno, no Kayla.. no!» disse cercando di non alzare il volume della voce.
«Ma se non hai capito nemmeno quello che volevo chiederti.»
«Si che ho capito. E non pensare che sia stupido. Da me non ci vieni, è chiaro?» disse rosso dalla rabbia.
«Dai ti prego, solo per stasera!» lo pregai.
«Ma stai dando i numeri? Non ci penso nemmeno! Sei un problema sia da donna che da uomo in casa mia!»
«Sarò invisibile lo prometto! E poi mica ti aspettano in piedi scusa. Me ne andrò domattina all’alba! Anche perché domani abbiamo scuola, e devo prendere la borsa…»

Ancora non sembrava convinto di quella situazione. Lo supplicai più e più volte, dovevo assolutamente trovare un posto per la notte.
Fummo interrotti da Tom che ci riprese. Parlando tra noi, ci eravamo dimenticati delle clienti praticamente già sbronze. Preparai in fretta e in furia un paio di Blu Margarita e di Casablanca per poter poi ritornare a conversare gentilmente con Dylan.

«Ma non rompere dai! Non vorrai mica lasciarmi sotto i ponti!? Solo per questa sera, ti prego.»
«E va bene. – disse esasperato – Ma ora lasciami lavorare, ok?»
«Grazie mille, ti devo un favore» sorrisi soddisfatta.
«Si certo, muoviti ora.»

Effettivamente Tom ci stava guardando storto un’altra volta, quindi dovevo iniziare a rimboccarmi le maniche.
All’improvviso le luci si spensero e ci fu un susseguirsi di gridolini e lacrime. Le donne dal piano bar si spostarono tutt’intorno al palco, fregandosene del bicchiere rovesciato o del drink appena consegnato. Dylan mi venne vicino e nell’orecchio mi urlò «è il momento.»

Ma di cosa? Io lì non riuscii a capire più niente e come la luce di un riflettore piombò sul palco, le urla aumentarono. Poi finalmente si sentì lo speaker, speravo le facesse zittire in qualche modo, e invece…

«Siete cariche donzelle? – le urla si moltiplicarono – Non ho sentito, siete cariche!? »

Erano come delle unghia su una lavagna, dopo poco insopportabili e stridule.

«E allora preparatevi per questo boom di sensualità e perversione allo stato puro. Eccoli riuniti solo per voi!»

Buio di nuovo e dopo qualche secondo le luci si accesero accecando me e chi mi stava intorno, ma le urla non cessarono. Quando i miei occhi si abituarono a quella luce li vidi, eccoli, come degli angeli. La luce disegnava perfettamente i loro corpi. E che corpi. Tra tutti riconobbi subito Harry, che al centro dava tanto l’impressione d’esser la star del momento.

Quando incominciò la musica, altro che Paradiso. Lì ero all’Inferno.




Harry's Pov

In quel momento esistevo solo io, le luci erano talmente forti che non mi permettevano di vedere nemmeno chi mi stava ad un palmo dal viso. Lo spettacolino era semplice, niente di complicato. Qualche movimento particolare, qualche vestito in meno ed il gioco era fatto. Ovviamente ricevemmo tanti applausi e soprattutto il palco era pieno di soldi. Finito lo show rientrammo nei camerini e tutti iniziarono a commentare lo spettacolo.

«Siamo stati fantastici.» Louis era entusiasta.
«Hai ragione, io personalmente non ho mai attirato tanto l’attenzione come oggi.» disse Niall.

Ero io l’unico che l’aveva trovato noioso? Più li sentivo parlare e più non li degnavo di attenzione, pensavo solamente a che cosa avremmo fatto dopo il lavoro, alla festa e soprattutto se quella sera fossi riuscito a portarmi a letto qualcuna. Mi sentivo in astinenza, soprattutto perché per colpa di Kyle non ero riuscito a completare quella stramaledetta scopata. Lei mi aveva subito allontanato, facendomi capire che ormai il momento magico era terminato. Poi, come ciliegina sulla torta, mi ritrovai a pensare alla mia esibizione post spettacolo e la cosa non mi faceva sentire meglio, perché se l’esibizione con gli altri non mi aveva esaltato figuriamoci quella. Avrei dovuto cantare, ma non avevo voglia di dedicare la mia voce a quelle donne ubriache che nemmeno mi avrebbero ascoltato. Però ovviamente, ero costretto. Stupido contratto di lavoro. Qualche minuto, giusto il tempo di un drink, e mi ritrovai di nuovo sopra quel palco, a cantare canzoni che non mi appartenevano,facendo uscire dalla mia bocca parole d’amore che sentivo troppo lontane da me.

Finito il mio famoso “mini-concerto” andai di nuovo dietro al piano bar per servire gli ultimi drink e ricevere dei complimenti da donne mai viste prima di quella sera. Si erano fatte le due e ci ritrovammo a chiudere il locale. Eravamo tutti stanchi morti, ma nonostante tutto riuscivamo sempre a trovare la forza per andare a divertirci in qualche modo, anche dopo il lavoro.

«Ragazzi prendiamo un taxy e andiamo a casa mia!» disse Niall sorridendo.

Kyle e Dylan stavano parlando tra di loro, erano diventati amici in così poco tempo? Sembravano si conoscessero da molto più tempo di quello che davano a vedere. Anche se l’espressione di Dylan era un po’ scocciata, chi sa di che stavano parlando. Sbuffai.

«Allora? Andiamo?» dissi io interrompendo la loro conversazione.
«Eh?» Chiese Kyle spostando il suo sguardo su di me.
«Niall vuole che andiamo a casa sua, prendiamo il taxy o no?» dissi scocciato alzando gli occhi al cielo. Kyle incominciava a starmi proprio sui coglioni e non sapevo perché.

Chiamare un taxy non fu affatto difficile anche perché erano quelle le ore in cui la città prendeva vita.
Svoltate un paio di curve e continuato per svariate stradine, arrivammo in uno dei quartieri più in di Londra ovvero Hampstead. Naill forse aveva la villa più bella del luogo, e non proprio tutte le notti, c’era una festa. I suoi genitori spesso erano fuori per lavoro e lui per coprire quel vuoto organizzava la bella vita.

Non lo invidiavo poi così tanto. Certo era ricco, aveva tutto, anche una casa per se, ma io lo potevo capire. Entrambi non avevamo mai provato cosa volesse dire avere una famiglia normale, presente e unita. Saremmo pure nati in quartieri diversi, ma io non ho mai conosciuto una persona tanto simile a me.

È stato uno dei primi con il quale ho legato al Nocturnal Ritual. All’inizio l’avevo persino odiato per la sua ricchezza ma mi resi conto, soprattutto quella sera, di quanto fosse emotivamente povero.
I primi ad entrare dopo Niall furono Dylan e Kyle, Louis stava al telefono con la ragazza, che stranamente ancora non aveva mollato. Forse col mestiere che facevamo, non era proprio una bella idea avere una ragazza fissa.
Sicuramente ci avrebbe abbandonato più tardi per poter trascorrere un po’ il tempo con lei.

Come entrai, mi fiondai sul divano, sicuramente Niall avrebbe acceso la Play Station 3 per un mega torneo a Fifa 2013, e io sinceramente non ne avevo la voglia.
Mi lasciai dolcemente coccolare da quel divano morbidissimo, e in un attimo, i miei occhi si chiusero.


Nel frattempo la casa si riempiva di gente. Ragazzi della nostra scuola, amici di amici e anche ragazzi del college.



Kayla's Pov

Che casa… non figa, di più! La mia vecchia casa a Cardiff non era niente in confronto a quella di Niall e quasi mi sentivo schiacciata da tanta grandezza.
Quando mi risvegliai dai miei pensieri mi accorsi che tutti gli altri erano già in salotto a fare chi sa che cosa, quindi decisi di raggiungerli. Erano tutti concentrati a giocare una partita di calcio mentre Harry era sul divano, sembrava essersi addormentato… Aveva un’espressione del tutto diversa quando dormiva, non sembrava quasi lui. Rimasi lì a fissarlo per un po’, pensando a quanto fosse bello.

«Hey, ti piace Harry per caso?» sentii qualcuno sussurrarmi nelle orecchie. Mi girai subito e vidi un Dylan divertito.
«No, ma sei scemo!» dissi avvampando.
«E perché sei tutta rossa?» disse analizzandomi.
«N-non sono rossa, e non mi piace!»

Dylan alzò gli occhi al cielo e si avvicinò a Harry. Lo prese per un braccio e lo fece cadere a terra, tutti scoppiarono in una risata, mentre Harry si massaggiava il sedere lamentandosi e facendo versi incomprensibili.

«Ma sei scemo?!» disse Harry guardando Dylan arrabbiato. Ci credo, anche io avrei fatto la stessa cosa se qualcuno mi avesse disturbato durante una delle mie più belle dormite.
«Dai Styles, sei noioso, giochiamo un po’.» disse Dylan sorridendo. Gli altri sembravano aver capito a cosa si riferisse tranne me.
«Accetto.»

Niall si alzò sorridendo, dal divano su cui era seduto, per andare in cucina. Lo vidi ritornare con due buste contenenti per lo meno dieci birre l’una. Oh, mi sa che avevo incominciato a capire. 

***

«Horan, fai schifo!»

Urlò Louis mentre il biondo mandava giù gli ultimi sorsi della quarta bottiglia di birra. Lui si pulì la bocca con il dorso della mano e sorrise. Possibile fosse ancora sobrio?

«Ti ricordo che sono irlandese, Lou. La birra la bevo anche a colazione.» Disse ridendo.

Da quando avevano iniziato quella gara, il salone si era riempito di ragazzi. Avevo sentito qualcuno scommettere addirittura, e tutti puntavano su Niall. Doveva essere famoso per questo. Harry lo aveva sfidato. La prima bottiglia l’aveva mandata giù senza problemi, come la seconda, ma già alla terza era in difficoltà. Dylan, affianco a me, gli aveva urlato «Ritirati, Styles!» appena l’aveva visto esitare davanti alla bottiglia.

«Fanculo, biondo. – Disse Harry posando la birra sul tavolino – Hai avuto solo fortuna.»
«Lo dici ogni volta che perdi.» Lo punzecchiò l’altro.
«Vado al bagno.» Informò il riccio prima di dirigersi verso il piano di sopra. Lo seguii con lo sguardo e dalla sua andatura avevo capito che era ubriaco. Barcollava ed era inciampato sulle scale più volte.
«Hei, novellino… - Niall attirò la mia attenzione – Vuoi provare?»
«Per stasera passo.» Dissi alzando le mani.
«Dai!» Mi implorò con lo sguardo.
«Vengo io.» Sentii Dylan parlare. Quando mi superò per andare al centro della cerchia di ragazzi che si era formata mi guardò. L’aveva fatto per aiutarmi, probabilmente aveva capito che mi sarei resa ridicola davanti a tutti. Già normalmente mi affogavo con l’acqua, pensa con la birra!

Dopo un quarto d’ora, sentii l’estremo bisogno di andare al bagno. La mia vescica mi implorava di svuotarla e così, salii per le scale per raggiungere il bagno. Dopo aver aperto la porta sbagliata ed essermi ritrovata davanti una coppia impegnata a scambiarsi saliva, arrivai al bagno. Quando entrai vidi Harry seduto vicino al water.

«Cazzo, Kyle. Chiudi quella porta se devi restare qui.»

Mi chiusi la porta alle spalle e rimasi a guardarlo. Era in uno stato pietoso. Fin troppo pietoso per aver bevuto della semplice birra. Mi avvicinai a lui e gli spostai i ricci che aveva sulla fronte sudata. Lui mi fermò la mano e l’allontanò da se.

«Sai, nanetto? Mi stai proprio sulle palle. – Rise – Sul serio, quando oggi mi ha interrotto mentre ero con quella ragazza avrei voluto spaccarti la faccia.»

Ma questo è lunatico? Prima mi dice che gli sono simpatico e poi cambia idea. Ma chi è ubriaco dice la verità, no?
Bene, mi ero fatta il primo nemico...

«Un pugno proprio qui!» Mi indicò con un dito la mascella. Poi mi afferrò per il mento e avvicinò il mio viso al suo.
«Perché non hai la barba? Nemmeno un accenno…»
«Ehm, è di famiglia. Non abbiamo molti peli.» Che cazzo stavo dicendo?
«Hai la pelle liscissima. – Mi accarezzò la guancia con il pollice – Usi la cremina delle femminucce?»

In quel momento la porta si spalancò dietro le mie spalle e Dylan apparve sulla soglia. Sgranò gli occhi quando mi vide accucciata di fianco ad Harry che, in più, aveva una mano sul mio viso.

«Kyle?»

Si avvicinò e mi prese per un polso, trascinandomi fuori dal bagno. Mi costrinse a seguirlo giù per le scale e solo allora capii che era tempo di andarsene.

«Andiamo, prima che combini qualche guaio.»

 
 

Trailer della ff.




Spazio autrici:
Eccoci con il quinto capitolo!
Speriamo vi piaccia anche questo.
Ecco cosa succede alla festa. Beh, niente di così catastrofico fortunatamente.
Per fortuna abbiamo Dylan che in qualche modo aiuta Kayla.
In più c'è Harry che confessa il suo odio per Kyle.
Cosa molto importante: Kayla che dorme da Dylan, secondo voi che succede nel prossimo capitolo? 
Continuate a scriverci, leggere le vostre recensioni è sempre un enorme piacere:3
Vi lasciamo i nostri twitter: Lorenza - Roberta.
Scriveteci pure quello che volete, rispondiamo a tutte.




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