Il cinguettìo degli uccellini che allegramente giocavano
sui rami del grande albero vicino la finestra di Andrew, lo fecero svegliare
dolcemente. Alcuni raggi di sole illuminavano la grande stanza ed il volto
ancora assonnato del ragazzo. Aveva ancora gli occhi gonfi ed arrossati, i
capelli erano sparpagliati intorno la sua testa sul letto, formando una specie
di aureola e la parte superiore del pigiama era arrotolata sul petto, lasciando
scoperto il torace scolpito... la bocca leggermente socchiusa e
quell'espressione rilassata che aveva in volto, lo facevano sembrare un
bambino. Si alzò stancamente, stropicciandosi gli occhi e sbadigliando
vistosamente. Una mano era fra i suoi capelli, spostandoli dal viso... si
sentiva di nuovo rilassato... nessun incubo lo aveva destato dal sonno quella
notte. La luce che emanava il sole, in qualche modo lo rassicurava, scacciando
le tenebre che la notte scorsa lo avevano tanto impaurito. Si alzò dal letto e
con i piedi scalzi si avvicinò allo specchio... guardò il suo volto... non era
nello stato migliore, si poteva dire... i suoi occhi però caddero sul suo
collo, dove era stato morso... la ferita era perfettamente cicatrizzata... come
poteva essere possibile? Eppure non era una ferita tanto superficiale...
Decise di pensare ad altro e lasciare quei pensieri, ma di
nuovo nella sua mente si focalizzarono le immagini di quello strano mondo dove
si era svegliato precedentemente... quella voce gli aveva detto che avrebbe
incontrato una persona che lo avrebbe aiutato... chissà cosa voleva dire...
forse era proprio il proprietario di quella voce la persona...
Scosse il capo per scacciare quei pensieri e si diresse in
bagno per lavarsi...
...
-Vai... il tuo
compito sta per avere inizio...-
-Non la deluderò...-
-Lo spero...-
...
Gianni: ma dove si sarà cacciato?
Olivier: eppure gli avevo detto che alle nove dovevamo
essere tutti qui... Andrew è davvero incorreggibile... -.-'''
Poco lontano, una figura a loro familiare si stava
avvicinando nella loro direzione...
Olivier: eccolo lì finalmente!
Gianni: dovedove? Io non lo vedo!
Olivier: stupido, da quella parte!
Gianni: non permetterti mai più di chiamarmi stupido!
Olivier: ti ho semplicemente chiamato con il tuo nome!
Gianni: bastardo!
Olivier: idiota!
Gianni: cretino!
Olivier: deficente!
Andrew: BASTA!!! LA VOLETE SMETTERE DI FARE GLI
IDIOTI?!?!?!
Olivier: oggi non è giornata, vero Andrew?
Andrew: tzè...
I tre cominciarono ad allenarsi... adesso stravano
disputando un incontro Olivier ed Andrew... quest'ultimo stava avendo la meglio
sul suo compagno...
Olivier: uffa! Ho perso!!>.<
Andrew: non hai possibilità contro di me... sono troppo
forte!
Gianni: modesto il ragazzo...
Olivier: Ah... vi devo dire una cosa! Domani mattina verrà
Ralph alle 10:30! Mi ha chiamato ieri sera!
Gianni: e tu adesso ce lo dici?
Olivier: scusate, ma mi è sfuggito di mente!
La giornata passò tranquillamente, all'insegna degli
allenamenti. Quando arrivò la sera, i tre si recarono presso le proprie
abitazioni.
Andrew camminava lungo il viale alberato che conduceva a
casa sua... le luci gialle illuminavano notevolmente la strada, rendendo la
vista favorevole, nonostante fosse sera. Un leggero venticello cominciò a
soffiare, facendo rabbrividire l'inglese, che si strinse ancora di più nel suo
giubbino... nonostante fosse primavera, il freddo continuava imperterrito a
farsi sentire. Mise le mani in tasca, prendendo ed osservando il suo
beyblade... avevano affrontato molte sfide insieme, e per lui sarebbe stato
difficile separarsene... ma questo prima o poi doveva succedere... suo padre
odiava quelle che lui chiamava "semplici trottole" e voleva a tutti
costi che lui seguisse le sue orme, diventando un grande uomo d'affari... ma
lui non voleva... il suo sogno era quello di girare il mondo per fare nuove
esperienze e conoscere nuovi blader con cui affrontarsi e dar vita a sfide
memorabili... amava questo sport e lo avrebbe praticato fino alla fine dei suoi
giorni. Se ne fregava altamente di suo padre... lo odiava... per tutto questo
tempo non aveva pensato ad altro che al suo lavoro ed ai suoi soldi... era
cresciuto da solo... sua madre, nonostante gli volesse molto bene, per motivi
di lavoro era sempre fuori casa, e questo lo rendeva molto triste... l'unica
persona a cui voleva veramente bene, era il suo fidato magiornomo James. Gli
doveva molto... lo aveva cresciuto come un figlio per tutti questi anni, anche
se lo rispettava molto, rifiutandosi di chiamarlo con il suo nome... diceva che
non era all'altezza di prendersi il privilegio di dargli del tu... che uomo...
Chinò il capo, sorridendo...
Quando lo rialzò, intravide da lontano una figura seduta
seduta su una panchina... sembrava un ragazzo... non lo aveva mai visto. La sua
figura era in penombra, ma quando si avvicinò potè finalmente vederlo ed
ammirare il suo splendido sguardo: due occhi di ghiaccio spiccavano sul volto
dello sconosciuto e lo guardavano incuriosito, in contrapposizione dei suoi
capelli rosso fuoco... nonostante fosse seduto ed il suo giubbotto lo coprisse
per metà corpo, poteva constatare che aveva uno splendido fisico. Accortosi che
questi lo guardava interrogativamente, distolse il suo sguardo, arrossendo
lievemente...
Ragazzo: tu sei Andrew Mc Gregor, giusto?
Andrew si voltò, incrociando di nuovo il suo sguardo
penetrante...
Andrew: s-si... come fai a saperlo?
Ragazzo: tuo padre è molto conosciuto e tu non sei da
meno...
Andrew: ah...
Ragazzo: io sono Yuri Ivanov!
NOTE DELL'AUTRICE: adesso
vi starete chiedendo: che kispios ci azzecca Yuri con Andrew? Penso che si sia
capito il paring... ve lo avevo detto che era una coppia un pò strana! Xò mi è
venuta in mente un'altra idea che ha sconvolto quella iniziale... eheheh... mi
sa proprio che la userò! Si sconvolgerà un pò tt, ma nn mi interessa! XDDDD
ciau e commentate!!vi vi bi!^^