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Autore: Sar_    11/06/2013    2 recensioni
Avete presente quelle ragazze fighe, con nomi fighi e fratelli fighi?
Piacere, mi chiamo Genoveffa e non sono una di quelle ragazze.
Questa è la storia di un week end passato a casa della mia migliore amica, Ronni, un piccolo furetto pervertito capace di ficcarmi nelle situazioni più imbarazzanti dell'universo. Ma chissà... forse, per una volta, ne ha fatta una giusta, cercando di avvicinarmi ad Haroldo.
Chi vivrà vedrà, e come dice sempre la cara vecchia nonna Styles, 'Io vivrò più di te, suca'.
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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5 {haroldO's e le trousse}

 


 

La mattina dopo, mi svegliai con il busto sul fondo del letto di Ronni e il resto del corpo per terra. Avevo le braccia stese sopra la testa, come in uno stato di contemplazione mistica verso un dio, e la faccia premuta sulle lenzuola. A livello della bocca, c'era una spiacevole macchia umida che sperai non dipendesse da me.

 

Alzai lo sguardo, sollevandomi e trascinandomi completamente sul letto, e trovai Ronni che abbracciava un cuscino, con le gambe raccolte sotto di sé e il sedere alzato, che dormiva saporitamente russando in modo spiacevole. Sembrava una neonata.

 

Le tirai il mio cuscino addosso, poi mi stiracchiai.

 

«È un nuovo fantastico giorno in Inghilterra, sono le dieci del mattino, il sole splende... dietro le nuvole, l'aria e fresca e la primavera ci aspettano!» esclamai, aprendo le tende e spalancando la finestra.

 

Lei mi rispose con un profondo grugnito, e in meno di un secondo il karma aveva colpito. O meglio, un cuscino: mi arrivò dritto sulla schiena e mi fece quasi cadere.

 

«Idiota!» la insultai, ma ridacchiando «andiamo a fare colazione, ho fame.» e detto questo corsi fuori, senza aspettarla, e senza pensare che indossavo solo una camicetta da notte che mi arrivava a malapena a metà coscia, ero struccata e con i capelli selvaggi da mattiniera.

 

Piombai in cucina, e fortunatamente la trovai vuota. Canticchiai un motivetto a bocca chiusa, cominciando a versarmi il latte in una tazza. Dopo circa un minuto, Ronni fece il suo ingresso nella stanza, con i capelli più voluminosi che avessi mai visto e un pigiama largo con maniche e gambe lunghe. La sera precedente, non mi ero accorta che aveva degli orsacchiotti stampati ovunque.

 

Alzai un sopracciglio, divertita, con la tazza ancora sollevata a mezz'aria. Lei fece spallucce e prese una tazza a sua volta, strappandomi dalla mano il cartone del latte «è comodo e mi tiene al caldo.» si giustificò.

 

Scaldai la mia tazza nel forno a microonde, l'appoggiai sul tavolo e cominciai a rovistare nei cassetti, alla ricerca di una scatola di cereali.

 

Ne afferrai una a caso e lessi il nome sulla confezione:

 

 

10 minutes

 

I cereali con tante fibre che in

10 minuti risolvono i vostri

problemi di stomaco!

 

 

Storsi il naso e li rimisi al loro posto. Ne presi un'altra e trovai degli innocui cornflakes con scaglie di cioccolato. Qualcuno aveva scarabocchiato con una penna sul nome e l'aveva sostituito con qualcosa dalla calligrafia illeggibile.

 

«Quelli sono i miei preferiti! Ma mangia pure.» sobbalzai quando sentii la voce di Harry dietro di me, al posto di quella della mia amica. Era appoggiato allo stipite della porta, e mi guardava con uno strano sorriso in volto. Indossava i pantaloni del pigiama. Soltanto.

 

Mi cadde la confezione e, quando mi chinai a raccoglierla, mi accorsi di cosa c'era scritto:

 

HaroldO's

 

La raccolsi e mi drizzai in piedi, mentre lui tratteneva visibilmente una risata. Volevo semplicemente prendere una vanga, conficcarla nel pavimento e scavare fino al centro del pianeta, poi ricoprirmi di terra e morire lì.

 

Guarda ovunque ma non lui. Guarda ovunque ma non il suo petto nudo, muscoloso, con quei tatuaggi... e neanche quel labbro tutto da mordere, e quegli occhi così espressivi...e il suo sorriso. Dio, il suo sorriso...

 

E lì mi accorsi che lo stavo fissando a bocca aperta, con i cereali stretti convulsamente in mano. Mi mancava solo la bavetta all'angolo della bocca che gocciolasse per terra ed era fatta.

 

Ma dov'era finita Ronni?

 

Mi voltai di scatto, versai una quantità esagerata di cereali nella ciotola e ci buttai dentro un cucchiaino. Lui passò dietro di me proprio mentre arretravo di un passo per portare con me la sedia.

In pratica lui, per oltrepassarmi, si strusciò contro di me.

Senza la maglietta.

 

Balzai in avanti e mi buttai sui cereali, cercando di non pensare a ciò che era appena successo.

 

Ronni entrò di corsa nella stanza, vestita con un paio di jeans a sigaretta scoloriti e strappati e una maglia nera con il logo dei Ramones.

 

«Dov'eri finita?» chiesi, a denti stretti, arrabbiata con lei per avermi lasciata sola a rendermi ridicola.

 

Lei fece spallucce ed esibì un sorrisone. Sapevo che significava guai. E perché si era vestita? E soprattutto come, visto che era sempre stata lentissima a prepararsi?

 

«Ero a sistemarmi. Dai, muoviti a mangiare!» esclamò, dandomi una forte manata sulla schiena che mi fece andare di traverso i cereali.

 

«Veronica, oggi tu di sopra e io di sotto» disse Harry, interrompendo la nostra conversazione. Lei mise le mani sui fianchi, pronta a protestare, ma lui la precedette «la scorsa volta c'eri tu di sotto, quindi oggi tocca a me!» e se ne andò, portandosi via una tazza di latte freddo e la scatola di cereali che avevo appoggiato davanti a me.

 

Mi voltai verso di lei con un sopracciglio alzato, interrogativo «di che stavate parlando? Un incesto per caso? Potevi dirmelo che lo volevi tutto per te...» le dissi, sorridendo maliziosamente. Lei mi diede uno spintone talmente forte che quasi ribaltò la sedia.

 

«Idiota!» esclamò, per poi rubare una cucchiaiata di cereali dalla mia tazza «No, oggi vengono qua i suoi amici... e vogliono stare al piano di sotto» borbottò.

 

Drizzai la schiena e sgranai gli occhi.

 

«I suoi amici? È per questo che...» indicai il suo abbigliamento, visto che solitamente quando passavamo le giornate a casa insieme indossava dei pantaloni di felpa larghissimi e maglie di numerose taglie più grandi della sua, tanto che sembrava una barbona.

 

Lei annuì e mi strizzò l'occhio.

 

Ingurgitai quello che rimaneva della mia colazione e corsi di sopra, proprio mentre suonava il campanello.

 

«Oddio!» urlai, mentre mettevo piede sull'ultimo scalino e la porta si apriva.

Ronni si mise a ridere, e allora mi accorsi dell'altezza del volume che avevo utilizzato.

 

Delle voci maschili si riversarono nella casa.

 

Ronni si era fermata all'entrata. Io origliavo dall'entrata della sua camera.

 

«Ciao Hazza!» «Hey Zayn!» «Ciao Ronni, tutto bene?» «Si Niall, grazi-» «Vai con la tua amica, donna!»

 

Harry voleva proprio che se ne andasse.

Ah, l'amore fraterno!

 

«Amica? Hai portato le tue amiche?» «Sì ragazzi, una, ma non me la toccate, ha già un ragazzo in mente...» «Allora è libera!» «Lou, no.»

 

Harry. Harry aveva appena proibito ad un suo amico di provarci con me? Non potevo crederci. Mi sfuggì un gridolino eccitato, e le voci di sotto si fermarono. Mi buttai sul letto e mi vestii velocemente, mentre sentivo i passi della mia amica che salivano le scale.

Si fermò appoggiandosi allo stipite della porta, ancora una volta rendendo evidente la somiglianza con il fratello.

 

«In caso andasse male con Hazza, ce ne sono altri quattro giù, e sono degli gnocchi pazzeschi. Ma uno è già prenotato, tu tieniti occhi azzurri, biondo tinto e winnie the pooh, intesi?»

 

Mi bloccai mentre infilavo i jeans e le lanciai un'occhiata.

 

«Va bene, non hai capito niente. Però lo farai. Vieni, che ti aiuto a sistemarti quella faccia...»

 

Mi prese per un braccio mentre ancora m'infilavo la maglietta e mi trascinò nel suo bagno, dove decine di prodotti per ogni singola parte del corpo erano sparsi ovunque. Trucchi, smalti, creme e saponi di ogni tipo.

 

«Ma Harry ha detto...»

 

«Dimmi una cosa» m'interruppe, porgendomi una trousse straripante di lipgloss «faccio mai cosa mi dice mio fratello?»





HOLIDAYS!

Scusatemi infinitamente, sono MESI che non aggiorno... non sto qua a raccontarvi la mia bocciatura, il liceo, la famiglia e bla, bla, bla.
Comunque eccomi qua, e dopo aver finito la mia fan fiction su teen wolf ed essermi presa una pausa di un mese prima di postare, ora ho tutto il tempo, la voglia e l'ispirazione di mandare avanti questa.
So che ormai neanche ve la ricordate, ma... Veronica sì.
Questa è per te, Vero/Ronnie, ti voglio bene
<3
Allora, è estate... finalmente *w* solo che non ho idea di come riempire questi tre mesi. Boh, spero solo di non sprecarli. E' strano, questo periodo... l'ideale sarebbe un ragazzo, ma ci sto lavorando lol
Spero di aggiornare presto, entro un mese magari c': (scherzo, ovviamente lo farò, spero tra due settimane o prima).
Un abbraccio enorme,
Sara
<3

  
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