Buon
pomeriggio a tutti *feels like Mara Venier* (?)
Ok,eccomi
qui. Vi avevo promesso sabato,e sabato è stato.
Vi
voglio dire solo due cose,prima di lasciarvi al capitolo.
La
prima. Nel capitolo,ci saranno due nomi di due importanti
aeroporti. Il primo,il Pearson,è l’aeroporto di
Toronto. Il secondo,il LAX,è
quello di Los Angeles. In caso qualcuno non lo sapesse.
La
seconda cosa. Come vedete questo capitolo si chiama “Little
Things” e fa ovviamente riferimento alla famosissima canzone
dei One Direction.
Non centra molto con il capitolo,ma l’ho scritto interamente
sentendo questa
canzone,quindi…
Bene.
Il prossimo aggiornamento non so quando avverrà,ma
sicuramente in questa settimana,perché,udite udite,oggi
è finalmente finita la
scuola. Yeeeeeeee. Non mi sembra vero.
Ok,scleri
a parte,vi lascio al capitolo. Buona lettura.
“Porca
miseria…”. Perché cavolo non mi
risponde quella specie di energumeno uscito male?
“Sei
veramente un
grandissimo stronzo se hai raccontato tutto a mio padre.
Sappi
che non ti
parlerò più,e ti odierò a partire da
questo momento per il resto della mia vita.
Con
tutto l’odio
possibile. Avril”.
Sono
passati dieci
minuti buoni da quando gli ho mandato quel fottuto messaggio,e ancora
non ho
ricevuto una fottuta risposta.
“Fottiti
Deryck…”
Continuo
a
mangiarmi le unghie per l’impazienza.
Secondo
me vengono
sottovalutate,le unghie.
Sono
un’ottima
valvola di sfogo quando serve.
Si
infatti,sembri
un topo che non vede un pezzo di formaggio da mesi…
Senti,vai
a farti
fottere,coscienza di ‘sta pippa…
Poi,una
vibrazione
mi fa sobbalzare improvvisamente. Un messaggio. Da Deryck.
Beh,finalmente
dopo
dieci minuti buoni di attesa,si è degnato di rispondermi.
Lo
apro.
“Scrivere
un
messaggio equivale a parlare,o sbaglio?”
Stronzo.
Ancora una
volta.
“Non.Cambiare.Discorso.”
Mantieni
la
calma,Av. Ce la puoi fare.
Questa
volta la
risposta mi arriva quasi subito.
“Beh,se
magari mi
dicessi di cosa stiamo parlando…”
Ok.
Calma,vai a
farti fottere insieme alla mia coscienza.
“Di
cosa stiamo
parlando?! Stiamo parlando del fatto che tu sei un grandissimo
stronzo,perché sei
andato a riferire a mio padre della corsa clandestina!”
“Non
ho avuto
scelta. Non lo avrei mai fatto,se ne avessi avuta una. Cosa credi,sono
un
ragazzo a posto,io..”
Inspira.
Espira.
Inspira. Espira.
“Che
cazzo vuol dire che non hai avuto scelta?! Altro che ragazzo a
posto,sei un
infame,ecco cosa sei.”
“Che
cosa potevo fare io,se non confermare tutto quando tuo padre mi
è venuto a
chiedere dove fossi? Te lo ripeto,non ho avuto scelta. A tua madre
quest’idea
frullava in testa già da un po’ di
tempo.”
Mia
madre?!
Per
quanto ne
sapevo,mia madre se n’era andata a Los Angeles con il suo
nuovo marito Phil quando
avevo dieci anni,lasciando nella merda sia me che mio padre.
Non
c’era quando mi
sono sbucciata il ginocchio per la prima volta cadendo dallo skate, non
c’era
quando ho avuto il ciclo per la prima volta,non c’era quando
ho dato il primo
bacio…
Non
c’è stata e né tantomeno
ci sarà mai per me.
Sto
per mandare un
messaggio a Deryck per chiedergli cosa cazzo centri mia madre in tutto
questo,ma all’improvviso sento la voce di mio padre al piano
di sotto.
“Si,pronto?
Oh,sei
tu Judy…”
Mi
metto subito in
ascolto. Per quale diavolo di motivo mia madre chiama mio padre,quando
per lei
è un essere inferiore e privo di sentimenti?
“Si,lo
so. Lo so,ma
non possiamo cercare di risolvere questa cosa in un altro
modo?”
Uhm,forse
quella
stronza di mia madre vuole ancora dei soldi da papà,e lui
deve sempre essere
succube alle richieste di quell’arpia.
Non
avrei capito un
fico secco stando chiusa in camera mia. Dovevo sapere di più.
Apro
lentamente la
porta,per non fare eccessivo rumore.
Mi
tolgo le
ciabatte,e scendo le scale solamente con i calzini,stando attenta a non
far
scricchiolare neanche uno dei gradini.
Un
passo falso,e
mio padre mi rispedirebbe in camera.
“Si,ho
capito,ma…Los
Angeles? Andiamo,non ti sembra un po’ esagerato?”
Ecco,lo
sapevo.
Ancora
una volta
mio padre dovrà sottostare a qualche condizione di quella
donna…che nervi!
Sto
quasi per
scendere gli ultimi gradini e strappare letteralmente il telefono dalle
mani di
mio padre per intervenire,ma una parte del suo discorso attira la mia
attenzione.
“Si,ma
come farà
con la scuola,con i suoi amici,con la sua passione per lo
skate?”
Oh.
No,qui non
stanno parlando di soldi,o di qualche stupida postilla nella sentenza
del
giudice per la separazione. Qui stanno parlando di me.
“Ma
credi che non
ci abbia provato?! È vero,tutti i discorsi,tutti i
rimproveri,tutte le
punizioni non sono serviti a niente,ma…andiamo,ha solo
diciassette anni,è ancora
una ragazzina…”
Mi
blocco,a causa
delle lacrime che sento arrivare. Non so neanche io il
perché.
“Va
bene,va bene.
Domani,alle dieci saremo al Pearson,e poi tu andrai a prenderla al
LAX. No,non ti preoccupare,ci
parlo io,glielo dirò tra poco. Ok,ok,a domani.”
No.
No,no,no.
Ecco
cosa intendeva
Deryck,ecco qual’era l’idea che frullava in testa a
mia madre,ecco perché aveva
chiamato mio padre.
Senza
che me ne
renda conto,mi siedo sull’ultimo gradino e incomincio a
piangere
silenziosamente.
Soltanto
dopo
parecchi minuti,mio padre si rende conto della mia presenza.
“Av,ehi
Av,cosa è
succ-“
“Ti
prego,dimmi che
non è come penso io…”
“Avril,piccola…”
“Dimmi
che mi
sbaglio,che ho capito male,qualunque cosa”
“Avril,ti
prego,non
complicare le cose…”
“No,sei
tu che non
devi complicarle!” grido con tutto il fiato che ho in gola
“Perché
devi sempre
farle prendere tutto? Ti prego,dimmi che mi sto immaginando ogni cosa.
Ti
prego,papà,ti prego”
È
la prima volta
che lo chiamo veramente “papà” davanti a
lui. Mi ritrovo a chiedere come mai
non lo abbia fatto prima.
Lui
sgrana gli
occhi per la sorpresa,ma si riprende subito.
“No,Avril,non
ti
sbagli. Domani tu partirai per Los Angeles.”
“Per
quanto?” ho
solo la forza di chiedergli.
“Per…u-un
anno.” mi
sembra che le lacrime stiano quasi per uscirgli fuori dai suoi occhi
blu,i miei
stessi occhi,ma lui è sempre stato più bravo di
me a controllare le sue
emozioni.
“C-cosa?Per…per
un
anno?” chiedo con la voce tremula.
“Si.
È la decisione
migliore. Così abbiamo deciso io e tua madre.”
Questa
è la goccia
che fa traboccare il vaso. La rabbia s’impossessa totalmente
di me,e mi alzo di
scatto dal gradino.
“Abbiamo?!
Abbiamo,papà?!
Abbiamo,oppure ha?! Ha sempre deciso lei cosa fare di tutto,dalla cosa
più
insignificante fino alla più importante. Guarda,si
è presa tutto. Tutto,papà.
Prima il tuo cuore,poi i tuoi soldi,e adesso persino me. E tu? Tu cosa
fai per
impedirglielo? Niente,assolutamente niente. Ed è questa la
cosa più
brutta,riesco a vederla. E sai cosa vedo,papà?”
chiedo,stando ormai in cima
alla scala.
Lui
scuote piano la
testa,forse impaurito per quello che sto per dirgli.
“La
cosa più brutta
è che,mentre lei ti tratta come il suo zerbino personale,tu
sei ancora
innamorato di lei! Lei ti passa sopra con un carro armato,e tu la pensi
con
occhi innamorati! Beh,non è amore,questo. No. È
un sentimento talmente
perverso,che non so nemmeno io cos’è. Ma la cosa
più grave di tutte,è che più
lei continua a farti del male,più tu te ne
innamori,completamente,perché il
male che ti fa è l’unica cosa che ancora ti tiene
legato a lei.” dico,con tutta
la rabbia che ho in corpo,ed entro in camera mia con mille emozioni
diverse.
Paura,perché
adesso
non so quello che il mondo mi riserva là fuori.
Tristezza,per
non
aver capito prima quanto fosse grave la situazione di mio padre.
Rabbia,per
me
stessa,perché non sono riuscita a rimettere insieme i cocci
quando i miei si
sono separati,sette anni fa.
Ma
soprattutto,quello che mi sconvolge di più,è la
delusione,delusione per un
cambiamento,quello di mia madre,in cui,infondo,ho sperato fino ad oggi.
Cambiamento,che
però,non è avvenuto.
Speravo
quasi che
il mio passato si potesse cancellare,o quantomeno riscrivere,inserendo
mia
madre in tutte le situazioni.
Quando
mi sono sbucciata
il ginocchio per la prima volta cadendo dallo skate, quando ho avuto
per la prima
volta il ciclo, quando ho dato il primo bacio.
Ma
i sogni non
corrispondono mai alla realtà,e,purtroppo,oggi ne ho avuto
la conferma.
P.S.
Siccome sono ancora nuova su questo
fandom,voi con chi preferireste che Avril avesse una storia? Le
possibilità
sono due:Evan,o Chad. A voi la scelta.