Le
parole che non ti ho detto
Nono
capitolo:
-
Harry.- mugugnò tirando un calcio al ragazzo che se ne
stava appollaiato dall’altra parte del divano. - Secondo te..-
Il
ragazzo iniziò a grugnire agitando le gambe. - Non voglio
parlare di quanto potrebbero essere morbidi i suoi capelli o di che
forma ha la
sua voglia. Zayn, lasciami dormire in pace. - mugugnò poi
affondando il volto
nel cuscino del divano.
-
Sai che questo è il mio divano, che questa è casa
mia e
che tu, essendo il mio migliore amico, dovresti perlomeno ascoltarmi?-
-
Ti ho ascoltato al telefono per due ore, Zayn. - brontolò
Harry calciando via le mani dell’amico che tentavano di
scuoterlo. - E poi sono
scappato dalla finestra della mia camera per venire fin qui
perché tu, Zayn,
hai praticamente collezionato tutti i fiori..-
-
Non ho collezionato tutti i fiori.-
-
No, giusto. Di alcuni hai collezionato solo i petali.-
specificò cercando di trattenere le risatine quando
l’amico iniziò a fargli il
solletico. - E sei convinto ci sia un messaggio nascosto e..-
-
Quindi tu sei convinto questa persona anonima sia Liam?-
lo bloccò Zayn sedendosi sui piedi di Harry che
iniziò ad agitarsi.
-
Sì, Zayn. Sì! Continuerò a dirlo
finché non mi ucciderai,
e a quel punto tornerò come fantasma, è lui! Ha
una cotta per te, da quel poco
che so io, da quando ha sedici anni, potrebbe anche risalire a qualche
anno
prima, e ti ha scritto quei foglietti e ti ha mandato tutti quei fiori.-
-
Ma lui..-
-
Ti ha regalato una rosa che simboleggia l’amore a prima
vista, e oggi ti ha regalato una margherita che è simbolo
della pazienza.-
spiegò calmo sedendosi e guardando l’amico negli
occhi.
-
Sì, ma..-
-
“Sì, ma” niente.- sbuffò
mettendogli le mani sulle spalle.
- quando diventerete più intimi, tu sbircerai tra i suoi
quaderni e
confronterai le scritture. E tutto risolto.-
-
Non voglio agire alle sue spalle.-
-
E allora parlagli, Zayn! Accenna qualcosa, introduci il
discorso ma parlagli di questo maledetto anonimo.-
-
Bene.-
-
Vuoi parlargli sul serio? Sia ringraziato il fiore! E
quando hai intenzione di..-
-
Ho detto: bene. Quando riuscirò a fargli scrivere qualcosa
confronterò le scritture.-
Harry
sbuffò cadendo a peso morto sul divano coprendosi poi
il volto con le mani.
-
Ho come l’impressione che tra tutti e due andremo avanti
per tanto, tanto, tempo.-
-
Buongiorno.- Liam sbadigliò sedendosi a tavola, la madre
gli porse un piatto colmo di cibo mentre il padre borbottò
una risposta con gli
occhi incollati sul giornale.
-
Dov’è Mattew?- domandò inghiottendo un
pezzo di pancetta
abbrustolita
-
È andato a giocare a palla con i suoi amici.- rispose
semplicemente la madre continuando a lavare i piatti lanciando di tanto
in
tanto un’occhiata al televisore acceso.
-
Quindi..- iniziò l’uomo con i capelli un
po’ ingrigiti dal
tempo chiudendo il giornale. - ..Mattew non c’è e
siamo soli..-
-
George.- lo ammonì la moglie ritirandogli la tazza di
caffè ormai vuota.
-
No, Kate, è grande e deve prendersi le sue
responsabilità.-
-
Vuoi davvero ricominciare questa discussione?- parlò
subito dopo lei incrociando le braccia al petto con lo straccio tra le
mani. -
Sono le vacanze di natale, George, possiamo evitare inutili
discussioni?-
Liam
finì la sua colazione in silenzio e poi si alzò
deciso
a chiudersi in camera sua per tutta la mattinata.
-
Dove stai andando, signorino? Qui non abbiamo ancora
finito.- sbuffò girandosi ed appoggiando i palmi delle mani
sul tavolo.
-
Rispondo a tutte le tue domande ora così puoi avere ancora
una ragione per essere arrabbiato con me. - vide di sfuggita la madre
sospirare
e continuò. - No, non abbandono
l’università. Sì, lavoro ancora in
quello
sporco bar puzzolente e no, non mi piace ma guadagno i soldi necessari
per
pagarmi l’affitto dell’appartamento che TU..-
esclamò indicandolo e tremando
per la rabbia. -.. non vuoi pagare. E non mi lamento, ho scelto io di
andare
fino a Londra ma non sopporto.. non sopporto tornare a casa ed avere
questo
clima soffocante addosso. Tutti i soldi che spendo sono i soldi che
guadagno
IO. -
-
Puoi spendere tutti i soldi che vuoi.- ricominciò calmo il
padre facendolo arrabbiare ancora di più. - Ma resto del
parere che quel ramo
che hai scelto non ti offrirà un futuro.. e nemmeno un
lavoro.-
-
Non mi interessa!- esclamò iniziando a perdere la
pazienza. - Perché non vuoi capire che è quello
che piace a me, perché non lo
accetti?- si allontanò con uno scatto uscendo dalla cucina.
-
Questa discussione non finisce qui!-
Prese
il giubbino e si chiuse la porta alle spalle con un
tonfo.
Continuò
a camminare ignorando la neve che si posava sui
suoi capelli e quella che gli bagnava i pantaloni della tuta.
-
Liam! Liam!- si bloccò in mezzo al marciapiede osservando
il ragazzo fermo davanti a lui che cercava di prendere fiato.
-
Ti ho.. visto.. ero al bar e.. andavi di corsa.. è
successo.. è successo qualcosa?- riuscì a
concludere il ragazzo dopo qualche
minuto.
-
Niente di importante.. soliti litigi in famiglia.- spiegò
molto semplicemente vedendo l’espressione curiosa di Zayn.
-
Vuoi.. vuoi parlarne?- gli domandò quest’ultimo
dopo aver
preso coraggio, Liam scosse la testa ricacciando indietro le lacrime.
-
Te l’ho detto.. non è importante.. non sono
importante.-
mugugnò l’ultima parte sollevando le spalle.
-
Facciamo qualche passo?- Zayn indicò il marciapiede pieno
di gente che si affrettava per le compere natalizie e Liam
annuì seguendolo.
-
Io e mio papà.. non è che andiamo molto
d’accordo..-
iniziò a raccontare senza nemmeno accorgersene. -..
qualsiasi cosa faccio è
sbagliata..ed è una cosa che va avanti da quando ho tredici
anni, anche se lui
si ostina a dire che è colpa della mia scelta di essere
andato a vivere a
Londra e di non averlo aiutato con la sua ditta..- Liam
sbuffò stringendo le
braccia contro al suo corpo in un tentativo quasi stupido di tenere
insieme
tutti i pezzi.
-
È frustrante tornare a casa e dover difendere ogni volta
le tue scelte..- sospirò passandosi una mano tra i capelli
bagnati. - .. e in
questi ultimi anni non riesco più a stare zitto e ad
ascoltare annuendo.. e
quindi scoppio e mio papà è sempre
così.. calmo.. non lo sopporto.-
-
Non so nemmeno perché te lo sto dicendo.. sicuramente non
ti interessa nulla, ti sto solo annoiando.- continuò
scusandosi e sentendosi
ancora più stupido.
-
Non mi annoi, e poi te l’ho chiesto io di raccontarmelo.-
lo rassicurò Zayn sfiorandogli il cappotto con la punta
delle dita. - Guarda..
questa vetrina è piena di fiori.. non è il
fiorista dove ci siamo trovati
l’altra volta ma sono sempre fiori.. vuoi entrare?- gli
propose con un sorriso.
Liam
si lasciò guidare nel negozio venendo subito accolto
dal calduccio invitante della serra, ogni tipo di fiore di ogni colore
e
dimensione creava un’atmosfera quasi esotica.
-
Buongiorno, volete un consiglio per qualche regalo?- li
accolse la voce amichevole della commessa che li fissava con un sorriso
dolce.
-
Diamo solo un’occhiata, possiamo?- chiese Zayn mentre con
una mano lo stava già trascinando verso uno scaffale pieno
di vasi in
terracotta.
-
Certo, fate pure. Se avete bisogno di una mano..- non
riuscì a sentire il resto del discorso perché
Zayn aveva svoltato in un altro
scaffale facendoli allontanare in quella grande serra.
-
Lo conosci bene questo posto.- tentò di iniziare un
discorso Liam sperando di riuscire a non pensare alla mano attorno al
suo polso
che sembrava essere stata creata apposta solo per lui.
-
Mio papà mi portava sempre qui quand’ero piccolo.-
spiegò Zayn
voltandosi leggermente e sorridendogli. - Poi ci siamo trasferiti a
Londra e
credevo avessero chiuso e
invece..-
-
Davvero? Sei andato a vivere a Londra? Per quanto tempo?-
iniziò a domandare Liam, capendo il motivo della sua
improvvisa scomparsa dalla
città.
-
Lavoro di mio padre, ho finito l’università molto
velocemente e poi ho sentito che si era liberato un posto come
insegnante a
Bradford e sono tornato.- spiegò fermandosi davanti ad una
distesa di gerani di
ogni colore.
-
E la tua famiglia è ancora a Londra?- Zayn annuì
guardandosi intorno e strappando un rametto di geranio rosso fiamma.
-
Che stai facendo, Zayn?- lo ammonì voltandosi alle sue
spalle, aveva il presentimento che quella donna sarebbe spuntata da un
momento
all’altro beccandolo con il fiore in mano.
Si
girò di nuovo trovandosi davanti agli occhi il fiore e il
sorriso di Zayn, il suo cuore che aveva iniziato a battere sempre
più forte.
-
Mi piace il profumo dei fiori.- spiegò semplicemente
quello porgendoglielo. - Prendilo, te lo regalo.-
-
In realtà l’hai rubato e, Zayn, come speri possa
uscire
senza farmi vedere con que..- il resto della parola incastrata nella
gola
quando lo vide avvicinarsi e sentì il rumore della zip della
sua tasca che
veniva aperta.
-
Qui non lo vedrà nessuno, Liam. - spiegò con un
sussurro Zayn
prendendo il fiore dalle sue mani, mettendolo nella tasca e
richiudendola
subito dopo.
Gli
fece l’occhiolino e si allontanò fischiettando.
La
mente di Liam che ancora stava facendo tutti i suoi
collegamenti.
Regalare
un geranio rosso fiamma era come voler dire “ti
preferisco”.
Zayn gli aveva regalato un geranio di quel colore.
Zayn sapeva che ogni fiore aveva un suo significato, l’aveva
detto la prima volta
che si erano incontrati da quel fiorista.
Zayn l’aveva portato di proposito in quel pezzo di negozio.
Zayn voleva regalargli un geranio.
Zayn voleva mandargli un messaggio.
-
Liam!- arrossì e si voltò verso Zayn che lo
incitava a
muoversi. - Non vorrai farti beccare sul luogo del misfatto, spero. Non
so se
questo posto ha delle telecamere ma..-
Liam
lo raggiunse velocemente prendendolo per un braccio e
trascinandolo via.
-
Andiamocene da questo posto prima che arrivi la polizia.-
-
Per un semplice fiorellino, Liam?- scherzò Zayn
lasciandosi guidare fuori da quel posto, rivolgendo alla commessa un
enorme
sorriso.
Angolo
Shine:
Sabato,
aggiornamento e per molte di voi la scuola è finita
:D
(Beate
le superiore. Mi mancano.)
Si
scopre un po’ di più sullo strano rapporto
Liam/padre, e
vorrei davvero sapere quali sono le vostre opinioni al riguardo :3
Poi..
uhm.. sempre il solito Harry che prima o poi ucciderà
Zayn.
E,
udite udite, Zayn regala un fiore
a Liam! <3
Ok,
dopo questa mi ritiro.
Grazie
mille a tutti quanti, vi voglio bene.
Ci
sentiamo mercoledì :)
Ps:
per la terza parte di Car wash ci sto ancora lavorando
ma sto puntando a concluderla entro settimana prossima.