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Autore: PleaseBeMyLiam    13/06/2013    1 recensioni
Jenna era brutta. Ora è cambiata: è diventata bella e popolare.
Anche il suo carattere è cambiato, ma non certo in meglio. Riuscirà Zayn, che da sempre prova più che un semplice sentimento di amicizia per la ragazza, a farla tornare come prima?
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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BEAUTY ISN'T EVERYTHING



4. Memories



 

Mi svegliai di soprassalto. Guardai l'orologio sul comodino, accanto al letto: erano le tre.

Sbuffai rumorosamente e mi sedetti sul materasso. Che cazzo di incubo era mai quello?!?

La mia mente contorta aveva deciso di farmi sognare Emily. Era terribile: lei era popolare, bella e piena di amici mentre io ero una grassa e schifosa sfigata. Non mi resi nemmeno conto di stare piangendo.

Asciugai velocemente le gocce salate che bagnavano il mio viso e alla fine decisi di alzarmi del tutto. Mi infilai le ciabatte, scesi le scale e entrai in cucina. Mi preparai un bicchiere d'acqua, avevo la gola davvero secca. L'acqua incominciò a scorrere nella mia bocca, inumidendola finalmente.

 

Mi ributtai sul letto cercando di prendere sonno ma non ci riuscii. Decisi allora di vedere un po' di cazzate alla televisione, forse avrebbe fatto da sonnifero.

Misi il primo canale che veniva: Telegiornale.

 

Ieri una ragazza, a Londra, si è suicidata buttandosi giù dal balcone dei nonni. Le cause sono ancora incerte, ma si pensa che lo abbia fatto dopo una pesante litigata con la sua migliore amica. Questa non riu-”

 

Trasalii e spensi subito lo schermo buttando il telecomando a terra. Ma che cazzo! Lo fanno tutti apposta?

Prima quel fottuto sogno, poi il telegiornale...di male in peggio!

Imprecai. Presi una coperta di lana e mi coprii. Ero raggomitolata come un animale sul divano e la coperta mi copriva.

 

I tremolii che da un po' mi assalivano, non cessarono. Strano: in quella posizione non avrei dovuto aver freddo. Mi accorsi dopo che in realtà, i tremolii, non erano affatto dovuti al freddo.

Sbuffai, ma chi cazzo volevo pigliare per il culo? Era ovvio che mi sentivo terribilmente in colpa per quello che stavo facendo ad Emily...e se si fosse suicidata come quella cogliona al telegiornale? Avrei vissuto il resto della mia vita in mezzo al rimorso!

 

Ma cazzo, porco puttano! NON POSSO, NON DEVO, NON RIESCO, NON VOGLIO E NON SO TORNARE INDIETRO! Il passato è passato, il presente è presente.

In passato ero una sfigata, brutta, grassa e vivevo completamente nell'ombra.

Nel presente sono figa, magra, alta, popolare e i ragazzi mi circondano come tanti gatti intorno ai croccantini. Io ovviamente ero i croccantini.

 

Decisi di chiamare qualcuno, giusto per ricevere conforto.

Optai per Liz; incisi il suo numero sulla tastiera del mio I-Phone e aspettai che rispondesse. Cellulare spento.

 

Sbuffai e chiamai Amanda; il cellulare squillò diverse volte, poi la segreteria telefonica disse: “segreteria cellularica di Amanda...aspettate...cellularica esiste? Non importa...ahaha...se volete lasciare un messaggino alla figona che sono, registratelo dopo il bip”

Spensi subito la chiamata e guardai esterrefatta il mio cellulare. Questa era tutta fuori di testa. Poveretta, è talmente deficiente che quando il padreterno ha distribuito l'idiozia, lei si deve essere messa in coda due volte! Mi maledissi per aver scelto un'amica, anzi conoscente che preferirei non conoscere, del genere, da chiamare.

 

Provai con altri trenta numeri, ma avevano tutti i cellulari spenti oppure si sentiva la segreteria telefonica. Stavo per abbandonare le speranze quando vidi il numero di Zayn. Mi diedi uno schiaffo in fronte. Come avevo fatto a dimenticarmi di lui?!?

Lo chiamai, aspettando con ansia una sua risposta, anche se sapevo benissimo che alle tre e mezza di notte, era difficile che potesse rispondermi.

Squillò una, due, tre, quattro volte. Stavo per lasciar perdere quando una voce roca e assonata che conoscevo benissimo, mi rispose.

 

-Ma chi cazzo è?- biascicò incazzato, Zayn.

 

Sorrisi. Sapevo che lui avrebbe risposto, anche se non lo speravo, sapevo che lui ci sarebbe stato. Era sempre così: quando avevo bisogno d'aiuto, arrivava Zayn. Era una sorta di angelo custode.

 

-Indovina! Chi ti chiama alle tre e mezza di notte perchè vuole un consiglio? Non ricordi? È successo anche qualche anno fa, quando ti ho chiesto se era meglio il blu o il rosso per il disegno della festa della mamma!- dissi ridendo.

 

Ma non usava più guardare il mittente della chiamata sullo schermo? Sentii un sospiro divertito dall'altra parte della cornetta. Mi accoccolai meglio sul divano, sprofondando nel morbido cuoio bianco di cui era fatto.

 

-Oh...già, ciao Jenna- bisbigliò con voce assonnata.

 

-Ehilà cazzone! Stavi sognando?- la mia delicatezza femminile si notava sempre.

 

Lui sghignazzò. Lo chiamavo spesso così...a lui non piaceva, però ci rideva sopra comunque.

 

-Sì...un sogno davvero bello...che tu hai interrotto!-

 

-E cosa sognavi, caccolo? Scommetto che contavi le pecore marocchine mentre saltano i recinti “made in Pakistan”! -

 

Lui rise. Avrei potuto scommettere che Zayn stesse scuotendo la testa divertito, faceva sempre così quando sparavo cazzate a vanvera. Non succedeva spesso...ok, quasi tutti i giorni.

 

-No cara, stavo sognando una ragazza bellissima e fantastica- sussurrò.

 

-Sporcaccione! Scommetto che la bellissima e fantastica ragazza, era anche senza vestiti!- dissi ridendo.

 

Lui invece non rise affatto, anzi sbuffò.

 

-Non scherzare su di lei, ok? Se almeno ti rendessi conto di chi sto parlando, non faresti queste battutine sciocche!- disse scocciato.

 

Wow. Ci rimasi un po' male. Io stavo solo scherzando, ma forse lui era davvero innamorato di quella ragazza. Cavolo, che invidia, è stata davvero fortunata ad aver trovato uno speciale come Zayn.

Lui è gentile, tenero, bello, dolce e c'è sempre nel momento del bisogno. Non ti lascia mai. Zayn è perfetto. Se non fossimo amici da una vita avrei potuto anche innamorarmi di lui.

 

-Scusami...ho esagerato- bisbigliò infine nella cornetta del cellulare.

 

-No, è colpa mia, scusami tu- dissi sorridendo.

 

 

 

*ZAYN'S POV*

 

-No, è colpa mia, scusami tu- disse Jenna.

 

Avevo perso il controllo e le avevo risposto male. Lo avevo fatto perchè Jenna non si rendeva conto di essere lei quella ragazza. Non se n'è mai resa conto. Non ha mai capito che tutte le ragazze che frequentavo erano una scusa per richiamare la sua attenzione. Non ha mai capito che io sono innamorato di lei fin da piccolo.

I suoi occhi, i suoi capelli lisci e morbidi, il suo viso dolce, il suo sorriso, la sua gentilezza e determinazione.

 

Le nostre madri frequentavano lo stesso corso di pre-parto. Si sono conosciute lì e hanno subito stretto amicizia. Io sono nato un mese prima di Jenna.

Holly (la madre di Jenna) e mia mamma, hanno continuato a vedersi anche dopo il parto e ci hanno cresciuti insieme.

All'età di otto anni ho incominciato a provare dei sentimenti per Jenna. Me lo ricordo ancora quel giorno.

 

 


 

Mio papà sarebbe andato via di casa, non lo avrei più rivisto! Perchè i miei genitori non potevano andare d'accordo come quelli di Jenna? Come avrei fatto io senza papà?

Le lacrime cominciarono a rigarmi le guance. Non volevo piangere, ma non riuscivo a smettere. Uscii fuori di casa, volevo scappare. Io non volevo che i miei genitori si separassero.

Sentii in lontananza le grida di mia madre che chiamavano il mio nome, ma io non la ascoltai. Volevo fuggire da tutto, volevo scappare dalla dura realtà. Papà si sarebbe trasferito in Pakistan, la sua terra natale, e ci avrebbe lasciati qui a Bradford.

 

Non sapevo dove mi stavano portando i piedi, non sapevo più nulla. Vagavo verso una meta indefinita.

Quando ormai ero senza fiato, mi resi conto di trovarmi a casa di Jenna. Inconsciamente i miei piedi mi avevano guidato fin lì.

Mi buttai contro il cancelletto che chiudeva il giardino, circondato da siepi, della casa della mia amica. Piansi istericamente: non riuscivo a comprendere cosa stesse accadendo intorno a me, era successo tutto troppo in fretta.

 

All'improvviso sentii il cancelletto aprirsi, era lei. Jenna.

I suoi bellissimi occhi azzurri mi scrutarono preoccupati. Mi prese la manina e mi accompagnò dentro il suo giardino. Io la seguivo senza proferire parola, le lacrime me lo impedivano. Anche lei era in silenzio.

Alla fine ci sedemmo sulle grosse radici di un albero del suo cortile. Mi era sempre piaciuta la villetta di Jenna, era ospitale, bella e grande.

L'unica cosa che fece fu abbracciarmi. Mi strinse nelle sue piccole braccia. Era un piccolo gesto, ma riuscì a calmarmi. Con lei al mio fianco mi sentivo al sicuro.

 

-Cosa è successo, Zayn?- chiese.

 

-I miei genitori hanno litigato, ora mio padre se ne va...torna in Pakistan e io rimango qui da solo con mamma, Doniya, Safaa e Waliyha. Ci abbandona. Non ci vuole più Jenna...lui non ci vuole bene!- dissi tra le lacrime.

 

Lei mi strinse più forte a se.

 

-Tuo padre ti vuole bene Zayn...ne sono sicura. Ogni genitore, anche se a volte può sembrare il contrario, ama i propri figli più di se stesso. Ci sarà di sicuro una ragione per questo trasferimento-

 

-Ma senza di lui, io mi sento solo! Chi giocherà con me a basket, chi mi insegnerà a giocare a calcio, chi mi verrà a consolare quando piango, chi mi preparerà il pollo fritto e chi mi capirà quando avrò problemi da maschio?- domandai quasi urlando.

 

-Tu non sei solo Zayn. Nessuno è mai solo. Anche se tuo padre è lontano, hai le tue sorelle e tua madre, loro ti amano, e saranno sempre con te!-

 

-Ma loro sono femmine, non possono capirmi completamente come faceva papà! Poi mamma lavora quasi tutto il giorno!-

 

-Se non ti capiranno loro, vieni da me. Io ci sarò sempre per te. Io sono qui, su questa quercia, se hai bisogno di sfogarti, fallo pure. E per il calcio e il basket non ti preoccupare, ci pensano Matt e Daniel. Zayn, tu non sei e mai sarai solo-

 

Lei sorrise, era il più bel sorriso che avessi mai visto. Il mio cuore incominciò, per la prima volta, a battere freneticamente nel petto. Mi sentivo riscaldare dalla sua presenza. Io non sarei mai stato solo, c'era un angelo al mio fianco. Il suo nome era Jenna.

 

 

 

-Zayn? Ci sei?- sentii una voce chiamarmi.

 

Tornai nel mondo reale. Mi accorsi di avere le lacrime agli occhi. Accidenti, non piangevo da anni!

Mi sedetti sul materasso e mi accomodai meglio, appoggiando la schiena sul cuscino.

 

-Oh, si scusami...ero solo sovrappensiero...dicevi?-

 

-Avevo bisogno di compagnia morale...ho un problema con una ragazza. Lei è molto sola, e mi sento davvero in colpa perchè la causa della sua tristezza sono io. Ho fatto un incubo stanotte, e ho paura che si possa suicidare! Perchè devi sapere che ho acceso la televisione, presa dalla noia, c'era il telegiornale e parlava di una deficiente che si è buttata dal balcone per una litigata. Pensa se questa qui ora si butta! Ho paura, perchè in quel caso, sarebbe tutta colpa mia!
Cindy Cambell mi ha detto che a volte il rimorso può portare a fare strane cose e io non voglio peggiorare la mia situazione: a scuola vado di merda e tutti gli adulti del paese mi riconoscono come “la selvaggia”! Se facessi anche degli atti strani, sarei proprio nella merda come reputazione! Pensa che l'altro gior-

 

-Jenna stai zitta un attimo! Calmati, accidenti!- gridai.

 

Lei si zittì subito. Succedeva spesso: partiva in quarta a parlare, e nessuno riusciva più a farla smettere.

 

-Ehm...scusa- sussurrò.

 

-Lascia perdere...ma cosa hai fatto tu per renderla sola? L'hai esclusa?- domandai con acidità.

 

Jenna era cambiata, ultimamente stava frequentando cattive compagnie, che un tempo la maltrattavano. Il suo aspetto è migliorato tantissimo, ma non si può dire lo stesso del suo carattere. Era acida, scontrosa e presuntuosa. Cercavo di non farci caso, perchè lei era pur sempre la mia Jenna.

 

-No Zayn, solo che non possiamo più essere amiche...non mi trovo più bene con lei...non posso stare in sua compagnia perchè altrimenti ne subirei le conseguenze-

 

-Capisco...se mi dicessi di chi stai parlando, potrei aiutarti-
 

-Ah bhè- si interruppe, la sua voce era tremolante -Forse...ma no, non credo che potrebbe interessarti-

 

-Jenna...non dirmi che...- bisbigliai.

 

Una cattiva sensazione si impadronì del mio cervello. Emily mi aveva detto che ultimamente Jenna la ignorava e che da quando era cambiata non si parlavano quasi più. E se la ragazza del suo incubo fosse Emily?

 

-Emily? Hai maltrattato Emily?- chiesi.

 

Non sentii alcun rumore. Stava trattenendo il respiro.

Avevo indovinato. Quando Jenna era nervosa tratteneva sempre il respiro.

 

-Oh cavolo! Stanno suonando al campanello! Devo andare Zayn...ci vediamo in giro!- urlò.

 

Si sentii una botta e dei fruscii: non aveva terminato la chiamata. Si potevano udire alla perfezione delle bestemmie, delle parolacce e dei tonfi.

Ridacchiai debolmente.

 

Jenna aveva escluso Emily. Non è difficile capire il perchè di quest'azione.



ECCOMI QUI!
Dopo quarant'anni di assenza sono tornata, per vostra sfortuna! XD
Allora, questa cosa che viene chiamata capitolo, mi fa abbastanza schifo. Non ho avuto preticamente tempo di correggerla perchè in questo periodo sono sotto esame e devo studiare!
Allora...la parte scritta in corsivo...insomma, la parte con le scritte inclinate, descrive i ricordi di Zayn di quando aveva otto anni. Si incomincia a scoprire la sua storia. Tutte starete dicendo "E chissene frega, stronza!"
Bhè...me ne vado, prima però vi lascio la foto dell'amica attuale di Jenna, la bella Liz Hertwood, interpretata da Kristen Stewart (tinta di biondo)
Ciaoooo.





 

  
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