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Autore: eppy    13/06/2013    6 recensioni
Harry Styles le aveva rubato pure l'anima. E se qualcuno le avesse detto che da un giorno all'altro si sarebbe ritrovata a sorridere guardando le loro dita intrecciate durante una passeggiata, che sarebbe annegata più di centocinquanta volte al giorno in quegli occhi troppo belli per poter essere descritti, e che avrebbe sentito le gambe cedere per ogni suo rassicurante sorriso, lei non gli avrebbe creduto.
Magari avrebbe rivolto lo sguardo al cielo sperando con tutto il cuore che un giorno o l'altro sarebbe almeno riuscita a guardarlo negli occhi dal vivo, anche per un attimo, le sarebbe bastato.
Essere oggetto delle sue coccole e attenzioni, essere stretta da quelle braccia muscolose, essere vittima consenziente dei suoi dolci, rudi, intensi, romantici, travolgenti e inaspettati baci...sarebbe troppo bello per essere vero, eh?
E infatti, è soltanto una finzione...almeno secondo quanto enunciato da quel contratto tanto squallido, quanto irrinunciabile.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dov'è che eravamo rimasti?...I ragazzi a cena, giusto. 
Erano seduti tutti e cinque a uno dei tavoli della sala dell'hotel che li ospitava, avevano già terminato il pasto e stavano chiacchierando tra loro ridendo e prendendosi in giro a vicenda, come facevano praticamente dal giorno in cui si erano conosciuti, ma quella sera, tutti e cinque ebbero la netta sensazione che i loro manager avessero dei piani per loro, non avevano idea di cosa si potesse trattare, ma erano sicuri che ci fosse qualcosa in gioco, altrimenti non gli avrebbero comunicato di avere tutta la serata e il giorno successivo per fare ciò che gli passava per la testa, erano stati troppo gentili, e i One Direction, ci avrebbero messo la mano sul fuoco, stava per succedere qualcosa. E come aveva detto Zayn, quei due li volevano fuori dai piedi.
" Zayn, Liam e Louis, potete andare" annuciò Parker avvicinandosi al tavolo dei ragazzi, i tre si alzarono un po' perplessi e si avviarono verso la loro camera lasciando i propri posti vuoti "voi due invece, vi aspetta un simpatico testa o croce" aggiunse Burbank rivolgendosi a Niall e Harry "testa o croce?" domandò il biondo piuttosto divertito... ma dai, davvero? Testa o croce? "si, deciderà la sorte al nostro posto" esclamarono i due uomini prendendo posto al tavolo dei ragazzi "ma ci volete dire che succede? chi deve decidere cosa?" Harry non capiva "sei testa o croce?" gli domandò Parker come se non avesse nemmeno sentito le parole del ragazzo "croce" sfuffò lui, un attimo dopo i due agenti cacciarono fuori una monetina e la lanciarono in aria con un atteggiamento sin troppo serio e composto che fecere ridere sotto i baffi i due malcapitati "è uscito croce!" annuciò Tom Burbank con un sorrisetto dipinto sul viso "buona fortuna Harry!" Niall gli diede una pacca sulle spalle e si allontanò. Non era mai stato fortunato nei giochi, doveva cominciare a esserlo proprio adesso?
" beh, allora sembra che sia proprio tu ad aver bisogno di una ragazza" Harry li squadrò senza parlare, la situazione gli stava sfuggendo di mano "stavolta abbiamo deciso di darti una mano nella scelta della fortunata, anzi, siamo così premurosi che ci preoccuperemo di farlo noi al tuo posto" i manager o uomini senza tatto e senza cuore, chiamateli come vi pare, sembravano addirittura divertiti "che cosa?" domandò il ragazzo "dai che hai capito" si sentì rispondere "no, non ho capito un bel niente in realtà" alzò un pochino la voce, sentiva che una spiegazione più dettagliata del piano lo avrebbe fatto infuriare di brutto, Parker si sporse verso di lui "è facile! Ti innamorerai di una ragazza, perderai la testa per lei, vivrete una dolce storia d'amore della durata di un mese o poco più, e poi ognuno per la sua strada, tu però starai male per averla persa fino alla fine dell'estate" spiegò, come se stesse parlando di una pellicola cinematografica "ma non sarà nesssuna Taylor Swift, nessuna modella di bikini, e nessun viso già conosciuto, l'attenzione di tutti sarà focalizzata su di te e sulla tua nuova fiamma, le ragazzine intaseranno il tuo account di twitter, ti dedicheranno trends e cagate varie dicendoti di sorridere, e intanto sarà finita l'estate, e i One Direction saranno stati sulla cresta dell'onda per tutto il tempo" concluse Burbank, Harry era semplicemente allibito, aveva voglia di strozzarli, a tutti e due.
" forse avete le idee un po' confuse" disse cercando di mantenere un certo autocontrollo "siete i manager di una band, non i registi di un film!!" sbottò un istante dopo alzandosi e urlandogli contro, era il minimo che potesse fare, dire che era furioso era dire poco, nulla "entro domani sera conoscerai la tua nuova ragazza" gli disse Burbank con una faccia tosta che gli fece venire voglia di tirargli un piatto addosso, per fortuna i camerieri li avevano già portati via tutti, non era di certo un ragazzo violento, non lo era mai stato, quei due però avevano esagerato, e la voglia di prenderli a pugni era tanta. 
" no, non voglio conoscere nessuno!" urlò avviandosi verso la porta "ti troveremo una bella ragazza" sembrava quasi che volessero prenderlo in giro "sentite, mi innamorerò anche io, qualcuno mi ruberà il cuore, e porterò quella ragazza all'altare, ma quando succederà, voi due, i ragazzi, la mia famiglia, le fan migliori del mondo, e persino il mio cervello, non centreranno niente. Sarà una scelta soltanto sua" esclamò portandosi una mano al petto, all'altezza del cuore "nel frattempo però, non ostacolerai la carriera dei tuoi migliori amici, intesi?" "è la mia vita, non il vostro film, se volete vincere un oscar, un nobel o qualunque altra cosa, se volete che i giornali parlino della storia d'amore creata da voi a tavolino come se fosse uno stupido contratto, allora avete sbagliato mestiere. Prendete degli attori e manipolate i loro sentimenti come se fossero burattini, pagateli profumatamente, e state certi che il vostro film sarà un successo planetario. Ma io ho scelto di fare il cantante, e non mi trasformete in ciò che fa più comodo a voi, e alle vostre tasche!" così dicendo si allontanò più incazzato che mai, ma sollevato per essergli riuscito a dire ciò che pensava....era assurdo, volevano farlo innamorare a comando, quando anche i bambini sanno che il cuore, è l'unico muscolo involontario, e ama a suo piacimento, nel modo più imprevedibile e autentico possibile.
Tornò nella camera dai ragazzi piuttosto turbato, sbattè la porta e si piazzò sul divano in mezzo a loro "quei due sono completamente andati!" esclamò, prima di raccontare ai suoi migliori amici la conversazione che avevano avuto "dimmi che stai scherzando" disse Niall quando ebbe finito di sfogarsi "no, è tutto reale" "hanno superato il limite!" lo spalleggiò Liam "ma si sono rincoglioniti per caso?" domandò Louis con il suo solito modo di fare, alzò le braccia al cielo e strappò un'amara risata a tutto il gruppo "no, sono sempre stati così" si aggiunse Zayn "e adesso?" domandò Niall all'amico "non posso farlo, non mi importa neanche più di tanto il fatto di dover vivere in conflitto con me stesso, quanto quello di dover ingannare così sfacciatamente tutte le nostre fan, loro che ci supportano, che ci amano, che ci permettono di vivere questo sogno a occhi aperti, loro si fidano di noi...no, se quei due imbecilli pensano che questo sia soltanto un gioco, allora non mi va di giocare" spiegò, pensando a dove potesse arrivare la mente umana pur di assicurarsi denaro "vanno bene tutti i limiti che ci hanno imposto fino ad adesso, mangiare sano, fare sport, non bere, non esagerare con i colpi di testa..." continuò Niall "ma questo è decisamente troppo!" sbottò Zayn "io propongo di trovarci altri due manager, gente seria e onesta questa volta" propose Lou "lo sai che non possiamo, loro hanno in mano il nostro futuro, i concerti, i cd, i libri, noi, i One Direction, dipendiamo da loro" gli ricordò Liam "quindi, che si fa?" domandò Zayn rendendosi conto che non esistevano molte vie d'uscita "io non voglio farlo, ma come al solito sono loro a mantenere il coltello dalla parte del manico" esclamò il diretto interessato, sapeva che non si trattava di una possibilità, ma di un'imposizione "li sto odiando come non ho mai odiato nessuno, non possono essere così....non mi vengono neanche le parole!" "stronzi?" suggerì Louis, era quella la parola esatta "supereremo anche questa!" esclamò Niall tentando di dargli conforto "siamo una squadra, giusto?" questa volta parlò Zayn "e resteremo uniti anche nella sconfitta" concluse Liam, dando una pacca sulla spalla all'amico; Harry si chiese come avrebbe fatto senza di loro e si rese conto di non riuscire a trovare risposta a quella domanda, forse perchè senza i suoi migliori amici, non avrebbe nemmeno avuto ragione di esistere una risposta.   


" e così è questo il misterioso mondo degli adolescenti?" Megan avvertì il suono della voce di sua zia alle spalle e si voltò instintivamente "sembra di si" le disse, mentre la donna si avvicinava di più a lei fino ad appoaggiare le mani sulla scrivania dove era posizionato il computer "hai telefonato ai tuoi genitori per dirgli che sei arrivata sana e salva?" le domandò sbirciando sul computer, Megan annuì, poi continuò ad armeggiare con l'apparecchio "zia, guarda questa spiaggia" esclamò la ragazza puntando il dito contro il desktop del suo portatile "è una delle nostre spiagge, non c'è dubbio" confermò la donna "l'ha postata Niall poco fa su twitter" la informò "chi è? un tuo compagno di scuola?" le domandò, scatenando la risata della ragazza "si, il mio vicino di banco!" rispose lei ironicamente "è uno dei ragazzi!" esclamò poi "ah, intendi quel Niall? scusa, mi era sfuggito di mente il fatto che tu parli di quella band come se conoscessi i ragazzi personalmente e fossero tuoi amici" la prese in giro scherzosamente "io ti avevo avvisato" rispose Megan alzando le mani, e la donna dovette ammettere che sua nipote aveva ragione.
" secondo te dov'è precisamente questa spiaggia?" domandò curiosa la ragazza "no eh, Megan, la stalker no!" rise di cuore "so che lo sai, zia" "ma no..tutta la costa è caratterizzata da spiagge come questa, e poi al buio è ancora più difficile orientarsi..." spiegò la donna "non mi sto illudendo di andare lì e trovarli seduti in cerchio intorno al fuoco mentre cantano Torn, anche se sarebbe stupendo, ma sul serio, so che non sarà così, voglio soltanto sapere dov'è per andare a farci un giro, almeno potrò dire di essere stata in un posto dove sono stati anche loro" le brillavano gli occhi quando parlava di quei cinque ragazzi, era impossibile non rendersene conto "tu sei pazza, tesoro mio!" la donna le cinse le spalle con un braccio nascondendo un sorriso "allora?" domandò la ragazza "bagno trentasei se non erro, mi sembra di riconoscere il bar" "grazie" esclamò la ragazza schioccando un bacio sulla guancia della zia "e come ci si arriva da qui?" domandò un attimo dopo, rendendosi conto di non aver la più pallida di come muoversi in quella città "per adesso in macchina!" disse la donna con tono fermo e deciso, voleva bene a Megan, e non poteva negarle di andare a fare una capatina in quella spiaggia, sentiva che per lei era importante, ma allo stesso tempo, sapeva che sua nipote aveva vissuto tutta la sua vita in un posto completamente diverso, e non se la sentiva di lasciarle prendere il bus da sola di notte, in fondo era solo il primo giorno, avrebbe avuto tempo per ambientarsi.
Una ventina di minuti dopo, Megan scese dall'auto e si guardò intorno, sarebbe stata sicuramente un'estate fantastica, se lo sentiva, c'erano tutte le carte in regola per renderla indimenticabile, e lei aveva tanta voglia di gettarsi in quella nuova esperienza; camminò a piedi per un centinaio di metri e si fermò quando i suoi occhi scorsero la scritta che indicava il trentaseiesimo bagno a partire da Sud, seguì quel sentiero fino a quando i suoi piedi non toccarono la sabbia, avvertì i granelli tra le dita e decise di togliersi i sandali e continuare a camminare tenendoli in mano, il contatto con la sabbia era fresco e piacevole, giunse fino al mare e respirò a pieni polmoni, finalmente, finalmente si era liberata della scuola e di tutto ciò che l'aveva tenuta impegnata durante l'inverno, e adesso stava osservando le onde venirle incontro e bagnarle la punta delle dita dei piedi, si rilassò completamente, poi riprese a camminare a riva, la luna le rendeva visibile il cammino, durante quella passeggiata incrociò almeno una cinquantina di persone, la spiaggia era decisamente affollata e non c'era da meravigliarsene...chi non avrebbe colto l'occasione di rilassarsi in un paradiso del genere? Persino i ragazzi, tra i loro mille impegni, avevano scelto proprio quel posto.
Megan si guardò intorno soltanto per scrupolo, sapeva che sarebbe stato un miracolo riuscire a incontrarli, ma ci sperava con tutto il  cuore.   




Salveeeee :))
Ecco il secondo capitolo, spero tanto che vi sia piaciuto e aspetto di sapere cosa ne pensate, come sempre! ♥
Se avete qualche consiglio da darmi, sentivevi pure liberi di farlo; e se volete essere avvisate ogni volta che aggiorno, vi basta chiedere :DD
Dodici recensioni per il primo capitolo? Dodici? Davvero, non so come ringraziarvi, spero di riuscire a ripagare il vostro affetto non deludendovi mai :))
GRAZIE GRAZIE  GRAZIE ♥ Un bacione, e a prestooooooo!! :))
 
 
  
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