Tribute for Sasuke and Sakura

Era una notte buia e senza stelle. La pallida luna splendeva senza le sue ancelle e grandi nubi scure minacciavano il suo diritto allo splendore. In un capanno poco lontano dal bosco giacevano quattro figure,tre uomini e una donna.
L’uomo più anziano, che sembrava avere sui trent’anni,era comodamente sdraiato su uno dei due letti a una piazza e mezza della stanza,mentre nella sala accanto un ragazzo biondo sui diciassette- diciotto anni guardava guardigno fuori dalla finestra. La ragazza si fece avanti,ma si fermò sullo stipite. Aveva i capelli rosa tenuti corti mentre due ciuffi più lunghi le incorniciavano il volto. I vestiti erano sgualciti e aveva l’aria piuttosto stanca.
-Naruto…_ la rosa chiamò il biondo,destandolo dalla postazione di guardia.
-Sakura-chan, è successo qualcosa a Sasuke?- si voltò preoccupato.
-No,no,è solo che…volevo ringraziarti- il biondo le sorrise- mi avete difesa e lo hai riportato a casa. Me lo avevi promesso…grazie-
Naruto scosse la testa.
-No Satura,sei tu che l’hai riportato indietro. Credi davvero che si è fatto bucare l’addome dalla sua katana solo per magnanimità? La verità è che ti ama,e quel “grazie” sussurrato era solo un arrivederci. Ma un conto era il suo cercare di ucciderti senza mai farti fuori veramente, un altro conto era vedere Karin sfilargli la katana dal fodero e cercare di ucciderti. Chissà poi perché- si chiese il biondo a voce alta.
Sakura sorrise stancamente. Nasuto non aveva ancora capito il gesto esasperato di Karin:quella vipera aveva una cotta per Sasuke e non sopportava che il moro esitasse sempre sul colpo di grazia da infliggere ai suoi ex compagni di squadra; non capiva perché indugiasse sempre su di lei. Sakura si avvicinò a Naruto e gli stampò un bacio leggero sulla guancia.
-Grazie,Naruto, davvero. Vado a vedere come stanno il maestro Kakashi e Sasuke. Tu fai la guardia?-
- Non credo ce ne sia bisogno. Abbiamo ucciso tutti e dieci i ninja nemici e dubito che ci siano stati sopravvissuti- affermò il biondo guardando ancora fuori dalla finestra.
La ragazza annuì e tornò in camera. Si avvicinò all’uomo coi capelli argentati,il maestro Kakashi. Controllò velocemente il polso e le pupille. Andava tutto bene,anzi,si poteva dire che era perfettamente guarito;nemmeno si era accorto del controllo, tanto era profondamente addormentato. Sakura si avvicinò all’altro letto,il suo teoricamente. Vi giaceva un ragazzo coi capelli corvini e un viso smunto. Era pallido e si vedeva lontano un miglio che era stanco. Passò una mano sulla fronte,poi si adagiò anche lei sul letto. Sentendo un’altra presenza,il ragazzo cominciò a muoversi verso un angolo del letto,per lasciare che la sua compagna dormisse tranquilla.
-Fermo,Sasuke- mormorò la rosa- non ti ho fatto sdraiare nel mio letto per relegarti in un angolo…-
Il ragazzo aprì gli occhi e le sorrise impercettibilmente. Richiuse di nuovo gli occhi, stanco, consapevole che due iridi verdi lo stavano osservando. Sakura accarezzò dolcemente la guancia di Sasuke e mosse l’altra mano verso quella del moro. Stranamente lui la prese e la strinse forte nella sua. La ragazza lo guardò stupita e sorrise:probabilmente Sasuke dormiva. Si avvicinò al viso per donargli un piccolo bacio a fior di labbra sulla guancia,quando il ragazzo girò il capo e la baciò sulle labbra. La ragazza sgranò gli occhi e lui aprì i suoi. La guardò con quei pozzi di pece e con la mano libera le accarezzò il viso,passando poi la presa tra i capelli. Si scambiarono un lungo e tenero bacio; quando la ragazza si staccò ansante lui parlò.
-Resta qui,non ti allontanare. Non sopporterei l’idea di averti lontana ancora…-
Sakura non se lo fece ripetere e si insinuò sotto le coperte,abbracciando il moro. Sasuke le cinse la vita e la tenne stretta a sé. Chiusero entrambi gli occhi e prima di cadere tra le braccia di Morfeo, il ragazzo diede nuovamente vita alla rosa.
-Aishiteru,Sakura…ora e sempre-
La rosa sorrise.
-Aishiteru Sasuke…-