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Autore: UnexpectedLovers_    12/06/2013    0 recensioni
Suona quella pallosa campanella e entriamo. Sto per entrare in classe che eccolo lì, quel bastardo, appoggiato al muro con uno dei suoi soliti stuzzicadenti in bocca pronto a prendermi per il culo.
Genere: Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11


EVELINE POV
 
D'un tratto alzo la testa e lo guardo. 
Inizia a fissarmi in un modo strano, strano bello però...
 
Non avevo mai notato quei suoi occhi, sono così.. così.. così azzurri! *Ma no? Giura!* {voce ironica}
 
Ma, sono così intensi.. che mettono quasi paura. Sono fissi nei miei quasi con violenza. Sono così grandi che mi sembra di soffocare, di non riuscire più a respirare. 
Ma, sono così belli..che questa strana sensazione è quasi piacevole. 
Sono ghiaccio. 
Ghiaccio puro. 
Eppure non li avevo mai notati. Sarà perchè ci litigo solo, sarà perchè ogni volta ha un fottutissimo cappello e uno stuzzicadente in bocca che attira la mia attenzione, sarà che di Horan non me ne è mai fregato niente, sarà.. sarà per questo.. che non avevo mai visto quelle meraviglie. 
 
 
NIALL POV
 
Dolce. Sì, per la prima volta riesco a vedere un'espressione dolce sul volto di Eveline. 
Non la solita arrabbiata, con la fronte corrugata, lo sguardo scocciato e le labbra.. ah sì. Quelle maledette labbra che ora sono rilassate e semi-aperte e non contratte in una smorfia; e le sopracciglia rilassate che descrivono un lieve arco marcando la forma degli occhi. 
Come due mandorle. Sono come due mandorle verdi.
E li ho sempre notati. Fin dalla prima volta che la vidi.
 
Ricordo ancora..
Era il suo primo giorno di scuola. 
Rideva come una pazza insieme alla sua amica. 
Si copriva il volto e rideva. 
Giocava con i suoi capelli e rideva ancora. 
Non sapevo perchè ridesse, ma la voglia di saperlo era tanta che stetti quasi per andare da lei e chiederglielo. 
Ma non potevo.
Era il suo primo giorno in una nuova scuola. 
Non potevo, perchè aveva 3 anni in meno e uno del terzo anno che parla con una del primo è una cosa ritenuta strana. 
Aveva una risata così contagiosa che vedendola ridere da lontano, quasi sorrisi. Senza nemmeno conoscerla. 
Mi dava fastidio non poter ridere, perchè io non ridevo mai come stava facendo lei in quel momento. E quasi m'arrabbiai. 
Lei continuava. Quel biancore dei denti non spariva mai dal volto di quella ragazzina 15enne. 
Ed era impossibile che un 17enne come me, non potesse avere quella felicità, quella spensieratezza.
Così m'arrabbiai.
Dovevano essere mie. Dovevano essere miei quegl'occhi verdi che risaltavano nello scuro delle sue ciglia e dei suoi capelli. Dovevano essere mie quelle fossette generate dal sorriso smagliante. Dovevano essere miei quei denti. Tutto ciò che aveva, doveva essere mio. 
Così diventò la mia cavia. Un'ossessione.
Al suono della campanella. La prima campanella che lei avesse mai sentito di quella scuola, diventò l'inizio di uno, che per me era un gioco, ma che poi diventò un'abitudine irremovibile.
Tutti i giorni, tutte le mattine avevo sempre qualcosa da criticarle.
E ciò che riuscivo a rubarle era il sorriso, solo quando era con me. Quel disegno perfetto che disegnano le sue labbra quando è felice. Tutto il resto non riuscivo ad averlo. 
E non avrei mai avuto i suoi occhi, le sue ciglia, i suoi capelli, il suo corpo...
Imparai a farmene una ragione, ma questo non mi distoglieva dal criticarla sempre. Non smisi mai.
Ma gli anni passavano e, anche se avevo perso di vista la ragione per cui litigavo sempre con lei, non potevo più farne a meno e così mi feci perfino bocciare. 
 
Ma ora è davanti a me. Non ho niente di suo e so che non l'avrei mai avuto. 
Non smette di fissarmi e..
 
-Ma che merda!!!- Urlo schifato.
-Uuuups- ironizza lei.
 
La tiro su dalla fossa sbuffando dopo di che mi pulisco la faccia.
 
-Educazione zero eh?!-
-Non ti muovevi a tirarmi su e dovevo starnutire- dice con fare ovvio.
-Avvisare no?!-
-Ma fai silenzio e dammi la cartina! Ora conduco io-
 
La guarda -Ma dove caspita siamo?!-
-Qui- le indico un aerea bianca.
-Mi spieghi perchè siamo venuti per di qua se la prima tappa è da quest'altra parte?!- Indica la parte opposta del foglio.
-Perchè volevo farti cadere in questa fossa- dico stavolta io con fare ovvio.
-Ma che rompi coglioni- 
 
Inizia a camminare velocemente. 
 
-Guarda che era meglio per di là- consiglio.
-Devi stare zitto! Mi hai fatto cadere in una fossa ed ora faccio quel che voglio, non mi seguire se non vuoi-
-Ci sei caduta da sola, idiota-
-Idiota sarai tu che sei uscito fuori dall'itinerario massimo che si doveva percorrere!-
-Pff.. Ma a te non faceva male il ginocchio?-
-Mmm beh.. si.. ma.. stai zitto!-
 
Discutendo su ogni cosa, arriviamo all'arrivo con il tempo peggiore. 
 
-Wilson, Horan.. Ma cosa siete venuti a fare? Avete fatto 1 ora e 43 minuti! E la coppia vincitrice ha fatto 32 minuti..-
-Prof, io con questo tipo non ci vado daccordo. Mi scusi ecco il numero- Stacca con violenza il numero che ci avevano costretto ad indossare "126" e si allontana verso lo spogliatoio. 
-Va a cambiarti Horan, va!- dice scocciato.
-Ma prof lei le crede pure? Io sono stato bravo, è quella pazza che avrà le sue cose!-
-Ahn e quindi mi stai dicendo che quei pezzi foglie, muschio e rametti che ha fra i capelli se li è messi da sola?-
-Beeeh..- dico ridendo e grattandomi la testa. 
-Cosa devo far con te?! Va in spogliatoio, va!-
 
 
 
CHANEL POV
 
-Buongioooorno dormiglionaaaa- urlo alla mia amica che mi sta dormendo sulla gamba. 
-Che ora sono?- Chiede sbadigliando.
-7.30 vlù vlù vlù-
-Allora lasciami dormire-
-Abbiamo scuola vlù vlù vlù-
-Non ci vado- 
-Ma scherziii?! Voglio proprio vedere cos'ha di nuovo da dirti Horan dopo quello che mi hai raccontato ieri,  vlù vlù vlù!-
-Horan?! Non lo voglio vedere! E smettila di fare quel verso!-
-Quale? vlù vlù vlù?-
-Si!-
-Perchè cos'ha di male il mio vlù vlù vlù?-
-Mi vlùisce!-
-Ma allora vlùvlùiamoci!-
-Smettila!-
-VLU' VLU' VLUUUUUU'- urlo più forte.
-Ok! Mi alzo!-
-Yeeee-
 
Arriviamo davanti alla scuola.
-Andrew! Evy si è innamorata di Horan!- Urlo al mio migliore amico.
-Checcosa?!!- Urla a sua volta scioccato.
-Ma che cazzo dici Chanel! Fuma meno bella miaaa- 
-Sisi ok.. è che forse quella che ha perso la testa per qualcuno sono io..- dico diventando seria.
-Di chi?!- Chiedono curiosi in coro i miei best.
-Louis...- inizio a fissarlo da lontano mordendomi il labbro.
-Oh piccola!- Dice Andrew con fare dolcioso e abbracciandola. 
-Ma io non gli interesserò mai.. non sono della sua "portata"-
-Ma cosa! Ma se sei perfetta! L'hai anche quasi baciato di fronte casa tua!-
-Ecco appunto.. quasi.. Non è giusto! Fottuttissima età!- Urlo quasi piangendo, gettandomi tra le braccia di Eveline. 
 
Sussurra qualcosa ad Andrew che, dandomi un bacio sulla guancia, se ne va. 
 
Eh già. Non ho passato molti momenti con Louis.. eppure c'era qualcosa di strano che mi attraeva. Sarà stato quel suo sospiro quella sera, prima di dirmi che non mi avrebbe baciato. Quell'intesa che si era subito creata. Quella buonanotte sfuggente. Quel sorriso e quel suo "Sei speciale Chanel.. ti voglio bene". E' un ragazzo diverso. Non centra niente con l'arroganza di Harry e la "troiaggine" di Zayn.
Probabilmente li unisce una forte amicizia che lega ad esempio me Evevline ed Andrew.. 3 vite opposte l'una all'altra.. unite da un legame indissolubile. 
Eh sì.. quel ragazzo mi aveva stregato e non va bene! Perchè quando mi innamoro ci metto l'anima e l'idea di un cuore infranto mi distrugge. Perciò cercherò di non pensarci, nonostante lo veda tutte le mattine. 
Sarò forte e non mi farò prendere. Perchè questa è Chanel, una ragazza forte e solare. 
Ma di essere forte in questo momento non se ne parla nemmeno. 
Non riesco.. devo sfogare.. e piango, piango. Forse nella speranza che lui mi noti e che mi chieda cos'ho, ma è ovvio che questo non accadrà mai.. E perciò mi rigo ancora il volto con le lacrime. Perchè più ci penso e più ci sto male. 
Ho un'età matura per certe cose e, sì.. Louis mi piace. Mi piace da matti. Mi è sempre piaciuto. Evy ed Andrew lo sapevano già. Ma non sapevano che era un semplice passatempo. Ci pensavo, facevo pensieri pervertiti sulle sue doti intime {ìhìh}, ma ora è più seria la faccenda. E' un po' che ci penso e.. si.. 
Ho perso la testa per Louis. 
 
-Sai che ti dico? Vai da lui e chiediglielo, chiedigli se vuole frequentarti- mi consiglia Evy asciugandomi con un dito le lacrime.
-Ma scherzi?! Farei la figura della deficente se mi dicesse di no! Nono.. non se ne parla.. preferisco tenermi un rapporto d'amicizia che rovinare anche quello-
-Ma non puoi vivere con il dubbio! Prima o poi dovrai provarci..-
-No! Su questo non c'è dubbio.. io non farò niente-
 
Ed ora chissà perchè, dopo quelle parole, mi trovo come una cretina a camminare verso la sua direzione. Verso Louis. O la va o la spacca. Al mio interno sono combattuta al massimo, ma continuo a camminare. I metri di distanza che mi dividono da lui sono sempre meno.. 10, 9, 8, 7, 6.. e il 5, il 4, il 3, il 2 e l'uno!? Perchè sono ferma. Dai ero così convinta prima. Devo farlo!
Sembra come se qualcuno mi bloccasse. Da dietro.. ma aspetta! C'è qualcuno che mi blocca!
 
Mi giro e.. Ma lui..
  
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