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Autore: harrysuperschianto    09/06/2013    2 recensioni
Susan Argent è una ragazza di 16, che vive a Holmes Chapel nel Cheshire. Un giorno sua mamma le dirà che dovranno andare a stare 3 settimane nella casa di una sua amica, peccato,però, che suo figlio sia il suo peggior nemico, Harry Styles...
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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S”ehm, ma tu chi sei?” 


COSA?! Il mio sorriso si spense subito

IO”stai scherzando vero?” tutti si guardarono sbalorditi

S”scusami, ma non so proprio chi tu sia e neanche voi altri” disse rivolta agli altri

D”scusate, ho provato a dirvelo, Susan ha un’amnesia temporanea, potrebbe durare pochi giorni, ma potrebbe durare anche di più..” ero pietrificato, non ci potevo credere. La mia Susan non si ricordava di me, dei bei momenti trascorsi, delle notti insieme a fare l’amore, di Justin… niente. Senza accorgermene una lacrima scese lungo la mia guancia. Susan intanto mi guardò. Potevo vedere un tocco di dispiacere nei suoi occhi.

S”bhe… allora potreste dirmi chi siete?” 

J”Io sono Jenny, tua mamma” 

E”Io sono Eleanor” 

N”Io Niall” 

P”Io Perrie” 

LOU”io Louis, tranquilla, imparerai ad amarci” Sue gli sorrise 

L”Io sono Liam” 

D”Io invece Danielle” 

A”Io Ashley” 

Z”E io Zayn” 

M”Io sono Anne” 

J”Lui è Justin” disse sua madre indicando Jus, che si avvicinò lentamente a me. Sue gli sorrise, mostrando uno dei suoi sorrisi più belli che mi ricordò che era sempre la mia Susan

B” io sono Brandon, tuo padre” a quel punto mi decisi a parlare anche io

IO”io sono Harry.. ehm, il t-tuo fidanzato…” lei arrossì abbassando lo sguardo, ma poi lo rialzò subito sorridendo. Justin intanto, si mise sulle mie gambe e lo abbracciai

IO”Justin, poi, è nostro figlio”lei sbarrò gli occhi

S”Davvero? ma quanti anni ho?” 

J”Diciannove” 

S”oh.. allora, ciao Justin!” 

J”Ciao mamma” disse sorridendo. Entrò il dotore

D”allora, dagli esami sembra che la signorina stia bene, perciò può tornare a casa oggi stesso. Per la sua memoria, vi consiglio di cercare di farle ricordare i momenti passati o farle vedere delle foto. Così la memoria le tornerà presto”

………………………………………………………………..

Ci preparammo e tornammo a casa. I genitori di Susan decisero di venire con noi per stare accanto alla figlia. Quando arrivammo, Jenny prese Jus,mentre io aprii lo sportello a Susan. Lei scese, le provai a prendere la mano senza pensare, per abituine, ma lei mi guardò un po’ perplessa, non sapendo come comportarsi

IO”ops, scusa… t-ti da fastidio s-se ti pren-do la mano?” chiesi con un po’ di timore

S”ehm… certo, fai pure” mi sorrise timidamente porgendomi la mano, che strinsi subito. Decisi di mostrarle la casa. Le mostrai il bagno, il salotto, la cucina, poi arrivammo davanti alla camera di Jus e la aprii

IO”questa è la camera del nostro bambino” lei si guardò intorno curiosa, poi aprii l’ultima porta e la feci entrare

IO”e… questa è la nostra camera” lei iniziò a gironzolarvi per qualche minuto mentre io la guardavo appoggiato allo stipite della porta

S”da quanto tempo ci conosciamo?” 

IO”da quando eravamo piccoli, ma non siamo andati sempre d’accordo” 

S”davvero?” 

IO”si, da piccoli eravamo molto amici, ma… poi, quando siamo andati al liceo abbiamo iniziato a sentirci di meno, fino ad odiarci l’un l’altro, anche se in realtà non so il perché, poi dopo ci siamo messi insieme..” 

S”da quanto?” 

IO”tre anni” ci fù qualche minuto di silenzio imbarazzante

IO”che ne dici se andiamo di sotto?” 

S”ok” andammo di sotto. Vidi c’erano sua madre e suo padre ad aspettarci sul divano insieme a Justin. Suo padre si alzò improvvisamente e si avvicinò a noi

B”Susan, posso parlarti un attimo in privato?” lei annuì e i due andarono in cucina. Io mi sedeti sul divano con Jenny e presi Justin sulle ginocchia

J”Papà, la mamma guarirà?” chiese leggermente triste, allora gli accarezzai i capelli dandogli un bacetto sulla guancia

IO”Certo Jus, stai tranquillo” lui, allora mi sorrise e mi abbracciò. Aspettammo per alcuni minuti, ma Susan e suo padre non erano ancora tornati. Non i fidavo di lui, perciò decisi di andare a vedere cosa stesse succedendo

H”Jenny arrivo subito” lei annuì. Mi alzai e mi diressi verso la cucina. Sbirciai dentro senza farmi vedere

B”…lui non è fatto per te, è un buono a nulla, l’ho capito dal primo istante in cui l’ho visto” 

S”Secondo me ti sbagli, mi sembra un ragazzo dolce e sento di provare qualcosa per lui nonostante non mi ricordi esattamente chi sia” a sentire quella frase sorrisi

B”Tu non hai mai provato niente per lui, ti ha usato solo per portarti a letto, sei rimesta incinta  e sei stata costretta a rimanere con lui, ma lui non è realmente interessato a te”non ci potevo credere, le stava raccontando un mare di cazzate

S”E allora come mi spieghi il bambino?” 

B“È stato solo un errore, uno stupido preservativo rotto. Tu sei troppo giovane per avere un figlio, specialmente con uno come lui. Inoltre ha picchiato duramente un paio di volte sia te che il bambino” lei rimase paralizzata a quelle parole. Non potevo sopportare più un’altra parola. Sì, mi era capitato di dare uno schiaffo a Susan e solo ricordarlo mi faceva veramente male, ma non l’avevo mai picchiata duramente, inoltre non avevo mai sfioranto Justin… Ero talmente infuriato che non mi accorsi di trovarmi già davanti al padre di Sue. Lo presi per la maglietta e lo spinsi a terra. Gli diedi dei calci nello stomaco facendolo gemere dal dolore, ma questo non mi bastò. Mi misi sopra di lui e gli diedi dei pugni nel suo volto. Ad un certo punto sentì qualcuno tirarmi per la maglietta

S”Harry ti prego fermati!” non l’ascoltai, in quel momento volevo solo farla pagare a quello stronzo. Continuai a tirargli dei pugni, quando sentì il mio gomito urtare qualcosa. Mi girai e vidi Susan a terra. Lasciai suo padre e corsi da lei, cercando di aiutarla ad alzarsi, ma lei ritrasse e mi guardò con occhi terrorizzati

IO”Sue, ti prego, non fare così, non so cosa mi sia preso, non ti farei mai del male…” lei si alzò e scappò di sopra. In quel momento mi buttai a terra coprendomi con le mani gli occhi, da cui erano iniziate a scendere delle lacrime. Rimasi lì per qualche minuto in preda ai singhiozzi, poi sentì qualcuno entrare nella stanza

J”Harry ma che sta…. Oh mio dio…” alzai lo sguardo e vidi Jenny che guardava Brandon sbalordita. Poi vide me

J”forse è meglio se vai di sopra da lei, noi intanto ce ne andiamo” detto ciò accompagnò l’uomo fuori. Mi alzai, andai in sala e dissi a Justin di rimanere lì. Dopo di che andai di sopra. Aprì la porta della camera e vidi Susan appoggiata al muro per terra con le ginocchia al petto e la testa tra di esse che stava piangendo. Mi avvicinai e mi sedetti di fianco a lei, ma si spostò leggermente

H”Susan, per favore, lasciami spiegare. Mi dispiace per ciò che è successo. I-io non so cosa mi sia preso… È solo che, quando ho sentito tuo padre raccontarti quelle bugie, mi sono infuriato, perché avevo paura di perderti, dato che non potevi sapere che le cose che ti aveva detto erano false…”

S”Harry, io non lo so. Non so se crederti o no, non so a chi devo credere. Mio padre mi dice che non devo fidarmi di te, che tu non mi ami veramente e che mi hai picchiata. Prima, in realtà non gli credevo, perché provavo qualcosa per te. Poi, però, tu gli sei saltato addosso e lo hai picchiato…” 

IO” non gli credere, lo so che è tuo padre, ma non è la prima volta che tenta di separarci, le cose che ti ha detto sono bugie, io ti amo” dissi fissandola negli occhi lei si voltò subito verso di me, poi una lacrima le rigò il suo splensiso volto, le presi il mento e la feci girare verso di me

H”hei, piccola, cosa c’è?” lei mi guardò negli occhi e altre lacrime le scesero

S”non puoi capire quanto sia straziante non ricordare nulla, non mi ricordo di te, addirittura neanche di aver avuto un bambino, quando provo a ricordare vedo solo buio, niente di niente e mi sento in colpa per questo, chissà come si sentirà il bambino sapendo che sua madre non si ricorda nemmeno di lui!” disse scoppiando in un pianto e la presi tra le mie braccia

IO”hei,shh, non fare così, vedrai che ti tornerà presto la memoria, io ti aiuterò,noi ti aiuteremo, e non ti devi sentire in colpa, quello che è successo non è colpa tua, non pensarlo mai, io ti amo e anche se non ti ricordi di me questo non cambierà. Adesso vieni ti mostro qualcosa, così magari innizi a ricordare..” dissi prendendole la mano e aiutandola ad alzarsi, la feci sedere sul letto e presi l’album delle nostre foto da quando eravamo piccoli ad adesso, aprimmo la prima pagina e si presentò l’immagine di io e lei nel mare che ci tenevamo per mano

IO”giornata al mare con le nostre mamme, avevamo circa 6 anni, ma  avevo già una cotta per te, ce la scattata tua madre…” lei sorrise e io ricambiai, girammo pagina e trovammo d’avanti la foto di noi due il notro primo giorno di medie e io l’abbracciavo

IO”primo giorno di medie, 11 anni, ce la scattata mia madre all’ingresso della scuola, eravamo in classe insieme….” Le feci vedere tante altre foto fino ad arrivare al giorno in cui è nato Jus, lei nel lettino dell’ospedale con il bambino in braccio e io accanto a lei

IO”il giorno in cui è nato Jus, il più bello della mia vita” lei passò le dita sopra la foto e le scesero alcune lacrime che finirono nell’album, poi mi guardò e sorrise, per poi avvicinarsi e darmi un bacio sulla guancia, appena si staccò arrossì e io sorrisi a quella reazione. Dopo qualche secondo alzò la testa e mi sorrise

S” adesso che abbiamo visto le foto, raccontami a voce qualcosa..” 

IO”che cosa vorresti sapere?”

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SPAZIO AUTRICE:

scuuuuuate, davvero scusatemi ma è stato l'ultimo mese di scuola più brutto che potesse esserci, avevo ben quattro materie sotto e dovevo recuperare, per non di tutte le interrogazioni che i prof. riservano gli ultimi giorni di scuola e in più volvevo aspettare che arrivasse qualche recensione :( è inutile scrivere se poi non recensisce, non metterò il prossimo capitolo finchè non avrò minimo 2 recensioni. ci vediamo al prossimo capitolo

BACIONI<3

  
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