Anime & Manga > Mermaid Melody Pichi Pichi Pitch
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Autore: Miss Unseelie    13/06/2013    1 recensioni
"Tu sei diversa da tutte le ragazze con cui ho avuto a che fare. Non so come spiegarlo, ma non stavo scherzando quando ho detto che mi piaci."
"Tu...anche tu mi piaci, Kaito." Lucia sorrise e lentamente si appoggiò di nuovo a lui. Kaito teneva ancora il braccio intorno alla sua vita e la teneva stretta a sè così che fu facile per lei raggiungerlo. Mentre lei stava con la testa poggiata sulla sua spalla un altro pensiero si impossessò della sua mente. No...ti amo, Kaito Domoto. Davvero.
Genere: Commedia, Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gaito, Hanon Houshou, Hippo, Kaito Domoto, Luchia Nanami
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo I


Lucia Nanami fissò l'orologio della scuola, contando ogni singolo secondo che mancava al suono della campanella. Non c'era nient'altro che le importasse in quel momento eccetto il fatto che il giorno seguente sarebbe stato il primo delle vacanze estive. Oltre a questo c'era un'altra cosa che si era radicata in modo permanente nei suoi pensieri più intimi. Mentre l'insegnante continuava la sua arringa circa alcune norme di sicurezza che sarebbero servite agli studenti durante le vacanze estive, i suoi occhi iniziarono a deviare dal professore ad un certo ragazzo seduto qualche posto appena dietro quello a cui sedeva lei, alla sua destra. Proprio mentre i suoi occhi proseguivano ad analizzare il campo visivo, immediatamente trovarono il loro bersaglio.

Una cosa che amo dello vivere di fronte alla spiaggia sono i surfisti belli, talentuosi e super-fighi come te...
Lucia scosse rapidamente la testa prima che i suoi pensieri si scatenassero come le onde del mare che si scontravano non troppo lontano dalla loro scuola. Invece, accantonò quei pensieri casuali con un sorriso sulle labbra e ruotò la testa in avanti, in direzione del professore vigente.

Proprio mentre stava ancora sorridendo, sentì un colpetto alla spalla destra. Girò rapidamente la testa per trovarsi dinnanzi il volto della sua amica alta, bella e con tendenze da maschiaccio, Rina Toin, che le stava sorridendo. In mano teneva un bigliettino che Lucia prese dalle sue dita. Poi si voltò e aprì il bigliettino di Rina. Immediatamente lesse il messaggio che vi era scritto:


Ti stai comportando da stupida un'altra volta. Stai fissando un certo ragazzo surfista molto sexy che sta seduto dietro di me? -H

 

Lucia chiuse subito il bigliettino e si girò trovando un'altra sua amica, la ragazza carina, chic e popolare chiamata Hanon Hosho. E così accadde che le cadde l'occhio su chi era seduto dietro di lei, perciò preferì concentrarsi completamente sul professore. Fece un altro tentativo e quando trovò di nuovo Hanon, l'allegra ragazza popolare le fece l'occhiolino.

 

Oh mio Dio! E' davvero così ovvio? Lucia sospirò profondamente e scrisse velocemente la sua risposta sul retro dello stesso bigliettino. Scrisse ad Hanon che stava solo guardando le persone a caso per tenersi sveglia mentre per il professore la tirava per le lunghe con quel discorso infinito che stava portando avanti in quel momento. Inoltre non voleva che Hanon aprisse immediatamente la sua boccaccia e che si lasciasse scappare tutto con quel particolare ragazzo seduto alle sue spalle. Piegò il pezzo di carta e rapidamente lo passò a Rina, la quale a sua volta chiese a un paio di compagni di farlo arrivare ad Hanon.

Sembrava che la lezione si stesse per davvero protraendo all'infinito e Lucia non ne poteva più. Desiderava solo correre alla luce del sole e mostrare la sua euforia per il tanto atteso arrivo delle vacanze estive. Strinse il pugno per esibire la sua impazienza e contemporaneamente continuò la sua lotta contro la sonnolenza. Pochi istanti dopo Rina diede un altro colpetto alla sua spalla per consegnarle un altro biglietto di Hanon. Lucia subito si allungò ad afferrare il biglietto che rivelava:

 

Quest'estate è l'estate, Lucia! Quest'anno è l'anno! Sei cotta di lui da un sacco di tempo e non hai ancora avuto il coraggio di andare da lui e dirgli un semplice “ciao”. Cosa c'è che non va in te, ragazza mia? Ho la sensazione che il tuo amato surfista potrebbe tornare a scuola con una nuova fidanzata e se non ti sbrighi a fare qualcosa allora è ovvio che quella ragazza non sarai tu! -H

 

Hanon...Sussurrò la voce di Lucia mentalmente mentre chinava il capo per l'imbarazzo. Come hai potuto essere così crudele con me? Lo sai che non faccio parte del suo gruppo e che i tuoi cosiddetti amici non hanno intenzione di lasciarmi avvicinare a lui. Perché dici queste cose a me, Hanon?

 

Proprio prima di scrivere la sua risposta i suoi occhi volarono di nuovo verso quel ragazzo in particolare. Nel profondo sapeva di non essere esattamente una persona comune ed ogni volta che si emozionava la sua coscienza aveva l'abitudine di cantare una canzone particolarmente significativa in quell'istante. In realtà poteva già sentire la sua coscienza cantare mentre teneva ancora gli occhi puntati sul ragazzo.

 

Lately Sis was getting mad 'cause I just dream all day

And my friends all say my mind's a thousand miles away

Ever since the day I saw your face there's only one thing I'd do

I can't stop dreaming about you

Baby, dreaming about you


 

Lucia subito scosse la testa per eliminare la melodia casuale e il testo della canzone che stavano risuonando dentro di lei. Doveva trovare un modo per fermare il suo costante sogno ad occhi aperti oppure sarebbe finita in punizione prima dell'estate. Cosa c'è che non va in te, Lucia? Concentrati... concentrati...

Abbassò la testa, come se si stesse preparando a schiacciare un pisolino. In quel momento venne subito sorpresa da una voce forte alla sua sinistra che la fece sobbalzare e la obbligò a tenere gli occhi aperti. Giusto a peggiorare le cose per Lucia, la ragazza cominciò involontariamente a canticchiare quella canzone che aveva in testa interrompendo la lezione dell'insegnante.

"Signorina Nanami", chiese l'insegnante dal posto. "Mi pare di aver detto che le vacanze estive cominciano domani o sbaglio?" In quel momento l'intera classe scoppiò in una risata che fece sprofondare la sognatrice sul suo banco.


 

My homeroom teacher says I don't hear a word in class

And if I don't wake up soon he says I might not pass

Every time I get you off my mind it's just for a minute or two

I can't stop dreaming about you

Baby, dreaming about you


 

La campanella finalmente suonò e gli studenti saltarono dai loro posti eccitati per le imminenti vacanze estive. Lucia, invece, rimase al suo posto, apparendo più imbarazzata che mai. Fortunatamente per lei non si era guadagnata una ramanzina dal professore a proposito del sognare a occhi aperti e quasi dormire alla sua ora. Pensava spesso che il fatto che la vista di quel particolare ragazzo le facesse rievocare ricordi dolci fosse una cosa speciale, ma allo stesso tempo era una maledizione. Era sempre andata bene a scuola, fatta eccezione per la matematica, ma sentiva che quell'anno era peggiore rispetto ai precedenti anche perchè non le era stato assegnato il posto a fianco a lui.

Hanon e Rina la raggiunsero con le loro borse e pronte alla pausa estiva. Rina era più preoccupata per il comportamento di Lucia rispetto ad Hanon che continuava a ridacchiare della sciocca sognatrice dai capelli biondo scuro. Lucia non riuscì a trovare nessuna scusa per essere andata alla deriva con la mente ed essere finita nel suo mondo.

“Lucia, questa è tipo la quinta volta in tutto il giorno che sogni a occhi aperti.” Rina le lanciò un'occhiata preoccupata mentre gettava i suoi lucidi capelli scuri dietro le spalle. “Stai bene?”

“Rina, non è ovvio? Ha ancora problemi con K.D. come l'ultima volta,” Hanon si interruppe con un lieve ridacchiare nella sua voce. Poi si rivolse a Lucia e scosse la testa. “Sei senza speranze, Lucia. Non te la caverai mai a scuola se continui a sognare ad occhi aperti in questo modo. Voglio dire fantasticare su K.D. non è esattamente anormale se sei una studentessa in questa particolare classe, ma credo che pensare a lui ti stia completamente facendo perdere ogni contatto con la realtà, ragazza mia.”

“Sono davvero senza speranze,” Lucia sospirò profondamente e abbassò gli occhi. “Perché? Mi sento come se fossi maledetta. Mi sento come se dovessi essere bocciata perché lui doveva essere nella stessa classe. Cosa vuole dirmi il destino?”

Hanon occupò il posto vuoto accanto al banco a cui sedeva Lucia e accavallò le gambe. “Te lo dico io, Lucia Nanami. Se non ti dai una mossa con Kaito Domoto questa estate, ti posso garantire che si sarà trovato un'altra ragazza per quando torneremo a scuola tra pochi mesi. Credimi, lo so per esperienza.”

“Giusto,” sogghignò Rina appoggiata al bordo del suo banco a braccia conserte. “L'essere stata vittima del gioco delle ragazze-da-una-settimana di Kaito Domoto ti ha resa un'esperta, Hanon...”

“Oh, zitta, Rina!” Hanon fissò immediatamente l'alto maschiaccio in piedi accanto a lei. “E se Lucia finisce con l'essere una ragazza-da-una-settimana? Voglio dire quasi ogni ragazza qui vorrebbe raggiungere almeno quel livello. In realtà questo fa crescere la loro reputazione in tutta la scuola. Voglio dire, le ragazze in questa scuola sarebbero disposte a tutto, anche a uccidersi pur di essere una delle sue ragazze-da-una-settimana e questo è più che sufficiente per loro per dire Sì, sono stata la ragazza di Kaito Domoto per una settimana! Insomma, se fosse per me lo farei di nuovo. Guardatemi: ho acqusito notorietà, sono ammirata, e, indipendentemente dal titolo, vedo ancora ragazzi che mi fissano.”

Lucia rapidamente si alzò dal suo posto e scosse la testa. “No...”

“No?” chiese Rina, guardando in direzione di Lucia. “Cosa c'è che non va?”

“Io non voglio essere...una ragazza-da-una-settimana...Non ho intenzione di essere una delle tante, Hanon” Rispose Lucia direttamente ad Hanon. “Preferisco nascondermi dietro le rocce e guardarlo da lontano mentre cavalca le onde selvagge sulla sua tavola da surf che essere una ragazza-da-una-settimana. Fino ad oggi ancora non hai capito perchè...perchè Kaito Domoto...significhi tanto per me.”

Rina si guardò intorno nell'aula per assicurarsi che nessuno stesse origliando la loro conversazione. Poi si voltò verso Lucia e sospirò. “Lucia...non dirmi che pensi che Kaito sia...beh...”

Hanon alzò un sopracciglio, sospettosa. “Di che cosa state parlando, Lucia? C'è qualcosa qui che dovrei sapere?”

Lucia serrò il pugno apparendo determinata nella sua convinzione. “Non poteva essere che lui. Lo sento nel mio cuore. Deve essere lui. Se solo potessi dimostrarlo...”

Le due ragazze aiutarono Lucia a raccogliere le sue cose e continuarono la loro conversazione fuori dell'edificio scolastico. Si sedettero sulla panchina sotto gli alberi, non troppo lontano dall'ingresso della scuola. Hanon si sentiva un po' esclusa da quando Rina aveva menzionato un qualche segreto di cui non era a conoscenza. Nonostante lei e Lucia non fossero amiche da molto tempo si sentiva in diritto di conoscere quella parte di notizie su Lucia di cui aveva parlato Rina.

“A meno che Lucia non voglia mantenere il segreto, Hanon, sarò felice di riassumere.” Rina si offrì di fornire un riassunto di ciò di cui aveva precedentemente parlato Lucia a proposito di un certo surfista attraente di nome Kaito Domoto per il quale si stava struggendo e del quale era infatuata da molto tempo.

“E' tutto okay, Rina” rispose Lucia. “Non me la sento di parlarne in questo momento. Devo liberarmi di questo imbarazzo per quanto accaduto prima. Non riesco a credere di aver canticchiato una canzone a caso che nessuno sentirà più...”

Rina rise dolcemente e sorrise. “Va bene allora, Lucia. Okay Hanon, te la faccio breve." E così cominciò a raccontare.


  
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