Pov. Zayn
Entrammo da
Starbucks ed era miracolosamente vuoto. Meglio così, saremmo
stati un po’ più
tranquilli e poi volevo solo un po’ di intimità.
Ci sedemmo in uno dei tavoli
centrali e iniziammo a sorseggiare i caffè che avevamo
ordinato. Dopo
incessanti minuti di silenzio alzai gli occhi sperando di perdermi nei
suoi, ma
notai che gli aveva chiusi.
Agnese
teneva gli occhi chiusi e le mani strette attorno al bicchiere e
sembrava
essere quasi in uno stato di dormiveglia. Allungai la mano un
po’ spaventato e
la poggiai sul suo braccio. Era teso ma lo rilassò
immediatamente al mio gesto.
Aprì gli occhi lentamente e riprese a sorseggiare il
caffè come se nulla fosse
accaduto.
Continuai a
fissarla di sottecchi per evitare di sembrare troppo invadente ma
quando sentii
i suoi occhi sulla mia bocca sentii immediatamente il bisogno di
ricambiare.
Non riuscivo a starle lontana. Per quanto io mi sforzassi io non ce la
facevo proprio.
Se all’inizio era tutto solo un gioco e un modo per uscire
dalla solita
monotonia ora le cose erano davvero cambiate. Lei ora era importante
più di
ogni altra cosa, più della mia stessa vita e non potevo
lasciarla andare
ancora. Non potevo lasciarla annegare senza neanche cercare di salvarla.
-Va un
po’
meglio? Hai ancora fame?!- mi fissò per qualche secondo
prima di scuotere la
testa in segno di dissenso. Le sorrisi porgendole una mano.
Uscimmo dal
bar in fretta dopo aver pagato. Mi avviai verso la macchina ma lei mi
fermò
stringendomi una mano attorno al braccio.
-No, ti va
di passeggiare un po’ prima?- mi chiese stringendosi nel suo
cappotto di pelle
nera. Annuii, forse un po’ troppo entusiasmato, e la presi
per mano per poi
portare il mio braccio attorno alle sue spalle per riscaldarla con il
mio
calore.
-Posso farti
una domanda Agn?- chiesi dopo che ci fummo seduti su una panchina in un
prato
desolato.
Annuì
voltandosi verso di me. Scossi la testa un po’ arrabbiato
-Parlami
Agn…
smettila di esprimerti a gesti! Prima non lo avresti mai fatto,
andiamo!-
sbraitai prendendo le sue mani fredde e piccole nelle mie grandi e
calde.
-Si,
Zayn…
puoi farmi una domanda.- rispose calma e distaccata. Probabilmente
prima mi
avrebbe aggredito ordinandomi di non parlarle
così… a quel pensiero sorrisi.
-Perché
sorridi?-
chiese lei ritirando le mani e portandole alla bocca soffiandoci dentro.
-Perché
prima
in macchina hai sorriso?- chiesi un po’ titubante. Forse
aveva bisogno dei suoi
spazi e del suo tempo ma io avevo bisogno di saperlo.
-Non lo so,
in realtà… è stato spontaneo.- mi
disse scrollando le spalle.
-E
riusciresti a rifarlo?- chiesi speranzoso. Lei si avvicinò
al mio viso fino a
sfiorarmi le labbra. Non riuscii a resistere, allungai una mano
portandola
dietro al suo collo, feci pressione permettendo alle nostre labbra di
entrare a
contatto.
Lei fece una
cosa che non mi sarei mai aspettato, si alzò staccandosi
dalle mie labbra e
riprese a baciarmi sedendosi sulle mie gambe. Il bacio
diventò subito molto passionale.
Le nostre lingue danzavano e bruciavano a contatto l’una con
l’altra. Sorrisi
fino a farmi dolere le guance ma non mi staccai. Continuammo a baciarci
contro
ogni logica fino a quando qualcosa di bagnato e salato
arrivò a bagnarmi le
labbra. Mi staccai di colpo pensando fosse pioggia. Alzai gli occhi al
cielo ma
era solo un po’ nuvoloso, era una bella giornata. Abbassai lo
sguardo pensando
di essermelo immaginato ma quando notai le guance cadaveriche di Agnese
Jonson rigate dalle
lacrime non riuscivo davvero a
credere ai miei occhi.
Spalancai
gli occhi davvero incredulo e iniziai a stropicciarli con le mani ma
lei era lì
e ora cominciava a singhiozzare. Mi avvicinai e la abbracciai. Quando
mi
staccai la vidi sorridere e piangere contemporaneamente e la prima cosa
che mi
venne in mente di fare fu prenderla e baciarla fino a farmi mancare il
fiato.
-Stai
piangendo… e sorridendo… e tu, io…
questo!- iniziavo a sclerare correndo da una
parte all’altra del parco non curante del fatto che qualcuno
avrebbe potuto
vedermi. Lei si
sedette sulla panchina
incitandomi a non urlare e andarmi a sedere accanto a lei.
-Hai pianto
Agn!- le dissi abbracciandola fortissima a me.
-Si Zayn, ho
pianto!- disse quasi sollevata.
-Cosa hai
capito… come hai fatto?- chiesi felice e incuriosito.
-Stavo
pensando a tutto quello che ho provato quando siamo stati insieme, ai
momenti
belli, alle frequenti litigate, a tutto e le lacrime sono scese da
sole. Zayn,
questo non vuol dire che le cose sono tornate apposto ma… se
prima la voragine
mi sembrava infinita ora mi sembra di intravederne almeno i bordi.-
disse
fissandomi negli occhi con lo stesso tono calmo e freddo. Ma io ero
felice perché
ora sapevo che c’era qualcosa che potevo fare e
l’avrei fatta. Qualunque cosa
per vederla sorridere e , in questo caso, anche piangere.
Tornammo
all’auto
e decisi di riaccompagnarla a casa. La salutai consigliandole di
dormire un po’
per poi sfrecciare verso la scuola. Dovevo dire tutto a Niall.
Pov. Agnese
Avevo
pianto. Avevo riso. Avevo baciato Zayn e tutto questo mi sembrava
talmente
nuovo da farmi quasi paura.
Entrata in casa notai che
tutti erano fuori per lavoro e la casa era completamente vuota, come me.
Anche se le
cose sembravano star migliorando io non volevo illudermi di potercela
fare perché
l’obbiettivo mi sembrava così lontano da essere
quasi irraggiungibile.
Mi allungai
sul letto cercando di dormire un po’ ma inutile dire che il
sonno proprio non
voleva venire. Allora presi la mia chitarra, Bon, e iniziai a cantare
uno dei
miei ultimi brani prima della rottura con Zayn. Era un brano
bellissimo, uno
dei migliori che io avessi mai scritto
e
sentirlo ora, con quella stupida voce che mi ritrovavo, faceva davvero
pena.
Mi alzai di
scatto appoggiandomi al lavabo nel bagno. Notai una lametta e feci una
smorfia
di disgusto pensando a tutti i problemi che quell’aggeggio
aveva causato a
ragazze a causa del dolore… lo stesso che io avrei pagato
per risentire.
Narratore
esterno
Si tolse i
vestiti e si infilò nella doccia. Rabbrividì al
contatto con l’acqua ghiacciata
ma era quello di cui lei aveva bisogno in quel momento. Uscì
dalla doccia e dal
suo bagno avvolta solo da un asciugamani striminzito.
Si sedette sul letto sentendosi
improvvisamente impotente. Una lacrima gli scivolò fuori da
un occhio e lei
quasi spaventata l’asciugò con un dito per poi
chiudere gli occhi. Quel ragazzo
era stato la sua rovina. L’aveva fatta innamorare,
l’aveva ferita e l’aveva
anche fatta ammalare. Ma manteneva le promesse. Le aveva promesso che
non le
avrebbe mai fatto del male e l’aveva tradita ma aveva
promesso che l’avrebbe
salvata e con la
sua sola presenza ci
stava riuscendo.
Senza
neanche accorgersene stava di nuovo pensando a lui, alla voragine che
si
stringeva ogni volta che lo vedeva. A lui che amava anche senza poter
amare. A
lui che sapeva di odiare anche senza poter odiare.
Ancora mezza
bagnata si mise a sedere sul suo letto e improvvisamente
sentì il bisogno di
sentire le mani di Zayn sul suo corpo, perché erano le
uniche che ancora le
facevano sentire i brividi. E quando lui le aveva detto di amarla il
suo cuore
era esploso in mille splendidi brillantini neri, nati per far luce ma
destinati
ad oscurare.
Guardò
l’ora
dalla sveglia e si ricordò che la casa sarebbe stata vuota
per ancora parecchie
ore quel giorno. Sbuffò e iniziò a torturarsi le
labbra prima che il campanello
di casa prendesse a suonare. La speranza che fosse Zayn la spinse a
trovare le
forse per scendere le scale e aprire la porta.
Il ragazzo
dagli occhi ramati era davanti alla sua porta e le sorrideva come un
ebete. Lei
non riuscì a trattenere un mezzo sorriso ancora un
po’ tirato e un sospiro
estasiato alla vista del ragazzo fradicio a causa della pioggia che da
qualche
minuto aveva cominciato a scendere.
Il ragazzo
entrò dentro ancora sorridente. Fu solo allora che
notò Agnese ancora un po’
bagnata e semiscoperta. Rimase immobile a fissarla con la bocca
spalancata e le
guance arrossate.
La rossa
poggiò una mano sul suo volto prima di iniziare a baciarlo
dolcemente. Il bacio
durò poco.
-Cosa ci fai
qui?- chiese la ragazza aggiustandosi l’asciugamani.
-Non
riuscivo a non pensarti. Sei come una droga, è come se
mancasse un pezzo se tu
non ci sei…- disse Zayn scrollando le spalle con nonchalance.
-Speravo davvero
che fossi tu alla porta. L’unica cosa di cui sento il bisogno
sono i tuoi
baci.- disse la ragazza fissandolo negli occhi immobile.
Abbassò o sguardo per
poi ripiantarlo negli occhi innamorati del ragazzo con la pelle
ambrata.
-Posso
chiederti un favore?! Ma se non te la senti puoi anche dire di no! Sii
sincero,
è importante!- disse la ragazza rimanendo nella sua
postazione. Zayn annuì
cercando di non guardarla troppo e finire col fare la figura del
maniaco.
-Ti va di
venire a letto con me?- chiese Agnese con il tono di sempre fissando
Zayn
insistentemente e sperando che non dicesse di no. Aveva bisogno di lui
e di
sentirlo suo.
Zayn
strabuzzò gli occhi e irrigidì gli occhi pensando
che quello fosse solo uno
scherzo. Ma fu quando gli occhi dei due si incontrarono che
capì che lei aveva
davvero bisogno di lui e lui aveva bisogno di lei, forse più
di qualunque altra
cosa. Istintivamente rilassò i muscoli e sorrise. Sorrise
come non mai. Si
avvicinò a lei e la abbraccio inebriato dal profumo di miele
della ragazza.
-Si,
Agnese…
voglio fare l’amore con te, ora più che mai.-
disse prima di prenderla per mano
e portarla nella sua stanza.
Lei lo
fermò
davanti al letto forse un po’ agitata.
-E’ la
prima
volta e so che sei tu quello esperto quindi… fai tu, io sono
nelle tue mani.- a
quelle parole Zayn sorrise ancora di più sperando che quello
non fosse solo un
bellissimo sogno.
-Fidati di
me… non ti farò del male, mai più!-
disse prima di iniziare a baciare la ragazza
con tutto l’amore che poteva darle.
Pian piano i
due finirono con lo stendersi sul letto ancora con le labbra legate,
ancora
abbracciati. Agnese iniziò a togliere la maglia di Zayn
perché non faceva altro
che bagnarla ancora di più a la buttò da qualche
parte nella stanza. Il ragazzo
sorrise ancora fremendo dalla voglia di toglierle di dosso quel piccolo
asciugamani e vederla nuda, in tutta la sua bellezza.
Qualche
minuto dopo anche i pantaloni finirono col fare la stessa fine della
maglia e
Zayn non potè davvero far altro che gemere quando la sua
erezione entrò a
contatto con la pelle della ragazza.
Si
staccò da
lei e le sorrise iniziando a lasciarle dei dolci baci su tutta la
faccia. La
ragazza lo guardò in modo strano prima di sorridergli e a
Zayn sembrò così
perfetta. La fece allungare sotto di se riprendendo a baciarla sulle
labbra
prima di slacciarle l’asciugamani e lasciarlo scivolare
giù dal letto. Rimase
incantato a guardarla e si riprese solo quando la ragazza lo
colpì
scherzosamente sul braccio. Rise prima di fiondarsi di nuovo sulle sue
labbra e
toccarla dappertutto. Agnese gemeva, dopotutto per lei era la prima
volta e
Zayn era davvero tanto.
Il corpo di
Zayn era bollente e davvero non riusciva più a trattenere
tutto nelle mutande
così se le sfilò lasciandole cadere dal letto.
Riprese a baciare la ragazza
giocando con i suoi seni e facendola gemere. Si stacco e
iniziò a guardarla
negli occhi. Capì che in così poche ore qualcosa
era davvero cambiato, forse
tanto, forse no. Ma c’era amore negli occhi della sua ragazza
e di questo era
certo.
-Sei
pronta?- le chiese dolcemente baciandole una guancia.
Lui
annuì
sorridendogli. Ogni volta le sembrava sempre più semplice e quella situazione
migliorava le cose.
Zayn si
posizionò tra le gambe della ragazza e molto lentamente
entrò in lei. Agnese
strinse i denti e tirò i capelli al ragazzo per il dolore.
All’inizio le spinte
erano molto lente, entrambi avevano paura di farsi male. Ma poi tutto
divenne così
terribilmente bello e giusto che nell’aria si poteva
respirare odore di sesso
ma soprattutto di amore.
Yooo…
SCUSA SCUSA SCUSA SCUSA!
Sono davvero
imperdonabile lo so, ma per favore
perdonate questa povera fanciulla!
Sono stata
impegnatissima e l’ispirazione era un po’
poca così ci ho messo un sacco di tempo per aggiornare.
C’è
anche una scena un po’ piccante
e io non sono brava a scriverle quindi
davvero se vi ho deluse scusatemi :(
Poii…
la ff sta per terminare… come vedete Agn sta pian
pianino guarendo ma la domanda è… come e se
guarurà pelle pimpinelle!
Ok, la
smetto… spero recensiate e ringrazio Machi87 e
SpaccioSupra per le recensioni e tutti quelli che hanno recensito gli
altri
capitoli, chi ha inserito la storia nelle PREFERITE/SEGUITE/RICORDATE e
anche
alle lettrici silenziose :)
Se volete che io
passi dalle vostre ff fatemelo sapere
in un messaggio , lo farò ma sarei molto grata se voi
ricambiaste, grazie :)
Le foto le metto
la prossima volta, ora sono di fretta…
sciaooo <3