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Autore: Fred Halliwell    11/06/2013    5 recensioni
In un mondo di pace e luce esiste sempre l'oscurità, ed è tra quelle ombre che sempre più agguerrito e vendicativo vive Pitch Black.
Si è armato, con nuovi trucchi, molto più potenti di prima, che neanche il bastone magico di Jack riese a fermare. Come faranno i Guardiani a sopravvivere? A chi chiederanno aiuto?
Mgari a qualcuno come loro!
Ma esistono altri spiriti come loro? Ci avete mai pensato?
Avete mai provato ad immaginare cosa succederebbe se, oltre ai 5 Guardiani, l'Uomo della Luna ne avesse scelto un sesto, molto prima di tutti gli altri. Un Guardiano ormai tanto antico da essere stato dimenticato, confuso con un mito, scambaito per qualcun'altro. Un Guadiano vissuto così tanto tempo fà che persino lui ha dimentico il suo scopo.
Beh, io SI! XD
E se questo spirito perduto venisse richiamato a combattere? A lottare in una guerra che non gli appartiene più, per sconfiggere un vecchio nemico e ripristinare l'ordine nel mondo e salvare gli altri Guardiani.
Lo farà?
Chi sarà mai questo Guardiano che vaga per il mondo senza più una meta? E deciderà di unirsi ai Guardiani o a Pitch per portare avanti la sua vendetta?
Buona lettura!
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jack Frost, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Jarida's Universe'
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Sono tornata di nuovo visto? XD Credevate di esservi liberati di me ed invece nulla hahaha.
Non ci credo che l’ho fatto, che ho pubblicato il 22esimo capitolo….il penultimo ç.ç…
Credo che voi tutti le continuate a leggere nonostante tutto mi mancherete un casino XD ma se il mio stile vi è piaciuto mi ritroverete da qualche parte su efp.
Vi ho già accennato a una storia su HP praticamente finita e che avevo in mente di scriverne una su Percy Jackson u.u .... tra l’altro ora si è messo di mezzo un nuovo manga che sto adorando (L’Attacco dei Giganti) e penso che scriverò qualcosa anche su quello…senza contare una sorpresa che ho in mente per voi che vi siete affezionati alla coppia Jarida XD….anzi, più di una in effetti hahahah!
Comunque non sono certo qui per pubblicitarie le mia future storie XD. In realtà secondo i piani avrei dovuto aggiornare ieri ma beh….il 10 è stato il mio compleanno ^//^ quindi me lo sono preso di ferie XD spero che non me ne vorrete ma i 21 anni (dio sono diventata vecchia ç.ç) vanno festeggiati.
Scherzi a parte sono lieta di presentarvi questo ennesimo capitolo, che spero vi piaccia. Non è l’ultimo quindi se tutte le “questioni” non saranno risolte è perché ci sarà un capitolo dedicto solo a quello XD…..questo lo dico soprattutto a coloro che sono maggiormente interessati allo sfondo romantico della storia hahaha.
Prima di lasciarvi chiedo scusa per gli eventuali errori presenti nel testo o se vi sembrerà un capitolo un po’ misero e banale. In realtà questi ultimi tre erano quelli che mi convincevano meno, ma non potevo starci troppo a pensare o non l’avrei mai pubblicati XD
Vi lascio quindi alla lettura di questo penultimo capitolo. Buona lettura e recensite numerosi che nell’ultimo capitolo non mi ha ca***a nessuno hahahaha.
Baci ^^







CAPITOLO VENTIDUE
Un dono dalla luna

 
Il sole pian piano si stava alzando sopra le nuvole, illuminando tutto il cielo con la sua calda luce. Sandy fece appena in tempo a riportare la nuvola dorata in terra prima di venire travolto da un esultante North, che ridendo come un pazzo, lo aveva requisito insieme a Bunnymund sotto uno dei suoi possenti braccioni. L’omino giallo non fece tante storie per il trattamento che stava subendo, ma il roditore stava ancora provando a liberarsi da quella presa ferrea, scalciando e contorcendosi per trovare una via di fuga, decisamente poco entusiasta della situazione.
Al russo, però, non importava, e continuava a ridere felice, mentre Jamie e Pippa gli facevano eco dalla slitta con le loro grida euforiche. Anche Jack si lasciò trascinare dal clima festoso di quella inaspettata vittoria e corse verso la riccia, abbracciandola stretta e sollevandola in aria. Le fece fare un mezzo giro sorreggendola sulle braccia, mentre lei rideva felice come una bambina e si faceva muovere senza fare resistenza, godendosi pienamente quel momento di tenerezza insieme al Guardiano. Di quel bacio ne avrebbero parlato poi, anche se la vicinanza con quel corpo freddo, di cui ora conosceva il sapore, le scatenava mille brividi lungo la schiena. Anche il cuore di Jack sembrava dello stesso avviso: aveva una voglia matta di baciarla di nuovo, sentire come quelle piccole e rosee labbra combaciassero perfettamente con le sue.
Baby Tooth si unì a Merida in quel “folle volo”, seguendola con le sue minuscole alucce fino a che l’albino non la rimise a terra, pigolando felice e imitata dalla sua ex-padrona. Toothiana si era messa a volare in circolo sopra le testa dei suoi compagni, esultando per la vittoria. Forse fu per questo che fu l’unica a notare la scura figura di Pitch Black allontanarsi di soppiatto verso il suo rifugio. Non provò a fermarlo, sembrava fin troppo indebolito e “innocuo” per poter fare altro male. Merida lo aveva perdonato e forse l’Uomo Nero avrebbe potuto fare un po’ “meno il cattivo”, meritava un ultima chance. I pensieri della fatina furono interrotti da un urletto allegro di Pippa che, scesa con un po’ di fatica dalla enorme slitta, era corsa ad abbracciare Cupido strillando: << Wow! Sei stata fantastica! >> la strinse forte << In cielo brillavi più della luna, è stato magnifico! >> detto questo passò a congratularsi con gli altri Guardiani, Jack compreso, che si trovava accanto alla rossa.
Dopo di lei toccò a Jamie avvicinarsi e Merida gli sorrise << E’ stata dura eh? >> domandò.
Il ragazzino annuì << Immagino che per te lo sia stato di più >> attimo di silenzio in cui la ragazza si limitò ad annuire muovendo i lunghi capelli rossi. Jack li guardava, alternando la sguardo da lei e lui, intenzionato a non muoversi di un solo centimetro (aveva ancora una mano sul fianco nudo di lei e quella pelle calda e vellutata era una tentazione troppo forse per essere ignorata). Di nuovo nel suo petto nacque quella strana sensazione di invidia e gelosia: corrucciò le sopracciglia e fisso torvo il ragazzino, finché quest’ultimo non si decise a parlare, sempre rivolto a Cupido << Sul serio non sei la Guardiana dell’Amore? >>
            << Sembrerebbe di no >>confessò quella muovendosi sulle gambe ma rimanendo ferma sul posto.
            << E tutti quei consigli che mi hai dato? >> le chiese Jamie << Erano falsi? >>
Le pupille di Merida si dilatarono e fissò sconvolta il castano, come se avesse appena detto di aver visto un cane viola << Oh no! >> rispose stizzita << Non sarò la custode dell’amore ma lo sfrutto, sono pur sempre Cupido >> incrociò le braccia al petto, facendo la finta offesa, mentre Jack, ancora affianco a lei esaminava divertito lo scambio di battute, felice che il suo migliore amico e la ragazza che gli piaceva andassero tanto d’accordo, infondo la sua gelosia era infondata << E poi, credimi se ti dico di avere parecchia esperienza! >>
Jamie la guardò scettico << E con questo che vorresti dire? >>
La ragazza rise e gli fece l’occhiolino << Che ne so comunque più di te! >>
            << Hai anche avuto più “anni” per farti questa esperienza, vero? >>le disse Jack con un sorrisino malandrino, calcando di proposito la parola “anni”.
Lei lo guardò male << Stai insinuando che sono vecchia Capitan Ghiacciolo? >> gli chiese mettendosi le mani sui fianchi con fare irritabile.
Jack sorrise sotto i baffi, ben attento a non farsi vedere << Questo lo hai detto tu! >> Anche se provava qualcosa per Merida nulla gli avrebbe impedito di prenderla in giro, perché litigare con lei era una delle cose più diverti che avesse mai fatto, e lui ne sapeva qualcosa di cose divertenti. Farla arrabbiare era bellissimo!
Merida stava già preparando un pugno quando intervenne North a dividerli << Su ragazzi, non litigate davanti a bambini >> mise un enorme braccione sulle sottili spalle del suo “figlioccio” << Ma dimmi Jack … come tu avere risvegliato Cupido? Noi avere creduto lei morta quando freccia nera di Pitch aver colpito lei >>
A quella domanda entrambi i ragazzi arrossirono di botto, ma l’albino tentò di rispondere ugualmente << Beh ecco … io … >> non riuscì a finire la frase, però, perché Merida gli diede un doloroso pizzico sul braccio.
Inizialmente Jack la guardò deluso. Possibile che si vergognasse del loro bacio? Forse non lo voleva? Solo quando notò il tenero rossore sulle sue gote capì che quella di Merida non era vergogna, bensì imbarazzo; non se la sentiva di parlare di cose così intime davanti a tutti, tutto qui, lo poteva leggere nei suoi magnifici occhi azzurri. A quel punto sorrise felice e fece per rispondere con una scusa inventata sul momento, ma il russo già non lo stava ascoltando più e lo trascinò via, verso Pippa e gli altri Guardiani, senza neanche lasciargli il tempo di salutare i due rimasti in dietro a parlare.
Jamie guardò il volto ancora arrossato della ragazza e sorrise con malizia. Ormai era chiaro come il sole che quei due si piacevano e qualcosa gli diceva che durante quella caduta dalla nuvola fosse successo qualcosa di “intimo” tra i due, così non si fece tanti scrupoli nel chiedere: << Sei sicura di saperne più di me? >> le chiese, lanciando un fugace sguardo al Guardiano del Divertimento che in quel momento stava animatamente discutendo con Bunnymund.
La ragazza gli diede un leggero spintone, ma sorrideva. Muovendo il capo prese dalla faretra una delle sue frecce incantate e la porse al ragazzo << Questa è tua >> gli disse << E smettila di fare lo sbruffone! >>
Il castano la presa con mano tremante << Mia? >> al pronunciare di quell’unica parola sul legno dell’arma comparve con inchiostro dorato un nome: “Jamie Bennett” << Wow >> mormorò << E’ mia sul serio >>
Lei sollevò un sopracciglio << Credevi fosse una bugia? >> gli fece l’occhiolino << Certo che è tua! A tutti è destinata almeno una mia freccia nulla vita >>
Jamie la guardò sinceramente incuriosito, alternando lo sguardo dal bel viso della Guardiana all’oggetto che aveva in mano << E perché me la dai? >>
            << Quando ti sentirai pronto con questa potrai davvero capire qual è la tua anima gemella >>e gli scompigliò i capelli << Te la do perché so che la userai con giudizio: sei un bravo ragazzo >>
Quello guardò la freccia per qualche secondo, lanciando qualche veloce occhiata a Pippa, prima di colpirsi il fondoschiena con un unico movimento. Il colpo gli fece un po’ male, ma poi la freccia sparì, mentre la sua vista veniva appannata da una polverina argentata. Aveva sul serio bisogno di capire.
Merida lo guardò sorridendo: sapeva che quel ragazzino avrebbe fatto la scelta giusta. E mentre lo guardava andare in contro alla ragazza non potette fare a meno di pensare che infondo era stato molto meglio che Jack, allora, all’inizio di questa strana menzogna, l’avesse interrotta. Quando Jamie le fu abbastanza vicino, prese il volto di Pippa tra la sue mani e la coinvolse in un delicato bacio a fior di labbra., baciandola con dolcezza e senza preavviso. La ragazzina sbarrò gli occhi verdi, felice come mai lo era stata in vita sua e si lasciò andare a quel romantico gesto. In mente solo un pensiero: “Grazie Cupido”.
La rossa sembrò percepire quei pensieri nonostante fosse lontana e in cuor suo sentì nascere un forte senso d’orgoglio per essere riuscita dove per anni aveva fallito. Aveva dato a Pippa l’amore e a Jamie il coraggio di scegliere … Il coraggio … le faceva ancora strano pensare che per decenni aveva protetto la cosa sbagliata. Si rese conto di essersi commossa solo quando sentì gli occhi inumidirsi << Contenta? >> domandò una voce calda alle sue spalle.
Merida non aveva bisogno di girarsi per riconoscere la voce di Jack Frost, ma lo fece lo stesso, incrociando i suoi occhi azzurri come il ghiaccio. Si era mosso talmente silenziosamente che lei non se n’era neanche resa conto. Sembrava stare bene nonostante la botta che Pitch gli aveva dato e a parte qualche graffio sul viso e la felpa sporca non sembrava mostrare altri “danni”. Sorrise anche perché aveva constato il suo stato di salute e gli rispose:<< Non immagini neanche quanto >>
Lui le sorrise ma tornò immediatamente serio << Senti Merida, riguardo a prima, a quello che stava dicendo North … >> lei si scoprì a trattenere il respiro << Io … >>
Prima che Jack potesse continuare, però, una intensa luce, come quella di una cometa, cadde dal cielo, proprio in mezzo al gruppo. Tutti accorsero, disponendosi a semicerchio torno torno quella strana sfera luminosa. Nessuno capì cosa fosse, finché quella luce non prese a tremolare per cambiare forma e assumere fattezze umane. Pian piano si modellò creando delle gambe, delle braccia, un volto e un cilindro, mostrandosi con l’aspetto di un bell’uomo dal fascino inglese.
L’uomo si tolse il cappello esibendosi in un elegante baciamano, prendendo la mano della rossa. Quel gesto fece arrossire non poco Cupido, che si guardò attorno imbarazzata, mentre gli altri Guardiani lo fissavano sconcertati. L’unico a cui la cosa non fece particolarmente piacere fu Jack, che guardò accigliato il nuovo venuto, che non solo aveva interrotto il “loro” momento, ma ora faceva il cascamorto con Merida. Solo quando la ragazza lo riconobbe chiamandolo per nome, tutti i misteri furono risolti << Manny?! >>
A quel punto gli occhi dei presenti si sbarrarono come non mai, mentre il Guardiano del Divertimento si limitava a sbuffare infastidito. Quel damerino poteva anche essere l’Uomo della Luna in persona, ma di certo questo non gli dava il diritto di sbaciucchiare la mano di Merida!
Le pupille dorate di Manny si fissarono in quelle color ghiaccio dell’albino << Non temere ragazzo >> gli disse << Non sono venuto qui per portartela via >>. Jack rimase sorpreso: era come se potesse leggergli nel pensiero! Merida sorrise; lei aveva già sperimentato quella strana capacità dell’uomo. Me mentre lei guardava Jack, tutti e due venivano guardati dal resto del gruppo, che ridacchiava con malizia per l’affermazione di Manny. A lui, però, questo non importava e continuò con nonchalance a parlare col ragazzo << Si può dire ch sia fatta appositamente per te ... anzi, considerando che Merida è stata creata parecchio prima di te, forse è più corretto dire: tu sei fatto per stare con lei! >> gli fece l’occhiolino notando il rossore del giovane e poi tornò a prestare la sua attenzione a Merida << Lei è stata la mia prima creatura, il mio miracolo >> a quelle parole la ragazza arrossì debolmente e abbassò il capo, imbarazzata.
            << Perché sei qui, Manny? >> domandò North interrompendo il momento insieme a Sandy, che non mancò di far comparire sulla sua testa un grosso e dorato punto di domanda.
            << Pitch è stato sconfitto >> si intromise anche Bunnymund mentre muoveva il naso come farebbe qualsiasi coniglio nervoso << A proposito, dov’è andato? >> si guardò intorno notando solo il quel momento la mancanza dell’Uomo Nero.
Manny rispose non voce calma << Tranquillo mio vecchio amico >> e gli mise una mano sulla spalla, erano quasi alti uguali << Pitch non sarò più un problema, con il suo cuore grande e coraggioso Merida ha salvato tutti i bambini del mondo >> la ragazza cominciò a muovere nervosamente un piede nella neve. Non le era mai piaciuto essere al centro dell’attenzione, così l’Uomo della Luna subito le disse rimproverandola << Non vergognarti, ho solo detto la verità. Sono davvero orgoglioso di te mia Guardiana del Coraggio, lo sono sempre stato >>
La rossa lo guardò con sguardo commosso << Grazie Manny >>
            << Io, invece, ti ho deluso vero? >> continuò quello con occhi tristi << Non mi sono reso conto di quanto tu stessi soffrendo fino a pochi minuti fa, quando ti ho incontrata nel mio regno e ho potuto leggere la sofferenza direttamente nei tuoi bellissimi occhi. Ti ho costretto a combattere contro l’uomo che all’epoca amavi e quando ti sei rifiutata io ti ho abbandonata … che azione meschina la mia! Potrai mai perdonarmi? >> le prese entrambe le mani tra le sue attendendo con ansia una risposta.
            << Ma che domande! >> rispose lei con un sorriso << Certo che si! Ormai si è tutto risolto: i bambini credono di nuovo in me, sono di nuovo una Guardiana, ho perdonato Kozmotis e ho trovato il mio vero centro. Perché non dovrei perdonare anche te? Cosa potrei chiedere di più? Da oggi nasce una nuova Merida, ribelle come prima e più combattiva che mai, senza rancori! >>
Manny sorrise lasciandole le mani << Sono felice di sentirti dire questo, ma sei sicura di non volere nulla di più? >> lo sguardo interrogativo di Merida gli fece fare una risata << Se permetti vorrei farti comunque un “piccolo” regalo, che sono certo gradirai >> schioccò le dita e tre nuove sfere di luce scesero velocemente dal cielo, compattandosi anch’esse per formare delle figure umane. Quando la luce scomparve quello che ne uscì fu: capelli ricci e rossi, pannolini, gote lentigginose e aluccie bianche come quelle delle colombe.
Non passò neanche un secondo prima che Merida gridasse: << Harry! Hubert! Hamish! >> lacrime di gioia sgorgarono dai suoi occhi azzurri mentre veniva assalita dai nuovi arrivati e buttata in terra. Li abbracciò stretti, tutti insieme, baciandoli tutti sulla fronte riccioluta, mormorando frasi del tipo: << Oh mio Dio! Siete sul serio voi! >> oppure << Quanto sono felice di vedervi, dopo così tanti anni! >>
I tre bambini non dicevano niente, ma le loro lacrime di gioia erano un chiaro segno della loro felicità nel rivedere la sorella. Il cuore di Merida stava scoppiando: non credeva che avrebbe mai più potuto rivedere i suoi fratelli, dei membri della sua famiglia. Credeva che quella felicità gli fosse stata tolta per sempre, ed invece eccole lì quelle piccole pesti, strette al suo petto, accolte dal suo abbraccio. Tutti i Guardiani si commossero e quella vista, compreso Manny. Nelle loro menti di riformò l’immagine del racconto di Merida, di quei tre gemellini che l’avevano aiutata a salvare la madre e che poi erano stati crudelmente uccisi dai soldati del principe Kozmotis. L’Uomo della Luna prese parola tossendo per attirare l’attenzione. La rossa gli degnò un minimo cenno, troppo occupata a coccolare i fratellini appena ritrovati, ma lui parlò lo stesso << Da questo momento in poi saranno i tuoi assistenti, diffonderanno insieme a te l’amore aiutandoti a proteggere il coraggio nei bambini >> lei gli sorrise e poi continuò a dedicarsi ai ragazzi, non ascoltandolo più. Jack la guardò sorridendo dolcemente: fin’ora non l’aveva mai vista così felice, la gioia che doveva provare non poteva essere descritta a parole. Manny si voltò proprio verso di lui, più precisamente verso il cappuccio della sua felpa blu, dove si era comodamente sistemata Baby Tooth. La fatina si guardò intorno, cercando di capire se quello sguardo dorato fosse rivolto proprio su di lei; quando capì che era proprio così, arrossì come Merida poco prima e si indicò con una manina << Si, proprio tu >> le disse l’uomo con un sorriso rispondendo alla sua muta richiesta << Ti ho osservata a lungo in questi sei anni e mi sono reso conto che senza il tuo intervento non si sarebbe potuto vincere nessuno dei due ultimi scontri contro Pitch Black. Né questo, in cui sei repentinamente andata a chiamare i rinforzi, né l’altro, in cui hai aiutato il tuo amico Jack a ritrovare la fiducia in sé stesso >> detto questo si rovistò in una tasca della giacca tirandone fuori un piccolo sacchetto blu, con sopra ricamati dei fiocchi di neve. Gli occhi viola della fatina osservavano rapiti ogni singolo movimento dell’Uomo della Luna, finché lui non aprì il delicato oggetto rivelando a tutti i presenti il suo contenuto.
            << Brina? >> domandò Jack Frost leggermente scettico. In effetti era proprio ciò che sembrava: nel sacchetto c’era una polverina bianca, forse più simile a neve che a brina, che brillava sullo la luce del sole come tanti cristalli di ghiaccio. Anche gli altri Guardiani non ci capivano molto (tutti tranne Merida che non li stava proprio ascoltando, troppo occupata a giocare con i suoi fratelli) e Sandy “parlò” per tutti tracciando nuovamente un punto interrogativo sulla sua testa.
Manny annuì << Esatto Jack, è brina, ma è magica, ed è tua >> aggiunse porgendo il sacchetto a Baby Tooth. Lei lo prese con mano tremante, pigolando qualcosa.
L’albino fece da interprete, lui che ormai la capiva benissimo << E che ci dovrebbe fare la mia amica con questa “brina magica”? >>
L’uomo lo guardò sorridendo << La tua aiutante no? >> tutti (sta volta anche Cupido e i suoi nuovi assistenti) lo guardarono stupiti, così lui continuò << Ormai sta sempre con te, caro Jack, ed è giusto che anche lei abbia un ruolo. Mentre tu porterai la neve, lei sarà la leggera brina che accompagna sempre il gelido inverno, aiutandoti nel tuo lavoro. Anche un po’ di brina fa sorridere i bambini, non trovi? Li farà divertire! >>
Baby Tooth ci mise qualche secondo ad assimilare l’informazione, ma quando finalmente la comprese si mise subito il sacchetto in vita e prese a spargere della brina qua e là, cinguettando.
Istantaneamente anche i fratellini di Merida la raggiunsero in volo e presero a giocare tutti e quattro insieme. Gli altri li guardarono per un po’, sorridendo, poi Manny si inchinò e li salutò rimettendosi il cilindro sulla testa << E’ giunto il momento per me di andare. E’ stato un piacere vedervi di persona, oh miei Guardiani >>
<< Di già? >>domandò Toothiana volandogli di fronte mentre gli altri lo salutarono con una mano.
Lui le fece un cenno con il capo << Temo proprio di si >> poi le accarezzò una guancia << Arriverà anche il tuo momento Toothiana >> le sussurrò sibillino, in modo che la sentisse solo lei, prima di ritornare ad essere una piccola sfera di luce e riprendere quota volando alta nel cielo.
La fata la guardò fino all’ultimo secondo non capendo le sue parole. Scosse il capo con energia, cercando di smettere di pensare a cose strane, così si rivolse ai suoi compagni di avventure, che in quel momento stavano facendo conoscenza con i fratellini di Merida << Credo che sia giunto anche il nostro momento di tornare a casa >> affermò.
            << Già, questo essere momento per saluti >> le diede appoggiò North.
I Guardiani salutarono a turno i due ragazzi umani, che si stavano ancora tenendo per mano e qualcuno più tenerone degli altri (Bunnymund) versò anche qualche lacrima.
            << Dovete proprio eh? >> domandò Jamie quando fu il turno di Jack di salutarlo << Questo mi sembra tanto un déjà-vu >>
L’albino si fece una risata << Già, ma sta volta ti lascio in buona compagnia giusto? >>
Entrambi i ragazzi arrossirono, così intervenne Cupido in persona per toglierli da quella brutta situazione << Lasciali in pace Capitan Ghiacciolo >> lo rimproverò spintonandolo di lato << Non prenderlo in giro solo perché ora ha la ragazza >> poi un pensiero le illuminò lo sguardo << A tal proposito … credo proprio che ora dovrai parlare con Stacy! >>
Jamie sorrise a annuì << Lo farò >> le disse e Pippa sorrise radiosa << Tu, però, dovrai parlare con Jack! >> e le fece l’occhiolino mentre Merida arrossiva peggio dei suoi capelli.
Il ragazzo preso in causa li guardò confuso << Con me? >>
Cupido, imbarazzatissima, lo tirò per una manica della felpa, trascinandolo di peso verso la slitta preceduti da Baby Tooth << Questa potevi evitartela Bennett! >> urlò al ragazzino che ormai rideva senza sosta accompagnato da Pippa, poi si voltò verso Jack << Muoviti idiota! >>
            << Ma io ora che ti ho fatto? >> strepitò lui cercando di liberarsi dalla stretta sul tessuto << E’ stato Jamie a parlare, mica io! Tra l’altro non ho neanche capito a cosa di riferiva >>
Non ottenendo risposta il ragazzo continuò ad insistere e Merida gli rispondeva a tono. Mentre loro litigavano pian piano tutti salirono a bordo della slitta, compresi i tre gemellini e un molto riluttante Bunnymund, che si aggrappò alla ringhiera mormorando: << Che la grande carota ce la mandi buona! >>
North diede alle renne un colpo di frusta e mente il veicolo si alzava in volo i ragazzi e i guardiani si sbracciarono per salutarsi un’ultima volta. La slitta, poi, scomparve in uno dei vortici magici di North, lasciandosi dietro solo l’eco delle urla di Merida e gli sbuffi irritati di Jack, che ancora discutevano.
Jamie mosse il capo sconsolato: probabilmente quei due non sarebbero mai cambiati, sperava solo che si accorgessero presto di essere fatti l’uno per l’altra. Si voltò verso la “sua ragazza” (gli faceva strano definirla così) << Andiamo a casa Pippa >> e le strinse di nuovo la mano << I nostri genitori si saranno preoccupati >>
E si avviarono entrambi verso casa, con la stanchezza nella testa, l’amore nel cuore e un sorriso sulle labbra. Li avevano dovuti salutare, ma in cuor loro sapevano che non era un addio.




Allora vi è piaciuto? Spero di si ^///^ . Come ho già detto questo capitolo non mi convince molto u.u spero che invece voi la pensiate diversamente XD Fatemelo sapere ok? Soprattutto fatemi sapere se sono riuscita a sorprendervi. Ve lo aspettavate questo colpo di scena o no? XD Tra l'altro avevo abbandonato un po' l'atmosfera ilare che regnava tra Jack e Merida, spero di averla ritrovata in questo capitolo XD, soprattutto nell'ultima parte, che ne dite?
Ancora Baci!

  
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