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Autore: bluecoffee    10/06/2013    2 recensioni
Tre parole che descrivono la persona che ti piace.
Lui era diverso.
Lui era misterioso.
Lui era sempre pronto a farle la battutina quando entrava in negozio e che le strappava un sorriso.
Lui era lui stesso.
Tre parole che descrivono la persona che ti piace.
Lei era strana.
Lei era ancora una bambina.
Lei era sempre pronta a salutarlo con un piccolo inchino ed uno sguardo di rimprovero quando non spegneva la sigaretta prima di entrare.
Lei era lei stessa.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                                                                                                                                                           "Sperando che il miracolo in grado di cambiare 
                                                                                                                                                                                                              la mia vita si ripeta.
                                                                                                                                                                                                                                                   E forse, solo forse, si ripeterà
                                                                                                                                                                                                               [Nicholas Spark - le pagine della nostra vita



La lettera era stata una sorpresa. Zayn non se lo aspettava. 
Ovviamente, gli aveva fatto piacere riceverla, così inaspettatamente. Mentre la leggeva aveva sorriso, aveva quasi le lacrime agli occhi per le troppe risate che gli erano involontariamente uscite. Era stata simpatica come cosa, soprattutto perché mostrava quella parte ancora infantile e timida di Bente, quella naturale, che non era nascosta da niente, se non da un pezzo di carta scritta che le faceva da lenzuolo.
E mentre la leggeva se l'era immaginata china sulla scrivania, con la lingua fuori, troppo concentrata a scrivere in maniera leggibile e provando ad eliminare errori grammaticali dovuti alla distrazione.
Gli aveva detto che era attraente, che le piaceva. Le aveva detto che era monotono e Zayn scosse la testa, perché sapeva che nel suo piccolo Bente aveva ragione: era veramente monotono. Però, in fondo, non era colpa sua, ma delle sue abitudini, che erano diventati quasi regole da rispettare. Comprava sempre lo stesso modello di occhiali perché gli piacevano come gli andavano addosso, sceglieva sempre le moto alle macchine perché non aveva mai sopportato i luoghi chiusi, ascoltava sempre gli Oasis perché in ogni canzone c'era come una parte di lui e lo tranquillizzavano. Quando pioveva, aveva provato a guardare altro, ma alla fine aveva sempre preferito Fast and Furios quattro perché era quello che non lo annoiava nonostante lo sapesse a memoria. Per il resto, non si era mai accorto che canticchiava sempre il ritornello della prima canzone della sua playlist e non ci aveva mai fatto caso quando andava a comprare le sigarette che tornava sempre a casa con un pacchetto da venti di Lucky Strike blu.
Bente aveva osservato cose che lui non aveva mai osservato di lui stesso e sapeva cose che sua madre non smetteva mai di raccontare. Però con Bente era diverso: lei se l'era ricordate quelle cose e gliele aveva scritte.
Samantha aveva appena finito di leggere la lettera che Zayn aveva riceuto che sospirò sporgendosi in avanti e poggiando la testa sopra il tavolo del ristorante vicino all'università.
"Tutto bene?" domandò il ragazzo osservando l'amica.
Samantha riprese in mano la lettera e gliela mise davanti gli occhi: "Questa ragazza è stata dolcissima, bravissima e, nonostante gli errori grammaticali che poteva risparmarsi!, ha scritto la cosa più bella che io abbia mai letto."
Zayn rimase in silenzio ad osservarla, mentre la bionda si ricomponeva, lasciando la lettera sul tavolo e prendendo in mano la forchetta.
"Comunque ha ragione sui tuoi libri sbagliati" sorrise, addentanto due penne condite con pomodoro e scaglie di mozzarella.
"Non è vero. Li scelgo dai titoli, come fai tu!"
"Infatti anche i miei dopo un po' fanno schifo. L'unico decente è stato quello che mi ha consigliato la tua biondina quando sono andata a consegnare della posta a tua madre."
Zayn fece spallucce. Anche lui aveva letto quel libro e gli era piaciuto, ma era troppo orgoglioso per ammettere che era stato il miglior libro mai letto che era uscito dal negozio di sua madre.
"Secondo te che dovrei fare ora?" domandò il ragazzo guardando negli occhi Samantha, che sorrise come una bambina piccola e riprese a mangiare indifferente subito dopo.
Ed in quei momenti Zayn aveva il terrore dei pensieri perversi della sua amica, barra coinquilina.



 
Bente sbadigliò e si stropicciò un occhio.
Aveva appena riconosciuto la stanza del suo migliore amico, quando si rese anche conto che tutta quella calura improvvisa era dovuta al corpo di Niall che stava praticamente avvinghiato a quello della ragazza, che sorrise e scompigliò i capelli biondi del ragazzo al suo fianco.
"Buongiorno, piccioncini!" le teste di Liam ed Harry, i due coinquilini di Niall, fecero capolino dalla porta ed entrambi fissavano i due ragazzi ancora sdraiati a letto.
Bente si alzò sui gomiti, facendo attenzione a non svegliare Niall che continuava a dormire, con la testa poggiata sul petto della ragazza, e quando vide gli sguardi curiosi dei due scosse la testa rassegnata.
"Dorme ancora il piccolo?" chiese Liam.
Bente annuì e sbadigliò gutturalmente, senza preoccuparsi di mettere una mano davanti alla bocca.
Harry entrò nella stanza e si sedette sulla sedia della scrivania, facendo un giro completo e fermandosi poi a guardare prima il viso assonnato di Bente e poi il viso completamente rilassato ed addormentato del suo amico. Poi sorrise, "A che ora siete rientrati ieri, dal concerto?"
"Erano le due e mezzo. Siamo venuti via prima perché Niall stava per addormentarsi e non era il caso" disse scuotendo la testa e ricordando la sera precedente, quando durante il concerto che erano andati a vedere di un piccolo gruppo poco conosciuto, Niall stava per addormentarsi seduto sulla sedia rossa di plastica.
Liam rise, tappandosi poi la bocca con una mano. 
"Sempre il solito" ammise Harry e Bente acconsentì con un cenno del capo.
Bente sorrise ed abbassò lo sguardo sul suo petto, dove beatamente Niall poggiava la testa e dormiva tranquillamente, nonostante le risate degli amici e le chiacchiere dei ragazzi. Il respiro della ragazza era regolare, così come quello di Niall, che cingeva la vita di Bente con le braccia e vi si teneva ancorato.
"Comunque, - Liam era entrato nella stanza e si era poggiato alla scrivania, con le braccia incrociate al petto e guardava i due ragazzi a letto - non sarebbe male averti in giro per l'appartamento tutti i giorni" osservò sorridendo.
Bente sorrise di rimando e scosse la testa: "Verrebbe lui tutti i giorni a casa mia, sarebbe inutile.
Harry e Liam si lasciarono andare ad una risata sguainata e mentre Bente li guardava con sguardo di rimprovero, ma con un sottile sorrise dipinto in viso, Niall aveva iniziato a mugugnare qualcosa, muovendo il braccio sinistro incastrato sotto la schiena della bionda.
"Buongiorno" tentò Niall, tra uno sbadiglio e un altro, intento a muovere il braccio con ancora gli occhi chiusi e la voce impastata dal sonno.
Bente ridusse gli occhi a due fessure e fulminò con lo sguardo Harry e Liam, che guardavano Bente impegnata a sbuffare, mentre inarcava la schiena per rendere possibile l'utilizzo del braccio dell'amico.
"Buongiorno bella addormentata nel bosco" lo schernì Liam, avvicinandosi al letto e scompigliando i capelli dell'amico, che ancora con gli occhi chiusi, provava a prendere coscienza del mondo che lo circondava.
"Sarebbe il caso che ti svegli. - si intromise Harry, avvicinando la sedia al bordo del letto - Stiamo aspettando solo te che apri gli occhi."
Niall lentamente riprese coscienza di sé stesso ed aprì gli occhi, stropicciandoli appena e scostandosi da Bente, che si era tirata a sedere ed aveva poggiato la schiena sulla testata di morbidi cuscini del letto ad una piazza e mezze che sovrastava in quella stanza forse un po' piccola.
Niall si mise a sedere, vicino all'amica, e guardò spaesato i due coinquilini che continuavano a fissare dubbiosi Bente e Niall.
"Fortuna che non era successo niente" ammise Harry alzando un sopracciglio e facendo il verso a Bente.
Liam al fianco del riccio guardava Bente in segno di acconsenso ed alludeva al petto nudo di Niall e l'elastico dei boxer neri in bella vista, che risaltavano dal lenzuolo azzurro. 
Bente sbuffò e fece roteare gli occhi azzurri.
Niall, intanto, aggrottò le sopracciglia e fece vagare lo sguardo da Liam ad Harry a Bente, non sapendo di ciò che i suoi amici avevano detto alla ragazza mentre lui ancora dormiva. Poi, però, abbassò lo sguardo sul suo petto nudo e ricordò del rumore del battito regolare di Bente ed improvvisamente capì: "Ma siete due idioti! - ammise il biondo alzandosi dal letto ed indossando una canotta bianca sopra il pantalone della tuta con il quale era andato a dormire. - Che diavolo avete in testa?"
Bente sorrise e spostò il lenzuolo leggero da sopra le gambe magre, scoprendole quasi completamente e mostrando il pantaloncino del pigiama verde pistacchio. Si mise in piedi e sorrise beffarda ad Harry, che subì un buffetto in testa da Liam e poi da Niall, rimanendo seduto mentre i tre ragazzi uscivano dalla camera da letto ed andavano in cucina a fare colazione.
Bente velocizzò il passo e si sedette su una sedia, vicino a Liam: "Come va con Summer?" domandò curiosa, beccandosi un'occhiataccia da Niall.
"Tutto bene" sussurrò Liam, diventando improvvisamente rosso in viso.
Bente sorrise e gli lasciò un leggero bacio a stampo sulla guancia ridacchiando, prima di alzarsi nuovamente da tavola e raggiungere nuovamente la camera da letto di Niall, intenzionata a chiamare Harry, per poter fare colazione tutti e quattro insieme. Una volta arrivata in camera, vide Harry ancora seduto alla sedia girevole e si avvicinò al ragazzo, scompigliandogli i ricci morbidi e sorridendo sulla sua guancia: "Sarebbe il caso di venire a colazione con noi, non credi?" domandò, posando i suoi occhi azzurri su quelli verdi del ragazzo.
"Andiamo" annunciò il riccio, alzandosi e superando Bente di una decina di centimetri.
Entrambi si sorrisero e raggiunsero Niall e Liam in cucina, che avevano preso a parlare di Summer, mentre Liam arrossiva e si infuriava, Niall ed Harry continuavano a prenderlo in giro.
Quello era il posto che Bente amava. Niente era monotono, eppure un po' di monotonia la avrebbe voluta avere nella sua vita.
Zayn era la monotonia che lei cercava. Lo sapeva. Niall glielo aveva sempre detto.







sono un disastro!
avevo detto che avrei aggiornato stamattina, ma è stato un trambusto e non ci sono riuscita.
però eccomi qui :) di lunedì come promesso!
come state, bellezze?
io bene. forse un po' assonnata per il weekend ''strano'', ma felice perché mi è nata una puledrina!
si chiama Pretty Star e non c'entra niente con tutto ciò!
ahahahaha.
come vi sembra il capitolo?
direi che si inizia a fare un po' più sul serio nel prossimo capitolo, che non so quando verrà postato!
sinceramente non so che dire...
direi che questa storia mi sta prendendo abbastanza e ....
non lo sooo!!
sto in ansia perché la mia migliore amica ha appena iniziato una fanfiction che già amo e che sto leggendo in anteprima e mi ha messo addosso la curiosità!
della mia non so che dire perché io amo Bente e Zayn insieme, però mi sto affezionando un sacco anche a Bente e Niall!
ora vado che senno finisco per sclerare :)
alla prossima <3

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