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Autore: Chepi    07/06/2013    1 recensioni
Questa storia narra di un amore tormentato, triste e travolgente. Ci saranno alti e bassi, periodi pieni di pianti e altri piani sorrisi, momenti pieni di odio e altri pieni di amore passionale... Gelosia, rabbia e solitudine sembra così deprimente ma alla fine l'amore vince sempre (?)... Si scoprirà lungo questo percorso pieno di emozioni. Buona lettura !
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Niente è come te lo aspetti, vorresti che la tua vita fosse fantastica che tutto andasse per il verso giusto.. ma la vita non è una fiaba. Stavano diventando giorni d’inferno fra me e Roberto, lui mi diceva che provava amicizia e che quando stava con me, era innamorato e che tutto andava per il meglio.. ma poi quando partii tutto cambio. Pensavo di essere io il problema, che c’era qualcosa di sbagliato in me e invece lui continuava a dirmi che era per colpa sua che non capiva che aveva e che forse era meglio che per quella settimana non parlavamo. Ero triste non riuscivo a godermi niente in quella settimana, la sera che arrivammo a salerno faceva caldo, di quelli che ti facevano mancare l’aria, e io stavo sempre con il cuffie all’orecchie ascoltando la solita musica malinconica del giorno. Avevo una tuta blu e una canottiera bianca, erano le prime cose che quella mattina volevo mettermi… passai la serata al telefono con una mia compagna di scuola Matilde, e parlammo per ore di quello che stava succedendo.. e lei mi consiglio di lasciarlo, perché non voleva sentirmi piangere non voleva che stavo male per un deficiente. Non feci come mi disse lei, la ignorai, ignorai tutti i suoi consigli perché credevo in quel noi. Prima di andare a dormire apri le lenzuola del letto e da li usci un pipistrello, sbiancai come non avevo mai fatto e corsi fuori in pigiama, non volevo rientrare in quella casa, chissà quale altro assurdo animale potevo trovare dentro! Il giorno dopo mi alzai, mi feci la doccia e poi mi vestii, una canottiera bianca, dei pantaloni leggeri lunghi blu e le air force, mi truccai come sempre un po di terra e eyes liner nero, quel giorno avevo voglia solamente di divertirmi, solo quello volevo. I miei genitori mi portarono a fare un giro in barca a visitare le grotte, erano belle, era tutto bello in quel momento. L’acqua si infrangeva contro gli alti scogli, e creava quella schiuma bianca e soffice, l’acqua era di un colore cristallino, e sembrava al sole come se brillasse, era qualcosa di stupendo. Mentre tutto cio accadeva scattavo foto di quei momenti fantastici, volevo che mi rimanessero in pressi nella mente e volevo dei ricordi di cio, visto che a Roma certi spettacoli non si vedono. Al ritorno del nostro giro in barca pensai a quante cose mi ero persa, a quanti anni buttati via, e a quante cose mi poteva ricordare il mare, la barca, gli scogli appuntiti. Il mare per me rimarrà il ricordo vivo di una persona ormai morta; “quando guardo il mare penso a te, sai migliore amico? Penso che ora potevamo stare insieme qui, a vedere e passare giorni fantastici, a condividere sogni, pensieri, ma.. si sa la vita non ha sempre un lieto fine e il tuo è stato quello di andartene e lasciarmi qui sola con tutti questi casini, vorrei che quel giorno non fossimo andati a nuotare, non ci fossimo buttati, almeno non li, vorrei averti potuto aiutare, e non restare li come una stupida, ma non ce l’ho fatta, te ne sei andato davanti hai miei occhi e questo rimorso lo porterò per sempre.” Tornammo a casa, avevo troppo sonno volevo distendermi e dormire, ma la serata per me non era finita li, avevo da visitare le citta di notte, dio.. quanto ero stanca ma mi feci passare tutto, indossai il mio sorriso e uscii. Cercai di divertirmi insieme a gli altri e fu cosi, mi fecero dimenticare tutto. La mattina seguente preparai le valige accuratamente avevo una gran voglia di tornare e rivedere Roberto.. ma ci lasciammo la sera tardi, poiché non potevamo sopportare questa situazione, nonostante cio continuavamo a parlare ogni giorno, ma quella sera, uscii e presi una sigaretta Marlboro rosse e il mio accendino azzurro, la accesi e da li andai in astinenza ero, arrabbiata, delusa, piena di lacrime , piangevo come una bambina appena nata, ma.. il fumo mi fece passare tutto il dolore. I miei occhi erano pieni di odio profondo.
  
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