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Autore: Sa_hp    11/06/2013    4 recensioni
La Guerra era finita e tutto procedeva tranquillo...o quasi!
Dal primo capitolo:
- Non pensarci nemmeno Ronald o giuro che ti schianto!- rivolgendosi al suo ragazzo che aveva le stesse intenzioni di Harry.
- Miseriaccia Hermione! Sei la solita guastafeste!
- Cosa!? Pensi che non mi sappia divertire? – disse la ragazza, con uno strano luccichio negli occhi: c’era aria di bufera!
Non vi resta che leggere! Sa :)
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Piccoli e leggeri fiocchi di neve scendevano lentamente, andandosi a posare su ogni superfice che ostacolavala loro discesa al suolo. Ricoprivano l’erba, i rami degli alberi, le sponde del lago ormai ghiacciato.
Affacciata a una delle finestre di una delle torri più alte di quell’imponente e antichissimo castello, Minerva McGranitt osservava l’inesorabile e lento cadere della neve, nella speranza che uno di quei fiocchi bianchi potesse suggerirgli la cosa giusta da fare.
La lettera che le era stata recapitata quella mattina da un gufo sconosciuto giaceva ancora sulla scrivania. Inizialmente aveva destato curiosità, poi tristezza e infine l’aveva trascinata in uno stato di indecisione che aveva provato solo poche volte.
- Qualcosa ti preoccupa Minerva?
Una voce l’aveva distolta dai suoi pensieri, e nell’udirla la preside non poté far a meno di essere rincuorata. In effetti, avrebbe sempre potuto chiedere consiglio al vecchio dalla lunga barba che ora le rivolgeva la parola attraverso un quadro.
- Come se non lo sapessi Albus. Che dovrei fare?
- Sei tu a essere a capo di Hogwarts, non io. La decisione spetta a te.
- Sì, ma questa è una scuola non un’agenzia matrimoniale! Eppure quei ragazzi…
- Li abbiamo visti crescere. E in fondo, dopo tutto quello che hanno passato, se lo meritano, non credi anche tu Severus?
- Non vedo perché mi tiri in ballo, ma sono d’accordo con te. – rispose un’altra voce proveniente dal ritratto accanto.
- Come vedi Minerva questo è il nostro parere, ma l’ultima parola deve essere la tua.
- Eh va bene spedirò un gufo domattina con la risposta… spero solo di non dovermene pentire.

***

- Hermione! Hermione! – bisbigliava Ginny dando delle leggere gomitate all’amica che sembrava essere completamente assente. – Pss, Hermione!
- Si? – disse finalmente, distogliendo l’attenzione dalla crepa nel muro che aveva fissato fino a quel momento.
- Tutto bene?
- Benissimo Ginny. – rispose seccata. Odiava quando le rivolgevano domande del genere. Era più che evidente che non andava bene niente.
- Voglio due rotoli di pergamena riguardo la pozione rigenerante sulla mia scrivania entro martedì. Potete andare adesso. – li congedò il professor Lumacorno.
Immediatamente Hermione raccolse tutte le sue cose e uscì dall’aula decisa, ed evitare le domande insistenti di Ginny. Entrò nell’aula di trasfigurazione e si sedette al primo banco, convinta che l’amica non l’avrebbe seguita lì poiché detestava essere seduta in prima fila.
Sfortunatamente per lei Ginny la raggiunse e prese posto accanto a lei come se nulla fosse.
Spazientita Hermione sbuffò e decise di ignorarla, qualunque cosa avesse detto.
- Puoi anche continuare a ignorarmi e a scappare. Non ti libererai facilmente di me, e lo sai bene. – disse Ginny sorridendo.
Naturalmente non giunse nessuna risposta.
- Hai bisogno di sfogarti Hermione! Non abbiamo parlato più dopo quella sera e secondo me ti aiuterebbe a tirare fuori la rabbia, o la tristezza, o qualunque cosa tu provi in questo momento.
- Io non ho bisogno di niente Ginny, tantomeno di essere compatita. L’unica cosa che adesso voglio fare è dimenticare ogni singola cosa accaduta con tuo fratello. Pensavo contassi qualcosa di più per lui, evidentemente mi sbagliavo. Ora mi concentrerò sullo studio e non ho bisogno di distrazioni, né di parlare con qualcuno. – disse tutto d’un fiato.
- Come vuoi. Io però sono qui. – disse in un sussurro appena udibile ma che Hermione sentì molto chiaramente, e a quelle parole si sentì quasi in colpa per averla aggredita.
L’arrivo della professoressa McGranitt le impedì di rispondere e così si concentrò su quello che l’insegnante stava dicendo. O almeno cercava di farlo. Perché, lei stessa lo ammetteva, da quando era tornata a Hogwarts, non riusciva a seguire le lezioni, a svolgere i suoi doveri di Caposcuola, a studiare, a leggere, a fare qualsiasi cosa senza che la sua mente si assentasse completamente per viaggiare nei ricordi che riguardavano Ron. Ricordava ogni singola parola, ogni singolo gesto, ogni singolo bacio, ogni carezza, ogni respiro, ogni sguardo. E tutto questo ricordare, questo rivivere la uccideva.
- Signorina Granger? Signorina Granger!
Ecco anche durante quella lezione aveva vagato altrove con la mente e qualcuno se n’era accorto.
- Signorina Granger! Che le prende?
- Io… mi scusi professoressa, mi ero distratta un attimo.
- È da quando è ritornata dalle vacanze che si distrae. Sicura di stare bene?
L’ennesima domanda alla quale dava da più di due settimane l’identica risposta. Eppure quella volta davanti a quegli occhi non era riuscita a mentire e senza che se ne accorgesse le lacrime iniziarono a bagnarle le guance e, dinanzi agli occhi di tutta la classe, corse via dall’aula prima della fine della lezione.
 
***
 
Mezz’ora più tardi, una trafelata Ginny le venne incontro e lei cercò di asciugare le lacrime che ancora scorrevano sul suo viso.
- Ti ho trovata finalmente. – disse con tranquillità. – Avanti, sfogati. - E si sedette accanto a lei.
Hermione prese un lungo respiro e iniziò a buttare fuori tutto quello che sentiva.
- Ci ho provato Ginny, ci ho provato davvero, ma è tutto inutile. Non riesco a dimenticarlo, nonostante quello che ha fatto io lo amo ancora.
- Lo so, dormi con il maglione che ti ha regalato a Natale. – le disse – Anche lui ti ama Hermione. Più di quanto sia lui sia tu vogliate ammettere.
Passarono circa un’altra ora insieme, Hermione parlava e Ginny ascoltava. Alla fine quando Hermione sembrò riprendersi, l’altra si congedò da lei dicendo che aveva da fare.
- Che cosa hai di così importante da fare? – domandò Hermione incuriosita dall’atteggiamento dell’amica.
- Ehm… Quidditch! Si, ho una specie di riunione con quelli della squadra. Ci vediamo a cena Hermione! – disse allontanandosi
- Preferirei andare a dormire presto.
- Come?! Ma non puoi! Non hai sentito parlare dell’ “ospite”? Stasera scopriremo di chi si tratta, non devi assolutamente mancare! A dopo. – e andò via.
- Ginny! – la richiamò – Grazie.

***

In effetti, da circa una settimana, nessuno sa ancora da chi sia partita la voce, non si faceva altro che parlare di una persona misteriosa che si aggirava per il castello. La maggior parte degli studenti era convinta che si trattasse di un vecchio mago giunto a Hogwarts per alcune lezioni extra, e l’idea non andava proprio a genio ai ragazzi. Tuttavia gli unici a sapere la vera identità di quell’ “ospite” erano davvero in pochi e Ginny Weasley rientrava tra quelli.
Ogni volta che ascoltava stralci di conversazioni riguardanti la persona misteriosa, non poteva trattenersi dal sorridere: a volte i ragazzi formulavano delle ipotesi davvero assurde.
Proprio mentre camminava lungo i corridoi del settimo piano, aveva sentito alcuni studenti convinti di incontrare quella sera un famosissimo allevatore di draghi.
Ma Ginny non poteva far tardi al suo appuntamento e si allontanò velocemente da quel gruppetto di allievi per raggiungere l’arazzo di fronte al quale si celava la Stanza delle Necessità. Dopo aver camminato per tre volte davanti al muro spoglio, si infilò in una porta e, entrata nella stanza, non poté credere ai suoi occhi.
- Merlino non posso crederci! Finalmente! – esclamò correndo incontro ad un ragazzo che si trovava nell’ombra e abbracciandolo con tutta la forza che aveva.
 
Il mio ritardo non ha scuse. O meglio le scuse ci sarebbero ma niente cambierebbe il fatto che io abbia aggiornato dopo così tanto tempo. Perdonatemi vi prego!!! :3
Già che ci siete perdonatemi anche per questo capitolo pieno di misteri. Chiunque riesca a venire a capo di tutto questo mistero vince un’esemplare di ricciocorno schiattoso XD vi prometto che nel prossimo capitolo vi spiegherò tutto e che… beh non posso mica dirvi tutto!
Prima di andare ringrazio tutti quelli che seguono e recensiscono la storia o la leggono e basta: siete davvero fantastici, poi se leggerete questo capitolo senza mandare male la sottoscritta lo sarete ancora di più!
A presto (promesso), Sa :)
  
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