Forse non era così sgradevole come lo credevo. Si, era uno stronzo puttaniere e faccia da schiaffi ma c'era qualcosa che mi impediva di odiarlo.
O almeno fino ad ora.
Arrivai a scuola ed eccolo lì, appoggiato al muretto con una biondina intenta a fare un nodo con la sua lingua.
Carino il ragazzo, davvero.
Gli passai accanto indifferente quando SBAM.
'Oddio scusa sono distr...ciao Matt..' riuscii a dire imbarazzata.
'Alaska' si alzò da terra e mi raccolse i libri.
'Ehm..grazie'
'Ma di nulla' sorriso fossettoso a ore due, la mia rovina.
'Allora...ci si becca in giro' allora ci si becca in giro? e che ero, una donna del getto?
'Senti..ti va di vederci stasera? da amici'
'Ehm non saprei' conoscevo il suo significato di amicizia con le ex. Amicizia=aveva bisogno di trombare.
'Eddai, ci divertiamo' sorriso fossettoso due, la vendetta.
'Uhm..ok'
'Passo a prenderti alle sette'
'Perfetto'
'Si, perfetto.'
Mi voltai allontanandomi, non avevo voglia di continuare una conversazione così piena di significato e frasi lunghe.
Perchè diavolo gli avevo detto di si? STUPIDA STUPIDA STUPIDA. Tutta colpa delle sue fossette, non ho mai saputo resistergli quando le 'sfoderava'.
Perfetto, stasera sarei uscita con lui e cosa ancora più perfetta era che mi sarebbe passato a prendere in macchina.
Magari voleva solo uscire in amicizia e passare una serata in compagnia con una sua cara amica.
Oh si Alaska, vai convinta, ovviamente.


-SETTE DI SERA-
'Alaska è arrivato'
'Arrivo mamma'
Finii di sistemarmi i capelli e scesi le scale.
'W-w-woow sei bellissima' disse boccheggiando.
Sei ancora convinta che voglia esserti solo amico o deve portarti un cartello con scritto 'TROMBAMI'?
Arrossii leggermente e uscii di casa.
'Prego' mi aprii la portiera della macchina e salii al posto di guida.
'Dove la porto bella signorina?'
'Ad un concerto degli iron maiden' dissi ridendo.
'Azz, abbiamo terminato i biglietti ma per sua fortuna posso offrirle una bella bevuta da Johnny's'
'Ehm ok' era il locale davanti a casa di Brian.
Va bene che sono sfortunata ma non fino a questo punto dai, come dire che l'unica volta che ci metto piede deve esserci lì pure lui.
'Non ti vedo molto convinta' disse accarezzandomi una gamba.
'Convintissima' guardai altrove.


-OTTO E MEZZA-
Fino ad ora nessuna traccia di lui...certo, non che mi importasse.
'Sono felice che siamo rimasti amici' mi sorrise bevendo birra.
'Anche io' bugiarda.
'Però, mi sarebbe piaciuto rimanere più che amico' mi sorrise maliziosamente e mi accarezzò l'interno coscia. 'Sai, sei proprio bellissima'
'Uhm' lo allontanai 'pensavo volessi uscire da semplici amici.'
Ma quanto potevo essere stupida da 1 a 10?
'Non riuscirei mai a esserti amico senza avere l'istinto di violentarti' oh si, il corteggiamento non era mai stato il suo forte.
'Matt, forse hai bevuto troppo' lo guardai spaventata.
'Hey occhi di ghiaccio, non guardarmi così, cosa ti aspettavi?' sogghignò.
'Una cena con un mio caro amico' dissi acida.
'Ok ok, scusa. Solo amici' disse porgendomi il mignolino.
'Amici' sorrisi guardandogli il mignolo.
Fu una serata abbastanza piacevole non contando la prima parte e i barili di birra che Matt avrà bevuto.
Lasciò i soldi sul bancone e mentre ci stavamo dirigendo verso la macchina mi bloccò.
'Hey piccola' mi strinse a se.
'Matt, siamo amici ricordi?'
'Quella bocca che parla a vuoto, so io come utilizzarla'
Dopo avergli tirato un dolce pugno sul naso mi misi a correre.
'Dove credi di andare puttanella?' mi fermò per un polso.
'Lasciami stare stronzo' mi tirò uno schiaffo.
'Tu stasera fai quello che voglio capito?'
'Ti prego' gli dissi in lacrime.
'Ho detto, hai capito?' mi tirò un'altra sberla.
Annuii silenziosamente e iniziai a gridare.
'Zitta troia' altra sberla 'altrimenti..'
'Altriment'?' disse una voce a me familiare alle sue spalle.
'Altrimenti non lo so, ma succederà qualcosa di brutto' disse sogghignando. 'Oh qual buonvento haner, sei venuto a salvare la tua bella?'
'Lasciala stare o ti spezzo le ossa una per una'
'Sai che paura' disse con una voce femminile.
Brian gli si scaraventò addosso ed iniziò a dargliene di santa ragione.
'Brian fermati' cercai di tirarlo via.
'Sei un bastardo' dissi a Matt che giaceva con il naso grondante di sangue e gli sputai in faccia.
'Stai bene?' Brian mi accarezzò il volto.
'Sssi'
'Dovevi tornare a casa con lui?'
'Si' sospirai.
'Dai vieni' mi strinse una mano e mi condusse verso casa sua.
'Ehm non mi sembra il caso..davvero' dissi imbarazzata mentre a grande velocità ci stavamo dirigendo verso casa sua.
'Non mi sembra il caso di lasciarti in strada a morire assiderata o stuprata da qualche malintenzionato' mi disse freddo.
Entrati in casa mi fece accomodare sul divano e mi porse un bicchiere d'acqua.
'Ma i tuoi genitori?'
'Hanno un appartamento in centro città' tagliò corto freddamente 'Tu piuttosto, tutto ok? Vuoi avvisare qualcuno?' mi chiese preoccupato.
'No tranquillo ma non mi sembra il caso di rimanere qua tutta la notte.'
Mi ignorò e iniziò a chiedermi della serata.
'Sei stata un'incosciente, sai come è fatto'
'Brian, non sapevo cosa rispondergli'
'No grazie non mi va di uscire con te?' disse ironico.
Lo fulminai e mi strinsi nella coperta.
'Per mia fortuna e per tua sfortuna posseggo un solo letto'
'Il divano sembra così comodo'
'Alaska non ti faccio nulla' mi disse con uno sguardo rassicurante.
'O-o-o-k.' mi prese per mano e mi portò in camera.
'Brian'
'Si?'
'Dormiremo solo, vero?'
'Io dormirò, tu se vuoi stare sveglia a fissare il soffitto fa pure' si mise sotto le coperte e spense la luce.
Sbuffai e mi misi sotto le coperte.
'Brian'
'Che diavolo vuoi ancora?'
'Grazie'
'Potresti ripagarmi in ben altro modo' lo sentii ridacchiare.
'Tipo?' gli misi una mano sul petto e gli baciai il collo
'Tipo dandoti fuoco' mi rispose freddo, mi scostò di dosso e si mise a dormire.
'Sei uno stronzo'
'Dormi, ne avremo di tempo per insultarci'.

Mi addormentai che saranno state le tre del mattino, avevo un sonno incredibile, meno male che oggi non sarei dovuta andare a scuola.
Aprii gli occhi e fissando il soffitto mi ricordai di non essere a casa.
'Buongiorno dormigliona' mi fissò dalla porta.
Gli feci un cenno con la testa.
'Sei una stupida'
'Ma che vuoi ancora?'
'Come potevi credere che voleva esserti solo amico? Se non ci fossi stato io chissà dove ora saresti'
'Lontano da te sicuramente'
'Magari saresti morta accoltellata, che grande peccato'
'Senti testa di cazzo, tu mi hai accolta ieri sera'
'Simpaticona, se non ti avessi accolta chissà chi ti avrebbe preso su dalla strada'
'Magari qualcuno di dolce e simpatico'
'Oh si, 'Alaska mi faresti cortesemente un massaggio alle palle? ti pago, tranquilla' pff '.
'Haner stai zitto' mi alzai dal letto e gli passai accanto.
Non so perchè non so come non so cosa....ma qualcosa mi bloccò.
Mi girai di scatto e mi avvicinai a lui.
Gli misi le mani attorno al collo, premetti il bacino contro al suo e avvicinandomi alle sue labbra qualcosa mi bloccò di nuovo.
'Non mi avrai mai' gli sussurrai e violentemente mi staccai. Presi la mia giacca e uscii sbattendo la porta.