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Autore: Lollo_Dark    10/06/2013    1 recensioni
"Io, Davide, stavo per intraprendere un’avventura mai intrapresa prima, né da me né da nessun’altro. Forse, una storia come quella che sto riportando su queste pagine, la potreste ritrovare solo in qualche libro fantastico che hanno scritto alcuni famosi personaggi, come quello che avevo tra le mani prima che prendesse fuoco. Ecco, tutte le altre storie, in confronto a quella che ho vissuto io, sono solo cenere, esattamente proprio come quella che si era appiccicata, quel giorno, sul pavimento bagnato di quella biblioteca."
Una storia fantasy un po' innovativa con cose che non troverete da nessun'altra parte. Un ragazzo un po' speciale con gusti un po' "diversi". Beh, vi invito solamente a leggere questoracconto e a scrivere cosa ne pensate. E' un genere un po' nuovo per me e vorrei sapere la vostra opinione. GRAZIE! E buona lettura :)
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Il primo Lunedì senza scuola *esulta*     *-*  Non vedevo l'oraaaaaaa. 

Ce l'ho fatta a pubblicare, scusate per il ritardo (di nuovo .-.), ma adesso non più scusanti: cercherò di farvi avere un capitolo a settimana! Ho un sacco di idee che spero vi piacciano. 
Ed intanto la storia prende forma...



IV - L'Angelo e il vecchio


Ero così preso dal discorso del vecchio Alessandro che, non appena mi accorsi di sentire il cigolio dell’antica porta che si apriva, sobbalzai sopra il divano.
“Zio? Zio sei qui?” una voce femminile veniva dalla porta che lentamente si stava spalancando “Dio bono, zio!” la sua voce da suadente diventò irritata tutt’ad un tratto lasciandomi alquanto perplesso.

La porta si aprì completamente. “Oh..” disse stupita calmandosi altrettanto velocemente “.. sei qui”.
Mi guardò e poi aggiunse: “Ci sei pure tu!”

La situazione stava diventando abbastanza strana. Cosa ci faceva Angela, non che la ragazza più popolare della scuola, in quel posto?

“Come te la passi Davide?” mi sorrise e venne vicino a me, davanti al divano. Avevo così tanta confusione ancora in testa che il suo arrivo mi aveva destabilizzato.
Sentii il suo pugno colpirmi al nervo del mio braccio sinistro, faceva dannatamente male… “Perché non mi rispondi?!” la sua faccia si fece scurissima: piena di rabbia. “Scusami..” dissi io tenendomi la spalla. Sentite le mie parole ritornò serena come prima facendomi un sogghigno amichevole “Perdonato!”

Non avrei mai immaginato che fosse una tipa del genere. E’ molto… lunatica… Non l’avevo mai vista così… Accidenti, il suo pugno faceva proprio male!

“Zio, gli hai riferito tutto?” chiese al vecchio Alessandro.
“Certo, Angelo mio”
“Allora possiamo già iniziare!”
Credo di essermi perso qualcosa…
“Ehm.. scusate se m’intrometto… Cosa dovremmo iniziare? Ma, innanzitutto, tu come mai sai di cosa mi ha appena parlato il vec.. ehm, tuo zio? E com’è che puoi entrare qui dentro?” Le mie domande non la fecero pensare più di un secondo.
“Semplice, io sono quello che potrebbe essere definito… un Talento!”
 
 

-----------

Scoppiò a ridere “E’ sempre esilarante dirlo!” Il suo sguardo si corrucciò un attimo… “Anche se… questa è la prima volta che lo dico apertamente a qualcuno..”  …e poi ricadde in un contagioso grido di risate “E’ molto divertente lo stesso! Ah ah ah”

Lunatica… e pure strana!

“Wow! Un Talento? Tu? Cioè… cavolo!” non sapevo proprio cosa dire.. mi avevano appena finito di spiegare una cosa, che subito un’altra sorpresa si apprestava a confondermi ulteriormente le idee.
“Adesso basta scherzare!” Alessandro divenne serio “Se quello che crediamo stia per succedere, succederà veramente, non possiamo farci trovare impreparati!”

E’ troppo prevedibile che dentro la Sala dei Talenti ci fosse un passaggio segreto che portasse ad una stanza da allenamento super-attrezzata? Sì? Mi dispiace deludere le vostre aspettative, ma è proprio così.
Il vecchio Alessandro toccò in sequenza dei libri in due delle librerie che ricoprivano le pareti della Sala, poi si sentì il movimento di alcuni ingranaggi e infine le librerie in fondo alla stanza, dalla parte opposta della porta da cui Angela era entrata, si aprirono come le ante di un armadio, mostrandoci delle scale che portavano ancora più in profondità, proprio sotto le strade della città.

Le scale erano tutte di un grigio smorto, se non fosse per il soffitto color rosso bordò decorato con dei strani simboli e grifi di color oro. La discesa fu molto lunga e i simboli sul soffitto si ripetevano in sequenza fino alla fine della scala dove una nuova porta si affacciava ad una stanza infinitamente grande. Sia di altezza che di larghezza sembrava una struttura impossibile, in più il color cielo naturale e il paesaggio ingannava l’occhio facendola sembrare ancora più grande di quanto già non fosse.
Appena entrato sembrava di essere uscito all’aperto, proprio come se fossi tornato alle mie campagne, ed invece ero decine e decine di metri sottoterra.

“Qui è dove tu e mia nipote vi allenerete, o meglio, dove ti addestreremo!” la voce del vecchio era diventata più autoritaria e meno scherzosa “dovrai imparare ad usare il potere del Talento, niente più distrazioni.”

 Cosa dovrà mai accadere di così serio?

“Iniziamo!”
Col comando dato da suo zio, Angela scatta prontamente contro di me. La sua faccia è impassibile e prima di arrivarmi davanti carica un pugno e scatena tutta la sua forza sul mio stomaco. Il pugno che mi aveva tirato qualche momento prima sul braccio non era niente in confronto a quello.

Cosa vuole fare, uccidermi?

“I tuoi poteri riescono ad attivarsi solamente sotto stress fisico e psicologico. Io sono qui per aiutarti in questo intento. Lasciati andare a quello che hai dentro, libera il potere del Talento che scaturisce dentro la terra, che scaturisce dentro di te!” una folata di vento si innalza, facendo rimanere sospesa nell’aria Angela.
Inizia a volare velocemente in tutta l’immensa sala in cui eravamo. Poi si blocca, ferma in alto sopra di me. Una seconda folata di vento. Sulla sua schiena appaiano due gigantesche ali, di un bianco purissimo. Il vecchio sorride.
“Io sono Angela, il Talento del vento  e uno degli Angeli dell’Arcangelo Raffaele, e sono qua per insegnarti ad usare i tuoi poteri!”



Angela... era veramente un Angelo D: LOL

Non so se l'attesa ha dato i suoi frutti, ma se questa storia viene come mi sto immaginando diventerà fighissima *^*

Mi raccomando, se trovate errori di qualsia si genere: logico, grammaticale, ecc.. o anche se volete semplicemente dirmi una cosa inerente alla storia, fatemelo sapere con una recensione!
Alla prossima settimana ;)
  
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