Ogni tanto, Minamisawa sentiva il forte bisogno di dire a Kurama cosa provava per lui.
Non capitava mai in un momento o luogo preciso; poteva succedere in mezzo al campo da calcio, magari durante un allenamento –peggio: una partita-, o sulla strada di casa, o ancora mentre giocavano ai videogame, a casa dell’uno o dell’altro. Si fermava, qualunque cosa stessero facendo, e diceva: “Mi piaci.”
Non era davvero sicuro del perché lo facesse, all’inizio, poi aveva capito.
Voleva soltanto che Kurama rispondesse: “Anche io.”
Ma per quante volte Minamisawa ci avesse provato, niente era mai andato secondo i suoi piani. Ogni volta Kurama arrossiva, distoglieva lo sguardo e faceva finta di niente. Oltre che snervante, era diventato una noiosa e prevedibile routine.
“Norihito” lo chiamò, giocherellando con la penna. Kurama alzò lo sguardo, interrogativo, dal libro di matematica che stava sfogliando e sottolineando a matita.
“Mi piaci” dichiarò Minamisawa, tranquillo, e ammirò distrattamente il rossore che compariva sulle guance dell’altro.
Esattamente come aveva previsto, Kurama abbassò gli occhi, strappandogli un sospiro rassegnato.
Passarono alcuni minuti, poi la voce di Kurama lo spiazzò: “…grazie.”
La penna gli cadde dalle mani e rotolò a terra. Minamisawa lo guardò sorpreso: apparentemente era tornato a studiare, ma intravide un brillio nei suoi occhi neri, il rossore non era ancora defluito dal suo viso e il suo respiro era al minimo. Minamisawa non poté fermare il sorriso di gioia che gli stava nascendo sulle labbra. Non era esattamente un “Mi piaci”, ma quel “Grazie” conteneva molti più sentimenti di quanto apparisse –o almeno ne faceva trasparire abbastanza da fargli sussultare il cuore.
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**C'era una volta una melaH...**Buonasera c:
Siamo arrivati al diciannovesimo capitolo afghsdfghjk ne mancano ancora due!
Per questo capitolo avevo finito i prompt per cui ne ho cercati altri e ora ho una lista di centonovantanove prompt XD Ringrazio Fay per avermi aiutata a trovare quello con cui si intitola il capitolo -credo che sia inutile dirvi cosa significa, lol-. Ci ho dovuto riflettere un po' per tirare fuori un'idea, ma alla fine ce l'ho fatta, yeah.
Ho un certo headcanon secondo il quale Kurama ha avuto diversi problemi nell'ammettere ad alta voce i propri sentimenti, per cui Minamisawa ha fatto come l'acqua che scava le rocce goccia dopo goccia (?), cioè gli ha tipo ripetuto ogni giorno i propri sentimenti finché non è riuscito a fargli dire lo stesso :') In questo capitolo sono a metà del processo, diciamo (?), Kurama ancora non dice "Mi piaci" espressamente, ma il suo "Grazie" contiene già una forma di accettazione, di resa.
Spero che vi sia piaciuto! Sono un po' triste che questa raccolta stia per terminare, ma probabilmente dopo ne inizierò una sulla DemeKiri.
Baci,
Roby