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Autore: _Astrea7469_    08/06/2013    3 recensioni
3 donne.
Tre diversi personaggi con diverse prerogative e diverse ambizioni.
3 donne tutte diverse fra loro.
Ma pur sempre donne.
Donne importanti, fondamentali, che hanno amato e odiato.
Donne orgogliose, coraggiose, crudeli, fantastiche, immancabili.
Brevi ritratti tinti di rosa.
Genere: Introspettivo, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Hermione Granger, Lily Evans
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Non esistono rose senza spine.

E non esistono donne senza difetti.

Non esistono le donne angeliche, dolci, serene, amorevoli e dotate di tutte le più alte caratteristiche di questo pianeta.

Le donne sono esseri umani e gli umani sono imperfetti per definizione.

Fine della storia.

Ma ecco, adesso, comparire dal nulla una donna affascinante.

Questa donna è davvero bellissima: capelli mossi, lunghi, scuri, palpebre pesanti, portamento fiero, da regina e pelle d'avorio.

Questa donna bellissima, in realtà, era bellissima.

Ora non lo è più molto. Certo, avere il volto di Helena Bonham Carter è sempre una garanzia per essere dotata di un fascino indiscutibile, ma questa donna non è più bella come un tempo.

Gli anni hanno segnato la sua beltà, dicono.

O forse, i nostri occhi hanno cessato di vederla bella.

Lei ci ha davvero istigati a toglierle il titolo di "bella".

Ha fatto cose orribili, cose che nessuno avrebbe mai dovuto fare. Ha torturato fino alla follia dei genitori, si è unita a gruppi di persone malvagie e senza scrupoli, ha ucciso suo cugino, disprezzato ed allontanato sua sorella e la sua famiglia, torturato un'adolescente, condotto alla morte un elfo domestico e un giovane uomo dal sorriso eterno.

E noi l'abbiamo odiata tanto, tantissimo.

L'abbiamo odiata e abbiamo gioito della sua morte.

L'abbiamo odiata, ci siamo detti, perchè era pazza.

E essere pazzi è quanto di peggio possa esistere.

Lei era pazza, esaltata, ha perseguito la via della corruzione dell'anima e dello spirito. Si è meritata la fine che ha fatto, ci siamo detti.

Ha meritato di scomparire nel nulla, ci siamo imposti.

Non meritava nulla. Forse.

La donna dalle palpebre pesanti e dal portamento fiero, non era un essere umano, per noi, eppure le sue fattezze, le sue caratteristiche erano così dannatamente umane.

Lei è cresciuta nell'odio e con l'odio di chi si prefigge di essere superiore agli altri per sapere di contare qualcosa in questo piccolo sprazzo d'universo. E' stata educata alla segregazione razziale, di tutte le razze, comprese quelle più alte e, in seguito, condotta sulla via dello sterminio di quelli che per diletto vengono definiti inferiori.

E' stata fatta sposare ad un uomo che non contava niente per lei all'infuori del cognome, dal quale non ha mai ricevuto bambini e dal quale non avrebbe mai voluto riceverne.

Ha amato con tutta se stessa l'incarnazione di tutti gli ideali con la quale aveva vissuto, il simbolo di tutti i valori che permeavano la sua mente. Lo ha amato fino alla fine, senza ripensamenti, senza limiti, senza effettive imposizioni, senza tradirlo o abbandonarlo mai. Ha amato il suo stile di vita e quell'uomo allo stesso modo. Ma, in fondo, il confine che divideva queste due entità era a dir poco labile. In fondo, le sue prerogative erano quell'uomo e quell'uomo portava con sè tutte le prerogative che sin dall'infanzia si era imposta di perseguire.

Per lui ha fatto tutto, tutto ciò che molti altri si sono rifiutati di fare.

Era il suo miglior luogotenente, pare, e tutto ciò che ha ricevuto dall'uomo al quale ha dedicato la sua intera esistenza, una volta giunta alla fine, è stato un urlo.

Un urlo simile ad un boato, simile ad un esplosione, ma davvero paragonabile ad anni ed anni di pura ed incondizionata fedetà?

Eppure, la vita della donna è stata una vita felice.

Forse perchè era pazza, penseranno in tanti.

Forse, questo non è da escludere.

O forse perchè ha sempre creduto in ciò che ha fatto e detto. Perchè anche nei momenti in cui tutto sembrava perduto, il suo cuore non ha mai smesso di battere e di farle avere la certezza che tempi migliori sarebbero arrivati.

Perchè la sua coscienza non l'ha mai frenata, ha sempre agito di testa e di pancia e mai, mai una volta ha guardato indietro al passato, pentendosi del proprio comportamento.

Perchè era una donna che si era sposata proprio come il buon costume impone, ma che è riuscita ad acquistare più potenza e più rispettabilità di metà degli uomini del suo universo a noi noti.

Perchè fino alla fine è rimasta una vera regina, non più bella, ma forte, spietata, cinica, una macchina assassina con la mente più fredda e più lucida che possa esistere. Il sogno di ogni sicario, forse, oppure il sogno di ogni altro membro del suo sesso che vorrebbe poter non più sopravvivere all'interno di questo mare di pescicane, ma vivere alla pari e, volendo, anche da superiore rispetto a tutti coloro che la circondano.

Forse la sua vita non è mai stata triste perchè non si è mai fermata per accudire pargoli, pulire dimore ed essere una moglie impeccabile, ma è sempre scesa in campo in testa al proprio battaglione.

Forse, non ha mai conosciuto la tristezza generata dai rimpianti sulla propria sorte perchè è stata davvero la stella più brillante della sua costellazione.

E' stata davvero, fino all'ultimo, Bellatrix.

E' sempre difficile prendere le parti di qualcuno che viene etichettato come "errato, da odiare" sin dall'inizio. Sarebbe stato molto più facile parlare di lei e dire di volerla vedere sepolta dal cemento.

Sarebbe stato assolutamente semplice e banale, scontato, ma per niente natrale.

La natura, la natura umana, ci impone di guardare a lei con occhi in grado di vedere il nostro volto nascosto da quelle palpebre pesanti e da quella bacchetta sempre pronta a colpire.

Il nostro perbenismo ci impone, invece, di disprezzarla e di allontanarci da essa nel modo più assoluto che possa esistere.

Dobbiamo prendere le distanze da questo personaggio perchè è il male, un'assassina.

In pratica, perchè il suo comportamento è la trasposizione fisica di tutti i più bassi istinti presenti in ognuno di noi.

Questa donna è pazza. J.K. Rowling ci impone di guardare a lei come una pazza.

E noi lo facciamo. Perchè non dovremmo?

L'umanità degli uomini non risiede solo nei propri istinti, ma anche nelle facoltà che riescono a soggiogarli.

Guardiamo a lei, quindi, come una pazza, evitiamo di giustificarla o di dare dignità al suo operato.

Ma evitiamo anche e soprattutto, l'ipocrisia.

Evitiamo di fingere che dentro di noi non esista una risata folle, esaltata, che tante volte ci impone di comportarci da personaggio cattivo della situazione.Come ci hanno insegnato Shakespear e Erasmo da Rotterdam, i folli sono, forse, gli individui migliori da incontrare, perchè essi sono i migliori specchi della civiltà che ci circonda, senza freni e senza inibizioni.

 

  
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