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Autore: RainySky    13/06/2013    2 recensioni
"Mi stava completamente tirando scema ed era solamente il primo giorno in cui vegliavo su di lei, eppure, non so come, mi sembrava già passata un’eternità.
Il suo nome è Paige."

Non tutti hanno gli stessi gusti, e non tutti hanno lo stesso senso di giustizia che Devin ha. Devin, la ragazza che si erige contro Markus e la sua banda di mentecatti. Devin, la ragazza che tiene testa al gruppo delle più popolari strafottenti del college - nonostante Devin stessa godesse della sua popolarità. Fu proprio per i suoi continui litigi con questi che la incontro, là, in un bagno. Lei era Paige, e le avrebbe sconvolto la sua normale routine sin da subito.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Nella società d’oggi, siamo abituati a pensare che l’amore non possa esistere. Le persone, sono abituate a credere l’amore fra due persone dello stesso sesso come un abominio, un qualcosa di innaturale, di impossibile e contro senso.
Io sono abituata a pensare, che in ogni modo l’amore si manifesti, esso sia sempre bellissimo, entusiasmante, profondo, sincero ma soprattutto vero. Non importa di chi ti innamori, se ti innamori di una donna e lo sei a tua volta, se ti innamori di un uomo e lo sei a tua volta, o che si tratti di una coppia eterosessuale.
Non c’è mai nulla di sbagliato.
“Noi” non siamo un errore.
L’errore è la mente troppo ristretta della società d’oggi, che non ti permette di provare sentimenti come vorresti.
Se tutto questo fosse un errore.. Allora in quel caso, non starei dormendo con lei.
 
Mi girai nel letto e guardai alla ragazza che mi dormiva affianco. Dio, era così bella. Le cinsi la vita con un braccio e la spostai contro di me, gentilmente, così che potei stamparle un dolce bacio sulle labbra. Paige mugugnò e aprì gli occhi, sforzandosi al massimo, sorrise appena mi vide.
“Buongiorno” le soffiai sulle labbra e di tutta risposta lei portò la sua mano sulla mia guancia, sfiorandone la pelle delicatamente.
“Saranno tutti così, i buongiorno?”
“Beh perchè no, potrebbe essere”
Paige rise e mi spinse contro al letto, portandosi seduta su di me. Sorrise vittoriosa, “Potrei anche abituarmici”.
Sghignazzai tra me e me per alcuni istanti prima di scivolare via, sul bordo del letto, lasciando la ragazza un po’ interdetta. Le indicai l’orologio sulla parete e lei aggrottò le sopracciglia.
“Non devi andare se non vuoi Paige..”, sospirai alzandomi dal letto e ricomponendo la mia cartella, che era rimasta abbandonata a sè stessa per un paio di giorni. Tirai poi fuori dei vestiti dall’armadio e mi resi conto dello sguardo speranzoso di Paige su di me.
Mi tolsi la maglietta e gliela lanciai dritta in faccia coprendole la vista mentre mi infilavo la T-shirt dell’Hard Rock di Dublino, eseguì la stessa manovra per cambiarmi i pantaloni tirandole i pantaloncini mentre mi infilavo i blue jeans.
La sedicenne rise e scosse la testa con disappunto, poi mi guardò tornando piuttosto seria. Mi sfilò dalla tasca dei jeans il telefono e vi salvò il suo numero.
“Se dovesse succedere qualcosa, con Markus o con mia sorella.. Ti prego fammelo sapere” sussurrò lei.
Credo che il mio cuore si fermò per una trentina di secondi, la preoccupazione nella sua voce.. Era così tremendamente carina, le sarei saltata addosso, se non avessi avuto un briciolo di contegno.
Ripresi il mio telefono e mi sporsi un po’ sul letto, trovandomi semplicemente faccia a faccia con Paige, “Dopo ti scrivo un messaggio, e ti salvi il mio numero. Così se hai bisogno basta che mi chiami”.
La ragazza annuì soddisfatta e mi diede un piccolo bacio sulle labbra, tirandosi indietro prima che potessi risponderle.
“Mi mancherai” ammise lei guardando altrove mentre diventava rossa come un peperone.
“Beh puoi sempre.. Abbracciare il mio cuscino, magari funziona” sogghignai e lei mi guardò stupita, aggrottò le sopracciglia mentre la sua bocca diventava letteralmente a forma di “O”.
Di tutta risposta Paige mi lanciò il suo di cuscino “EHI! Questo sarebbe dovuto essere uno di quei momenti teneri dove anche tu mi rispondi che ti mancherò da morire e mi penserai ogni ora ed ogni momento mentre sei a scuola!”
Feci una finta faccia dispiaciuta “Ma certo! Come ho fatto ad essere così stupida!”.
Lei si limitò a sbuffare e ad incrociare le braccia.
Sorrisi.. Sapeva essere cocciuta e tenera come una bambina indifesa, le arruffai i capelli “Certo che mi mancherai scema, non credo riuscirò a seguire nemmeno una lezione sinceramente. Ci vado soltanto per affrontare la temibile ira di Marilyn. Starei qui con te più che volentieri, sai?”
Paige chiuse gli occhi e sorrise gentilmente “Si.. Si, lo so. Fai la brava eh!”
Scoppiai a ridere. Insomma, una ragazza di sedici anni che si raccomandava ad una di quasi diciotto di fare la brava!
Le diedi un altro leggero bacio sulla fronte prima di correre a scuola, giocava a mio favore che Ruby rimaneva a casa oggi. Per lo meno non arrivai tardi a scuola, cioè, non troppo, ma in ogni caso riuscì ad arrivare tardi.
Entrai nell’istituto e la segretaria appena mi vide alzò gli occhi al cielo e non mi chiese nemmeno nulla per il ritardo, tanto ormai era abituata a vedermi entrare alla seconda ora la mattina.
Mi fiondai in classe non appena suonò l’inizio della seconda lezione e presi posto sul lato destro in ultima fila, dove di solito non mi disturbava nessuno – se non fosse che prooooprio oggi, davanti a me si era seduta Marilyn.
Oh cazzo andiamo, seriamente?
Sbuffai, lanciai la cartella sul banco e mi sedetti di peso sulla piccola sedia di legno. Non avete idea di quanto questa sedia sia scomoda, proprio no. Appena fui seduta e sistemata ed il professore non era ancora entrato Marilyn si girò e mi squadrò da testa a piedi.
“Te la sei già portata a letto?”
Decisi di stare al suo gioco, o forse di farle prendere un infarto.
“Certo, è anche piuttosto brava. Dio, quelle curve..” alzai lo sguardo ad osservare la reazione di Marilyn, era rimasta pietrificata “..Ma tu non puoi capire, tranquilla, lo so”.
Ancora nessuna reazione da Marilyn, forse avevo sinceramente esagerato. Ero quasi tentata da chiederle se stesse bene, quando mi lanciò addosso il suo diario, mi guardò e rimasi sconvolta. Sembrava che si stesse trattenendo per non scoppiare a piangere “Vaffanculo Devin, vattene a fare in culo con tutto il cuore!”.
Si alzò di scatto dalla sedia e corse fuori dall’aula, ero ancora troppo sconcertata per riuscire a capire cosa fosse appena successo. Scossi il capo lentamente e tirai fuori il telefono, lo guardai per alcuni istanti ma dovetti rimetterlo via dopo poco quando il professore entrò in classe ed iniziò la sua strapallosissima lezione di fisionomia.
 
Suonò l’intervallo delle dieci e mezza, mi avviai verso la mensa ma sulla strada Jane mi bloccò. Aveva il fiatone e mi guardava preoccupata e disgustata allo stesso tempo, mi disse di seguirla e così feci.
Ci rifugiammo in aula computer, rimase in silenzio mentre prendeva un foglio dallo zaino e me lo porgeva a testa bassa “Guarda cosa gira fra gli studenti..”.
Era la foto di una ragazza, il cui volto era nascosto. Ma non era una foto normale, qualcuno l’aveva scattata mentre la ragazza si toccava; quello fu l’ultimo dei particolari che notai. Mi soffermai sulla maglietta. La guardai attentamente, senza però riuscire a collegare. Jane mi prese per la manica della T-shirt e si morse il labbro “E’ Paige..” sussurrò, poi si girò di nuovo e tirò fuori un’altra foto, ma appena la vidi di sfuggita gliela strappai di mano e la accartocciai.
Era la mia migliore amica, eppure ogni tanto desideravo non averla affatto, ma questo non avrebbe cambiato il fatto che quelle foto stavano girando fra tutti i peggiori elementi della scuola.
“Markus, vero?”
Si limitò ad annuire “Ti prego non tentare nulla”.
Non ebbi alcuna scelta se non accondiscere.
Per il resto della mattinata mi sentivo spenta, vuota, quelle due foto di Paige che veniva molestata da Markus.. Quella foto dove era stata costretta a toccarsi per il suo, o per il loro, divertimento. Non mi aveva detto che le avevano scattato delle foto, porca puttana, avrei rimediato. Avrei potuto trovare un modo per cancellarle, ora è fin troppo tardi.
Tra gli amici di Markus i nomi delle sue vittime passano a volontà, se Paige fosse tornata a scuola ora come ora l’avrebbero presa di mira di sicuro. A meno che..
 
Alla quarta ora me ne andai in bagno, e ci rimasi per ben tre quarti d’ora. Praticamente avevo passato il tempo a guardarmi allo specchio ed a pensare, se in giro si sapesse che Paige era diventata la mia ragazza, se si sapesse che Paige era mia e mia soltanto e che provava interesse per le ragazze, forse l’avrebbero lasciata stare.
Tirai un pugno al muro, pentendomene subito dopo.
“Violenta come al solito eh”.
Mi girai di scatto.
“Ah, sei solo tu”
La diciassettenne aggrottò le sopracciglia “Che bella accoglienza di merda!”.
“Ma che ti aspetti Mar, un tappeto d’oro? Trombe che suonano al tuo passaggio?”
La sentì ridere. Le sorprese oggi non accennavano a finire. Mar che rideva per qualcosa che dico io. No è assurdo, mi sa che sto ancora sognando ed è notte fonda.
Andò ad appoggiarsi contro al muro, e piano piano si ritrovò seduta per terra.
“Le hai viste anche tu vero? Quelle foto..”
La mia faccia si contrasse in una smorfia di disgusto non appena le menzionò, aprì il rubinetto e feci scorrere parecchia acqua prima che questa diventò gelata. Mi diedi una lavata in viso. “Immagino tu sia contenta di quello che fa il tuo tromba-amico”, le lanciai un’occhiata fugace, stava sorridendo; ma in pochi istanti quel sorriso venne distrutto da un fiume di lacrime.
“IO NON NE SAPEVO NULLA!”.
Urlò in preda al panico, portandosi le mani a coprire la faccia. Ero pietrificata. La prima cosa che riuscì a fare dopo alcuni momenti di vuoto mentale fu chiudere a chiave la porta del bagno.
Tornai di nuovo dalla ragazza, che intanto aveva cominciato a piangere ancora più forte, mi sedetti di fronte a lei, riluttante sul da farsi.
Ebbi solo il coraggio di sospirare “Cazzo, smettila..”.
Scosse violentemente la testa prima di buttarsi contro al mio petto, non potei far altro se non abbracciarla.
“Perchè..” sussurrò lei con il volto completamente affondato sulla mia maglietta, alzai un sopracciglio non appena cominciò a parlare “Perchè lei e non me..”.
 
“PERCHE’ HAI SCELTO LEI?!”



_____________________________


Salve!
Sono riuscita a scrivere qualcosina per fortuna, non pensavo di fare in tempo sinceramente eheh.

Dunque, dunque..
Che capitolo, Marilyn gelosa di Paige?
Potrebbe essere che Marilyn prova qualcosa per Devin??
Ma allora perchè si è sempre comportata come una vera e propria stronza per tutto il tempo?

Devin potrebbe rischiare di entrare in confusione.
Voglio dire, chi non lo farebbe?
Le foto di Paige..
Markus..
MARILYN!

Questo capitolo l'ho scritto con l'intento di essere un po' confusivo, quindi se vi lascia tipo "Eh?" vuol dire che ho raggiunto il mio scopo.
Non tutto è rose e fiori, e passerà molto prima che lo sia per la povera Devin.
Ho anche deciso che avrei dato meno spazio alle ambientazioni e più carta bianca alle emozioni dei protagonisti ed in particolare ai dubbi della nostra povera protagonista. Quindi l'ambiente è trascurato non poco. *sono davvero pessima si* u.u
Beh, alla prossima,
Rain!
  
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