Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: xlovejkidrauhl    09/06/2013    0 recensioni
Eccomi qui, sono Megan Anderson ho 17 anni vengo da Dallas, Texas, e come avrete capito, ho appena fatto l'audizione per X-factor.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Capitolo 2.- Ma ovvio, Justin Bieber.

 
'Allora, adesso ti faremo delle domande, e tu dovrai rispondere guardando in camera okay?' disse l'addetto alla camera, anche conosciuto come cameramen.
'ehm.. okay. Ma che tipo di domande mi farete?' chiesi curiosa.
'oh, non preoccuparti, sulla tua vita, amici, famiglia.' disse rivolgiendomi uno sguardo distratto.
 
Merda.
 
Non volevo parlare della mia famiglia, soprattutto di mio padre.
Sorrisi sforzatamente annuendo poco convinta.
'Allora possiamo iniziare l'intervista.' disse una donna mai vista prima.
Annuì sorridendo e chiedendomi dove dovessi guardare se in camera o la donna davanti a me, posta davanti alla camera.
'Guarda sempre in camera.' disse la donna come se mi avesse letto nel pensiero. 'comunque piacere, sono Ronnie.' mi porse la mano sorridendo.
'Megan.' sorrisi stringendola.
'Tra 20 secondi iniziamo a registrare, preparatevi.' disse il cameramen.
Mi stava iniziando a stare sul cazzo,mi stava dando troppi ordini.. 
'ragazze 5..4..3..' si fermo' e continuò con le dita.
 
'Allora megan, raccontaci un po' di te.' iniziò a dire ronnie. 'quanti anni hai, di dove sei.' continuò poi.
Portai il microfono di colore viola alla bocca per poter parlare.
'Oh, mi chiamo Megan Anne Andreson ho 17 anni e vengo da Dallas, in Texas.' risposi sorridendo alla camera, e vi giuro, che feci fatica a non guardare ronnie.
'Oh, che bello, anche io sono texana.' disse sorridendo.
'Oh, è incredibile sto conoscendo un sacco di persone che vengono dal texas.' aggiunsi io.
Ronnie rise, rivolsi lo sguardo verso di lei.
Mi voltai subito ricordandomi quello che mi aveva prima detto ronnie 'Guarda sempre la telecamera.'
'Continuiamo.' disse ricomponendosi. 'Allora come vai a scuola?'
'Oh, io e la scuola abbiamo litigato quando avevo 6 anni.' sentì una risata da parte di tutti i presenti. 'Non dico di andare bene, ma neanche male, ho i miei alti e bassi.'
'Viva la sincerità.' disse ronnie 'Allora, sei fidanzata o single?' chiese.
Sentii le mie guance calde e potei giurare di aver sentito un 'uh è arrossita.' da parte di qualcuno.
'Oh, sono single.' risposi spostandomi una ciocca di capelli da davanti il viso.
 
Lo facevo sempre quando ero nervosa.
 
'Uh,e come mai una bella ragazza come te non ha un fidanzato?'
'Oh bhè, semplicemente non ho trovato nessuno disposto a sopportarmi.' ronnie rise seguita da me.
'Non ci credo, non hai nessuno nel tuo cuore?' chiese ronnie stupita.
'Nessun.. ehi aspetta ho mia madre, mia sorella, sophie, oh e l'amore della mia vita.' risposi portandomi una mano sotto il mento e fingendomi pensierosa.
'Oh, e chi è?' rispose curiosa ronnie.
'Ma ovvio, Justin bieber!' risposi sorridendo.
Ronnie scoppiò a ridere.
'Dovevo immaginarlo.Quindi sei una Belieber?'
'Fino alla morte.' risposi sorridendo e portandomi una mano sul cuore.
 
La guardai al diavolo le telecamere, mi accorsi dell'incredibile somiglianza con la mia professoressa di musica la signorina Brooke, cavolo magari sono parenti.
 
'Ehi, prima hai parlato di sophie, puoi dirci chi è?' continuo ronnie.
'Certo. Lei è la mia migliore amica, insieme a mia madre mi hanno spinta a fare l'audizione per x-factor, senza di loro probabilmente adesso starei sul divano di casa mia a guardare never say never circondata da fazzoletti e con una ciotola di gelato al cioccolato sulle gambe.' risposi ricordando quante volte l'avevo fatto da quando era uscito quel film.
'Oh, da quanto tempo la conosci?'
'Da quando avevo 6 anni.' risposi sorridendo.'eravamo due pesti quando eravamo piccole, mi ricordo ancora che il primo giorni di scuola abbiamo giocato tutto il giorno insieme, e il giorno lei mi morse la mano.' risi.
'Oh mio dio!' rise ronnie. 'Non ci credo è la storia più bella che qualcuno mi abbia mai raccontato.' ammise ridendo.
'Me lo dicono in tanti.' risposi fiera.
'Oh megan, prima mi sono accorta che nominando le persone che hai del cuore non c'era tuo padre, come mai?'
 
Boom.
La domanda che non volevo assolutamente che mi venisse chiesta.
 
'Oh bhè, mio padre non me lo ricordo molto, se n'è andato quando avevo 7 anni, lasciando me e mia madre incinta di mia sorella.' mi vennero gli occhi lucidi, ma mi ero promessa che non avrei più pianto per lui.
'Mi dispiace.' disse ronnie con uno sguardo triste.
'Non ti preoccupare, ormai sono felice anche senza di lui, adesso mia madre ha un compagno e penso che sia la persona più dolce del mondo. Tratta mia madre come se fosse una principessa, si chiama Jim.'
'E lo consideri come un padre?'
'Certo che si, mi ha cresciuta lui con tutto l'amore che poteva dare sia a me che a mia sorella, è una persona fantastica.' risposi subito sorridendo alle ultime parole.
'Spero un giorno di conoscerlo allora. bhè l'intervista è finita, grazie per averci fatto conoscere un pò di te.' 
'Grazie a te.'
'Ehhh stop.' disse il cameramen. 'perfetto abbiamo finito con la tua intervista puoi andare.' disse guardandomi negli occhi.
 
Miracolo, per la rima volta da quando avevo messo piede lì dentro mi aveva degnata di uno sguardo.
 
Annuì distrattamente, mi alzai dalla sedia su cui ero seduta da ormai una mezzora e mi sgranchì un pò le gambe.
Uscì da quella stanza e mi avviai verso il mio 'camerino provviso'.
Così lo aveva chiamato mia madre.
Camminai per tutti quei corridoi di colore grigio, fino ad arrivare a una porta con su scritto 'Megan anderson.'
Sorrisi ripensando a tutte quelle volte che avevo visto nei film porte con su scritto nomi di persone famose, e adesso c'era il mio.
 
Incredibile.
 
Abbassai la maniglia della porta ed entrai dentro la stanza.
Accogliente,aveva un divanetto in pelle bianca a tre posti, una poltrona del medesimo colore, un tavolino in vetro posto davanti al divano, un como' con davanti uno specchio enorme come quello delle star con sopra un sacco di trucchi e robe varie.
Vicino al como' c'era una porta  che portava ad un piccolo bagno con un water, un lavandino e una doccia.
L'essenziale insomma.
Appoggiata per terra c'era la mia valigia viola, comprata ad un mercatino dell'usato da mia madre qualche mese fa, usata una volta per andare a trovare i miei zii ad Austin qualche settimana fa.
 
Mi avviai verso il bagno e chiusi la porta alle mie spalle.
Mi spogliai e mi infilai dentro la doccia.
 
Ci stetti più o meno un quarto d'ora e una volta che uscita mi avvolsi in un asciugamano, mi pettinai i capelli e mi accorsi che non avevo portato il cambio, così aprii la porta per andare a prendere i vestiti.
Ma quello che mi trovai davanti non fu la mia stanza vuota con solo la mia valigia viola per terra.
Ma trovai una persona stesa sul divano in pelle bianco con gli occhi chiusi.
 
Merda, e adesso questo chi era?
  
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