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Autore: _sowhat    09/06/2013    9 recensioni
Le persone si
chiedono spesso cosa sia l'inferno, l'inferno è l'impotenza
di governare la propria vita e i propri sentimenti, annegando
nell'illusione di provarli.
*Rosso dal capitolo 14.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Through the dark.'
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-Capitolo 26-

HARRY'S POV.

Lui la guardava.
Lui la toccava.
Lui era ancora innamorato di lei.
Lei piangeva, mi respingeva, i suoi gesti erano così confusi, in quel momento mi dimenticai delle parole del dottore, volevo che venisse con me, volevo che mi assicurasse di essere mia, perchè avevo un disperato bisogno di quella conferma mentre le braccia di Zayn la stringevano amorevolmente, e non era di certo un amore fraterno. Dovevo portarla via da lì, ma non mi avrebbe mai seguito, pensava che l'avessi tradita. ''Cos'ha lei che io non ho Harry?!'' oh Allyson, se solo fossi in grado di parlare, se solo riuscissi a dirti che tu sei il mio tutto e che lei fino ad oggi valeva meno di niente per me, ma era cambiato tutto, io non potevo continuare ad ignorarla, non dopo ciò che ero venuto a sapere, non potevo.
-Harry vattene.- sputò quelle parole tra le lacrime e i singhiozzi, era distrutta, e lo era a causa mia, mi sentivo malissimo, ma non ero in grado di parlare, dalla mia bocca non usciva nulla di udibile o comprensibile, solo idee confuse, non sapevo come controbattere o come difendermi, avrei preferito che Zayn ci lasciasse soli o almeno che lei tornasse a casa con me.
-Allyson ti prego, torna a casa con me, ti spiegherò ogni cosa.- la implorai nuovamente, non potevo fare a meno di lei, non sarei nemmeno riuscito a dormire quella notte senza averla vicina, ma lei scosse ripetutamente la testa, non mi guardava, non voleva ascoltare le mie ragioni, ma io non l'avevo tradita, e non lo avrei mai fatto, ma non potevo rimanere indifferente a quello che sarebbe potuto essere mio figlio.
-Ti prego.- ripetei a bassa voce sperando che almeno lei mi sentisse, si alzò, i suoi occhi umidi incontrarono i miei, vedendo il suo dolore mi venne la pelle d'oca, come avrei fatto a dirle tutto? Come l'avrebbe presa? Che cosa sarebbe stato del 'noi' che con fatica avevamo costruito?
-Puoi spiegarmi tutto qui e adesso.- no, non potevo, volevo parlarle in privato, volevo parlare con lei, non con Zayn.
-Sono stato da Sarah.- iniziai, se quelle erano le sue condizioni le avrei seguite, non sapevo come esprimermi, ma lo avrei di certo fatto, o per lo meno ci avrei provato.
-Fin qui ci ero arrivata.- sembrava un rimprovero, come quello che le professoresse fanno ad un alunno impreparato durante un'interrogazione, ed era proprio così che mi sentivo.
-Lei pensa che.. lei è..- era una pessima interrogazione, di sicuro non sarebbe stato suffieciente il mio tentato annuncio, ma non era di certo una situazione facile.
-Io sono incinta di Harry.- all'udire di quella voce mi irriggidii, cosa cazzo ci faceva lei lì? Perchè mi aveva seguito? E perchè mi abbracciava come se fossi di sua proprietà?
Allyson spalancò la bocca, sbarrò gli occhi e si portò le mani tra i capelli, era sconcertata, e Zayn non era da meno, ma era comunque in grado di cingere i suoi fianchi, e ciò mi mandò in bestia, lui non doveva toccarla, lui non aveva il diritto di toccarla, solo io potevo farlo, lei era mia, non sua, mia.
-Sarah non mi toccare.- ringhiai ripudiando quelle mani, io appartenevo ad Allyson, ero esclusivamente di sua proprietà, ma lei sembrava essersi pietrificata.
-Harry non le avevi ancora detto nulla?- la sua voce mi irritava, odiavo il suono di quella voce stridula, ma non potevo archiviarla, non sapendo che il bambino che aspettava fosse mio.
-Sarah stai zitta, te l'ho già detto, riconoscerò il bambino, ti aiuterò ma tu devi lasciarmi in pace, e devi smetterla di toccarmi.- non ragionavo, l'unica cosa che sapevo era che non la volevo intorno, volevo che scomparisse, non doveva essere lì, non doveva assolutamente toccarmi.
-Ti piaceva quando abbiamo concepito il piccolo.- fui mosso da un brivido di disgusto, non per il piccolo essere che portava in grembo, ma per aver fatto qualcosa con lei, Allyson fu scossa dal ribrezzo, ma non sapevo se per me o per lei, la cosa positiva era che almeno era ancora in grado di muoversi.
-B.. Basta così, andatevene, prendetevi cura del vostro bambino e.. e.. e siate felici.- Allyson sussurrò le ultime parole asciugandosi le lacrime e avvicinandosi ancora a Zayn, la loro vicinanza mi uccideva, soprattutto perchè leggevo i sentimenti del ragazzo attraverso i suoi occhi, scrollai Sarah dal mio busto, non riuscivo ad averla vicino, tentai disperatamente di avvicinarmi alla mia Allyson, lei tentò di usare le braccia come scudo, ma io la strappai dalle braccia di Zayn e la strinsi a me asciugando le sue lacrime con il tessuto della mia maglietta, stava tremando, mi avvicinai al suo orecchio, avevo bisogno di sentirla mia.
-Allyson, ti prego. Ho bisogno di te, non mi lasciare, non cambierà nulla, te lo prometto, io sono di tua proprietà, lo sai.- smise di tremare, per un secondo pensai di averla convinta, ma poi vidi i suoi occhi, e lessi tutto il dolore che provava, tutta la sua tristezza.
-Anche io ho bisogno di te, ma penso che.. Che tuo figlio abbia più bisogno del suo papà.- la sua voce era spezzata dal pianto, mi stava lasciando, di nuovo, non ce l'avrei fatta senza di lei, non potevo farcela, era impossibile la mia vita senza di lei, i miei occhi iniziarono ad inumidirsi e ad arrossarsi.
-No.. ti prego no.- sussurrai nuovamente, non potevo lasciarla andare, non di nuovo.
-E' meglio così.- sussurrò lei abbandonandomi e lasciandomi scoperto, senza protezione, ma lei mi amava, ne ero certo, era la sua testa che parlava, non il suo cuore.
-Allyson, non puoi farlo di nuovo.- era una preghiera continua, ma quella ragazza era così maledettamente testarda che non ascoltava nemmeno le mie misere parole.
-E' davvero quello che vuoi?- dovevo esserne certo, volevo che cambiasse idea, ne avevo bisogno.
-No, certo che no. Ma è la cosa più giusta.- affermò annuendo, voleva convincere prima se stessa, ma io non volevo che lo facesse.
-Amore ti prego guardami.- costrinsi i suoi occhi ai miei e presi le sue mani tra le mie, non potevo rinunciare a tutto ciò, avrei smesso di vivere.
-Ti amo Allyson, solamente te.- lei accennò ad un mezzo sorriso, ma poi si allontanò nuovamente dal mio corpo.

ALLYSON'S POV.

Ero sconvolta, Harry se ne era andato da poco e io faticavo ancora a realizzare l'accaduto, non riuscivo ancora a crederci, sarebbe diventato padre, ecco cos'aveva Sarah in più di me, non potevo competere, non potevo nemmeno tentare la competizione con quello che sarebbe stato sangue del suo sangue, e sarebbe stata lei a donargli la vita, sarebbero stati legati per sempre, io non potevo farci nulla, dovevo semplicemente arrendermi al volere del destino. Sentii dei passi dietro di me, una mano calda si poggiò sulla mia spalla, ero tornata in me, quegli stupidi sbalzi d'umore erano svaniti, ma il mio stato d'animo era ugualmente pessimo, non ero riuscita a toccar cibo a cena, solamente Harry riusciva a farmi mangiare senza problemi, ma lui non ci sarebbe più stato, sarebbe stato occupato ad accudire una piccola creatura che avrebbe probabilmente portato i suoi occhi color smeraldo e i suoi ricciolini ribelli, sarebbe stato di certo un bellissimo bambino, o bambina.
-Ally, vuoi del thè?- Zayn mi porse una tazza fumante che accettai sorridendogli debolmente, ero molto stanca, avevo solamente voglia di dormire, ma adoravo ugualmente il thè, era forse la cosa che preferivo ingerire, niente grassi, poche calorie e, nelle mie tazze, niente zucchero, volevo sentire il sapore intenso dell'infuso caldo che mi scendeva nello stomaco.
-Grazie.- affermai quando prese posto accanto a me sul divano, iniziai a sorseggiare il liquido mentre lui recuperava il telecomando per accendere la tv.
-Hai voglia di guardare un film?- mi propose lui, ma l'unica cosa che mi andava era un abbraccio caldo dal mio Harry.
-No, scusami Zayn, devo metabolizzare la giornata di oggi, è meglio che vada a dormire.- annunciai alzandomi dal divano e lasciandoli un piccolo bacio sulla guancia, lui mi sorrise e mi augurò la buona notte, salii lentamente le scale, ero veramente distrutta, e un'ulteriore conferma me la diede lo specchio posto alla parete della stanza/armadio che mi era rimasta, Zayn mi aveva improvvisato un letto e mi aveva dato il suo cuscino dove ancora era impresso il suo profumo. Mi sedetti sul letto e sospirai, i miei occhi erano pesanti e le orecchie erano stanche di udir parole troppo dure da sopportare, ero stanchissima, ma nonostante ciò non riuscivo a dormire, mi mancava qualcosa, o per meglio dire mi mancava qualcuno, mi mancava quello che era il mio ragazzo, chissà cosa stava facendo lui in quel momento.. Era tra le braccia di Sarah oppure stava dormendo solo nel suo letto? Sentii qualcosa colpire la finestra della stanza, erano piccoli sassolini, mi alzai e aprii il vetro affacciandomi all'esterno, un vento fresco mi solleticò il viso, ma la mia attenzione fu attratta dal ragazzo in piedi sotto la finestra, Harry.
-Cosa ci fai qui?- chiesi confusa, ma piacevolmente stupita, era lì, ed era lì per me.
-Non riesco a dormire senza di te Allyson.- quella frase mi fece sorridere, nemmeno io riuscivo a dormire senza di lui.
-Sali, usa la scala antincendio.- così fece, dopo poco stava armeggiando con il davanzale per poter entrare, ero così felice di vederlo, ma sapevo che era maledettamente sbagliato.
Entrò e mi prese tra le sue braccia, pensai seriamente di potermi sciogliere in quell'abbraccio, quando si allontanò posò un morbido bacio sulle mie labbra e mi trascinò senza fiatare fino al letto, mi stesi e poco dopo lui prese posto al mio fianco imprigionandomi nella più bella sbarra esistente, il suo corpo. Le sue labbra torturavano dolcemente il mio collo mentre i sensi di colpa prendevano posto nel mio stomaco, io avevo baciato Zayn, io lo avevo tradito, non lui.. Io ero una schifosa traditrice, dovevo dirglielo, non potevo tenerglielo nascosto.
-Ha.. Harry..- lo chiamai incredula, se ne sarebbe andato, mi avrebbe lasciata sola, me lo sentivo, ma doveva saperlo.
-Dimmi.- la sua voce era così calda, amorevole, era tutto quello di cui avevo bisogno, e stavo per frantumarlo con le mie mani, non potevo farlo.
-Ti amo.- codarda, ero solamente una schifosissima codarda.
 

  
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