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Autore: Shine_    08/06/2013    4 recensioni
Zayn Malik insegna nella scuola elementare di Bradford, è il maestro più giovane ed ha soli ventun'anni.
Ogni fine mese gli vengono recapitati dei fiori con un biglietto anonimo in cui è riportato un pezzo di ogni sua poesia preferita.
Liam Payne ha un sogno nel cassetto, frequenta la facoltà di musicologia al King's College di Londra.
Ogni fine mese torna a casa dalla sua famiglia e non manca mai di passare dal fioraio per comprare un mazzo di fiori allegando l'indirizzo di una scuola, un nome ed un messaggio anonimo.
[Ziam, ovviamente.]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Le parole che non ti ho detto

 

 

 

 

 

 

Nono capitolo:

 

 

 

 

 

- Harry.- mugugnò tirando un calcio al ragazzo che se ne stava appollaiato dall’altra parte del divano. - Secondo te..-

Il ragazzo iniziò a grugnire agitando le gambe. - Non voglio parlare di quanto potrebbero essere morbidi i suoi capelli o di che forma ha la sua voglia. Zayn, lasciami dormire in pace. - mugugnò poi affondando il volto nel cuscino del divano.

- Sai che questo è il mio divano, che questa è casa mia e che tu, essendo il mio migliore amico, dovresti perlomeno ascoltarmi?-

- Ti ho ascoltato al telefono per due ore, Zayn. - brontolò Harry calciando via le mani dell’amico che tentavano di scuoterlo. - E poi sono scappato dalla finestra della mia camera per venire fin qui perché tu, Zayn, hai praticamente collezionato tutti i fiori..-

- Non ho collezionato tutti i fiori.-

- No, giusto. Di alcuni hai collezionato solo i petali.- specificò cercando di trattenere le risatine quando l’amico iniziò a fargli il solletico. - E sei convinto ci sia un messaggio nascosto e..-

- Quindi tu sei convinto questa persona anonima sia Liam?- lo bloccò Zayn sedendosi sui piedi di Harry che iniziò ad agitarsi.

- Sì, Zayn. Sì! Continuerò a dirlo finché non mi ucciderai, e a quel punto tornerò come fantasma, è lui! Ha una cotta per te, da quel poco che so io, da quando ha sedici anni, potrebbe anche risalire a qualche anno prima, e ti ha scritto quei foglietti e ti ha mandato tutti quei fiori.-

- Ma lui..-

- Ti ha regalato una rosa che simboleggia l’amore a prima vista, e oggi ti ha regalato una margherita che è simbolo della pazienza.- spiegò calmo sedendosi e guardando l’amico negli occhi.

- Sì, ma..-

- “Sì, ma” niente.- sbuffò mettendogli le mani sulle spalle. - quando diventerete più intimi, tu sbircerai tra i suoi quaderni e confronterai le scritture. E tutto risolto.-

- Non voglio agire alle sue spalle.-

- E allora parlagli, Zayn! Accenna qualcosa, introduci il discorso ma parlagli di questo maledetto anonimo.-

- Bene.-

- Vuoi parlargli sul serio? Sia ringraziato il fiore! E quando hai intenzione di..-

- Ho detto: bene. Quando riuscirò a fargli scrivere qualcosa confronterò le scritture.-

Harry sbuffò cadendo a peso morto sul divano coprendosi poi il volto con le mani.

- Ho come l’impressione che tra tutti e due andremo avanti per tanto, tanto, tempo.-

 

 

- Buongiorno.- Liam sbadigliò sedendosi a tavola, la madre gli porse un piatto colmo di cibo mentre il padre borbottò una risposta con gli occhi incollati sul giornale.

- Dov’è Mattew?- domandò inghiottendo un pezzo di pancetta abbrustolita

- È andato a giocare a palla con i suoi amici.- rispose semplicemente la madre continuando a lavare i piatti lanciando di tanto in tanto un’occhiata al televisore acceso.

- Quindi..- iniziò l’uomo con i capelli un po’ ingrigiti dal tempo chiudendo il giornale. - ..Mattew non c’è e siamo soli..-

- George.- lo ammonì la moglie ritirandogli la tazza di caffè ormai vuota.

- No, Kate, è grande e deve prendersi le sue responsabilità.-

- Vuoi davvero ricominciare questa discussione?- parlò subito dopo lei incrociando le braccia al petto con lo straccio tra le mani. - Sono le vacanze di natale, George, possiamo evitare inutili discussioni?-

Liam finì la sua colazione in silenzio e poi si alzò deciso a chiudersi in camera sua per tutta la mattinata.

- Dove stai andando, signorino? Qui non abbiamo ancora finito.- sbuffò girandosi ed appoggiando i palmi delle mani sul tavolo.

- Rispondo a tutte le tue domande ora così puoi avere ancora una ragione per essere arrabbiato con me. - vide di sfuggita la madre sospirare e continuò. - No, non abbandono l’università. Sì, lavoro ancora in quello sporco bar puzzolente e no, non mi piace ma guadagno i soldi necessari per pagarmi l’affitto dell’appartamento che TU..- esclamò indicandolo e tremando per la rabbia. -.. non vuoi pagare. E non mi lamento, ho scelto io di andare fino a Londra ma non sopporto.. non sopporto tornare a casa ed avere questo clima soffocante addosso. Tutti i soldi che spendo sono i soldi che guadagno IO. -

- Puoi spendere tutti i soldi che vuoi.- ricominciò calmo il padre facendolo arrabbiare ancora di più. - Ma resto del parere che quel ramo che hai scelto non ti offrirà un futuro.. e nemmeno un lavoro.-

- Non mi interessa!- esclamò iniziando a perdere la pazienza. - Perché non vuoi capire che è quello che piace a me, perché non lo accetti?- si allontanò con uno scatto uscendo dalla cucina.

- Questa discussione non finisce qui!-

Prese il giubbino e si chiuse la porta alle spalle con un tonfo.

 

 

 

 

 

 

Continuò a camminare ignorando la neve che si posava sui suoi capelli e quella che gli bagnava i pantaloni della tuta.

- Liam! Liam!- si bloccò in mezzo al marciapiede osservando il ragazzo fermo davanti a lui che cercava di prendere fiato.

- Ti ho.. visto.. ero al bar e.. andavi di corsa.. è successo.. è successo qualcosa?- riuscì a concludere il ragazzo dopo qualche minuto.

- Niente di importante.. soliti litigi in famiglia.- spiegò molto semplicemente vedendo l’espressione curiosa di Zayn.

- Vuoi.. vuoi parlarne?- gli domandò quest’ultimo dopo aver preso coraggio, Liam scosse la testa ricacciando indietro le lacrime.

- Te l’ho detto.. non è importante.. non sono importante.- mugugnò l’ultima parte sollevando le spalle.

- Facciamo qualche passo?- Zayn indicò il marciapiede pieno di gente che si affrettava per le compere natalizie e Liam annuì seguendolo.

- Io e mio papà.. non è che andiamo molto d’accordo..- iniziò a raccontare senza nemmeno accorgersene. -.. qualsiasi cosa faccio è sbagliata..ed è una cosa che va avanti da quando ho tredici anni, anche se lui si ostina a dire che è colpa della mia scelta di essere andato a vivere a Londra e di non averlo aiutato con la sua ditta..- Liam sbuffò stringendo le braccia contro al suo corpo in un tentativo quasi stupido di tenere insieme tutti i pezzi.

- È frustrante tornare a casa e dover difendere ogni volta le tue scelte..- sospirò passandosi una mano tra i capelli bagnati. - .. e in questi ultimi anni non riesco più a stare zitto e ad ascoltare annuendo.. e quindi scoppio e mio papà è sempre così.. calmo.. non lo sopporto.-

- Non so nemmeno perché te lo sto dicendo.. sicuramente non ti interessa nulla, ti sto solo annoiando.- continuò scusandosi e sentendosi ancora più stupido.

- Non mi annoi, e poi te l’ho chiesto io di raccontarmelo.- lo rassicurò Zayn sfiorandogli il cappotto con la punta delle dita. - Guarda.. questa vetrina è piena di fiori.. non è il fiorista dove ci siamo trovati l’altra volta ma sono sempre fiori.. vuoi entrare?- gli propose con un sorriso.

Liam si lasciò guidare nel negozio venendo subito accolto dal calduccio invitante della serra, ogni tipo di fiore di ogni colore e dimensione creava un’atmosfera quasi esotica.

- Buongiorno, volete un consiglio per qualche regalo?- li accolse la voce amichevole della commessa che li fissava con un sorriso dolce.

- Diamo solo un’occhiata, possiamo?- chiese Zayn mentre con una mano lo stava già trascinando verso uno scaffale pieno di vasi in terracotta.

- Certo, fate pure. Se avete bisogno di una mano..- non riuscì a sentire il resto del discorso perché Zayn aveva svoltato in un altro scaffale facendoli allontanare in quella grande serra.

- Lo conosci bene questo posto.- tentò di iniziare un discorso Liam sperando di riuscire a non pensare alla mano attorno al suo polso che sembrava essere stata creata apposta solo per lui.

- Mio papà mi portava sempre qui quand’ero piccolo.- spiegò Zayn voltandosi leggermente e sorridendogli. - Poi ci siamo trasferiti a Londra e credevo avessero chiuso  e invece..-

- Davvero? Sei andato a vivere a Londra? Per quanto tempo?- iniziò a domandare Liam, capendo il motivo della sua improvvisa scomparsa dalla città.

- Lavoro di mio padre, ho finito l’università molto velocemente e poi ho sentito che si era liberato un posto come insegnante a Bradford e sono tornato.- spiegò fermandosi davanti ad una distesa di gerani di ogni colore.

- E la tua famiglia è ancora a Londra?- Zayn annuì guardandosi intorno e strappando un rametto di geranio rosso fiamma.

- Che stai facendo, Zayn?- lo ammonì voltandosi alle sue spalle, aveva il presentimento che quella donna sarebbe spuntata da un momento all’altro beccandolo con il fiore in mano.

Si girò di nuovo trovandosi davanti agli occhi il fiore e il sorriso di Zayn, il suo cuore che aveva iniziato a battere sempre più forte.

- Mi piace il profumo dei fiori.- spiegò semplicemente quello porgendoglielo. - Prendilo, te lo regalo.-

- In realtà l’hai rubato e, Zayn, come speri possa uscire senza farmi vedere con que..- il resto della parola incastrata nella gola quando lo vide avvicinarsi e sentì il rumore della zip della sua tasca che veniva aperta.

- Qui non lo vedrà nessuno, Liam. - spiegò con un sussurro Zayn prendendo il fiore dalle sue mani, mettendolo nella tasca e richiudendola subito dopo.

Gli fece l’occhiolino e si allontanò fischiettando.

La mente di Liam che ancora stava facendo tutti i suoi collegamenti.

Regalare un geranio rosso fiamma era come voler dire “ti preferisco”.
Zayn gli aveva regalato un geranio di quel colore.
Zayn sapeva che ogni fiore aveva un suo significato, l’aveva detto la prima volta che si erano incontrati da quel fiorista.
Zayn l’aveva portato di proposito in quel pezzo di negozio.
Zayn voleva regalargli un geranio.
Zayn voleva mandargli un messaggio.

- Liam!- arrossì e si voltò verso Zayn che lo incitava a muoversi. - Non vorrai farti beccare sul luogo del misfatto, spero. Non so se questo posto ha delle telecamere ma..-

Liam lo raggiunse velocemente prendendolo per un braccio e trascinandolo via.

- Andiamocene da questo posto prima che arrivi la polizia.-

- Per un semplice fiorellino, Liam?- scherzò Zayn lasciandosi guidare fuori da quel posto, rivolgendo alla commessa un enorme sorriso.

 

 

Angolo Shine:

Sabato, aggiornamento e per molte di voi la scuola è finita :D

(Beate le superiore. Mi mancano.)

Si scopre un po’ di più sullo strano rapporto Liam/padre, e vorrei davvero sapere quali sono le vostre opinioni al riguardo :3

Poi.. uhm.. sempre il solito Harry che prima o poi ucciderà Zayn.

E, udite udite, Zayn regala un fiore a Liam! <3

Ok, dopo questa mi ritiro.

Grazie mille a tutti quanti, vi voglio bene.

Ci sentiamo mercoledì :)

Ps: per la terza parte di Car wash ci sto ancora lavorando ma sto puntando a concluderla entro settimana prossima.

 

   
 
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