“Ci
vediamo!”
“A
presto, ragazzi!”
“A
domani!”
Man
mano chi prima chi dopo, tutti gli invitati alla festa se ne andarono e
i
Potter e Sirius si ritrovarono da soli.
Lily
guardò il giardino e la casa in disordine con occhio critico.
“Mi
sa che dovremo darci da fare per rimettere tutto in ordine.”
“Naa!
Ho troppo sonno per alzare anche un solo
dito.”borbottò James che, sdraiato sul
dondolo con Sirius e Harry, teneva gli occhi chiusi ed era sulla strada
del
sonno.
Erano
così dolci tutti e tre: James con la testa profondata nel
cuscino che ricopriva
il dondolo, Harry accoccolato accanto a lui e Sirius con la testa
appoggiata
alla spalla del ragazzo.
Erano
così teneri!
Sospirò
e alzò la bacchetta.
Bastarono
pochi incantesimi e tutto fu messo in ordine della magia.
“Avete
chiarito con Piton?”sussurrò Harry.
James
e Sirius fecero segno di sì con la testa.
“Ora
è tutto ok.”disse Sirius.
“Sì,
ma quello che non riesco a capire è come si sia potuto
innamorare di Lily?”esclamò
James, sveglio d’un tratto.
“In
che senso, scusa ?”chiese Lily sedendosi accanto a loro.
“Lo
doveva sapere che era in un territorio proibito, no?
Tu
sei roba mia.”scherzò James ricevendo un
affettuoso buffetto sul viso.
“Sei
sempre il solito, vero? Non cambierai mai!”
“Per
te cambierei anche anima, credimi.”
James
le cinse la vita e la trasse a sé baciandola con amore sulle
labbra.
Sirius
mise le mani davanti al volto di Harry.
“Ora
basta sdolcinatezze. Potreste sconvolgere vostro figlio!”
“Scemo!”fece
Harry liberandosi dalla presa del padrino e ridendo e coinvolgendo
anche i suoi
genitori.
“Smettila
di fare il cretino, Si!”
James
si chinò su Harry e lo abbracciò stretto.
Il
ragazzo si accoccolò tra le sue braccia, chiudendo gli occhi.
“Che
ne pensate di Ginny?”chiese.
“E’
perfetta per te. Ne sono certo.”
“Ora
manca solo Sirius.”disse Lily, guardando il chiamato in causa.
“Io…cosa?”
“Dovremo
trovarti una ragazza, no?”insistè James.
“Vi
prego, ragazzi, non combinate guai! Soprattutto tu, Jamie!”
“Io?
Perché lo dici a me? Cosa potrei fare?”
“Guai.
Sono il tuo mestiere.”
“Non
è affatto vero!”
Tutti,
Harry compreso, lo guardarono scettici.
“Ok!
È vero! Ma non sono l’unico.”
“Comunque
sia, evita di organizzare uscite ed appuntamenti al buio.
Per
ora voglio solo mettere ordine nella mia vita, un lavoro, una casa e se
ci
riesco anche una famiglia.
Ma
non ora.”
Detto
ciò se ne andò lasciando la famiglia Potter un
po’ perplessa.
“Ma
cos’ha?”chiese Harry.
“Teme
il mio intervento in campo amoroso.”rispose James.
“Ma
davvero? Guarda, non me n’ero accorta!”lo prese in
giro Lily.
“Mi
spiace che stia così.”
“Si
sistemerà tutto. Stai tranquillo.”
James
tentò di tranquillizzarlo.
“Domani
è il nostro primo giorno di
lavoro.”sospirò Lily, affondando il viso in un
cuscino.
“Per
tutti voi resuscitati?”chiese Harry.
“Lo
dici come se fosse una sorta di sigla. Comunque non tutti.
Malocchio,
Tonks e Remus hanno già iniziato.
Noi
ci siamo presi un po’ più di tempo e domani
torneremo solo noi due e Sirius.
Solo
Silente e Piton staranno tranquilli ad Hogwarts.
A
noi altri aspetta il mondo reale. Il crudele ed oscuro mondo
reale.”
Harry
lo guardò scettico.
“Crudele
ed oscuro? Ma ti stai confondendo con quello di Voldemort?”
James
per tutta risposta gli fece la linguaccia.
“Andremo
al Ministero! Al Ministero!”disse.
“Sì,
James! Abbiamo afferrato il concetto!”esclamò
Lily, ridendo.
“Sarà
dura. Dover rispondere a tutte le domande che ci faranno, aver tutti
addosso.
E
comunque, il piano di lasciar correre non ha funzionato, mia cara.
I
giornalisti ci sono ancora addosso!”
Lily
ridacchiò.
“Andrà
tutto bene.”
“L’hai
già detto. Ed io ho smesso di crederci!”disse
beccandosi un pugno sulla spalla.
“Avremo
Harry
trattenne a stento una risata.
“Posso
venire con voi?”chiese.
“Al
lavoro?”
Harry
annuì.
“Non
vuoi stare dai Weasley?”
Cenno
di dissenso.
“Voglio
venire con voi al Ministero.”
“Sperando
che abbiano tolto quella statua orrenda.”disse James ed Harry
rise.
“Già.
Ne
hanno messa una tua!”fece Lily, stuzzicandolo.
Harry
rise di nuovo.
“Siete
come Ron ed Hermione, sapete?”
“Ci
preferivi come Bill e Fleur?”chiese James ed Harry fece una
smorfia.
“No!
Troppo sdolcinati!”
“Bene!
Allora andiamo benissimo noi!”
“Non
avevo dubbi al riguardo.”fece Harry, sorridendo loro.
Harry
venne svegliato dolcemente dalla madre la mattina dopo.
“Sveglia,
tesoro.
Ho
bisogno del tuo aiuto per calmare i due Malandrini.”
Harry
si vestì velocemente e corse di sotto con la madre.
Sia
James che Sirius erano in agitazione, nell’agitazione
più completa.
“Qualcuno
ha visto i miei occhiali?”chiese James girando per la stanza.
Lily
ed Harry non si seppero trattenere e scoppiarono a ridere.
“Ce
li hai sul naso, tesoro.”
James
si toccò il volto e sospirò, ridendo anche lui.
“E
la mia bacchetta? Qualcuno l’ha vista?”chiese
Sirius.
“Vado
su a prenderla! Voi prendetevi una tazza di tè e
calmatevi!”
Harry
corse di sopra.
“Ma
che tè e tè! Mica siamo delle vecchie
comare!”protestò James.
“Hai
ragione! Una bella pozione tranquillizzante è quello che fa
per voi.”
“Niente
pozioni. Stiamo benissimo. Vero, Sirius?”
“Riesci
a prepararla in poco tempo, Lil?”fece l’altro,
mentre James si batteva una mano
sulla fronte.
“Darmi
retta, no, eh?”fece sarcastico.
“Ecco
la bacchetta!”
Harry
la tese a Sirius, mentre i due Malandrini bevevano la pozione preparata
in
pochi minuti da Lily.
“Sei
bravissima, mamma! Hai mai pensato di fare l’insegnante ad
Hogwarts?”
“NO!
Niente Hogwarts!”rispose James al posto della moglie molto
precipitosamente.
Tutti
lo guardarono.
“Che
c’è? Già Piton…”
“Ho
capito! È Severus il problema!”fece Lily,
guardandolo per vedere come reagiva e
se aveva indovinato.
James
scosse la testa, arrossendo.
“Non
c’è nessun problema!”
“Non
vorresti che lavorassi ad Hogwarts perché
c’è Severus, vero?”insistè
Lily.
“Non
è affatto vero! È solo che sei un Auror
e…”
“Posso
cambiare lavoro, sai?”disse e lo vide spalancare gli occhi,
terrorizzato alla
sola idea.
“James!
Stavo scherzando!
Altrimenti
come faccio a flirtare con te quando lavoriamo insieme?”fece
lei e Harry e
Sirius risero.
“Comunque
sei dolcissimo quando sei geloso!”continuò quando
uscirono all’aria aperta.
“Harry,
anche se sei maggiorenne, tieniti a me. Così mi sento
più sicura.”
Lily
prese la mano del figlio e lo trasse a sé.
“Non
fare l’apprensiva!”
“E
tu non fare il geloso!”
Si
smaterializzarono nell’Atrium del Ministero della Magia.
“IO
NON SONO GELOSO!”
James
si ritrovò ad esclamare e la sua voce rimbombò
nell’Atrium attirando
l’attenzione e gli sguardi di tutti i maghi e le streghe
presenti.
James
arrossì di botto, mentre Harry, Lily e Sirius si battevano
le mani sul viso.
“Bellissima
entrata in scena, Jamie! Che bella figura di niente che ci hai fatto
fare!
Di
sicuro sai come farti notare, vedo!”disse Sirius.
Kingsley
Shacklebolt era dello stesso avviso.
Era
lui il nuovo Ministro della Magia, certamente migliore dei precedenti.
“Teatrale
come al solito, eh, James?
Di
chi non sei geloso?”chiese, facendosi avanti e conducendoli
al Quartier
Generale degli Auror.
“Scusami!
Era solo una disputa familiare!”
Kingsley
rise.
“Di
sicuro hai attirato l’attenzione.”
“Come
se ci fosse bisogno di questo per farlo.”
“Parli
dei giornalisti?”
“Non
saranno anche qui, vero?”chiese Sirius.
“Altrimenti
mi metto in proprio.”finì James.
“Siamo
riusciti a tenerli fuori, ma forse alcuni sono riusciti ad infiltrarsi.
State
attenti anche alla Umbridge.”
“E’
ancora qui? Non l’avete
cacciata?”domandò Harry stringendo i pugni.
“Sì.
Avrà un processo tra breve e molto probabilmente
sarà condannata per crimini
contro i Babbani, insieme a tutti quelli che l’hanno
sostenuta, ma per ora
resterà qui.”
“Dopo
quello che ha fatto! Quell’orrida megera!
Era
Presidente della Commissione per
“E
sarei riuscita a sbarazzarmi di tutti quegli Sporchi Mezzosangue, se
questo
moccioso non mi avesse fermata sconfiggendo Tu-Sai-Chi!”disse
una voce alle
loro spalle, appartenente al “ragno rosa” come
l’aveva definita James.
Anche
se doveva subire un processo e molto probabilmente sarebbe stata
condannata,
“Penso
che abbandonerà presto questa sicurezza.”disse
James, gelido.
“Lei
deve essere il signor Potter, vero? Noto la somiglianza con suo
figlio.”
“Dio!
Che occhio!”la prese in giro Sirius.
“Avrà
anche lei un processo, signor Black e se sono fortunata in breve tempo
marcirà
in una cella ad Azkaban.”
Sirius
fece per saltarle al collo, ma James lo trattenne per un polso.
“Io
direi di preoccuparsi dei propri affari, Umbridge.
E
sono certo che è stata già prenotata una cella
per lei.
Ne
sarà contenta…l’avranno personalizzata
apposta per lei.
È
tutta rosa con i gattini! Le piacerà ne sono
certo!”fece James, gelido per poi
andarsene e trascinare con se anche gli altri.
“Quella
donna orrenda!”
Kingsley
ridacchiò.
“E’
la verità, Kingsley? Dovrò avere un processo per
essere definitivamente
libero?”
“Temo
di sì, Sirius. Ma stai tranquillo.
Molto
probabilmente ti chiederanno la tua versione dei fatti.”
“Da
confrontare con…?
Minus
è morto!”
Kingsley
ci pensò su.
“Posso
testimoniare io per Sirius.”intervenne James e Lily accanto a
lui annuì.
“Potrebbe
funzionare. E se volessero interrogarti con il
Veritaserum?”chiese.
“Ma
sei il Ministro o cosa?
Impediscilo!
E poi non si può manipolare la mia mente! È
abbastanza forte.”
“Per
essere sopravissuto 12 anni ad Azkaban devi avere una grande
forza!”
Sirius
annuì.
“Eccoci
arrivati! Il capo è Malocchio!”
“Ma
non era andato in pensione?”
“L’ho
reintegrato. Abbiamo bisogno di lui in questo periodo post
Voldemort.”
“Perché?”chiese
Harry.
“Perché
i Mangiamorte ancora liberi sono pericolosi.
Arrabbiati
perché il loro capo è morto, stanno continuando a
combinare guai e disastri. E
noi del Ministero ci stiamo facendo in quattro per fermarli.
Comunque
è un grosso passo avanti, poiché Voldemort
è morto.
Ora
devo andare. Buona giornata di lavoro!”
E
se ne andò, lasciandoli all’ingresso del suo
ufficio.
Appena
James aprì la porta venne investito da una forte luce
proveniente dal
finestrone dell’ufficio.
Era
una grande stanza che comprendeva 5 scrivanie, due delle quali occupate
da…
“Tonks!
Remus!”esclamò, facendoli sobbalzare.
Tonks,
come al solito con capelli rosa shocking, sorrise loro, da dietro una
pila di
scartoffie.
“Ciao,
ragazzi! Harry! Non sapevo saresti venuto anche tu!”disse
Remus, allegro.
“Ed
io che tu lavoravi come Auror.”
“Do
una mano a mia moglie.”rispose lui e Harry vide James e
Sirius scambiarsi una
rapida occhiata prima di soffocare le risate con la mano.
“Che
avete da ridere, voi due?”
Lily
scelse una scrivania e sprofondò nella morbida poltrona.
“Niente,
Lil!
Trovo
pazzesco che Remus abbia sposato mia cugina! Se qualcuno me
l’avrebbe detto, lo
avrei preso per matto!”fece Sirius, sedendosi e mettendo
comodamente i piedi
sulla scrivania d’ebano.
“Vero.”confermò
James.
“Ignorateli.”disse
Harry a Remus e Tonks.
“Credimi,
sono esperto nel farlo.
Sapesti
quante sciocchezze dicevano ad Hogwarts?”
“Ehi!
Non è affatto vero! E poi, Harry, non dovresti stare dalla
mia parte?”fece
James.
“Ehm…”
“Come
Ehm!
Adesso
ti prendo!”
James
afferrò il figlio e lo sollevò da terra,
issandoselo sulla spalla.
“Mettimi
giù!”
Harry
rideva come un matto.
“James,
non è un bambino!”ridacchiò Lily.
“Confermo!
Non è mica una piuma!”scherzò James.
“Che
sta succedendo qui?”disse una voce, facendo sobbalzare tutti
i presenti.
Malocchio
Moody era entrato nella stanza, facendo distrarre James che perse
l’equilibrio
e cadde sul pavimento stringendo il figlio tra le braccia.
Tutti
e due risero come matti.
“Al
lavoro, scansafatiche! Potter, al tuo primo giorno già ti
fai riconoscere da
tutto il Ministero grazie alla tua esclamazione
nell’Atrium!”
“Che
ci vuoi fare, Malocchio! Sono fatto così!”
“E
sei fatto male! Al lavoro!”
E
se ne andò, sbattendo la porta.
Che
lunga giornata si preannunciava!!!
Eccomi
tornata con un nuovo chappy!!! Spero vi piaccia!!!
Grazie
a:
Lyra Potter
Mirwen
Dragonball93
Miss nina
Kia
SakiJune:
mi piacerebbe molto chattare con te (ho letto alcune delle tue storie
come
remenbering darlene e postcards from Lancashire and
Devon….)!!!
Lo
stesso vale per le altre, mi piacerebbe chattare con voi!!!
Il
mio indirizzo è artemisfowl@hotmail.it
Commentati
in molti!!!!
Lily
Black