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Autore: 1DalIlaria    09/06/2013    4 recensioni
"Harry! Si può sapere che ti prende? Non hai detto una sola parola da quando siamo tornati!" chiese tutto contento Louis.
Harry si girò verso di lui ma prima dello sguardo di Louis incontrò quello di Liam.
"Le hai viste anche tu?" chiese incredulo Liam al riccioluto. Eppure era convinto di averle notate solo lui
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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4th July 2013, Friday
 
 
 
 
Dalila si bloccò, sapendo perfettamente dove stesse andando il pakistano. Fece per voltarsi, per avere la conferma di vederlo lì a parlare con Ilaria ma qualcuno attirò la sua attenzione.
Lei voleva sapere cosa ci fosse tra Zayn ed Ilaria, perché fossero così uniti da un momento all’altro. Cosa non sapeva lei?
 
“Dovevo aspettarmi che ci fosse qualcosa dietro”.
 
All’improvviso le parole dette dal riccio in macchina presero un senso. Harry non aveva tenuto in considerazione che potesse essere in quel modo, proprio come lei non aveva tenuto in considerazione che tra Ilaria e Zayn potesse nascere qualcosa. Non in senso “amoroso” ma chi vietava ai due di diventare come lei e Liam? Dalila guardò il ragazzo davanti a sé: seduto da solo, sguardo fisso per terra, busto in avanti e mani congiunte appoggiate sulle ginocchia. Lo aveva osservato durante la partita e le sembrava che si fosse un po’ ripreso ma appena restava solo tutti i pensieri gli tornarono a galla.
 
Automaticamente fece un passo in avanti e, passo dopo passo, gli arrivò davanti.
Finalmente aveva capito quale era il problema di Harry. Un problema che non esisteva e lei lo sapeva bene.
 
<< Ehy fustacchione>> lo chiamò sedendosi al suo fianco e dandogli una leggera spinta.
 
<< Ehy>> disse lui guardandola.
 
<< Come va? Meglio?>> cercò di indagare la ragazza.
 
<< Come prima, nessuna novità>> disse con un filo di voce lui.
 
<< Ehy, Mostriciattolo! Vieni con noi al bar?>> la chiamò Liam interrompendoli.
 
Dalila si voltò verso di lui e annuì mettendosi in piedi. Fece un passo ma si bloccò attirando l’attenzione di Harry dietro di lei.
 
<< Harold>> sospirò con voce intenerita e voltandosi leggermente verso di lui << Non c’è nessun altro. Solo tu>> detto ciò sparì.
 
Harry la fissò andare via.
“Che voleva dire?” si chiese confuso.
 
Louis osservò la ragazza che, dritta e sicura di se, avanzava poi guardò l’amico dietro di lei.
 
<< Posso sapere che gli hai detto?>> le chiese Louis appena la bionda gli fu davanti.
 
<< A chi?>> chiese lei fingendo di non capire.
 
<< A Harry>>
 
<< Niente di che, lasciamolo stare>> disse prendendo sotto braccio Louis e Liam e seguendo Niall verso il bar.
 
I quattro ragazzi arrivarono al tavolino rotondo e si sedettero, Dalila tra Liam e Niall mentre Louis si mise davanti alla bionda.
 
<< Okay, che volete da mangiare?>> chiese Niall pronto ad andare al bancone.
 
<< Hot dog!>> rispose Louis guardando gli atri tre per avere conferma.
 
Liam annuì d’accordo col maggiore mentre Dalila rifiutò, non aveva per niente fame.
 
<< Non hai fame?>> chiese Niall incredulo.
 
<< No, ma mi prenderesti una Pepsi?>> chiese l’unica ragazza.
 
<< Certo. Voi, da bere?>> chiese l’irlandese agli altri due.
 
<< Birra>> rispose Louis che però fu fulminato da Liam.
 
<< Che c’è?>> chiese il maggiore << Sono più che maggiorenne, posso bere>>
 
<< E va bene, vorrà dire che guiderò io>> acconsentì Liam.
 
<< Tu?>> chiese il biondo al cantante.
 
<< Anche io vado di Pepsi>> gli rispose facendo l’occhiolino alla ragazza al suo fianco.
 
<< Ci sballeremo!>> annuì Dalila battendo il cinque.
 
I ragazzi scoppiarono a ridere e Niall fece cenno a Louis di seguirlo.
<< Perché?>> chiese svogliato il maggiore di tutti.
 
<< Non posso prendere tutto io! Dai, Lou, aiutami!>> gli rispose Niall prendendolo per un braccio e avviandosi.
 
 
 
La rossa arrivò al bancone del bar e senza espressione in volto ordinò alla cameriera un coca-malibù mentre prendeva posto su uno degli sgabelli alti lì vicino.
Con lo sguardo fisso nel vuoto riprese a logorarsi e a domandarsi ossessivamente il perché della scontrosità del riccio, fino a quando qualcuno non occupò il posto affianco al suo.
Ilaria non si voltò nemmeno a guardare chi fosse.
<< Che è successo?>> chiese Zayn dopo qualche istante di silenzio.

<< Che ne so>> rispose lei quasi irritata. Non ne poteva più di quella situazione.

<< Grazie>> disse alla ragazza che le portò il suo ordine.
 
<< Vai sul leggero>> scherzò sarcastico lui osservando il liquido presente nel bicchiere di lei; si sentiva l'odore di alcol a distanza.

Ilaria non rispose, iniziando a sorseggiare il suo cocktail. Il pakistano sospirò impercettibilmente prima di poggiare sul bancone le mani incrociate tra loro.
<< Hai voglia di parlarne?>> domandò guardando il suo profilo: lei non accennava minimamente a girarsi verso il ragazzo, piuttosto guardava un punto fisso di fronte a lei.

<< No, non direi>> rispose quasi infastidita.

Il moro sospirò nuovamente, facendo mezzo giro su se stesso e scendendo dallo sgabello << va bene...>> sussurrò mentre scivolava con i piedi per terra.

Una delle mani della rossa si mosse velocemente dalla base del bicchiere che teneva stretto ad un punto dietro di lei, afferrando il polso del pakistano. Finalmente lo guardò negli occhi e lui riuscì a fare un'analisi breve ma completa del suo stato d'animo attuale.
Solamente con quello sguardo si scusò per il suo comportamento e contemporaneamente Zayn poté leggere una disperata richiesta della sua presenza lì accanto a lei.

Il moro tornò lentamente al suo posto senza fiatare, solamente afferrò il bicchiere dalle mani della ragazza e ne bevve un sorso.
<< Non ho la minima idea di cosa sia successo, non riesco davvero a capirlo>> parlò lei riprendendo il discorso dopo qualche istante di silenzio.

<< In che senso?>> domandò il pakistano. Non era stato aggiornato nei dettagli sugli avvenimenti delle ultime ore.

<< Non fa altro che guardarmi male, evitarmi e mandarmi frecciatine, e cosa ancora più brutta fa finta che io non esista - la rossa teneva lo sguardo fisso sulla superficie lucida del bancone e guardava le sue mani torturarsi a vicenda - è straziante>> concluse. Era davvero a pezzi.

Zayn prese un secondo sorso di coca-malibù, afferrando il bicchiere con un certo nervosismo che non passò inosservato alla ragazza.
<< Credo abbia a che fare con la telefonata>> confessò alla fine.

<< Che telefonata?>> chiese confusa lei. Zayn era tutto ad un tratto strano.

Il moro strinse maggiormente la presa sul bicchiere, fino a che le nocche diventarono bianche.
 
<< Angelo, Dome… l’unica cosa che ho capito e che continuano a ripetere>> disse Harry.
<<” Dome” hai detto?>> chiese Zayn.
<< Si, sembra parlino solo di questo>> spiegò Harry.
<< O>> disse attirando l’attenzione del riccioluto << di questi>>

 
Il cantante scosse la testa scacciando via i pensieri di quel pomeriggio. Si voltò verso la rossa e vide che era in attesa di una risposta.
 
<< Tu hai lasciato qualcuno di importante in Italia?>> domandò ad un tratto.
 
<< Beh ovvio...la mia famiglia, i miei amici...>>
 
<< No no – la interruppe scuotendo la testa – intendevo qualcuno di molto importante>> si spiegò. Il viso di Ilaria si corrugò in un’espressione alquanto confusa.
 
<< Che vuoi dire Zayn? – o era lui a parlare di tutt’altro, o era lei a non comprendere – sai qualcosa che non so?>>
 
D’un tratto il pakistano si ritrovò a riflettere sulla sua presenza lì in quel momento.
Voleva confortare una persona alla quale cominciava a tenere parecchio, oppure voleva sapere qualcosa di preciso che nemmeno a se stesso riusciva ad ammettere? Probabilmente era stato spinto davanti a quel bancone dalla curiosità di sapere che tipo di rapporti legava al suo paese d’origine Ilaria. E forse anche qualcuno che ultimamente stava stravolgendo la sua vita...
 
 
 
I due ragazzi rimasti al tavolo si guardarono per pochi secondi poi, la ragazza, distolse lo sguardo. Sapeva cosa stesse facendo Liam. In qualche modo a lei sconosciuto aveva capito quello che le frullava in testa.
 
Liam la osservò prendere il cellulare e fare finta di niente. Pensava davvero che non se ne sarebbe accorto che non stava controllando per davvero Twitter? Sapeva perfettamente che la sua mente era proprio dietro alla loro spalle. In effetti anche lui era rimasto sorpreso dal rapporto che si era istaurato tra Ilaria e Zayn, ma non riusciva a capire quale fosse davvero il problema della sua amica. Il modo in cui li guardava, il modo in cui studiava ogni loro movimento, come studiava lui.
 
Proprio come l’aveva già beccata ad osservare Zayn anche in quel momento aveva intuito che la bionda stava combattendo con tutte le sue forze per non voltarsi.
Dalila spense il cellulare quando qualcosa toccò il suo ginocchio, alzò lo sguardo verso il ragazzo alla sua sinistra.
 
<< Se vuoi io sono qui, lo sai>> le disse semplicemente Liam.
 
Dalila lo guardò e non riuscì a trattenersi dal sorridergli, un sorriso genuino, semplice e pieno di sentimento. Voleva un bene dell’anima a quel ragazzo dagli occhi castani.
 
<< Lo so, ed è proprio per questo che non sono già finita al manicomio>> rispose la ragazza avvicinando la sua sedia a quella del cantante e appoggiando la testa sulla sua spalla << Grazie al cielo ci sei tu, Liam>> disse chiudendo gli occhi. Ormai lo sapeva, avere quel ragazzo al suo fianco era una delle cose di cui era più grata.
Amava quei ragazzi ma con Liam era diverso, gli voleva un bene diverso da quello che voleva a Louis o Niall. Era un amore fraterno, un amore per una persona che sapeva sarebbe stata sempre pronta ad accoglierla tra le sue braccia quando qualcosa non andava.
 
Il ragazzo non resistette e le mise un braccio in torno alle spalle accarezzandola. I due rimasero in quel modo per un po’ fino a quando Dalila non parlò.
 
<< Sai cosa vorrei?>> disse appoggiandosi meglio a lui.
 
<< Cosa?>> rispose curioso lui.
 
<< Andare in un posto isolato, con un bel “Chocolate Ice Cream” di Starbucks e farmi due chiacchere con qualcuno>>
 
<< E allora che ne dici se…>> disse Liam facendola alzare e guardandola dritta negli occhi << Un pomeriggio di questi andiamo? Io, te e uno Starbucks, ci stai?>> le propose.
 
Per tutta risposta Dalila annuì e lo abbracciò.
 
<< Sicura di volerci andare con me?>> le sussurrò in un orecchio Liam.
 
Nel sentire quelle parole Dalila arrossì e affondò il volto nella spalla dell’amico. Appunto, provava sentimenti diversi per ognuno di loro. Un sentimento per Liam, uno per Louis, Niall, Harry e… Zayn.
 
Liam la sentì irrigidirsi e scoppiò a ridere, i due si staccarono e ripresero a ridere. Quando i due smisero Dalila si voltò verso Harry e lo vide perso nei suoi pensieri. Contenta si voltò di nuovo verso Liam che la guardava interrogativo.
 
<< Che è successo tra quei due?>> chiese.
 
<< Non lo so, ma so che Harry sta trovando la strada giusta per risolvere tutto>> rispose fiera di lui.
 
<< Eccoci!>> annunciò Niall arrivando con Louis al seguito.
 
<< Eccovi le vostre Pepsi>> disse Louis porgendo i due bicchieri agli amici << Horan, il mio hot dog!>> lo avvisò, conosceva bene l’amico e sapeva che era capace di mangiarsi tutto quello che c’era di commestibile sul tavolo.
 
<< Ehy, non ti fidi?>> chiese deluso Niall.
 
<< Ovvio che no! Fidarmi di te quando si tratta di cibo? Mai!>> rispose Louis sedendosi e addentando il suo panino.
Un’altra risata travolse i ragazzi che presero a mangiare, bere e chiacchierare allegramente. 
 
 
 
<< Hai un ragazzo? – chiese Zayn tutto d’un fiato. Per un attimo pensò che forse ci sarebbe dovuto essere Harry al suo posto a farle domande del genere – in Italia, intendo...>>
 
<< Un ragazzo?>> l’italiana continuava a non capire. Se prima dell’arrivo di Zayn era confusa sul suo rapporto con il riccio, ora aveva dei dubbi sulla sua capacità di costruire un discorso sensato con Zayn Malik.
 
<< Si, un fidanzato...>> ribadì lui, quasi ansioso di sapere la risposta.
 
<< Perché me lo chiedi? – domandò stupita lei – Zayn, Dalila è mia amica...e sai anche tu quanto Harry sia possessivo...non ti ricordi che scenata ha fatto l’ultima volta? E...>> balbettò imbarazzata.
 
<< No no, frena – alzò una mano all’altezza del volto di lei e fermò quel soliloquio inutile che stava prendendo una brutta piega – hai capito male, non te l’ho chiesto per quello>> disse lui accennando un sorriso divertito. La ragazza arrossì mentre dentro di sé tirò un piccolo sospiro di sollievo.
 
<< Te l’ho chiesto perché credo che Harry sia spaventato>> ammise guardandola negli occhi.
 
“Spaventato? E da cosa?” si chiese lei nella sua mente, ma nemmeno il tempo di rivolgere il pensiero a se stessa che i pezzi del puzzle iniziarono a ricomporsi uno ad uno. Uno dopo l’altro tornarono al loro posto, da soli, come se prima ci fosse stato qualcosa che li bloccava immobili ed in disordine, persi nel buio del baratro in cui stavano scivolando Harry ed Ilaria.
 
<< Non dirmi che... – forse finalmente tutto quadrava – lui crede che...>> si bloccò, notando che gli occhi di Zayn non erano più su di lei, ma fissavano un punto preciso che avanzava velocemente dietro la figura della ragazza, con uno sguardo interrogativo e quasi sorpreso.
 
Non fece nemmeno in tempo a voltarsi per capire ciò che il cantante stesse squadrando, che improvvisamente sentì il suo polso avvolto in una presa calda, morbida per il contatto con la sua pelle, ma dura per il modo quasi brusco dell’azione in sé.
Velocemente lasciò lo sgabello e senza riuscire a dire niente a Zayn, seguì il riccio che con passo veloce la trascinava verso l’uscita.
 
 
 
Dalila, ancora seduta vicino a Liam, si voltò per l’ennesima volta verso Ilaria e Zayn e non credette ai suoi occhi.
 
<< Ma che..?>> mormorò attirando l’attenzione di Liam che si voltò.
 
Proprio come loro due anche Zayn guardò Harry ed Ilaria uscire dal locale senza dire nulla.
“Che sia la volta buona?” si chiesero i tre ragazzi. In fondo erano tutti “stanchi” di vedere due dei loro amici in quella situazione.
 
Dalila guardò il pakistano che visibilmente senza parole guardava l’uscita.
Finalmente, dopo tutta la serata, era da solo.
Successe in meno di due secondi, nemmeno lei si accorse delle proprie azioni. Dalila si alzò di scatto e , sguardo sul ragazzo, sorrise.
 
<< Ehy barbone!>>  urlò attirando la sua attenzione << Sfida?>> propose.
 
Zayn si voltò verso di lei e la guardò. Non rispose alla ragazza ma guardò di nuovo verso la porta dove Harry ed Ilaria erano spariti, poi di nuovo lei.
 
“Perché me lo chiedi?- domandò stupita lei- Dalila è mia amica e…”
 
Gli tornarono in mente le parole di Ilaria e l’espressione che aveva avuto quando aveva frainteso le sue parole. Che voleva dire con quella frase? Che c’entrava la bionda? Ilaria aveva reagito di scatto e si era agitata subito, come se stesse facendo un terribile torto alla sua amica.
 
“Non è che…” cominciò a pensare il pakistano.
<< Allora?!>> urlò Dalila attirando l’attenzione del ragazzo che, perso nei suoi mille pensieri confusi, si era dimenticato di darle una risposta. Si voltò verso di lei e sorrise.
 
Era in piedi, voltata verso di lui, mani poggiate sui fianchi e armata di un favoloso sorrisetto di una furbizia infinita. Davvero aveva intenzione di sfidarlo? Non c’era più niente da fare quella ragazza sapeva come sorprenderlo ogni singola volta. La guardò un’ultima volta e, rivoltole un piccolo sorriso, accettò annuendo appena con il capo.
 
Dalila sorrise a sua volta e lo ammirò avvicinarsi in tutto il suo splendore. Doveva ammetterlo, era stata davvero brava nel vestirlo. Nike bianche, jeans blu scuro e la famosa maglia “Cool kids don’t dance” si poteva intravedere da sotto la felpa grigio scuro.
Le arrivò davanti con passo lento e con la testa leggermente inclinata verso sinistra, come se stesse cercando di capire se davvero aveva intenzione di sfidarlo.
 
<< Sicura di volerlo fare, schiappa?>> le chiese marcando l’ultima parola fissandola dritta negli occhi.
 
<< Certo, tesoro>> le rispose sicura lei avvicinandosi << E vedrai che questa volta ti distruggerò>> lo minacciò in un lieve sussurro.
 
Zayn si lasciò scappare una brevissima risata poi diventò serio all’improvviso e le arrivò a due centimetri dal viso.
<< Ne sei davvero sicura?>> le chiese seriamente divertito. Amava quando si stuzzicavano in quel modo. Il solo pensiero di fare una partita con quella ragazza e il sapere di poter godere della visione di quel sorriso per un lungo tempo, non facevano altro che aumentare il suo di sorriso.
 
Dalila gli sorrise semplicemente poi si voltò, pronta ad andare a chiedere qualche consiglio a Louis. All’improvviso qualcosa le bloccò un polso e la fece voltare per poi ritrovarsi di nuovo faccia a faccia con il cantante dagli occhi penetranti.
 
<< E allora>> le sussurrò mettendole una ciocca dietro l’orecchio << Vediamo che sa fare la mia schiappa>> le disse marcando l’aggettivo possessivo.
Dalila non ebbe il tempo di fare nulla che Zayn la sorpassò sparendo dalla sua traiettoria visiva.
 
Come l’aveva chiamata? Davvero Zayn aveva usato quel aggettivo?
Dalila sentì le guance diventare sempre più calde e il battito del cuore aumentare.
Zayn, allontanatosi un po’, voltò quel poco che bastava il capo per poterla spiare con la coda dell’occhio. Sapeva di averla stordita, di aver trovato il suo punto debole. Aveva trovato il punto debole di quella ragazza che, chissà come, era riuscita a demolire ogni sua barriera del suo mondo. Era riuscita a domare il suo carattere difficile, in pochissimo tempo. Come ci era riuscita? Possibile che per quella biondina lui fosse un libro aperto? Eppure così sembrava, in così poco tempo era riuscita a sconvolgerlo in tutti i modi possibili!
 
Zayn sorrise e si avvicinò alla pista.
<< Pronta?>> le chiese prendendo la prima palla che gli capitò.
 
Nell’udire quella voce Dalila fu percorsa da mille sensazioni e brividi.
“Dannazione! Se non mi calmo quello mi straccia e non posso perdere!” pensò cercando di darsi una calmata. Prese un ultimo respiro poi si voltò mostrando il suo sorriso più sicuro e strafottente.
 
<< Certo, Malik>> rispose avvicinandosi alla pista anche lei.
 
Liam, seduto dietro di loro, li guardò confuso.
<< Che state facendo?>> chiese attirando l’attenzione di Niall e Louis.
 
<< La piccoletta qui>> rispose Zayn indicando la ragazza << Mi ha sfidato>> concluse ridendo appena.
 
<< Ehy, piccoletta a chi?!>> lo riprese lei.
 
<< Sei davvero sicura?>> le chiese Niall incredulo. Dalila era una delle persone peggiori a bowling.
 
<< Si, ne vale la mia reputazione>> rispose sicura la ragazza. Insomma non poteva farsi battere da Zayn. No, non poteva.
 
<< E’ un suicidio>> commentò Liam.
 
<< Invece di demoralizzarmi, perché non mi date un po’ di incoraggiamento?!>> chiese esasperata la bionda.
 
<< Vai Dalila! Ricorda l’importante non è vincere!>> le urlò Louis.
 
<< Simpatico>> lo fulminò l’italiana.
 
<< Allora vogliamo iniziare o no?>> chiese Zayn stanco di aspettare.
 
<< Fretta?>> gli chiese lei.
 
<< Non vedo l’ora di stracciarti>> le rispose.
 
I tre ragazzi spettatori scoppiarono a ridere e Niall diede il via.
Il primo a tirare fu Zayn che buttò giù ben sette birilli e poi si voltò verso la ragazza.
<< Prego>> le disse indicandole la pista con la mano.
 
Dalila prese la palla e guardò la pista. Doveva buttare giù almeno un birillo.
“Almeno uno ti prego…” pregò mentre lanciò la palla e chiuse gli occhi.
Il rumore della palla sul parquet rimbombava nelle sue orecchie poi sentì due rumori. Il primo era dei birilli qualcosa era caduto e il secondo era una voce.
 
<< Non ci credo!>> urlò Zayn senza parole.
 
Dalila aprì gli occhi e non credette a ciò che vedendo. Davvero aveva fatto strike?! 
Fece per esultare ma poi decise di giocare le stesse carte del pakistano.
<< Prego>> lo imitò.
 
Zayn prese la palla e mormorò un “Adesso si fa sul serio”.
Dalila si voltò verso gli altri tre cantanti e alzò i pollici.
<< Avanti, puoi farcela>> le mimò Liam facendole l’occhiolino.
 
 
 
<< Dai, dai, dai! No, non di lì… Noooo!>> disse la ragazza arrabbiata. Solo lei era capace di fare andare la palla nel canale a lato della pista.  Per due volte di fila!
 
<< Complimenti, bel tiro>> la prese in giro Zayn prendendo il suo posto.
 
Dalila a testa bassa andò a sedersi vicino a Liam che cercò di consolarla e guardò Zayn che, per la terza volta, fece uno strike.
 
<< Come ci riesci?>> gli chiese Niall che, seduto sulla sedia, si godeva la partita con una bella birretta fresca.
 
<< Quando uno è bravo è bravo>> gli rispose Zayn vantandosi.
 
<< Niall>> lo chiamò Dalila.
 
<< Si?>>
 
<< Me ne dai un goccio?>> gli chiese allungando la mano verso la birra dell’irlandese.
Niall gliela passò e Dalila ne bevette un goccio sotto lo sguardo sorpreso di Liam.
 
<< Eh, come si dice? Meglio affogare i dispiaceri nell’alcool>> la prese in girò Zayn.
 
<< Ehy, se qui c’è qualcuno che affogherebbe in un qualsiasi liquido quello sei tu, cucciolo>> gli rispose a tono Dalila alzandosi e prendendo la palla.
 
<< Woooo! Non rispondi?>> disse Louis ammaliato dalla risposta dall’italiana. L’aveva zittito!
 
<< Non mi abbasso a certi livelli>> rispose indifferente Zayn guardando la ragazza.
 
Dalila si concentro e mise tutta la sua concentrazione in quel tiro. La palla rotolò lentamente sulla pista e colpì quattro birilli.
<< SI!>> urlò la ragazza voltandosi verso gli amici e sorridendo contenta come non mai.
 
<< Brava!>> le disse Louis facendole un applauso.
 
Zayn la guardò e rimase senza parole. Era tutta rossa in volta, i capelli legati in una coda di cavallo improvvisata e un sorriso da far invidia a chiunque. Era così… bambina.
“E’ come una bambina..” pensò guardandola senza parole.
 
<< Dai, adesso butta giù gli altri!>> la incoraggiò Liam.
 
Dalila annuì e presa la palla, la lanciò.
 
<< Si! Altri tre! Liam, hai visto?>> chiese correndogli incontro e abbracciandolo.
 
<< Si, sei stata bravissima>> concordò il castano.
 
<< Oh, è un miracolo!>> la prese in giro Louis.
 
Dalila gli fece una linguaccia poi si voltò verso il pakistano che, pronto, si concentrò sul suo tiro.
<< Se fa di nuovo strike mi uccido>> mormorò la ragazza poggiando la testa sulla spalla di Liam che non perse tempo e l’abbracciò.
 
Zayn lasciò che la palla toccasse il legno del pavimento e raggiunse i birilli. Dalila si coprì gli occhi con le mani e sentì i birilli cadere. Allargò leggermente le dita per sbirciare e la visione di un piccolo birillo innocente rimasto in piedi la fece esultare.
 
<< Voglio proprio vedere come lo butti giù quello…>> disse Louis al compagno rubandole le parole di bocca.
 
Il pakistano non gli rispose e fece il suo tiro. Nulla, il birillo non si mosse di un millimetro.
<< Non sai quanto mi dispiace>> lo prese in giro lei.
 
Zayn le sorrise semplicemente e andò a sedersi.
Di nuovo l’italiana non buttò giù tutti i birilli ma, per i suoi standard, era già qualcosa. Sei birilli erano già qualcosa.
Ormai era da un po’ che la partita andava avanti ed erano arrivati agli ultimi tre tiri.
Zayn si avvicinò alla pista e di nuovo buttò giù tutti i birilli in un colpo solo.
 
<< No, non ci voleva>> mormorò la ragazza guardando i loro punteggi. La stava stracciando, nemmeno un miracolo le avrebbe permesso la vittoria. Ma ovviamente non abbandonò la sfida, avrebbe combattuto fino alla fine. Fece per alzarsi ma la sua attenzione venne attirata dal pakistano.
 
<< Dove vai?>> gli chiese allargando le braccia.
 
<< Via>> le rispose senza nemmeno voltarsi.
 
<< Ma non abbiamo finito!>> gli urlò lei. Perché se ne stava andando così?
 
<< E’ inutile continuare, ho vinto io. Rasseganti>> le disse e, alzato il braccio a mo’ di saluto, uscì dalla struttura.
 
<< Dove sta andando Zayn?>> chiese Niall appena tronato dal bagno.
 
<< Via>> rispose la bionda utilizzando la stessa parola che il pakistano aveva usato con lei.
 
<< Ma la parti…>> cominciò a dire il biondo ma Liam lo bloccò.
 
Il ragazzo guardò verso l’amica e la fissò: ci era rimasta male. Perché doveva sempre comportarsi così Zayn? Perché l’aveva lasciata così?
Si alzò e fece per corrergli dietro ma Dalila lo fermò.
 
<< Lascialo andare, ha ragione era inutile continuare>> gli disse sorridendogli poi si voltò verso Louis e Niall.
 
Liam guardò prima il punto in cui era sparito il moro poi la ragazza che, insieme agli altri due, si stava dirigendo verso i tavolini.
“Non li capirò mai…” pensò rassegnato e seguendo gli altri. 
   
 
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