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Autore: CrisNialler    10/06/2013    5 recensioni
[...] “Cosa vuoi dire essere il Prescelto??” ironizzò il moro, ma comunque interessato.
“Noi quattro, come gli altri tre, discendiamo da una divinità greca, abbiamo diversi poteri che con la transizione di scoprono e..”
“Che poteri avete?” Chiese Demi senza far finire di parlare il riccio.
“Io..” riprese Niall “provengo dal dio Apollo!” disse fiero.
“Posso volare come Harry, e guarire le persone con la mia mano” Fece vedere la mano magica alla diretta interessata della domanda. Nel centro c’era una specie di rombo. All'interno la ragazza vedeva cose strane, luci colorate e abbaglianti. Non riusciva a definire bene i colori, ma le davano l’impressione dell’ infinito. La ragazza rimase a guardare quei colori come rapita. Era in una specie di trans, una cosa che non riusciva a controllare, ma le piaceva.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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"Devi essere più veloce Demi, ti perdi nel rientrare la terra, non pensarci troppo!" Quasi urlò Harry alla sua ragazza.
"Ok." Mimò lei.
I getti di Harry erano sempre più forti, e la ragazza era sempre più stanca, ma non poteva mollare.
Andava avanti così da una settimana.
"Pausa!" Urlò lei.
Il riccio si avvicinò e la baciò dolcemente dicendole di aver finito per oggi.

Bussa, dai.
Zayn bussò alla porta della stanza di Liam, pronto ad affrontarlo.
"Avanti." Disse il castano staccandosi dal computer.
"Cosa succede Zayn?" Cercò di sembrare contento della visita del moro, con scarsi risultati.
"C'è una cosa che non vi ho detto l'altro giorno.."
Liam già aveva capito che si trattava della battaglia.
"Dimmi.." si fece più serio il castano.
"Volevo parlarne con te visto che.. non so.. mi sembrava una cosa personale e-" fu bloccato da Liam.
"Parla." Lo incalzò il castano.
"Io so di te e Charlotte, so che l'amavi..
Il castano si irriggidì tristemente.
"La scena che ho visto cominciava con quella che doveva essere Charlotte, che ti uccideva..
Liam sgranò gli occhi.
"Non è possibile, lei mi amava.." parlò tra se e se camminando nervosamente.
"Non lo metto in dubbio, ma Liam stai attento, attaccala non credere alle sue parole, sarà comandata da qualcun altro, potrebbe non essere lei, ma se la tua morte, quella di Harry e di Diana sono dovuti a lei, non esitare.
Lui annuii convinto.
"Parliamone con gli altri stasera a cena." Disse Liam alzandosi e sparendo. 
Zayn uscì dalla stanza ordinata di Liam per andare da Diana. La porta della sua stanza era aperta e si sentivano delle risa provenire dall'interno.
Bussò con due dita distrattamente mentre entrava.
C'erano Diana e Niall, che ridevano insieme a Felix e la sua nuova compagna, Dudy. 
"Vieni Zayn." Lo invitò Niall senza staccare gli occhi dalle due palle di pelo svolazzanti.
Zayn si avvicinò di qualche passo, osservandoli.
Erano così simili. Stessi capelli biondi, occhi luminosi e viso chiaro.
Il sorriso era angelico, anche quello di Niall con l'apparecchio, che avrebbe tolto a breve.
Si tenevano per mano, nulla di intimo, solo semplice fratellanza.
Si completavano come il giorno e la notte, come Luna e Sole, come Diana e Apollo.
"Io vado.." disse Niall, lasciando un bacio umido sulla tempia della sorella che sorrise al gesto.
Si alzò leggero, e dopo aver dato una piccola pacca sul petto d Zayn chiuse la porta, uscendo dalla stanza.
"Vieni." Diana invitò Zayn a sedersi al suo fianco. Il moro non se lo face ripetere.
Si sdraiarono sul letto, l'uno abbracciato all'altro.
Si amavano.
Zayn giocava con i capelli della bionda, mentre lei tracciava il contorno dei tatuaggi con i polpastrelli.
I due esseri creati da Diana giocavano per la stanza facendo qualche dispetto a Zayn, che rideva insieme alla bionda.
Amavano quella tranquillità, non volevano pensare alla loro morte, sì perché Zayn senza Diana sarebbe morto comunque.

"A tavola!" Urlò Demi con i piatti in mano.
"Eccomi!" Harry si mise dietro di lei sussurrando al suo orecchio.
Si spaventò facendo cascare i piatti che un Louis appena arrivato salvò.
"Grazie Lou!" Disse imbarazzata, mentre Louis li guardava accigliato, ma divertito.
La cena si consumò silenziosa, e molti non ne capivano il perché.
"Allora voi due, volete dirci che cosa vi tormenta da questa sera." Chiese stanco Louis guardando Liam e Zayn.
"Ecco- prese voce Zayn - volevamo parlarne.
Gli occhi degli altri erano chiari: continua.
"Credo che Charlotte sia la causa della battaglia." Concluse Liam freddo.
Tutti rimasero abbastanza sbigottiti, confusi.
Niall voleva dire qualcosa, parole di conforto, ma nulla uscì dalla sua gola.
"Lei mi ucciderà ma possiamo fermarla! Il potere di Zayn servirà a qualcosa!
Tutti annuirono convinti.
"Zayn cosa succederà?
Zayn respirò rumorosamente e cominciò.
"Non so dove saremo, Liam parlerà con una Charlotte fluttuante, che lo infilzerà dritto al cuore." Deglutì.
"Louis attaccherà Charlotte, mentre noi avanzeremo verso il suo esercito, e alcuni saranno sconfitti. Però ragazzi mi sembra tutto troppo facile: quando ci siamo incontrati la prima volta- disse rivolto a Niall e Harry - mi avete detto che Ade si stava ribellando, ma dov'é lui?" Chiese nervoso.
"Non può attaccarci personalmente, è stato bandito da questo mondo, può mandare il suo esercito, i suoi alleati, ma non può toccarci direttamente." Rispose Louis per gli altri, conoscendo meglio le "regole divine".
"Capito." Disse grattandosi leggermente la barba cresciuta.
Una vibrazione: un messaggio da Ariel per Demi.
Diceva: 

"Demi! Non ti vedo da settimane! Che ne dici di venire sabato in discoteca? C’è una cena e poi tutti a ballare. Ci siamo un po' tutti! Invita chi vuoi :)
Fammi sapere xx"


Demi propose di andare tutti, un po' di svago non avrebbe fatto male a nessuno, e accettarono.
Quindi rispose ad Ariel:

"Vero non ci vediamo da tanto 
Ascolta, veniamo sia io che Zayn, ci sono anche altri cinque amici, ci vediamo tra due giorni, un bacio xoxo."

Il tempo non era dei migliori quel sabato pomeriggio, ma non pioveva e la serata poteva cominciare senza grossi problemi.
Bradford era fredda e nuvolosa.
I sette prescelti si diressero al “Second Studios” una discoteca fuori città.
Lo studio era pieno di amici dei fratelli Malik, che non vedevano da mesi.
Erano le otto di sera, il cielo era ancora chiaro, e la cena si stava svolgendo rumorosa, tra drink e risate.
Demi si chiedeva se fosse mai tornata al liceo, non sarebbe più cresciuta, cosa avrebbe fatto? Doveva traslocare igni tre anni? Non lo sapeva ma in quel momento voleva solo divertirsi.
Tutti gli altri si stavano divertendo con dei ragazzi che non conoscevano ma c’era molta empatia tra i due gruppi e Demi ne era felice.
Improvvisamente Harry al suo fianco si piegò, toccandosi le tempie.
Demi pensò al peggio ed aveva ragione.
Tutti e cinque notando il disagio di Harry si alzarono e si allontanarono sotto gli occhi di tutti.
 
Si recarono fuori il locale, in una stradina buia e lurida.
"Harry che succede?" Era piegato in due, e si reggeva solo dal sostegno di Louis.
Demi non sapeva che fare, era debole come sempre.
"Niall aiutalo!" Urlò la mora, disperata.
Niall si avvicinò cautamente e tese le mani verso Harry. Esse cominciarono a brillare, ma dopo diversi secondi si spensero scendendo sui fianchi del biondo.
"Io.. no-non sento nulla.." si arrese.
"Louis.." lo chiamò Liam dopo essersi allontanato qualche passo.
Un urlo disumano da parte di Harry distrasse Louis.
"Louis.." lo richiamò il castano. Ma nessuno lo ascoltava.
"Louis!"
"Cha cazzo c'é Liam?" Sbottò senza freni, urlando.
"La Luna." Disse preoccupato indicando il satellite che spuntava da una piccola fessura tra le nubi.
"Cazzo!" Disse a denti stretti in maggiore.
Sembrò che al sentirsi nominare, la Luna si fosse risvegliata del tutto lanciando su di Harry i suoi poteri.
Il riccio scaraventò Louis verso il muro, che però lo evitò elegantemente.
Si lanciò verso Zayn che era davanti a lui, lottando con il suo elemento, l'uno contro l'altro, il fuoco contro l'acqua.
Con una mossa agile Louis da dietro lo bloccò aiutato poi da Zayn.
"Scusate, scusate." Piangeva Harry.
Riusciva a comandare la sua voce ma il corpo era in balia di lei, della luna. 
Si ribellava, ma gli altri tenevano duro.
Né Demi, Niall, Diana e anche Zayn capivano cosa stesse succedendo.
"Liam! Che facciamo?" Urlava Louis disperato.
Liam che si trovava sempre a pochi passi di distanza non sapeva come muoversi.
Guardò tutti, cercando di pensare a qualcosa di utile.
I suoi occhi si posarono su Niall, che anche se era preoccupatissimo, risplendeva, i capelli erano luminosi.
Lui era luminoso, come il Sole, e proteggiava sua sorella, la Luna.
La Luna, certo!
Un guizzo positivo sprizzò dagli occhi del castano.
"Diana, la luna, tu puoi fare qualcosa!" Esclamò.
Lei esitò un attimo, ma subito si avviò verso il riccio.
Si posizionò davanti ad Harry, che non potendo utilizzare le braccia, aveva cominciato a scalciare.
Mise le mani sul capo riccioluto di Harry, che cercava di morderla, e si concentrò.
Una forte luce proveniente proprio dalla Luna colpì Harry che non poté fare a meno di gridare.
Si piegò in due e Louis e Zayn dovettero per forza allentare la presa alle braccia del castano.
Continuava ad urlare, alternando urli umani a quelli di una belva, che somigliavano a degli ululati.
La luce sembrava penetrare nel capo di Harry.
La sua ragazza, Demi, non aveva parole, poteva solo stare lì abbracciata a Niall, con la speranza di non perdere Harry.
Le mani della bionda si trovavano ancora sul capo del ragazzo, lui urlava di meno, ma in ogni gemito si percepiva il suo dolore.
Dopo secondi interminabili la ragazza si staccò, il raggio lunare sparì e Harry cadde a terra, tremendo leggermente.
Demi corse verso di lui.
La testa del ragazzo sulle gambe scoperte della ragazza, che gli accarezzava i capelli.
Harry stava piangendo, mugugnando delle scuse incomprensibili e crollò svenuto poco dopo.
Diana era scossa, e ttabballava, ma riusciva a controllare la forza del satellite.
Zayn l'abbracciò e finalmente si sentì stabile.

Niall rientrò in discoteca, per riprendere le borse delle ragazze.
Tutti gli chiesero cosa fosse successo.
"Harry.. Harry è allergico- guardò il piatto appartenuto a Diana- al formaggio, ma l'alcool glielo h fatto dimenticare, che sciocco." Rise sconcertato.
Erano tutti in balia dei drink e gli credettero, per fortuna.

Tornarono a casa in un attimo, poggiando Harry sul divano che dormiva sfinito.
Tutti erano preoccupati, e la tensione si leggeva sulla faccia di tutti.
"Si può sapere cosa è successo?" Chiese apparentemente calmo Zayn.
"Ecco ragazzi, questa cosa dovevamo dirla un sacco di tempo."
No, lo faccio io..” mugugnò Harry mettendosi a sedere lentamente.
Demi gli si avvicinò, ma non disse nulla voleva solo sedersi vicino a lui e ascoltare.
Una volta al mese, quando c’è la luna piena, io.. impazzisco.
Chi non conosceva la storia – Demi, Zayn, Diana e Niall- erano più confusi di prima.
L’attrazione gravitazionale tra acqua e Luna aumenta e prende il controllo su di me, io.. Sono pericoloso.” Disse a denti stretti guardando Demi.
Non lo sei. Dicevanogli occhi della ragazza.
Si invece.” rispose lui. “Ho ucciso delle persone..
Demi sussultò leggermente, ma lo accettò.
Lei amava Harry e sinceramente gli importava poco.
Hai detto che non sei tu, Harry, non è colpa tua.” Disse la mora, facendo incontrare le loro mani e facendole unire.
Sei tu quello che ho visto uccidere.. Gli escursionisti gli hai uccisi tu?” disse Zayn impaurito.
Non io Zayn, io non ne sono consapevole, sono i miei poteri..” disse con voce spezzata, guardando soltanto le sue mani incorniciate con quelle di Demi.
Aveva gli occhi lucidi, e faticava a trattenere le lacrime.
Ma tu non li toccavi..” notò Zayn.
Vero, era il loro sangue a ucciderli. Con la forza che la luna mi dava riuscivo a muovere il loro sangue..” disse asciugandosi una lacrima prima che potesse viaggiare sulla sua guancia, e Demi gli scoccò un bacio umido sulla guancia, gesto che lo fece sorridere.
"Ma ora cosa succederà? Nella prossima luna piena sarò di nuovo un mostro?" chiese Harry guardando Diana.
"No, Harry, tranquillo ho assorbito il potere lunare.
"Cosa? Diana, è pericoloso, hai visto cosa potevo fare?!" era abbastanza frustrato.
"Harry, io riesco a controllarlo, non farò del male a nessuno." rispose calma la bionda. 
  
Demi era nella sua stanza, a pensare al riccio.
Ciò che aveva detto l’aveva colpita sì, ma in fondo tutti hanno un lato oscuro, tutti avevano dei difetti.
Voleva vederlo, parlare con lui, amarlo.
Qualcuno bussò alla porta-finestra della ragazza.
L’ho chiamato pensò.
Aprì senza esitare ma colui che si ritrovò davanti non era il suo Harry.



Storia di Harry risolta (spero)
tra 2 o 3 capitoli la storia finirà, voglio continuare le altre 3 
se volete passate anche a quelle lol
un bacione a tutti i lettori..
una domanda.. Nelle altre avevo raggiunto le 7-8 recensioni ma nell'ultimo uno solo. ditemelo se la storia vi sembra banale, scritta male o quant'altro, dovete aiutarmi a migliorare, per favore recensitee <3 <3 
  
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