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Autore: proudrauhls    07/06/2013    6 recensioni
Lui: rinomata popstar, membro di una delle più famose band, stanco delle avance delle fans
e delle voci che lo definiscono puttaniere e incapace di mantenere una relazione.
Lei: ex modella, sparita da tempo sul mercato, bisognosa di soldi e di ritornare alla sua vita abituale.
Insieme? No, non davvero. Non per amore.
Si chiama vita, si chiama realtà, ma non tutto è così reale. O forse no?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 5 - Me, myself and I.

- Sto bene, zio, davvero.-
Devo dire che ero piuttosto brava a mentire, ma d'altronde, le modelle devono saper pure recitare.
- In questi giorni mi sto sentendo veramente in colpa.-
- Non hai nessun motivo per esserlo.-
- Ti ho costretta a fare qualcosa che tu non volevi fare, contro la tua volontà.- Esclamò, all’altro capo del telefono.
- Ne avevamo bisogno, è stata la cosa migliore. Questi soldi ci aiuteranno!- Continuai la conversazione seduta sul letto della mia camera.
- Ma non sei felice, e questa è la cosa più importante.-
Mentii di nuovo. La felicità era qualcosa che non vedevo da tempo ormai, dall’ultima volta che avevo messo piede su quella passerella.
- Sto bene, non ti preoccupare.- Lo salutai e attaccai la chiamata.
Mio zio aveva ragione, non ero felice nell’interpretare il mio ‘ruolo’. Penso che nessuno sarebbe felice del fingersi innamorata di qualcuno, di cui realmente non lo sei. L’amore è tutt’altra cosa.
L’amore è. . .L’AMORE.  E non vedevo l’ora che capitasse anche a me. Finora l’avevo sperimentato solo in quello che facevo. AMAVO il mio ex lavoro, vivevo per quello. Ma non avevo mai amato qualcuno.
Certe volte mi fermavo a pensare, a chiedermi per quale motivo non avessi trovato qualcuno da amare, quando mi guardavo intorno e, ovunque, sempre, la gente che mi circondava lo stava vivendo a pieno.
-‘’Toccherà anche a me, prima o poi.’’- Mi ostinavo a ripetere.
E nel frattempo mi limitavo a mettere amore in tutto quello che facevo: quando sfilavo, quando posavo, quando, nonostante le mille telecamere puntate su di me, potevo finalmente essere me stessa.
Perché solo in quelle circostanze mi sentivo libera, a mio agio, era come se quel mondo fosse parte di me. Beh, in effetti, lo era.
Poi tutto riuscì a cambiare, così in fretta. L’unica speranza che avevo era quella di rimettermi in sesto con Harry, tornare al centro dell’attenzione e magari riuscire a combinare qualcosa di buono. Forse, dopotutto, un ‘grazie’ Harry se lo meritava. Io aiutavo lui ad uscire dai suoi strani, assurdi, ignoti e secondo me immaginari problemi, e lui aiutava me a farmi ritornare alla mia vecchia vita. Qualche giorno gliel’avrei detto, ‘grazie Harry’.
Ero appena uscita dalla doccia quando sentii il telefono squillare per la seconda volta.
Mi avvolsi un telo intorno al corpo ancora bagnato, asciugai di fretta i piedi, mi infilai le ciabatte che avevo già sistemato davanti al lavandino prima di entrare nella doccia e corsi verso il telefono, sperando che chiunque stesse chiamando non attaccasse. Riuscii a prendere in tempo la chiamata, e solo dopo mi accorsi che i miei capelli ancora sciolti avevano bagnato gran parte del pavimento del corridoio.
- Pronto?- Risposi.
- Alecia, sono Paul!- Esclamò il manager della band.
- Ah, ciao Paul, dimmi.- Esclamai, continuando ad analizzare le tracce d’acqua sul pavimento.
- Senti, volevo informarti che questo pomeriggio ...-
- Altra uscita con Harry, chiaro. Non c’è bisogno che ti spieghi.- Affermai di fretta e furia.
- No, in realtà. .-
- Riunione?- Lo interruppi nuovamente.
- No, taci un attimo. Volevo dirti che oggi hai la giornata libera, divertiti.- Esclamò, per poi chiudere la chiamata, senza neanche darmi il tempo di rispondere.
Sgranai gli occhi, incredula. Giornata libera, il che voleva dire che potevo dedicarmi a me, solo a me, senza pensare a nessun altro, senza dover recitare o preoccuparmi di quello che dovevo dire o fare.
Solo me, me stessa ed io.  Non avevo amiche a Londra, e in qualunque altro posto. Non avevo ‘vere amiche’, e basta. Solo qualche conoscente con cui ero uscita un paio di volte. Quindi avrei passato la giornata da sola, e la cosa non mi dispiaceva affatto, certe volte preferivo di gran lunga la mia compagnia che quella di altra gente.
Tornai saltellando verso il bagno, come una bambina che aveva appena ricevuto il suo delizioso lecca-lecca. Non badai neanche al pavimento bagnato, che si asciugasse da solo.
La chiamata mi arrivò verso le tre, così decisi di passare l’intero pomeriggio fuori, a rilassarmi in giro per Londra. Ero più che certa che non ci sarebbero stati paparazzi a darmi fastidio, anche perché ero uscita con Harry in pubblico solo una volta fino ad allora, due giorni prima, quando ero stata ‘incastrata’ per rimanere a dormire a casa sua. Non ne avevo parlato più con Paul, non mi andava di fare discussioni.
Indossai un paio di pantaloncini a vita alta con dei collant di sotto, una camicia rossa infilata dentro i pantaloncini e un paio di stivaletti beige. Poi indossai una sciarpa ed un cappotto anch’esso beige e uscii di casa.
Per prima cosa mi avviai verso ‘Milkshake City’ per prendere un delizioso frullato al cioccolato, poi mi fermai al Green Park, trovai una zona di prato non coperta da alberi e mi distesi rivolta verso quel poco di sole che stranamente illuminava tutta Londra. Uscii dalla borsa uno dei tanti libri che non avevo ancora finito di leggere e, sorseggiando il mio frullato e sgranocchiando qualche biscotto, rimasi distesa in quella posizione per un paio di orette. Solo una parola: RELAX.
Erano le cinque e mezza quando decisi di avviarmi verso qualche zona dove poter fare un po’ di shopping, così abbandonai il parco e mi diressi tra le bellissime vie di Londra.
Entrai in qualche negozio di abbigliamento, qualcun altro di accessori, ma non comprai niente, non c’era niente che attirava la mia attenzione. Poi mi rintanai per quasi tre quarti d’ora in un negozio di CD, ad ammirare tutti quei meravigliosi album esposti, in ordine alfabetico, con quelle copertine così belle.
Amavo i CD, amavo l’idea di avere la ‘musica’ tra le mie mani.
Appena uscita da quel paradiso  rimasi ferma sulla soglia del negozio ad osservare con aria compiaciuta le mie ultime compere, talmente compiaciuta che non notai neanche che di fronte a me vi era un ammasso di gente rumorosa ed urlante. Lo capii solamente quando mi ritrovai in mezzo a quella folla, con ragazze che spingevano e che urlavano, e da cui era praticamente impossibile uscire.
Misi i CD a riparo nella borsa, la afferrai e me la portai vicino al petto, poi a testa bassa iniziai a spingere e a camminare tra quelle ragazze euforiche, cercando una piccola via d’uscita da quell’ingorgo di gente.
Continuai a tenere la testa bassa, facendo attenzione a non inciampare su qualcuno o qualcosa. Poi alzai la testa per controllare la situazione, ma sembrava che non mi fossi mossa neanche un po’ e che fossi rimasta sempre nello stesso punto. Mi girai intorno, tutto quello che riuscivo a vedere erano ragazze su ragazze, grossi omoni, un ragazzo biondo e..
- HARRY?!- Esclamai, stupita.
Ecco spiegate le tante ragazze in delirio.
Non volevo assolutamente che Harry mi notasse, era il mio giorno libero, uno dei pochi giorni che potevo trascorrere come volevo e senza dover fingere niente, quindi abbassai la testa e ricominciai a spingere, ancora più intenta ad uscire da lì.
L’ammasso di gente si muoveva seguendo i movimenti della star, così ci ritrovammo vicino un bar, dalla parte opposta di quel negozio di CD. Quando finalmente ebbi la possibilità di uscire, salii di corsa i quattro scalini davanti all’entrata del bar, e mi fermai un attimo intenta a riposare e a controllare se i CD fossero ancora interi. Non ebbi neanche il tempo di chiudere la borsa che sentii gridare il mio nome.
- Alecia?!- A quanto pare lui era diretto proprio in quel bar. Non riuscii ad aprire bocca, che uno di quei grossi omoni spinsero me, Harry ed il ragazzo biondo che avevo notato tra la folla, dentro il locale, per poi piazzarsi davanti la porta ed iniziare ad allontanare pian piano le numerose fans.
- ALECIAAA!- Esclamò Harry con forse troppo entusiasmo. Stavo per stroncarlo con una delle mie tante frasi fredde, quando mi ricordai che intorno a noi c’era gente e che quindi era arrivato il momento di abbandonare Alecia e dare il benvenuto alla ‘buonissima amica’ di Harry.
- HAAAAARRY!- Esclamai pure io, gettandomi tra le sue braccia e concedendogli un abbraccio, per poi concludere con un innocente bacio sulla guancia. Mi girai verso il biondo, che era rimasto a ridere per tutta la durata della scena. Guardandolo meglio, capii che non era un qualsiasi amico di Harry, ma era uno dei componenti della band. E questo spiegava ancora di più il perché di tutte quelle ragazze.
- ALEEECIAA!- Esclamò lui, sommerso nella sua risata, imitando il comportamento di Harry.
Si supponeva che io conoscessi già i ragazzi dei One Direction, avendo comunque una presunta relazione con uno di loro, quindi era scontato che dovevo salutare e dialogare con lui come se non fosse la prima volta che lo vedevo, anche se effettivamente era così.
- Ciao Niall!- Ricambiai sorridendo, sperando di aver azzeccato il nome, e abbracciando il ragazzo.
Il ragazzo continuò a ridere,  e per quanto la cosa normalmente mi irritasse, devo ammettere che la sua risata era diversa, era piacevole. Una di quelle che ti contagia, che riesce sempre a strapparti un sorriso.
Mi piaceva la sua risata.
Mi avvicinai ad Harry posizionandomi al suo fianco, poi lo tirai per la maglietta per fargli abbassare il viso, e accostai le labbra al suo orecchio.
- Coincidenza ovviamente, no?- Esclamai sarcastica.
- Giuro che non avevo idea che anche tu eri qua in giro.- Non so perché ma volli credergli. Ora ero curiosa di sapere se era davvero una coincidenza o se Paul stava architettando tutto alle nostre spalle.
- E ora?- Sussurrai di nuovo, sotto gli sguardi indiscreti della gente nel bar e del biondo dalla bella risata.
- Ci prendiamo un caffè?- Domandò Harry appositamente ad alta voce, invitando me e Niall a sederci.
Lo fulminai con uno sguardo, speravo che, sapendo che avevo la giornata libera, mi avesse lasciata andare per i fatti miei. Anche se la cosa era praticamente impossibile, perché fuori c’erano ancora dei gruppetti di fans pronti a scatenare il caos.
Ci sedemmo appositamente in un tavolino vicino alla vetrata del bar, per far si che le fans e i giornalisti potessero scattare facilmente foto di Harry accomodato accanto a me con la sua calda e grande mano appoggiata alla mia spalla.
- Quindi il resto dei ragazzi è al corrente di questa “storia”?- Chiesi io, stringendomi tra le braccia di Harry.
- Ce l’hanno comunicato quando hai accettato.- Rispose Niall cercando di non usare termini troppo espliciti che avrebbero potuto attirare l’attenzione di qualcuno.
- E voi, beh, tu che ne pensi?-
-Beh, ora che ti vedo penso che sia stata un’ottima idea. - Esclamò con un sorriso malizioso.
Arrossii all’esclamazione del biondo e risposi solo con una piccola e dolce risata. Lui ricambiò.
No, quel comportamento non era assolutamente da me, e a quanto pare non ero stata l’unica ad averlo notato: Harry mi fissava impassibile.
- Che cosa c’è?- Chiesi alzando un sopracciglio.
- Se dicevo io una cosa del genere, come minimo mi stroncavi con una delle tue frasi fredde.-
- Non vedo quale sia il problema.-
- Nessun problema, semplicemente mi tratti come se ti avessi fatto chissà cosa. - Esclamò Harry, irritato.
- Ma tu mi hai fatto qualcosa!- Esclamai io, con un sorriso più falso che mai stampato in faccia, per illudere chi ci stava osservando. Harry mi strinse ancora di più tra le sue braccia, fino a farmi poggiare la testa sulle sue spalle.
- Che cosa? - Sussurrò guardandomi dall’alto.
- TUTTO QUESTO!- Esclamai, e gli stampai un bacio nella guancia, perché la vera Alecia doveva ancora aspettare per tornare.



Alecia's look: http://www.polyvore.com/alecia/set?id=73615633&lid=2504296

//HIII.
*Premetto dicendo che accetto QUALSIASI critica negativa sul fatto che non aggiorni questa storia da secoli.
Non potete neanche immaginare quanto mi dispiaccia, sono circa tre mesi che non pubblico nuovi capitoli, ma spero che mi perdoniate anche questa, AHAHAH.
Nel frattempo, in questi mesi sono stata al concerto del mio idolo (e tipo a voi che ve ne frega lol), ma avevo voglia di condividere questo ricordo con voi.
Tornando alla storia, che ne pensate? Vi dico subito che sono rimasta molto delusa da come è uscito fuori questo capitolo, ma il compito di criticare spetta a voi, quindi..
SPERO CHE RECENSIATE IN TANTI. 
Un bacio:*

-Chiara.
   
 
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