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Autore: Hana S    10/06/2013    1 recensioni
La vita dei tre fratelli scorre serena sull'Isola Dawn, ma c'è qualcuno nella foresta insieme a loro, Ace l'ha capito. Uno strano essere vola nell'oscurità. Un canto nella notte e il loro incontro.
Genere: Malinconico, Mistero, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Monkey D. Rufy, Nuovo personaggio, Portuguese D. Ace, Sabo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAP. 5 – A presto Sabo

Nella casa sull’albero tutti si svegliarono di soprassalto, Ace era pallido in volto e tremava; Sesamo si avvicinò e li mise la zampa sulla mano sinistra.

“È tutto apposto, dormi tranquillo” all’istante Ace si calmò e tornarono tutti a dormire, quasi colti da un incantesimo.

Il cagnolino si allontanò dai tre ragazzi, che ora dormivano pacificamente, e si mise a fissare il cielo, pensava a casa, pensava a Sorako e a ciò che quell’uomo le stava facendo passare ed al legame tra Ace e la sua amica.

“Possibile che siano uniti così profondamente?... ” pensava Sesamo nella note silenziosa.

 

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“So-chan? …” le due bambine cercavano di rianimare la piccola “… ti prego So-chan, non ci lasciare” Silly piangeva e singhiozzava.

“Ti prego amica mia, svegliati” Simphony, in ginocchio, teneva il capo dell’amica sulle gambe e piangeva. Avevano visto l’intera scena dallo spiraglio lasciato dalla porta socchiusa e appena il vecchio uscì, si intrufolarono nella stanza. Avevano pulito il volto dell’amica da sangue e avevano cercato di farle bere un po’ d’acqua, ma lei non reagiva.

La porta era aperta, lui era sicuro che non sarebbe scappata, ma nessuno vietava a loro di portarla fuori. Simphony, la più forte delle due, si caricò l’amica sulla schiena e mandò avanti la sorella per vedere se la via era libera.

Arrivarono sul ponte della nave, erano sicure che ce l’avrebbero fatta.

“Ve ne andate così presto? ” una risata inquietante echeggiò nell’aria, ed un’ombra le attaccò.

Sorako cadde dalla schiena di Simphony e le bambine finirono tutte e tre per terra a causa dell’urto con l’animale. Craig tornò alla carica ed afferrò Silly con gli artigli.

“Sorellina!”

Il loro avversario si appoggio con una zampa sul bordo della nave e con l’altra teneva stretta la piccola.

“Sean mi ha detto che Sorako non la devo toccare, ma di voi non gli interessa niente, potete anche morire per lui e qui entro in gioco io mocciose …” rise aspramente e strinse ancora di più la bambina, che spasimava dal dolore.

Si udì un colpo di pistola ed il volatile cadde sul ponte della nave, permettendo a Silly di liberarsi.

La bambina guardò la sorella, poco distante da lei, aveva una pistola in mano, presa dalla cabina dove si trovava Sorako. Lasciò cadere l’arma e cadde sulle ginocchia, si strofinava gli occhi pieni di lacrime.

“Non sono come i miei genitori, non sono un’assassina”

“No non lo sei” Sorako abbracciò la piccola amica che si strinse a lei.

“Ora andiamo, qualcuno ci avrà sicuramente sentito”

 

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Il giorno dopo di buon mattino si avviarono tutti al Grey Terminal, stavano discutendo per decidere cosa fare, ogni idea dei ragazzi era scartata da Sesamo che sapeva benissimo non avrebbero funzionato contro i loro nemici.

All’improvviso furono circondati dagli uomini di Bluejam, poco Ace e Luffy avrebbero visto il loro amato fratello allontanarsi, per non fare mai più ritorno.

Sesamo rimase accanto ai due ragazzi, ma Ace sapeva che Sabo se la sarebbe cavata e mandò via il cagnolino, ora loro erano prigionieri del criminale, ma lui aveva ancora qualche chance di salvare la loro amica. Il cagnolino li guardò un’ultima volta prima di incamminarsi verso la porta della città.

 

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Sorako era nascosta in un vicolo, aveva dolori dappertutto, aspettava le sue due amiche che erano in ricognizione sulla strada che dal porto arriva al Grey Terminal. Tornarono velocemente dall’amica e si nascosero in un angolo buio, non era prudente muoversi con la luce del giorno e Sorako non stava ancora bene.

Improvvisamente ebbe l’istinto di voltarsi a guardare, vide Sabo, ma con lui c’era un uomo che non conosceva e non volle andargli incontro.

Qualche minuto dopo arrivò Sesamo.

“Ho visto Sabo, dove sono Luffy ed Ace?” la bambina non capiva cosa stava succedendo.

Sesamo raccontò tutto all’amica e poi le chiese di fargli vedere il bracciale, il cagnolino appoggiò la zampa sul bracciale che subito si dissolse nell’aria. La piccola si sentì subito meglio, certo i dolori delle botte si facevano ancora sentire, ma ora riusciva a sopportarli.

“Cosa ti ha fatto – arf”

“No importa, ora che non sono più sotto l’influenza del bracciale guarirò più velocemente”

“Si, ma staremo fermi fino a domani sera, potrò così curarti, troviamo un posto sicuro e aspettiamo”

 

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Ace posò una delle casse nel luogo indicatoli dal pirata, poi guardò le mura della città. Prima aveva perso Sorako e, appena ieri, altri due amici; si voltò e vide il fratellino, non voleva perdere anche lui.

 

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Era calata la notte da un pezzo, Sorako e compagnia si aggiravano per i vicoli della città mentre un bagliore rosso si accese oltre le mura.

“Proviene dal Grey Terminal – arf”

“Abbiamo sentito delle esplosioni poco fa” trillarono in coro Silly e Simphony.

Sorako si fermò e appoggiò una mano sul terreno.

“Stai bene – arf?”

“Si non ti preoccupare, sei il miglior curatore del nostro arcipelago, no? … è solo che, sento la paura degli abitanti del Grey Terminal e l’indifferenza degli abitanti di questa città” strinse una manciata di terra “Ace e Luffy non possono muoversi, ma Sabo è in giro per la città, troviamolo velocemente e torniamo dagli altri”

Grazie ai poteri di Sorako non impiegarono molto tempo prima di rintracciare Sabo, furono felicissimi di averlo ritrovato, Silly e Simphony si catapultarono sul ragazzino abbracciandolo e baciandolo sulle guance, mentre Sesamo sghignazzava, intervenne Sorako per liberarlo e gli spiegò che avevano un piano per scappare, così si misero a correre verso le mura della città.

Corsero per qualche minuto, quando un uomo uscì da un vicolo e si parò davanti a loro interrompendoli la corsa.

“Ci siete riusciti ancora” guardò Sorako “Vedo che non hai più il bracciale … se solo penso a come è difficile trovare quegli amuleti … Ma quella tua bestiaccia … è sempre in mezzo ai piedi”

Sabo subito si frappose fra la bambina e suo nonno.

“Sorako vattene subito”

“Non ti preoccupare, so come difendermi”

La terra cominciò a tremare.

 

Qualche minuto dopo erano tutti stremati per la battaglia, ma l’uomo che voleva ostacolarli era steso a terra con una ferita alla testa.

“Maledetti, ora me la pagherete!”

Non potevano perdere tempo e rimanere li a combattere, così corsero a nascondersi. Si muovevano velocemente nell’oscurità, quando furono abbastanza lontani Sabo si fermò.

“Sorako io cercherò di distrarlo, tu e gli altri correte fuori della città”

“Sabo non possiamo lasciarti qui, Ace e Luffy aspettano anche te …”

Il bambino abbracciò l’amica “No ti preoccupare, ho intenzione di partire domani, prenderò il largo e diventerò un pirata, tu vai!”

La piccola ricambiò il gesto dell’amico, che subito dopo corse via, lo guardarono scomparire nell’oscurità, tra lacrime e auguri di buon viaggio pronunciati in silenzio.

“A presto Sabo”

 

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Angolo di Hana 

Ciao ecco a voi il quinto capitolo, non sono molto convinta del risultato, ma aspetto anche i vostri commenti. Ho messo dei trattini in modo da non creare confusione (spero di non averlo fatto) tra le situazioni che avvengono fuori e dentro la città. Piccola anticipazione, nel prossimo capitolo si scoprirà qualcosa in più sul passato della piccola Sorako. Alla prossima.

  
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