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Autore: whinydreamer    12/06/2013    3 recensioni
Sakura Haruno è più che decisa: si dia il via al "progetto NaruHina"!
Salve a tutti gente: qui è Uchiha Haruno Sakura che parla! Come stanno andando le feste? Oggi racconterò di come l’atmosfera natalizia riempie Konoha, ed in particolare di come io e Sasuke-kun(tsk, parla per te) faremo finalmente dichiarare Naruto ad Hinata. Ebbene si: lui ha scoperto di ricambiarla ma non ha ancora trovato il coraggio di parlarle dei suoi sentimenti… e qui entriamo in gioco io e Sasuke-kun che, senza intrometterci, riempiremo questo natale e la loro vita futura d’amore!
SHANNARO!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Hinata/Naruto, Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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La dichiarazione dell’anno


Cap V
Fine dell'anno vecchio/Inizio dell'anno nuovo

Di come il NaruHina group viene scoperto e si scopre cosa è veramente successo.



Caro Diario,

sicuramente resterai sbigottito nel sentire la parte finale di questa storia, breve ma intensissima.

Dove eravamo rimasti?

Se non ricordo male, alla vigilia di Natale, dove quell’ebete di Naruto aveva combinato uno dei suoi soliti guai.

Dunque, era passata circa una settimana, in cui il gruppo NaruHina era letteralmente caduto a pezzi, lasciando Sasuke-kun e me come unici superstiti. Non che fosse una decisione accordata, ma nessuno si era fatto più sentire o ne aveva parlato.

E come dargli torto?

La vigilia di Capodanno ci ritrovammo, come nostro solito, a casa di Sasuke per festeggiare.

Il morale generale raggiunse livello terra quando si fecero le undici e né Naruto né Hinata si erano ancora presentati.

Inoltre, l’umore di Sasuke quella sera era particolarmente alterato, in un nervosismo corrucciato che poche volte gli avevo visto.

Quando chiesi qualche spiegazione si limitò a dire che «quel matto di Naruto mi ha rotto i coglioni tutta la settimana! Lui e le sue stronzate! E non mettertici pure tu adesso!», così non feci più domande, immaginando che Naruto lo avesse afflitto con le sue pene d’amore tutto il tempo.

Neji dal canto suo, aveva riferito le parole della cugina, ovvero di avviarsi perché lei sarebbe arrivata in ritardo.

Tutti pensammo tacitamente che nessuno dei due volesse incontrare l’altro e che quindi, avessero dato forfeit.

Poi, alle 23:06 e qualche secondo, quando ormai nessuno se lo aspettava più, entrarono in sala insieme.

Tutti gli occhi si fermarono su di loro.

Finalmente erano arrivati! E… mano nella mano.

Ino rovesciò il suo cocktail sulla fetta di pollo di Choji; Shikamaru spense la sua sigaretta sulla mano di Kiba che ululò dal dolore; RockLee stava quasi per strozzarsi col suo sakè.

E sorridenti.

Naruto fece l’occhiolino a Sasuke…

… che lo guardò disgustato.

Ed io guardai lui di traverso, assottigliando gli occhi.

Cosa cazzo significava? Cosa conosceva di cui io ero ancora allo scuro?

Non sapevo dove spostare lo sguardo: se sul mio ragazzo che mi nascondeva qualcosa o sui due poveretti imbarazzati che avevano già tutti gli occhi possibili addosso.

Così mi persi l’occasione di chiedere per prima cosa diamine fosse successo.

Come a cogliere una domanda comune che aleggiava intorno a noi tutti, Naruto ci illuminò:

«Buonasera gente!» cercò di sorridere alzando una mano a mo’ di saluto, «Su, non guardateci con quelle facce! Ci siamo solo messi insieme!»

«SOLO?!» gridammo in coro, dove lo squittio di Ino ed i miei decibel alti si facevano sentire più degli altri.

Inutile descriverti il caos e la confusione che ne seguì… poche volte ho sentito la nostra combriccola far tanto baccano(e di solito non ci andiamo leggeri).

Qualche istante dopo sommergemmo i due di domande: volevamo capire come cavolo ci erano riusciti, dato che nemmeno tutti insieme c’è l’avevamo fatta.

Hinata, troppo timida per queglsguardi inquisitori, si fece piccina piccina, lasciando a Naruto l’ingrato compito di dare spiegazioni.

«Dunque, da dove posso iniziare...» Naruto si grattò la testa, cercando parole adeguate di cui al momento era sprovvisto.

Evidentemente non si era fatto troppe domande sulla nostra reazione alla loro presenza insieme.

«... vabbè, cosa volete sapere di preciso?» chiese, arrendendosi ad un racconto che proprio non voleva venirgli.

Non l'avrei mai detto, ma Naruto sembrava quasi leggermente imbarazzato.

Eh, l'amore fa proprio miracoli...

«Come mai vi siete messi insieme?» chiese Ino a bruciapelo.

Giusto così, senza pensarci troppo.

«Perché ci amiamo. Ovvio no?» Naruto la guardò scettico: lo stava prendendo in giro?

Anzi, senza pensarci affatto.

Ino sbuffò contrariata, evidentemente non era ciò che voleva sentire e la sua domanda, anche se espressa con poche parole, indicava molto più di ciò che Naruto aveva vagamente colto.

Insomma, Ino voleva la storia dal principio, non delle domande che potevano tralasciare succulenti dettagli.

«Chi ha fatto il primo passo?» chiese Tenten, curiosa ed irrequieta: Hinata era incredibilmente timida e probabilmente il gesto non era partito da lei; mentre Naruto era un tonto su queste cose...

Insomma, una bella accoppiata.

«Sai, non saprei dirti...» Naruto ci pensò su «... io sono andato a casa sua, ma poi ha iniziato lei a parlare.»

Ah.

Adesso basta.

Così non si capisce nulla.

Mentre il nervosismo aumenta, il mio occhio cade sulla faccia scocciata di Sasuke, segno del suo disinteresse, così decido di bloccare il tentativo di prendere parola di RockLee ed infilarmi in quella stramba conversazione.

Qui solo io posso cavare un ragno dal buco.

«Che ne dici di iniziare da quando le hai rovesciato il contenuto del bicchiere sul vestito?» chiesi trattenendo un ringhio e cercando un filo logico che collegasse tutti quei pochi elementi che ci aveva già fornito.

Hinata arrossì. Quel ricordo era sicuramente una brutta figura che non riusciva a dimenticare.

Naruto rinforzò leggermente la stretta sulla sua mano, come ad infonderle forza.

Che dolci...

Lo sapevo io che sarebbero stati una coppia da zucchero e miele.

«Beh... quel giorno non è successo nulla. E nemmeno la settimana dopo più o meno.» disse, tralasciando ciò che aveva fatto in quei giorni.

Sasuke sbuffò e storse il naso: quelli erano i giorni in cui Naruto si era rintanato a casa sua.

«Poi sono andato a casa di Hinata a scusarmi... anzi, a dire il vero sono stato mandato li quasi a calci in culo.» sghignazzò, volgendo un'occhiata beffarda a Sasuke.

E ti meriteresti di peggio...

«Sono riuscito ad incontrarla ed a chiarire... l'equivoco.»

 

«Scusa Naruto, non volevo riderti in faccia...» si scusò cercando di contenere le risate.

«Figurati, scusami tu. Ma così conciata sei davvero tanto buffa...» Naruto provò a calmarsi, «...quanto carina.» ed a essere sincero su quello che provava per una volta.

Hinata sorrise imbarazzata, ma gentile ed affabile.

«Ecco...» Naruto cercò qualche parola per iniziare il suo discorso: voleva togliersi quel peso dal cuore il prima possibile.

Come a capirlo senza bisogno di parole, Hinata lo interruppe.

«C-che ne dici di fare una passeggiata? Mi sistemo ed arrivo.»

Naruto era shockato: lei gli aveva appena chiesto di fare una passeggiata.

Invitato da una ragazza ad uscire...

Ma non era timida una volta?

Voltandosi si accorse dei veri motivi che avevano costretto la ragazza a farlo: poco dietro di lui Neji ed Hanabi avevano ascoltato tutto ciò che si erano detti e così avrebbero continuato a fare se loro non si fossero spostati.

E certe cose vanno dette in privato, Hinata lo sapeva.

 

«E cosa le avresti detto? Sentiamo.» chiese Kiba con una nota di divertimento, testando fin dove si erano spinti.

«Che mi dispiaceva tanto e che ero andato da lei per invitarla a ballare.»

«Wow, bel modo di chiedere scusa. Fossi in te l'avrei invitata a cena, era senza dubbio la cosa migliore.» commentò Choji, che giustamente pensava che tutto si risolvesse davanti ad una bella tavola imbandita.

Tutti i torti non ha però...

 

Avevano camminato in silenzio fino a superare i confini di villa Hyuuga ed erano ormai ben lontani da orecchie indiscrete.

Naruto guardava a terra, cercando di ritrovare quella parola giusta con cui scusarsi, che perennemente gli mancava in situazioni del genere.

«...ruto. Naruto?»

«Eh?» si era così perso nei suoi pensieri e non aveva minimamente sentito la vocina di Hinata rivolgersi a lui.

«Tutto bene?» chiese lei, preoccupata.

«Si... anzi no.» si fermò. Doveva dirgli quanto gli dispiaceva... adesso. «Hinata mi dispiace tantissimo per quella sera.» sputò tutto d'un fiato.

Hinata gli si avvicinò in silenzio e lo lasciò continuare.

«Io volevo solo invitarti a ballare, non rovinarti il vestito e la serata.» affranto, cercò nella reazione del suo viso una consolazione, che sperava sarebbe arrivata.

E non mancò. Hinata gli sorrideva magnanima.

«Non preoccuparti.» lo rassicurò lei, «Non fa nulla. Il vestito si è salvato e la serata la recupererò a qualche altra festa.»

Grazie al cielo.

Hinata lo aveva perdonato e lui adesso si sentiva più leggero.

 

«Naruto, ma per fidanzarvi le avrai detto pur qualcos'altro, no?» chiese Ino impicciandosi, avvilita: di un “ti amo” non c'era nemmeno l'ombra.

«Una dichiarazione intendi?» Naruto parve stranamente cogliere la sua allusione.

«Esatto!» civettò Ino, «Qui tutti vogliamo sapere!» e pendevano dalle sue labbra.

«Mah... ok.» Naruto non capiva perché interessasse loro, dopotutto erano fatti suoi e di Hinata.

In ogni caso, tanti sguardi gli dicevano che se non avesse parlato, avrebbe fatto una brutta fine.

 

«Però mi dispiace per il ballo. Quell'occasione non si ripeterà probabilmente...» farfugliò lei poi, quasi impercettibilmente, arrossendo e nascondendo gli occhi sotto la lunga frangetta scura.

Naruto la riuscì a sentire ugualmente e senza ragionare chiese con un pizzico di preoccupazione: «E perché non dovrebbe? Non vuoi ballare più con me?»

«E-ecco... i-io voglio ballare con te, ma... t-tu...»

...ma tu lo varrai fare?

Non riusciva a trovare il coraggio per affrontare il suo grande timore: e se lui non la volesse più?

«Io cosa?» chiese Naruto. «Io voglio ballare con te, quindi almeno un ballo me lo dovrai concedere!» esclamò fermamente.

Hinata sussultò.

«C-certo...» sorrise, facendo emergere i suoi occhi candidi e pieni di speranza da dietro la frangetta, «...tutti quelli che vuoi.» riuscì, non seppe mai come, ad aggiungere.

«Beh, se mi prometti tutti i tuoi balli futuri solo con me, sta certo che imparerò a ballare!»buttò giù li a mo' di scherzo, con una risata e un sorriso sornione.

«Si, va bene.» Hinata gli rispose seria, accettando la sua proposta.

Naruto rimase sbigottito: non si aspettava una risposta così seria.

Anzi, non se la aspettava affatto.

«Davvero lo faresti?» richiese curioso.

«Si.» asserì guardandolo negli occhi, senza vacillare, nonostante avesse il viso in fiamme.

Naruto la scrutò a sua volta, perdendosi nella sua determinazione.

Le prese d'istinto una mano e la strinse tra le sue.

«Hinata io... io...» cercò e prese coraggio «... io ti amo.», ammise tutto d'un fiato, mentre sul volto della ragazza si susseguivano diverse emozioni.

«Scusami per non avertelo detto prima.» la strinse in un caldo abbraccio.

Lei sorrise e ricambiò l'abbraccio. Da quanto lo stava aspettando...

«N-Naruto...» balbettò, cercando di staccarsi e guardarlo negli occhi, «... ti amo anche io.» riuscì a dire, notando con quanta semplicità il suo cuore imponeva alla bocca quelle parole.

Naruto era felicissimo: nonostante tutto il tempo passato, non l'aveva persa ed ora l'amava più che mai. In preda all'emozione si avventò sulla sua bocca e la baciò intensamente.

 

«Quindi tu davvero staresti con lui?» chiese infine Kiba ad Hinata, ancora incredulo.

Lei arrossì leggermente, e riuscì solo a sorridere.

Un sorriso a 32 denti, per la precisione.

«Sei diventato sordo per caso?» chiese Naruto, stufato da tutto quell'interesse.

Avevano saputo anche troppo e dovevano farselo bastare...

«Mah, io redo che non sia la fine della storia comunque...» insinuò Ino, alludendo ad altro.

I due arrossirono di scatto e simultaneamente.

«E'-è tutto, credimi!» cercò di salvarsi Naruto.

«Sarà...» Ino non insistette, ma era chiaro a tutti che c'era qualcos'altro che non ci avrebbero detto.

«In ogni caso adesso che siete insieme siamo tutti più felici...» comentò Shikamaru, davvero contento di non dover più essere scocciato da folli piani e intrighi malefici.

«... direi che staremo soprattutto più rilassati, dopo tutto quello che abbiamo passato...» aggiunse Neji, seccato di vedere la sua quiete minacciata dalla vita amorosa della cugina.

«... infatti ragazzi! Non sapete che faticata abbiamo fatto nelle ultime settimane per voi due...» Tenten era stanca, ma sinceramente contenta del risvolto della situazione.

«... ed alla fine il NaruHina group è stato inutile...»

Tutti gli occhi trafissero RockLee, che tracannava ormai il quinto bicchiere di sakè ed era così poco sobrio che avrebbe scambiato Akamaru per sua madre, se avesse avuto meno peli.

«Il NaruHina che...?» Naruto lo guardò con una faccia strana, incuriosito quanto schifato da quel nome: non che gli dispiacesse il suo nome vicino a quello di Hinata, ma detto così e da quell'individuo, non gli aggradava affatto.

Tutti ci guardarmmo allarmati: ed ora cosa cazzo potevamo dirgli?

«Allora?» Naruto ci guardò truce, irremovibile:voleva sapere.

Hinata anche si fece avanti, guardandoci interrogativamente.

E nessuno osava rispondere.

«Si sono messi d'accordo per farvi mettere insieme.» mugugnò Sasuke, «Le hanno davvero provate tutte.» concesse, seccato.

Grazie Sasuke, solo tu ci mancavi nel teatrino.

Un giorno dovrò imparargli come comportarsi. A costo di frustarlo.

«Ah.» Naruto ci guardò leggermente contrariato.

«Ma no Naruto, Sasuke scherza... ohohoh!» e la mia risata finta e isterica non ottenne il risultato voluto.

Anzi, lo insospettì ancora di più.

«Grazie per la fiducia, eh?» sbottò, sospirando.

A quanto pare nessuno dei suoi amici aveva creduto che poteva farcela con le sue stesse forze.

«Ma su, Naruto! In fondo non abbiamo fatto nulla di male...» cinguettò Ino.

«A dir il vero, non avete fatto proprio nulla a conti fatti.» precisò Shikamaru.

E Ino gli assestò uno scappellotto memorabile.

Naruto sospirò ancora.

Ed io che speravo ci fosse grato...

«R-ragazzi, grazie.» Hinata si portò davanti a Naruto e fece un profondo inchino, formale ed elegante. Tutti riconobbero nel suo gesto della sincera gratitudine.

Eh si, quella ragazza è sempre stata troppo buona.

Sorrise timidamente e ci guardò uno per uno: era davvero felice che tutti ci fossimo preoccupati per lei. Anzi, per loro.

Santa ragazza!

E devo dire che il suo sorriso bastò a ripagare i nostri sforzi(invani).

Naruto, guardando la sua ragazza, non potè che sorridere.

Si grattò la nuca e prendendo esempio da lei, ringraziò per la preoccupazione.

L'amore davvero fa miracoli.

Beh, fortunatamente tutto si era risolto per il meglio.

Mezzanotte scoccò tra un ringraziamento e l'altro.

Tra gli auguri e lo champagne, ci trasferimmo tutti in giardino per i fuochi d'artifico.

E come erano carini Naruto ed Hinata insieme!

Adesso spettava a me capire Sasuke cosa cavolo avesse passato.

 

«Ehi.» cauta, mi inginocchiai accanto a lui, che sbuffò irritato alla mia vista.

Tsk... come minimo. Dovevi aspettartelo.

«Hai visto come sono carini insieme?» iniziai, tralasciando un “te lo avevo detto io”.

Non rispose, nemmeno a gesti.

«Che ti prende?» chiesi, iniziando davvero a preoccuparmi.

«Nulla.» ecco. Ma almeno iniziava a parlare, seppur per monosillabi.

«Sicuro?» con Sasuke si doveva insistere se si voleva ottenere qualcosa.

Grugnì esasperato.

Sapeva che se mi voleva levare dalle palle, l'unico metodo era dirmi ciò che volevo.

Poveretto...

«Ho capito.» sbuffò. «E' colpa di Naruto: mi ha assillato per settimane.»

«Capisco che sorbirti le sue pene d'amore non deve essere stato facile, ma siete amici...»

«Pene d'amore?» Sasuke mi guardò sconvolto. «Quali pene d'amore! Fossero state quelle avrei capito. Ma lui è stato giorni interi a dirmi quanto Hinata fosse bella, dolce e gentile! Di com'erano le sue labbra e di che sensazioni gli provocasse. Adesso so anche che è allergica alla polvere ed i suoi fiori preferiti sono le ortensie. Hinata adora gli animali ma non può averne uno in casa perché il padre è contrario... Ma secondo te faccio l'amichetta del cuore?!»

Oh. Sasuke in crisi isterica.

Mi partì senza volerlo una sonora risata.

Evidentemente Sasuke ha ascoltato cose smielose della peggior specie, di quelle che lui evita come la peste, e non pene d’amore.

Ben ti sta! Così impari a restare fuori dai miei progetti!

Quando notai che mi stava trucidando con lo sguardo, decisi di darmi un contegno e a riacquistare un po' di credibilità ai suoi occhi.

«Naruto è un buon amico: vedrai che prima o poi ti ricambierà il favore.» gli feci notare e lui parve rifletterci su e darmi infine ragione.

«Non preoccuparti, ci sono ancora tanti giorni prima della fine delle feste ed io ho un paio di idee per migliorarti l'umore.» gli feci l'occhiolino.

Lui fece un sorriso mesto ma sincero: evidentemente era davvero stanco.

Mi accoccolai vicino a lui e guardammo così i fuochi d'artificio per il resto della nottata.

 

Caro diario, che dire infine?

Tutto è bene quel che finisce bene!

Anche se questa, più che una fine, mi sembra un inizio stupendo per il NaruHina.

Inoltre, Naruto con meno tempo a disposizione significa più Sasuke per me!

E questo... ci voleva proprio!

 

Alla prossima,

tua Sakura.

 

SHANNARO!

 








Nota: questo capitolo è stato davvero un parto per me. Uno di quelli che non vogliono saperne nulla di venir fuori. Alla fine, con atroci sofferenze ed un caldo che nulla ha a che vedere col tempo della storia, mi ritrovo a postare una fine che ritengo abbastanza adeguata. O almeno spero :)
Spero che vi sia piaciuta almeno un po' nella sua totalità e spero he voi cari lettori mi seguirete in qualche altra storia, breve o lunga che sia.
Vi avviso inoltre che a breve cancellerò Copernico vs Galilei, perchè vorrei riscriverla del tutto, cambiare titolo e finirla una volta e per tutte. Non so comunque tra quanto capiterà, ma inserirò un bell'avviso ;)
Per il resto vi chiedo di commentare e farmi sapere che ne pensate: non potete minimamente immaginare come sono felice ogni volta che qualcuno di voi mi scrive(sia commenti che critiche)! Vi invito quindi a farlo come e quando volete!
Intanto, un grazie dal profondo del cuore per avermi seguito anche in quest'altra storia! :D

a presto

   
 
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