Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: She loves writing    10/06/2013    4 recensioni
Ellie e Zayn, again.
Si sono trovati per caso, persi di vista, poi ritrovati, per stare insieme forse per sempre.
Entrambi più forti di prima, anche se è solo un illusione.
I mostri del passato sono ancora lì che, dopo essere stati messi da parte per sei anni, decidono di tornare fuori.
E se a questi ci fosse qualcosa di nuovo? Responsabilità troppo grandi per entrambi, intrusioni, litigi..
Eppure ogni cosa sembra perdere importanza quando sono insieme.
Le braccia di uno sono la salvezza dell'altro, il loro amore li tira avanti, gli dà qualcosa in cui credere e allora cosa gli manca per essere felici?
-"You're my reason to be"'s return.
Genere: Generale, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'I'll find the words to say.'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A





Too soon.





L’edificio che si innalzava di fronte a noi era di una tristezza infinita. Non solo mi riportava in mente fin troppi episodi spiacevoli, aveva anche un non so che di macabro.
Le pareti di un azzurro spento, si trovava in un posto piuttosto isolato, immerso nel totale silenzio.
Tanto che quando il mio cellulare squillò, l’eco della suoneria si espanse nell’aria, mettendomi paura.
“Pronto?” Risposi velocemente, mentre mi stringevo nel giaccone e mi avvicinavo un po’ più a Zayn.
“Ellie! Come va?” Sorrisi leggermente, mentre la voce squillante di Allyson mi metteva allegria.
“Tutto bene, te?”
“Bene, che fate oggi?”
“Non lo so ancora, Melanie esce a mezzogiorno e dieci e.. in realtà non lo so, non abbiamo ancora deciso niente..”
“Io e i ragazzi stavamo pensando di andare in spiaggia, venite con noi?”
“In spiaggia? Con questo tempo?”
“Non fa tanto freddo.. E comunque lì c’è il sole.” Tentò.
“Ne dubito. In ogni caso, non lo so Ally, ti faccio sapere più tardi.”
“Va bene, nel caso domani mattina passo da te, volevo parlarti di una cosa..”
“Certo, non c’è problema. Ci vediamo, ciao bella.” Lei rise.
“Ciao splendore.”
“Voleva andare in spiaggia? A Brighton?” Chiese Zayn. Annuii, alzando le spalle.
“Vediamo come vanno le cose, poi decidiamo se raggiungerli o meno, ok?”
“Grazie.” Mi limitai a rispondere, sorridendogli. Mi passò un braccio sulle spalle, lasciandomi un bacio sulla tempia.
“Entriamo?”
“Non lo so..”
“Amore?” Alzai lo sguardo verso di lui.
“Va tutto bene, ci sono io qui.” Mi rassicurò, per la centesima volta. E non potei fare a meno di credergli, quindi annuii.
“Andiamo.” Sussurrai, ancora un po’ incerta, ma più determinata di prima.
Avrei rivisto mia madre, dopo sei anni.
E quella cosa mi spaventava da morire, forse non ero ancora pronta. Forse non era il momento giusto.
Ma mia madre sarebbe dovuta uscire il giorno prima e noi eravamo già in ritardo, rimandare ancora non avrebbe avuto senso.
Per cui, respirai profondamente, prima baciare Zayn ed entrare nella clinica che per sei lunghi anni aveva ospitato mia madre.
Nemmeno cinque minuti dopo, mi ritrovai davanti una Jade Evans abbastanza invecchiata, ma comunque con quella nota accesa negli occhi.
“Cerca qualcuno?” Mi chiese subito, lanciandomi una strana occhiata.
“Sono Ellie. Corwell.” Il suo viso sembrò illuminarsi e sorrise allegra.
“Ellie, cara! Come stai?” Chiese.
“Bene, grazie.”
“Mi fa piacere, l’ultima volta non era così.” Ricordò.
“Ho saputo che sei finita in ospedale, cos’era successo?” Chiusi gli occhi.
“Un.. piccolo incidente, ma ora è passato, sto bene.” Risposi.
“Ti vedo più rilassata.”
“Già.” Concordai, mentre cercavo di scacciare quei ricordi.
“Ho splendide notizie.” Disse subito.
“Tua madre sembra completamente guarita. E’ un record per noi, anche se sembrano tanti, sei anni sono davvero niente per quella cura.” Ammise, non tranquillizzandomi. Se ci avevano messo meno tempo, significava che c’era qualche possibilità che mia madre non fosse cambiata ancora?
Zayn strinse la presa sulla mia mano, provando a darmi conforto.
“Oh ciao!” Lo salutò Jade, accorgendosi solo ora della presenza del moro al mio fianco.
“Salve.”
“Jade Evans, piacere.”
“Zayn Malik, sono il ragazzo di Ellie.” Mi sorrise.
“Ah, che bello! Che ne dite di un caffè? Tua madre sta ancora finendo di fare le valigie..” Continuò la donna, indicando con un cenno del capo il lungo corridoio.
Tremai al pensiero che mia madre fosse a pochi passi da me.
“Va bene.” Acconsentii infine, provando a concentrarmi su altro.
“Allora, dove sei stata in questi anni?” Chiese curiosa Jade.
“A Londra, ho solo cambiato casa.”
“Vivi da sola?”
“Con lui.” Guardai Zayn, pensando a quanto la situazione fosse cambiata. Avevo sempre creduto che la fortuna non potesse vedermi neanche in fotografia eppure da quando lo conoscevo mi sentivo la ragazza più fortunata del mondo.
Era come se tutto il peso che avevo addosso si fosse alleggerito di colpo, Zayn mi metteva una calma assurda eppure allo stesso tempo mi travolgeva e sconvolgeva, come se dentro di me fosse appena passato un uragano.
Mi ritrovai a pensare che lo amavo smisuratamente, senza limiti e senza paura.
“Oh, da quanto vi conoscete?” Chiese Jade, riportandomi alla realtà.
“Sei anni.” Lei annuì, forse un po’ sorpresa dalle coincidenze, sorseggiando il caffè macchiato che aveva appena preso ad una macchinetta.
“State insieme da così tanto?”
“Si.” Mi limitai a rispondere, sperando di placare la sua curiosità.
“E come farai con tua madre ora? Se non mi sbaglio, la casa è stata venduta, no?”
“Si ed in realtà non lo so. Credo che alloggerà in un albergo, fin quando non troviamo un appartamento..”
“In un albergo?” Ripetè.
“Io.. Non credo sia il caso di farla stare a casa nostra.”
“Ellie, ti assicuro che è guarita, non ha più nessun..”
“Non è solo per me. E’ che.. Non viviamo proprio da soli, ecco.” Lei mi guardò confusa.
“Abbiamo una figlia.” Spiegai, sperando non chiedesse altro.
“Di quanti anni?” Domandò invece, con gli occhi che brillavano.
“Tre.” Stava per parlare di nuovo, quando un uomo la interruppe.
“Jade, Jennifer è pronta..” Sussultai al sentire il nome di mia madre.
“Arrivo.” Disse lei, sorridendogli, per poi rivolgersi di nuovo a noi.
“Se non te la senti va bene, lì c’è il telefono, però pensaci tesoro, stare da sola non la aiuterà.” Continuò.
“Vado a prenderle le valigie.” Concluse allontanandosi. Quando entrò in una porta infondo al corridoio, mi accorsi di aver trattenuto il fiato negli ultimi cinque minuti.
“Amore?” Guardai Zayn, provando a sorridere.
“Sei ancora agitata?” Scossi la testa, distogliendo lo sguardo. In un secondo mi ritrovai avvolta tra le sue braccia.
“Va tutto bene.” Quante volte me lo aveva ripetuto, soprattutto ultimamente? Mi ostinavo a non credergli, ma ogni volta che lo aveva detto, una parte di me pensava che avesse ragione. Che andasse davvero tutto bene. Ed anche questa volta, non si era smentita.
“Lo so.” Risposi. E in quel momento, li, tra le sue braccia, mi sentii davvero al sicuro. Come se fossi indistruttibile, solo perché c’era lui a difendermi. E non avrei cambiato quella sensazione con niente al mondo.
“Grazie.” Dissi quindi, infine. Le sue labbra si posarono sulla mia testa. Lo sentii sorridere, prima di allentare la presa. Lo strinsi più forte a me, perché non ero ancora pronta a lasciarlo andare e ad affrontare tutto il resto. Fu un colpo di tosse a farci allontanare.
“Ehm.. Ellie?” Chiusi gli occhi un istante, prima di riaprirli. Guardai Zayn, che con gli occhi socchiusi, fissava un punto alle mie spalle, quindi mi arresi e mi voltai. Accanto a Jade c’era una donna che non assomigliava per niente a mia madre.
Aveva i capelli di un nero lucente e due occhi verdi brillanti. Era.. bella, ma per niente simile al ricordo che avevo di mia madre. La squadrai da capo a piedi e quando incrociai di nuovo i suoi occhi, notai le sue lacrime.
“Non ce la faccio Jade, scusa.” Disse, prima di voltarsi e tornare in quella camera. Guardai la dottoressa avanti a me con la fronte corrugata in un espressione confusa.
“Jennifer aspetta!” Urlò lei guardando verso il punto in cui era sparita quella donna. Mi sentii quasi svenire quando capii che quella era proprio mia madre.
Sentii due braccia sostenermi, prima che i miei occhi si chiudessero.

Quando mi svegliai, credo più o meno dieci minuti dopo, ero stesa su tre sedie e qualcuno mi stava tenendo le gambe alzate. Un paio di labbra mi sfiorarono la fronte, poi riuscii a distinguere il viso di Zayn che mi sorrideva dolcemente.
“Tutto bene?”
“S.. Si. Cos’è successo?”
“Sei svenuta.” Feci roteare gli occhi.
“Fin qua ci ero arrivata anch’io, genio.” Commentai. Lui ridacchiò e mi chiesi cosa ci fosse di divertente.
“Allora?” Chiesi.
“Allora cosa?” Sbuffai.
“Sei svenuta all’improvviso, se non lo sai tu tesoro..” Disse.
“Sei d’aiuto insomma.”
“Sempre amorevole, vedo..” Notò.
“Quando vuoi.” Sorrisi sarcastica, prima di mettermi seduta. Mi guardai intorno, le pareti verde mela e il viso preoccupato di Jade mi fecero tornare in mente il motivo per il quale ero lì.
“Era.. Era lei?” Chiesi alla donna che mi stava di fronte, sporgendomi leggermente verso di lei. Annuì abbassando lo sguardo.
“Non pensavo avesse reagito così, scusa.”
“Non è colpa tua.” Dissi.
“No, però mi dispiace. Credevo fosse pronta, però evidentemente c’è ancora qualcosa che non va..”
“Non preoccuparti, forse è meglio così..” Le ultime parole le dissi in un sussurro.
“Scusa.” Si limitò a ripetere lei. Alzai le spalle.
“Quindi ora che facciamo?”
“Ora vado a parlare con lei, voi potete tornare a casa, non credo che per oggi voglia uscire.” Disse indicando con un cenno del capo la stanza in cui si era chiusa mia madre. Annuii.
“Vi chiamo appena so qualcosa.”
“Grazie.”
“Di niente, ci sentiamo tesoro. E riposa, non vorrei che svenissi di nuovo!” Disse salutandomi con due baci. Poi sparì nel corridoio. Sospirai, prima di guardare Zayn.
“Come ti senti?” Chiese lui.
“Bene, credo. Andiamo?” Lui mi tese la mano in risposta. La afferrai e mi alzai di slancio, finendo tra le sue braccia. Lo abbracciai, non riuscendo a trattenere le lacrime.
“Va tutto bene.” Ripeté.
“Vieni, ti porto a fare un giro.” Disse, lasciandomi un veloce bacio a stampo. Annuii.
“E non piangere. Lo sai che amo vederti sorridere, anche quando sei acida.” Concluse strappandomi una risata. Uscimmo entrambi, diretti verso l’auto.
“Zayn?” Lo bloccai prima che entrasse.
“Si?”
“Grazie.”
“Non dirlo neanche per scherzo.” Mi avvicinai di più.
Non c’è nessun altro posto in cui vorrei essere se non proprio qui con te, ricordi?” Chiesi, ripensando alla canzone che avevamo scritto al campo estivo.
Hai rubato il mio cuore con un solo sguardo.” Continuò, esattamente come sei anni prima. Non so perché mi fosse venuta in mente in quel momento, non c’entrava niente con il contesto in cui ci trovavamo, ma era come se una parte di me avesse bisogno di dirglielo.
“Ti amo.” Soffiarono le mie labbra sulle sue.
“Dovresti essere illegale, Corwell.” Risi.
“Le solite frasi fatte, Malik.”
“Ti amo anch’io.” 







Tadaaaan (?)
Che ve ne pare?
Grazie a chi ha deciso di continuare a seguire questa storia,
significa davvero tanto per me skdn
vi adoro, punto. hhahaha
Niente, per parlare con sua madre Ellie dovrà aspettare
ancora un po'..
E nel prossimo capitolo tornerà tutta la banda :')
Va bien, vi lascio, a presto!
Bacii <3 C.


Ps. l'ho già detto che amo Zayn? *^* 

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: She loves writing