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Autore: BlackIvy    09/06/2013    4 recensioni
Raccolta di One-Shot rigorosamente NaLu :D
1. Mirtillo ~ Lucy, tra le risate, indicò il viso del compagno « Sei tutto sporco come un bambino, Natsu!»
Riprese a ridere, ma la risata le si bloccò in gola quando il Dragon Slayer, d’improvviso, annullò la distanza che separava i loro visi.

2. Ghiaccio ~ «Non devi dirlo a nessuno, Levy-chan» l’ammonì, mentre gli occhi castani correvano verso il centro della rissa, dove si trovava Natsu « Nessuno» ripeté, calcando il concetto con tono minaccioso.
3. Lacrime ~ «Natsu» singhiozzò, non riuscì ad impedirselo «C-che ci fai qui f-fuori?» la sua voce era spezzata, fragile come il suo corpo scosso dai brividi di freddo e dolore.
4. Occhi ~ Una fitta al cuore al ricordo del viso di lei, dell’ultima scintilla di vita che abbandonava quegli occhi proprio di fronte ai suoi - stupefatti, increduli, spalancati - occhi.
5. Cielo Stellato ~ «Se dovessi esprimere un desiderio» sussurrò, rivolta al cielo «Vorrei che lui fosse qui, ora»
6. Onde del mare ~ «Natsu, ora mi dici perché hai deciso di farlo proprio in quel momento»
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Heartphilia, Natsu
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Colorful heart'
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Raccolta Fairy tail Avviso!
La One shot é ambientata dopo la saga del Torneo, quindi ci sono possibili Spoiler per chi non segue le scann ^^





Camminava in mezzo alle macerie fumanti, distrutte senza pietà dai draghi durante quella battaglia estenuante che aveva logorato sia i loro spiriti che il loro fisico.
Era l’inferno, letteralmente.
Fiamme ancora superstiti s’alzavano tra le rovine, intere sezioni di edifici - miracolosamente ed inspiegabilmente ancora in piedi - crollavano con rombi sonori simili a cupe urla di dolore e gemiti - umani, di maghi ed amici - si levavano tutt’attorno a lui.
Lo sguardo di Natsu s’incupì, percependo ciò che il suo udito sviluppato gli portava alle orecchie, ma non si permise di tentennare, si costrinse a camminare con sicurezza in mezzo a ciò che un tempo era Crocus,  la fiorente capitale del regno,  e che ora era, ormai, soltanto la labile ombra di sé stessa .
Nella mente del Dragon Slayer solo un pensiero - capace di scacciare perfino la preoccupazione per la salute dei suoi compagni - predominava, solo un viso riusciva a farsi spazio tra mille altri.
Solo un paio d’occhi castani erano impressi in lui.
Gli occhi di Lucy, la sua Lucy.
Non poteva permettersi di perderla, di vedere quegli splendidi, sorridenti occhi castani spegnersi per sempre. Era già successo una volta - la Lucy del futuro, ma pur sempre Lucy - e non avrebbe mai permesso che quegli occhi si chiudessero per sempre un’altra volta.
Una fitta al cuore al ricordo del viso di lei, dell’ultima scintilla di vita che abbandonava quegli occhi proprio di fronte ai suoi  - stupefatti, increduli, spalancati - occhi.
No, non poteva permetterlo.
Mai.
Deglutì a vuoto, stringendo i pugni in un riflesso istintivo. Fiamme decise nacquero dalle sue mani, esprimendo - meglio di quanto avrebbero potuto fare le parole - i sentimenti che vorticavano nell’anima del Dragon Slayer.
L’impazienza di trovarla al più presto, la preoccupazione della sua salute- insieme a quella di tutti gli altri suoi compagni- la paura di non trovarla, di vedere di nuovo quegli occhi spenti ed il dolore - sordo, cupo - del vuoto insopportabile che si sarebbe creato in lui.
Digrignò i denti, continuando a camminare, mentre immagini del passato riaffioravano nella sua mente irrequieta. Ringhiò, cercando di scacciare lacrime di dolore - quelle stesse lacrime che erano sgorgate incontrollabili quando Lucy del futuro era…no, non riusciva nemmeno a pensarlo - .
Non doveva pensare al peggio, Lucy sarebbe stata bene. Di sicuro.
Continuò a camminare, evitando i cumuli di pietra che gli sbarravano la strada e continuando insistentemente ad annusare l’aria, alla ricerca dell’odore - riconoscibile tra mille - di Lucy.
Alle narici, però, gli giunse un altro odore, anche questo conosciuto.
«Ohi fiammifero, fermati!»
Si bloccò, voltandosi di scatto verso Gray, che sorreggeva una Juvia ferita e semi-svenuta.
Si scrutarono in silenzio, entrambi valutando i danni dell’altro, entrambi preoccupati per quello che mai avrebbero ammesso essere il loro migliore amico.
«Che vuoi, ghiacciolo?» sbottò, impaziente «Non ho tempo da perdere»
Gli occhi di Gray, per un attimo, si tinsero di comprensione - una sfuggevole occhiata verso la ragazza tra le sue braccia confermò ciò che sempre cercava di negare -, poi il moro tornò freddo ed impassibile.
«Il Master ha detto di radunarci nella piazza principale» rispose, serio «O almeno, in quel che ne resta»
Lo sguardo di entrambi s’incupì di nuovo al ricordo di tutto ciò che era successo, dei pericoli che avevano corso tutti i maghi in città, dell’inferno che avevano vissuto.
Natsu annuì «Arriverò quando troverò Lu…» si bloccò di colpo, alzando di scatto la testa ed annusando la lieve brezza che si era alzata in quel momento tra le rovine della città.
«Lucy!» gridò, voltando il capo e - dimentico ormai di un Gray stupefatto - corse via, seguendo la scia di odore che aveva finalmente percepito.
Il suo cuore iniziò a battere all’impazzata, mentre la preoccupazione minacciava di soffocarlo. Aveva sentito l’odore del sangue di Lucy e ciò aveva fatto riaffiorare in lui il ricordo dei suoi occhi castani, spenti, morti.
Si fermò di colpo quando intravide una figura dai capelli biondi accasciata a terra, sentendosi morire. Il suo cuore perse un battito, il dolore gli si strozzò in gola.
«Lucy!» ripeté, pieno di paura. Come per miracolo - che qualcuno, per Igneel, avesse deciso di soddisfare i desideri del suo cuore? - lei alzò il capo, stancamente.
Il cuore del Dragon Slayer riprese a battere forsennatamente, mentre lui si precipitava ai piedi della compagna.
«N-Natsu» balbettò lei quando il rosato la strinse in un abbraccio sollevato. Poter  sentire di nuovo la sua voce, il suo odore ed il suo calore lo riempirono di gioia, un sentimento così potente che non sapeva spiegarsi appieno, che non poteva controllare minimamente.
Sapeva solo che lei era al sicuro, che ora lui l’avrebbe potuta proteggere di nuovo. Sempre.
«Non stringermi così forte, mi fai male» la voce di lei era esitante, come se non volesse pronunciare quelle parole. Natsu allentò la stretta, senza però lasciarla andare del tutto.
Incrociò il suo sguardo, leggendo in quegli occhi castani lo stesso sollievo che lui provava.
«Scusami, Luce» le disse, avvicinando la sua fronte a quella di lei, che arrossì sotto il suo sguardo, inspiegabilmente.
«Non è nulla, tranquillo»
Gli sorrise, quel sorriso che riservava solo a lui, che raggiungeva ed illuminava i suoi occhi. Adorava quel sorriso - quegli occhi -, ma in quel momento non riuscì a ricambiarlo. I sensi di colpa erano troppi.
«Sì invece» la contraddisse con serietà, stringendola di più a sé «Non permetterò più a nessuno di farti del male» esclamò, deciso. Un gemito di lei - rossa come un pomodoro - lo indussero ad allentare la stretta, mentre i suoi occhi restavano fissi in quelli profondi della Maga. «Non posso perdere la mia Luce»
Vide lei diventare bordeaux a quelle parole, dette con sincerità candida dal Dragon Slayer.
«Natsu…» Lucy sussurrò, gli occhi che si riempirono di lacrime.
Lacrime che preoccuparono il rosato, improvvisamente insicuro. Che avesse detto qualcosa di sbagliato? O era successo qualcosa di terribile?
«Cosa c’è, Lu?» domandò titubante, sentendo lo stomaco attorcigliarsi in una morsa di fronte a quelle lacrime.
La bionda, però, si limitò a buttargli le braccia al collo e scoppiare a piangere, lasciandolo confuso ad abbracciarla ed accarezzarle la schiena goffamente per cercare di consolarla in qualche modo.
«I-io…sono c-così f-felice, N-Natsu» singhiozzò, affondando il viso nel petto di lui.
Il Dragon Slayer sorrise, chiudendo gli occhi e lasciandosi cullare dal calore dolce che la compagna accendeva  nel suo cuore.


«Eccovi qui! Ci stavamo preoccupando»
La voce di Erza li riscosse. Lucy si staccò da lui velocemente, rossa come non mai.
Natsu sbuffò, irritato per quel confortevole contatto interrotto.
Si alzò in piedi, raggiungendo gli altri.
Seguendo la Luce dei suoi occhi.




Angolo Autrice


Tranquilli, per vostra fortuna (??) non sono scomparsa!
Chiedo umilmente scusa per il maxi-ritardo nel postare >.< ma sono stata rapita dallo studio D:
Mannaggia, voglio le vacanze!
Comunque, tornando a noi:
Questo capitolo è  un altro angst-fluff, Argh! È stato più forte di me! >.<
Avevo iniziato in modo diverso e avevo un’idea diversa in mente, ma dopo aver letto il cap 333 mi è venuto di getto da scriverlo daccapo  e non so…mi ha ispirato un pov Natsu xD Anche se, rileggendolo, non mi convince appieno, soprattutto a causa del mio terrore “OOC Natsu” amplificato dall’aver scritto dal suo punto di vista >.< E tra l’altro, non sono sicura di aver enfatizzato perfettamente il prompt, anche se ho cercato di sottolineare l’unica immagine presente nella mente del Dragon Slayer mentre cerca Lucy, cioè i suoi occhi, appunto.
Oggi sono paranoica, scusatemi! Sarà la stanchezza esami D:
Ah, ho preferito lasciare la microscopichissima scena Gruvia, soprattutto per la speranza che, a fine saga, le cose si risolvano in modo simile (??).
Nel frattempo ho letto il cap 334 e…SONO SCANDALIZZATA D:
Per evitare spoiler, però, evito di commentarlo.
No, scherzo, sono troppo traumatizzata, devo sfogarmi! Quindi per chi non sa ancora cosa succede, non legga oltre queste note!
[SPOILER]
Non posso credere che Mashima mi/ci abbia fatto questo! D: Sarò io troppo sensibile (??) ma povera Juvia! *lacrimuccia* Far fare quella fine cruenta a Gray…
Sul serio, non ho parole!
Riflettendoci a mente fredda scommetto che nel prossimo capitolo Gray verrà salvato da Ultear in qualche modo ( tipo utilizzando la sua magia del Tempo che lo riporterà in vita a costo della sua stessa vita, probabilmente), anche se non oso immaginare le paturnie mentali che potrebbe farsi  Gray dato che prima viene salvato da Ur e ora anche da sua figlia ( ok, le paturnie mentali me le sto facendo io D: ).
[FINE SPOILER]
Dovevo dire la mia su quel capitolo, che tra l’altro considero uno dei più belli e ricchi di sentimento ( o empatia a dir si voglia) tra il lettore e i personaggi.
Quindi, bravo Hiro-sensei e risolvi la situazione o ti ritroverai migliaia di fan assatanate che esigono a gran voce la tua testa!
Urgh le note sono lunghissime stavolta D:
Beh, spero che il capitolo vi sia comunque piaciuto, a presto ( spero) !

Grazie mille a riku_shini che ha aggiunto questa raccolta alle preferite e a echelongleek, _ K a r i n, lolly97, Levy97, kanna, Darkdan Kuso Dragneel, StelladelLeone e Naluchan che l’hanno aggiunta alle seguite!
Ringrazio anche le persone coraggiose che hanno letto senza commentare, ma soprattutto ringrazio f_naluST,  Wilwarind86 e silvia the best che hanno recensito tutti i capitoli della Raccolta *s’inchina con gratitudine immensa* Non ho parole, davvero! Sono commossa ç.ç
Ancora grazie infinite a chi legge e segue la mia modesta fanfic *-* Vi adoro tutti/e!!
Un abbraccio,
Alla prossima One-shot! ^^




Questa one-shot segue uno dei prompt della Tabella Blu ( che metterò qui sotto) della The Itten Challenge di Edelvais.

Tabella: Blu

01.Onde del mare 02.Cielo stellato 03.Occhi
04.Mirtillo 05.Ghiaccio 06.Lacrime

Progressi: 4/6

  
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