Era finalmente arrivato il giorno della gita, e stavo aspettando Quinn che come al solito si faceva attendere. Harry era di fianco a me, appoggiato al mega trolley blu; controllava ansioso Whatsapp, impaziente per un messaggio di Louis, che tardava ad arrivare. Non era per niente sorpresa, dato che si sapeva della brutta fama di Louis nelle relazioni amorose, ma vedevo Harry morire dentro. Facevo tanto il saggio per le mie relazioni amorose, ma poi era fragile nella realtà, era dannatamente fragile ma si nascondeva sotto un'armatura che in realtà era ancora più fragile di lui.

“Harry, lascialo perdere. E' inutile che gli corri dietro, pensiamo a divertirci a Parigi e basta, ok?” gli presi il viso fra le mani per farlo distrarre dal cellulare. Lui mi guardò, triste.

“Lo farò solo per te, ok? Spero che Quinn si muova, o perderemo i posti migliori in aereo!” scoppiai a ridere, ma notai che aveva cambiato velocemente discorso. Sorrisi e scossi la testa; vederlo soffrire per uno stronzo non era piacevole. Mi osservai meglio nello specchio a parete del salotto; mi ero vestita in modo abbastanza semplice, eppure mi piaceva molto come stavo. Mia madre uscì dalla cucina e ci sorrise.

“Mi raccomando, fate i bravi, non bevete e non fumate, non drogatevi e non perdetevi!” Harry rise.

“Wendy, quando mai imparerai a non preoccuparti per noi?” mia mamma scosse la testa e mise il finto proncio.

“Harry, sei come un figlio per me, continuerò sempre a preoccuparmi per te! Mia figlia potrebbe portarti sulla cattiva strada!” aggrottai la fronte, provocando ulteriori risa da parte di entrambi.

“Molto carina, mamma. Ma piuttosto, papà?” mia madre si rabbuiò.

“Tesoro, lo sai, è dovuto andare presto a lavoro. Avrebbe tanto voluto salutart..” sbattei violentemente il piede per terra, spaventando sia Harry che mia madre.

“Insomma, possibile che gli importi così poco di me, mamma? Parto per due settimane e non mi degna neanche di una chiamata, un messaggio? Non provare neanche a difenderlo...perchè sai che ha sbagliato, stavolta.” mia madre continuò a torturarsi le mani, quando pensò Harry a risolvere parzialmente la situazione.

“Non pensarci adesso, Janis. Sicuramente ti chiamerà, ok? Lo farà di sicuro.” gli sorrisi tristemente, perchè sapevamo entrambi che non l'avrebbe fatto. Salutai velocemente mia madre, e uscii mentre Harry mi teneva stretta sotto il suo braccio.

“Non so cosa farei senza di te, Haz. Davvero. Probabilmente mi sarei suicidata tempo fa.” lui rise.

“Se non fossi gay, cara Janis, ti sposerei subito. All'istante. Anche adesso. Chiamerei un prete a caso e due testimoni, anche i tuoi vicini vanno bene, e organizzerei un matrimonio lampo.” sorrise e capii che non scherzava. Io ed Harry avevamo sempre saputo che il nostro rapporto andava oltre l'amicizia, oltre la fratellanza, ed era amore allo stato puro. Ma ci conoscevamo talmente bene, che sarebbe stato come sposare noi stessi. Per questo non mi piaceva Harry. Lui sarebbe stato sicuramente il ragazzo della mia vita, ma io cercavo altro; io ancora vagavo alla ricerca dell'amore della mia vita, e sembrava impossibile trovarlo.

“Anche io Harry, se tu non fossi gay ti bacerei adesso. In questo preciso istante.” lui rise e mi scoccò un bacio sulla fronte, in maniera protettiva. Harry era geloso, protettivo e possessivo. Sapevo che avrebbe fatto fatica a tollerare un mio fidanzato, qualcuno con cui condividermi. Eppure non mi amava come fidanzata. Il nostro rapporto era qualcosa di strano, ed estremamente ambiguo. Eppure ci andava bene così.

Nel frattempo arrivò Quinn insieme a sua madre, vestita in una maniera impeccabile; la ammiravo per il suo gusto in fatto di moda, e non era un mistero che volesse fare la stilista.

“Sù piccioncini, andiamo che siamo in ritardo! Denise ci aspetta all'aereoporto!” io ed Harry salimmo. Ovviamente Quinn appena mi vide, sorrise e mi domandò della sera precedente.

“Adesso come farai? Voglio dire, hai baciato la cotta storica di Denise, e solo io so che tu eri la Vedova Nera! Zayn ti cercherà di sicuro...” sbuffai.
“Zayn non mi cercherà. Non gli interesso. E' stato uno stupido bacio, ed eravamo ubriachi...” Harry mi interruppe.

“Tu eri ubriaca, ma lui no. Ed era in panico quando è venuto a cercare Louis. Era tutto un 'ohhh dove sarà la mia vedova del cuoreee la mia anima gemellaaa devo scoprire chi èèèè' e cose del genere. Da voltastomaco.” Quinn rise insieme ad Harry, e io iniziai a pensare.

Davvero importava così tanto a Zayn? Avevo appena smaltito i postumi della sbornia, anche se ogni tanto un mal di testa riecheggiava nella mia mente, e avevo dei ricordi offuscati della sera precedente, ma mi ricordavo una sensazione così fottutamente perfetta quando lui aveva poggiato le sue labbra sulle mie. Facevo davvero così schifo?

Smisi di pensare quando sentii Quinn interrompere la sua chiaccherata con Harry e dirmi di scendere. Davanti all'aereoporto c'era un fiume di gente, probabilmente tutti che partivano per lavoro; all'interno invece c'era la nostra classe con alcuni docenti. Riconobbi Denise fra la folla; aveva un bellissimo vestito floreale e i capelli mori le ricadevano sulle spalle, fluenti e morbidi. Mi sentivo così in colpa, diamine.

Era tutto così irreale, perchè sia io che Harry trasalimmo; infatti ai margini della folla c'erano Louis e Zayn, l'uno accanto all'altro. Il mio sguardo si incrociò con quello del moro, e temetti che mi riconoscesse. Lui sembrò sorpreso, poi confuso, poi scosse la testa e tornò a parlare con Louis.

“Quant'è bello...” sospirò Harry, riferendosi a Louis.

“E' perfetto.” dissi io, riferendomi a Zayn. Quinn mi sorrise comprensiva.

“Non lo odiavi, prima?” la guardai male.

“Quinn, dopo quel bacio io mi sono finalmente sentita a casa, capisci?” lei mi posò una mano sulla spalla.

“Devi dirlo a Denise, assolutamente. Non puoi nasconderglielo.” abbassai la testa.

“Hai ragione.” fui distratta da Zayn però, che con le mani in tasca si avvicinava a Denise. Oddio, aveva scoperto tutto. Oh merda. Mi avvicinai anche io trascinandomi dietro Harry, che dovette correre per stare al mio passo. Sentii chiaramente tutto il discorso.

“Ehi, sei Denise giusto?” lei arrossì violentemente, poi annuì.

“Beh, ieri sera ho baciato la Vedova Nera, penso che tu lo sappia...” Denise annuì di nuovo. 'ecco' pensai, 'ora le dice; ehi, era la tua migliore amica, idiota!'

Zayn le si avvicinò, sfiorandole il lobo dell'orecchio con le labbra. Qualcosa si scosse dentro di me; gelosia? Andiamo, non potevo essere gelosa di un ragazzo che avevo baciato una sola volta.

Sentii appena il sussurro che pronunciò il moro rivolgendosi a Denise, e il mio cuore si ruppe in mille pezzi.

“Sappiamo entrambi che tu eri la Vedova Nera...ed entrambi sappiamo quanto è stato bello. Perciò, perchè non possiamo conoscerci meglio?” sentii la mano di Harry stringersi sulla mia, mentre mi sentii uno schifo. Possibile che Zayn avesse scambiato Denise per me? Avrei dovuto sentirmi terribilmente sollevata, dato che ciò che temevo era l'ira di Denise: ora che secondo Malik lei era la Vedova, i miei problemi si sarebbero azzerati. Ma era davvero così semplice, o c'era qualcosa sotto? Mi sentivo terribilmente inadeguata, e non capivo nemmeno perchè. Perchè mi ritrovavo a desiderare Zayn? Perchè volevo che mi riconoscesse e che mandasse a quel paese Denise?

Era mezz'ora che eravamo in volo; in teoria accanto a me doveva esserci Denise, che però all'ultimo momento, ancora euforica per essere stata scambiata per la Vedova Nera, mi aveva dato buca per accomodarsi di fianco a Zayn. Lui la guardava con un sorriso, palesemente finto, mentre Denise ridacchiava e parlava, narrando qualche strano anneddoto su di lei. Accanto a me c'era Harry, che si era addormentato sulla mia spalla. Presi ad accarezzargli i ricci castani, sentendomi osservata. Mi voltai di scatto e vidi lo sguardo fisso di Tomlinson sulla mia nuca. Era lo stesso sguardo con cui avevo guardato Zayn all'aereoporto. Gelosia. Gli sorrisi amichevolmente: era bello sapere che a Louis importava di Harry, nonostante quello che pensassi su di lui; era risaputo il fatto che Tomlinson non amasse i rapporti a lungo termine e che amasse la libertà, e speravo che con Harry si sarebbe comportato in maniera diversa.

Davanti a me Quinn leggeva annoiata un Cosmopolitan di due mesi prima, cerchiando gli outfit che voleva riprodurre; aveva una passione sfrenata per la moda. Eppure, si ostinava a studiare in un anonimo liceo e non in una prestigiosa scuola di moda che era nella nostra città da qualche tempo.

Sentii Harry muoversi sulla mia spalla, e decisi di provare ad addormentarmi anche io; passarono pochi minuti, e caddi in un sonno profondo.


Sono ancora viva! Perdonate l'immenso ritardo con cui pubblico questo capitolo microscopico e piattissimo, ma la scuola mi sta facendo impazzire! Come forse sapete, essendo una 99 quest'anno ho l'esame di terza media e mi sto districando fra le innumerevoli tesine, percorsi, collegamenti e quant'altro. Oggi avrei dovuto studiare ma ci ho rinunciato, e ho deciso di scrivere questo capitolo schifoso, giusto per non lasciarvi a bocca asciutta!
In questo capitolo non succede granchè, scopriamo solo che Zayn ha dato retta a quell'idiota di Louis e ha creduto che la vedova nera fosse Denise D:
Amo i Jarry, boh, se non fossi proZayn li amerei alla follia assieme *-*
Ne approffitto anche per ringraziare le 4 persone che hanno recensito gli scorsi capitoli, e ciaomaljk che l'ha messa fra le preferite; poi ringrazio le 2 persone che hanno messo fra le preferite, e le 2 che hanno messo fra le seguite la mia OS Scars, che vi consiglio di leggere.
Ho aggiunto altre due storie, due mini long che però potrebbero diventare long se verranno apprezzate; sono More Than Friends e 27 September, le trovate entrambe sul mio profilo.
Vi ringrazio di tutto, e PERDONATEMI se aggiornerò a fine giugno/inizio luglio ma gli esami mi uccideranno!
PS: Una recensione sarebbe graditissima :) vi lascio la foto della mia Janis!
Becky