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Autore: Joasteroide42    10/06/2013    5 recensioni
A volte le persone si comportano agendo d' impulso, scrivono delle cose che in realtà non pensano, ma dopotutto sono pensieri privati che nessuno saprà mai. Questo, ovviamente, se non si conta James Potter e di quando trovò il diario di Lily Evans.
Dal capitolo 1:
Mentre James tastava le assi del letto per assicurarsi che lì non ci fosse niente, un quadernetto verde cadde a terra e si spalancò.
James lo prese con l’intenzione di rimetterlo al suo posto, dato che gli appunti di Astronomia Mary aveva detto di averli presi in un quadernetto rosa, ma al suo occhio spuntò la scritta enorme che c’ era nella prima pagina:”DIARIO SEGRETO DI LILY EVANS; STATE ALLA LARGA!”.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Emmeline Vance, James Potter, Lily Evans, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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Riassunto dell’autrice: Allora prima di tutto mi scuso per l’ enorme ritardo!Non cruciatemi! Comunque, spero che il capitolo ne valga la pena!Dato che alcuni si erano lamentati che con i periodi di aggiornamento troppo lunghi non si capiva più la storia, faccio un piccolo riassunto.
Lily e James (insieme ai loro amici) sono entrambi a Londra, uno a casa propria, l’ altra a casa degli zii di Alice. Sirius e Emmeline intanto attuano un piano per far fare la pace ai nostri due protagonisti. Intanto, Carol, l’ amica babbana di Lily, conosce Remus, e tra i due scatta qualcosa. Ricominciamo da dove è finito lo scorso capitolo, cioè quando Lily, James, Sirius, Remus, Marlene, Mary, Carol, Emmeline e Alice devono fare un giro in traghetto e, grazie agli astuti Sirius e Emmeline, Lily e James sono seduti vicini sul battello. Spero che questo capitolo vi piaccia!
 
 
-Mmh…che belle le stelle…-
-Non provarci nemmeno, Potter- lo interruppe Lily lanciandogli un occhiataccia, e James decise che era meglio spostare lo sguardo altrove. Stettero zitti per un po’, fino a quando James insistè:-Beh, a parte gli scherzi, sono davvero belle-. Lily spostò lo sguardo da lui verso il cielo, e constatò che aveva ragione. Le stelle erano parecchio luminose quella sera, e una certa atmosfera di calma aleggiava sul traghetto. Anche se non tutti i passeggeri erano proprio calmi…
-Su,dai…cosa si stanno dicendo??-domandò Sirius curioso a Emmeline, che rispose scocciata:-Niente!Assolutamente niente!
Intanto io devo stare in questa posizione scomodissima!Perchè non ci stai tu?!-.
Emmeline infatti era  talmente piegata con il collo in avanti che pensava avrebbe assunto le dimensioni di quello di una giraffa entro un ora.
-Perché davanti a me c’ è un signore alto due metri, e non ci vedrei comunque niente!Allora…cosa si stanno dicendo?-
-Nient…oh, stanno ridendo!- rispose Emmeline sorpresa.
Infatti, qualche metro più in là…
-Ahaaha, sei un cretino Potter, come diavolo hai potuto chiedere a quel signore se ti avevo rotto la guancia con il mio schiaffo di poco fa e se rischiavi di morire?Ahaah, oddio!-
-Ahaaha, ma guarda che i tuoi schiaffi sono forti..a proposito perché me l’ avevi dato?- le domandò James confuso,e la rossa rispose ridendo:-Perché ne avevo voglia!E’ il mio hobby preferito tirare schiaffi a James Potter, non lo sapevi?!-. James scoppiò a ridere, ma Lily si ricordò all’ improvviso che non poteva permettersi di ricominciare a ridere e scherzare di nuovo con lui, perciò sj alzò dalla panchina e disse a James che doveva andare in bagno.Così si alzò, ma un piccolo incidente fu fatale. Beh, non proprio fatale, ma...
Per farla breve, Lily inciampò con le ballerine in una sciarpa che doveva essere caduta a terra a qualcuno, e cadde direttamente tra le braccia di James, che l' afferrò al volo. Molto imbarazzante.
 
-Allora che stanno facendo?- domandò Sirius mangiando un sacchetto di Pop Corn annoiato, e Emmeline disse sbalordita:-Si stanno abbracciando!Lily è tra le braccia di James!-.
-Cos?!- domandò Sirius strozzandosi quasi con una patatina. A questo punto, Emmeline gli diede una pacca forte sulla schiena. E qui fu il colmo: la patatina uscì dalla bocca di Sirius per finire dritta in fronte a Mary, che era in una panchina (insieme a Alice e Marlene) poco distante dalla loro.
-Bleah!Io vi uccido con le mie mani!- disse Mary rossa in viso e arrabbiata. Emmeline e Sirius non poterono evitare di scoppiare a ridere.
 
-Potter togli subito le tue manaccie da me!- esclamò Lily con furore, mentre James la lasciava andare. 
-Ehm...dovresti ringraziarmi!Ti ho salvato la vita!- disse James con fare pomposo, e Lily ribattè:-Ma per piacere!Mica morivo!Guarda mi immagino già le circostanze "Strega di diciassette anni  inciampata in una
sciarpa e morta sul colpo"-.
-Un "Grazie" poteva bastare- replicò James punto sul vivo, al che Lily protestò:-Per quale motivo?Così avresti potuto pavoneggiarti?Non mi sembra il caso-
-Non dovevi andare in bagno?- sviò l' argomento James, e Lily disse frastornata, ricordandosene solo in quel momento:-Oh, si, giusto. Grazie-
-Mi hai detto grazie!- esultò James soddisfatto, e Lily sgranò gli occhi e boccheggiò:-No...io..tu..ah!-.
 E corse indispettita in bagno.
Intanto, nella panchina di fronte a Emmeline e Sirius...
-Non posso crederci!Davvero Hogwarts ha degli animali così fantastici?Chissà che belli sono gli ippogrifi!- esclamò Carol stupita dalle quantità di cose che le stava spiegando Remus. Non che Lily non le avesse già raccontato molte  cose su Hogwarts, ma non si era mai divulgata molto sulle creature magiche di quel posto. E degli Ippogrifi sapeva solo vagamente cos' erano, e sapeva anche un altra cosa su di loro...
-Peccato che Lily abbia paura di loro!- esclamò Carol di nuovo, non rendendosene neanche conto. 
-Lily ha paura di loro?- domandò James sorpreso, che mentre aspettava Lily si era alzato e si era messo vicino alla loro panchina e a quella di Sirius, più che altro per chiacchierare un po'.
-Io ho paura di cosa?- chiese Lily arrivando in quel momento dal bagno. 
-Carol dice che hai paura degli Ippogrifi- intervenne Emmeline tranquilla, e Lily diventò tutta rossa in viso:-Io...non..ma fatevi gli affaracci vostri!-. Tutti scoppiarono ridere (comprese Alice, Mary e Marlene che si erano alzate anche loro) tranne ovviamente Lily.
-Questa me la devo segnare!Chissà come la prendere tutta Hogwarts quando saprà che la coraggiosa Lily Evans ha paura di un paio di Ippogrifi- disse Sirius ridendo, e Lily sibilò:-Non oseresti-
-Oh, sappiamo benissimo tutti e due che lo farei- disse Sirius alzandosi con aria di sfida, e Lily lo avvertì:-Black..comincia..A CORRERE!-. E così Lily si diede alla rincorsa di Sirius, che in fatto di velocità non scherzava, e, che, per precisare, si stava divertendo come un matto.
-Io punto per Lily!- esclamò Remus sorridendo,  e Sirius sbottò (non smettendo però di correre):-Bell' amico  che sei, Remus!-
-Vedi, Sirius, tutti preferiscono me a te!- disse Lily ansimante, mentre Sirius continuava a correre e ridere. Poi a un certo punto Sirius si fermò di scatto, e Lily gli finì addosso. Entrambi caddero a terra, e Sirius ansimò:-Lily, alzati, mi stai spezzando le budella-
-Oh, scusa- disse Lily alzandosi e tendendo una mano a Sirius. Il quale la prese e si alzò anche lui.
In quel momento, un addetto del traghetto, che indossava una divisa bianca e blu, disse loro in tono brusco:-Potreste tornare ai vostri posti, alcuni passeggeri si stanno lamentando...-
-Mica abbiamo ucciso qualcuno!- sbottò Sirius, e Lily, sorprendendo tutti, gli diede man forte (ma comunque in tono cortese):-Mi scusi signore, ma non mi sembra che abbiamo fatto niente di male, siamo ragazzi, in fondo-. Quà l' addetto rispose sgarbatamente:-Andatevi subito a sedervi ai vostri posti o vi segnalerò una multa-
-Per aver fatto cosa?Per esserci divertiti?Siamo solo degli amici che si stanno divertendo!- sbottò Lily questa volta piuttosto in collera, e Sirius stava per dire qualcosa molto più cattivo di quello che aveva detto Lily, ma per fortuna gli altri ragazzi li convinsero a tornare ai propri posti, altrimenti avrebbero avuto un sacco di guai.
Così ora James e Lily erano di nuovo vicini...
-Allora...hai davvero paura degli Ippogrifi?- domandò James trattenendo a stento una risata, e Lily rispose scrollando le spalle:-Tutti hanno paura di qualcosa-
-Io no- rispose James convinto, e un sorriso  si estese sulle labbra della rossa, che disse malefica:-Ah, si?Tu non hai paura di niente, Potter?Nemmeno quando dovevamo andare in biblioteca, quella volta...ad Hallowen...-
-Io non avevo paura...e poi comunque dopo ci sono andato e ho anche studiato!Quindi non vale-
-Bene, Potter. Vedrai, troverò qualcosa di cui hai paura, prima o poi. Ricordi? La battaglia non è ancora conclusa- gli fece notare Lily, e James replicò:-In realtà, Evans, questa non è esattamente una battaglia, dato che stai combattendo soltanto tu-
-Non è colpa mia se tu non reagisci, Potter. Che poi ci mancherebbe...oh, guarda il Big Ben!- esclamò Lily puntando un dito alla destra di James. Lui si voltò in quella direzione e  in effetti vide il Big Ben, luminoso e in bella vista.
-Ci siamo già stati, oggi Lil..Evans- si corresse subito James, evitandosi delle urla da parte della rossa assolutamente fuori luogo, dato chedei passeggeri si erano a lamentati con quell' addetto appena pochi minuti prima.

-Ti avevo detto di non ricordarmelo!E poi non ha importanza...di sera è ancora più bello da vedere- mormorò Lily fissando il mare e le luci della città, e James notò che le brillavano gli occhi. In quel momento gli sembrò più bella che mai.
Iniziò a fissarla attentamente, e notò che tremava.
-Hai..freddo?- domandò incerto, e Lily spostò lo sguardo dal mare a lui, e rispose sorpresa:-Un po'...-
-Tieni...- James le porse il suo giubbotto di pelle, mettendolo sulle spalle di Lily, che però sbottò scrollandosi di dosso la giacchetta e ridandola a James:-Non essere sciocco, Potter. Avrai freddo se ti togli la giacchetta-
-Ne dubito seriamente-
-Piantala di blaterare e infilati quella dannata giacchetta!- esclamò la rossa irritata. James alla fine cedette e si rinfilò di unuovo la sua giacchetta. Poi Lily disse:-Io vado a prendere da bere..tu hai sete?-
-No, grazie..se vuoi ti accompagno...- propose James, la Lily troncò la risposta sul nascere:-No, grazie, faccio da sola, Potter. Emancipazione femminile, ricordi?-
James ridacchiò mentre Lily si dirigeva al bar nel piano di sotto del traghetto. Quando arrivò al bar, disse alla cameriere, sedendosi in una seggiola piuttosto alta di fronte al bancone:-Salve, vorrei un bicchiere di Coca Cola, grazie-
-Certamente- rispose gentile il cameriere, un ragazzo di circa ventun' anni dai capelli neri e gli occhi dello stesso colore.
Lily sorrise, e dopo poco una lattina di Coca Cola fu tra le sue mani. Si sedette in un piccolo tavolino di fianco al bancone, e sussurrò:-Perchè?Perchè James?Perchè hai rovinato tutto?Se solo tu non avessi...ora magari staremmo insieme. Perchè vuoi complicare ogni cosa?Perchè rendi i miei pensieri confusi e poco chiari?E soprattutto..perchè sto parlando da sola?-. Smise di parlare e iniziò a bere velocemente la sua lattina. Dopo poco uscì dalla porta del bar, ma non sapeva che Sirius e Emmeline erano stati nel tavolino dietro di lei e che avevano ascoltato ogni parola di quella conversazione. Erano entrambi sconcertati, e nella mente di tutti e due affollava un pensiero: dovevano assolutamente fare qualcosa al più presto.
Uscirono dal bar pochi minuti di Lily, che intanto aveva già ricominciato a parlare con James. Non che stessero parlando di granchè, in effetti, piuttosto di battutine pungenti e commenti sarcastici. Quando ebbero finito il traghetto, Lily disse sollevata al moro alzandosi:-Grazie al cielo, non ne potevo più di stare vicino a questUna figura comparve sullao presuntuoso occhialuto ed egocentrico-
-Tu mi lusinghi, Evans- rispose James sarcastico, e poi disse quando c' erano tutti:-Perchè stanotte non dormite tutti a casa mia?Così ricambio il favore di ieri sera-
-Il "favore ricambiato" non è affatto un favore ricambiato, dato che ti sei fermato a dormire a casa degli zii di Alice perchè avevi vomitato per colpa mia. Quindi non mi sembra il caso- rispose Lily, che non aveva la minima voglia di dormire a casa di James. Ma gli altri sembravano molto entusiasti dell' idea di James, e anche lei fu costretta ad acconsentire.
Così presero due taxi (dato che non ci stavano tutti in uno solo" e dopo poco scesero da questi, ritrovandosi davanti a un immensa villa. Aveva pareti rosso scuro ed era davvero enorme. Il giardino era vasto, e lanterne blu lo illuminavano, donando alla quiete della sera un atmosfera romantica. Le luci della casa sembravano molto appariscenti. Lily non aveva mai visto una casa così grande, e rimase lì immobile per un secondo, frastornata. 
-Tu vivi qui?- riuscì solo a mormorare stupefatta a James, che rispose scrollando le spalle con disinvoltura:-Si, perchè?-
-Io..ecco..niente- rispose Lily riprendendo il controllo di sè e  entrò dal cancello cercando di ostentare disinvoltura. Carol, Emmeline, e Mary sembravano sorprese anche loro, mentre Marlene e Alice evidentemente dovevano esserci già state, dato che erano perfettamente tranquille. Ma la sorpresa di Lily, anche se in quel momento stava cercando di celarla, era la più grande. Quella casa era decisamente troppo grande per i suoi gusti e la faceva sentire a disagio. 
Non che la sua famiglia fosse povera: erano in condizioni economiche perfettamente normali, cosi' come le dimensioni  di casa sua: una casetta piccola ma graziosa, a due piani. Non che fosse piccolissima, anzi sia lei che Petunia avevano camere separate, ma,a confronto di quella di James, la sua piccola dimora non era niente.
Una figura comparve sulla soglia di casa. Era una donna.
Aveva dei lunghi capelli biondi color del grano, e dei belissimi occhi color nocciola, gli stessi di James. Doveva avere circa 45/50 anni. 
<< Ciao Mamma >> la saluto' distrattamente James. Dorea Potter sorrise  e saluto' vivacemente gli amici del figlio:-Ciao ragazzi!Come va?Non credo do conoscervi tutti...Alice, Marlene, Remus e Sirius li conosco...ma gli altri..sono la mamma di James, Dorea Potter-
-Io sono Emmeline, piacere- disse cortesemente la suddetta.
-Io Mary-
-E io Carol-
Lily stava per presentarsi, ma Dorea, dopo averla osservata attrntamente pochi minuti prima, le domando' con un aria interrogativa:-Tu se Lily Evans?-
-Si- rispose la ragazza frastornata. Come diavolo faceva la madre di James a sapere il suo nome?
Cavolo, non era possibile!Si erano appena conosciute!E se James avesse...ma perché avrebbe dovuto farlo?! 
Lily non ne comprendeva proprio il motivo. 
La verità era che, anche se Lily non lo sapeva ancora, era che la signora Potter si era dovuta sorbire per ben sette anni le chiacchiere di suo figlio a proposito della rossa. Beh, in realtà non proprio sei anni. Al primo anno a Hogwarts per James, questo parlava della rossa solo per dire come faceva una bambina così graziosa  a stare con un bambino così cupo e tetro come Severus Piton. Al secondo anno, stessa identica cosa, con la lieve differenza che una volta quando lei aveva chiesto come stesse quella bambina a James, che stava bevendo, per poco  non si ingoiò con l' acqua. Al terzo anno, ogni volta che si nominava Lily Evans il ragazzo trasaliva, e iniziava a cambiare subito argomento. Al quarto anno, James aveva iniziato a parlarle ogni tanto di Lily Evans che era brava in Pozioni, e si era lasciato sfuggire che aveva dei bei capelli. Al quinto anno, l' inizio era stato come il quarto anno, ma quando James era tornato per le vacanze estive, non aveva nominato una sola volta Lily, e quando lei gli aveva fatto una domanda su quella ormai ragazza, James l' aveva fulminata con lo sguardo e si era chiuso in camera sua sbattendo violentemente la porta. 
Al sesto anno, James aveva iniziato a parlare con assidua frequenza della Evans, e senza neanche rendersi conto, elogiandola. Dicendo che era simpatica, che aveva dei begli occhi, e che era molto intelligente, bella e un altro milione di aggettivi. 
Dorea Potter era ormai sicura che James fosse innamorata di Lily, anche perchè Sirius aveva passato quasi tutta l' estate precedente a prenderlo in giro. 
Dorea aveva riconosciuto immediatamente la ragazza. Capelli rossi, occhi verdi, pelle chiara, statura media: era senza dubbio lei.
-Beh..entrate!Ho preparato un dolce alle banane, cioccolato er panna!- disse raggiante Dorea, e tutti la seguirono in sala da pranzo.
La sala da pranzo era magnifica. C’ era un lungo tavolo al centro della stanza, con un lampadario di vetro sopra, e un po’ distante dal tavolo c’ erano delle poltroncine blu e un camino, e un mobile in cui sopra c’ erano tutte delle fotografie di famiglia. Tutti si sedettero a tavolo e dopo poco un dolce ripieno di cioccolato, banane e panna fece capolino al centro della tavola. Si servirono le porzioni e tutti iniziarono a mangiare con gusto.
Ma la persona a cui piacque di più fu proprio Lily, insieme a James. Lily
Sentì un piacere immenso scioglierle il palato, e un gusto piacevole
entrarle in bocca. Dio, quanto era buono quel dolce.
Così non poté trattenersi dal dire:-Signora Potter, complimenti, è
buonissimo!-
-Grazie mille, Lily!E’ anche il preferito di James!- disse Dorea con il solito entusiasmo che la caratterizzava. Lily arrossì, e per non dover rispondere ingoiò un boccone di dolce alla banana.
James intanto osservava Lily piuttosto stupito: si era aspettato un occhiata scettica da parte della rossa quando sua mamma aveva detto che quel dolce era il suo preferito, ma invece era arrossita.
Chissà perché poi…
La Signora Pottersalì al piano di sopra, e Mary domandò:-Perché non giochiamo ancora a carte come l’ altra volta?-
-E teniamo  le stesse coppie!Così ci mettiamo meno tempo!- aggiunse Sirius baldanzoso, cogliendo al volo l’ opportunità di fare giocare di nuovo James e Lily insieme.
Le coppie così rimasero come la volta precedente, con l’ unica eccezione che (a causa dell’ assenza di Peter e Frank, che erano entrambi in vacanze) Carol, Marlene, e Alice formarono un trio. Mary estrasse le carte di briscola dalla sua borsa e il gioco iniziò. Lily non poteva credere a quello che stava facendo. Stava rivivendo, era tutto un flashback. Che le faceva male come una freccia scagliata in pieno petto. Le si contorceva lo stomaco.
Dai, Lily, calmati, o penseranno tutti che sei una malata mentale.
-Potter, tocca a noi- disse con tono di sufficienza, e James, che non era ancora del tutto esperto di quel gioco, borbottò imbarazzato:-Oh, si giusto!Cosa giochiamo?-
-La mano la prende Carol, perciò gioca una carta che vale poco- rispose Lily evitando accuratamente di guardarlo.
 Così James buttò giù un tre che non valeva niente. Non faceva bene neanche a lui rivivere quei momenti. Lily, la vera Lily (non la ragazza di adesso che lo destava) gli mancava da impazzire. Come poteva essere stato così stupido da leggere il diario di Lily?
La fissò mentre questa giocava una carta. Quanto amava i suoi capelli, i suoi occhi, il suo viso, la sua pelle, il suo carattere … amava lei. Ma ora aveva davvero il terrore che fosse troppo tardi. Questa volta, probabilmente a causa della scarsa collaborazione e interesse di Lily, non vinsero lei e James. I vincitori furono, inaspettatamente, Emmeline e Sirius. In effetti, non era così inaspettato, dato che Emmeline era anche lei una figlia di babbani, ma Sirius non ci capiva proprio niente di briscola!
Beh …, riflettè James,… infatti ha giocato Emmeline quasi tutto il tempo mentre Sirius beveva della Coca Cola…
-James dammi una mano a lavare i piatti con cui avete mangiato il dolce- disse Dorea raccogliendo i piatti e portandoli nella cucina dietro di loro.
James sbuffò, non dando segno di alcun movimento.
E, senza nessun preavviso, Lily si alzò in piedi e disse frettolosa:-Vado io-. Tutti la fissarono stupefatti, in particolare James. Quest’ ultimo era rimasto a bocca aperta, perplesso.
Intanto Lily non perse tempo e si catapultò in cucina. Aveva proprio voglia di stare un po’ lontana da James e aveva colto al volo l’ occasione.
Del resto, non le dispiaceva dare una mano alla signora Potter. Lei non centrava assolutamente con il casino combinato da suo famiglia.
Non dovresti centrare nemmeno tu, non dovrebbe importare nemmeno a te …
E’ normale che mi importi, insomma, mi ha mentito … ribatté la parte razionale di Lily, ma la vocina continuò imperterrita: Sicura che sia solo per quella?Non è che a te importi proprio James stesso?
Non dire stupidaggini, Lils…
-Oh, ciao!Lily, giusto?Potresti chiamarmi mio figlio?- domandò sorridente la signora Potter, ma Lily rispose:-Non c’ è ne bisogno, posso darle una mano io … -
-E’ molto carino da parte tua, ma non posso permettere a un ospite di…- stava spiegando Dorea, ma Lily disse gentilmente:-Non si preoccupi, mi fa piacere aiutare …- .
E anche se quello non era l’ unico motivo, era vero. A Lily piaceva molto rendersi utile ed era contenta di dare una mano agli altri.
Così iniziarono a lavare i piatti, ovviamente con la magia. Facevano vuotare da solo il sapone e il detersivo sui piatti, poi una sciacquata, infine una bella asciugata …
-James mi ha detto che sei brava in Pozioni- disse Dorea per attaccare discorso. Lily la guardò sorpresa:-James le ha detto questo?-
-Si..ed è vero?- domandò Dorea,  e Lily disse arrossendo lievemente:-Si... è la mia materia preferita...-
-James invece la odia- sentenziò la signora Potter. Lily non disse nulla, continuando ad asciugare i piatti.
-Sei gentile a lavare i piatti, James è talmente pigro...-.
Ma perchè diavolo la signora Potter continuava a parlarle di James?!, pensò Lily scocciata, per poi dire:-Questa credenza è davvero bella-
-Oh, grazie. L' ha scelta Charlus, mio marito- disse allegramente Dorea.
Dorea stava cercando di capire cosa pensasse la ragazza del figlio. Ma finora non era riuscita ad ottenere molto, dato che la rossa non sembrava essere interessata a parlare di James.
-Questo è James?- domandò all' improvviso Lily indicando una  foto incorniciata appesa a una parete. C' era un piccolo bambino dall' aria vivace, gli occhiali e i capelli neri completamente scompigliati. Teneva in mano una macchinina giocattolo e sorrideva birbantello.
Dorea sorrise, ricordandosi di quando il figlio era bambino:-Si è lui, un bel bambino..- poi spostò lo sguardo sul James attuale, che lo vedeva attraverso la porta vetrata della cucina.
E aggiunse senza neanche accorgersene:-Alla fine è un bravo ragazzo, non è vero?-
Lily guardò James che sorrideva a una qualche battuta di Sirius, poi spostò lo sguardò sulla signora Potter, che la stava guardando a sua volta, e mormorò:-Si, lo è-.
Si rese conto di quanto era malinconica la sua voce solo dopo che aveva pronunciato una frase. Sperò davvero che la signora Potter non se ne fosse accorta, ma invano. Dorea aveva colto immediatamente il tono di voce di Lily, e stava per replicare qualcosa, ma non fece in tempo. La porta della cucina si aprì e James ne fece capolino dentro.
-Ho pensato di dover aiutare anch' io a lavare i piatti- disse James sorridendo. Dorea gli sorrise e esclamò allegramente, mentre Lily glio faceva il gesto di ucciderlo:-Bene, allora tu e Lily potete fare da soli!Allora io vado di sopra a letto...sono così stanca!-. E così, prima che Lily potesse replicare, Dorea uscì dalla stanza richiudendosi la porta di vetro alle spalle.
-Certamente, Potter, sei qui solo perchè il tuo buon cuore ti ha consigliato di lavare i piatti, giusto?- chiese Lily riprendendo a lavare i piatti. James si mise al suo fianco, e disse lavando i piatti anche lui:-Ovviamente-.
Lily sospirò:-Beh, a differenza tua, tua madre è simpatica-
-Io sono simpaticissimo, Evans...e comunque, mia madre non ha detto niente di imbarazzante, vero?-
Lily esitò, ma poi rispose:-No, non abbiamo parlato di te-. James sospirò sollevato. Non ci teneva a fare delle figure proprio ora che le cose con Lily non andavano proprio a gonfie vele.
-Oh, beh, abbiamo finito!- disse Lily con un po' troppo entusiasmo. James annuì, non troppo contento come la rossa. Quest' ultima uscì, seguita a ruota dal moro.
Quella sera chiacchierarono ancora un altro po' tutti insieme, e poi se ne andarono tutti a dormire.
Lily condivideva la stanza con Emmeline e con Carol. Si coricò sul letto e si addormentò quasi immediatamente...
Lily si trovava in alta montagna piena di neve, in piedi sul piccolo viottolo che cerchiava la montagna. Era l' alba, ed era stanca. Osservò i contorni delle piccole sfumature arancioni , rosa e azzurre del cielo...
Aveva freddo, e non aveva idea di dove si trovasse. All' improvviso, una voce la chiamò da dietro le spalle:-Lily-
Lily si girò di scatto, e si trovò di fronte James Potter. La sua espressione era seria e serena allo stesso tempo.
-James!Che ci fai qui?
- esclamò Lily sorpresa.
-Ti stavo cercando,.tu invece cosa ci fai qui?- rispose James  in un sussurro avvicinandosi a lei. Lily mormorò:-Non lo so, io...-
-Ti sei persa- concluse James avvicinandosi sempre di più a lei. Ora i loro visi distavano pochi centimentri.
-Si- sussurrò  la rossa con un filo  di voce.
-Lily- ripetè di nuovo James nello stesso tono di voce, e prima che Lily potesse replicare, lui la prese per un fianco e la baciò. Era un bacio appassionato, forte. Lily subito restò spiazzata, ma fu solo un secondo. Presto iniziò a baciarlo con altrettanta passione, infilando una mano nei suoi folti capelli neri...
Lily si svegliò di botto, tutta sudata. Era notte fonda e il silenzio regnava nella stanza. Il suo cuore batteva fortissimo. Si alzò e si affacciò a una finestra di fianco al letto. Con stupore, vide James seduto su una sedia bianca in giardino. Guardava il prato e sembrava pensieroso. Senza neanche pensarci, infilò le pantofole, una felpa, ed uscì dalla stanza, diretta al giardino di casa Potter.
  
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