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Autore: shes not afraid    13/06/2013    5 recensioni
Un angelo il cui compito è proteggere gli umani, le è stato donato il corpo di una ragazza per questo. Proteggere gli umani da cosa? Da qualcosa che diventerà pericoloso anche per lei.
Un vampiro.
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Black&White


Zayn aveva preso l’abitudine di intrufolarsi in camera mia tutte le sere per bere sangue, dopo un paio di volte era piacevole ma non glielo avrei mai ammesso. Anche se era ovvio visti i gemiti che mi scappavano e lui sorrideva tutte le volte.
Era passata una settimana e di Hank non si avevano notizie, per il momento potevamo rilassarci.
“Sdraiati” mi disse Zayn spingendomi all’indietro, verso il letto. Mi aveva appena morso, i canini allungati e gli occhi dorati lo rendevano incredibilmente sexy. La voce rauca faceva la sua parte.
“Hai appena bevuto” mormorai, facendo comunque come mi aveva detto.
Si stese sopra di me sorreggendosi con i gomiti ai lati della testa per non pesarmi. Ribaltai la testa indietro per dargli maggiore accesso. La sua lingua picchiettava sui buchi lasciati dai suoi denti poco prima, ma non mi morde di nuovo. Muoveva le labbra esperto e deciso facendomi venire le vertigini. Per la prima volta portai le mie mani a stringergli i capelli, ero sempre stata succube delle sue carezze senza muovere un dito, lui sembrò gradire molto. Si fermò spostando la faccia davanti alla mia, lo guardai con gli occhi socchiusi.
“Sii la mia ragazza” sussurrò non staccando un secondo lo sguardo dal mio.
Il battito cardiaco aumentò, il cervello andò in tilt non riuscendo più a formare frasi di senso compiuto.
“E-ecco..non lo so, Zayn” spostai lo sguardo sulla finestra aperta da cui era entrato.
“Dammi una risposta, ti prego” il suo tono era implorante, non osavo guardarlo negli occhi.
“Non so cosa provo per te..”
“Però ti piace quando faccio questo, vero?” lasciò una scia umida di baci dall’orecchio alla clavicola, scariche elettriche partivano dalle sue labbra fino ad arrivare al mio cervello.
Mi prese il mento fra le dita girandomi. “Sappi che ti tormenterò finché non avrò una risposta” si alzò uscendo dalla finestra senza salutarmi.
Mi girai e rigirai nel letto tutta la notte pensando ad una risposta da dargli. Zayn mi piaceva? Era simpatico, gentile e qualche volta stronzo. Mi aveva abbandonata e poi salvata. Ogni volta che mi sfiorava mi venivano i brividi e mi batteva forte il cuore. Ma come facevo a sapere che quello era un vero sentimento?
La sveglia suonò ma fu inutile visto che non avevo dormito, guai il mio riflesso allo specchio, ero un disastro. Due occhiaie evidenti sotto i miei occhi mi sfidavano a coprirle col correttore, inutile dire che non funzionò. Mi costrinsi ad uscire di casa conciata in quel modo, avevo bisogno di rivedere Allyson.
Lei mi saltò letteralmente addosso stringendomi in un abbraccio, si allontanò guardandomi da capo a piedi.
“Tesoro, hai un aspetto disastroso” niente peli sulla lingua, tipico di Ally.
“Lo so, Zayn ieri mi ha chiesto di diventare la sua ragazza e ci ho pensato tutta la notte..”
“Frena, frena, frena. Malik? Una ragazza fissa? E’ innamorato perso allora” inarcò un sopracciglio.
“Oh andiamo! Adesso esageri” aprii l’armadietto infilandoci dei libri che non mi servivano.
“E tu cosa gli hai risposto?”
“Che dovevo pensarci.”

Mi diede uno schiaffo sul braccio. “Sei un’idiota!”
“Ahia, mi hai fatto male! Non so se mi piace” entrammo in classe, avevamo l’ora con Zayn e appena lui mi vide mi sorrise.
Lo salutai con la mano e mi andai a sedere. Non prestai un minimo di attenzione alla lezione, i miei pensieri erano tutti rivolti al moro. Maledizione a lui, al suo sorriso con la lingua tra i denti, ai suoi occhi magnetici e alla sua voce sexy. Maledizione al giorno in cui l’ho incontrato e al giorno in cui mi ha morso. Maledizione a me che avrei dovuto rispondergli con un ‘no’ secco. Dannazione, lui era un vampiro ed io un angelo!
All’intervallo andai in bagno e cercai di sistemarmi la coda di cavallo che continuava a disfarsi, strinsi bene l’elastico e sbuffai uscendo. Per l’ennesima volta mi ritrovai con le spalle al muro.
“Seriamente, dovresti smetterla” mi lamentai rivolta al vampiro che ghignava.
“Che belle occhiaie, merito mio?” rotei gli occhi senza dargli risposta. “Allora ci hai pensato?”
“Zayn, ci penso da ore ma-”
Tappò la mia bocca con la sua. Iniziò a muoverla e io mi ritrovai a rispondere a quel bacio in automatico.
“Dimmi di smetterla e mi avvicinerò a te solo per bere” sussurrò a una distanza tale che le nostre labbra ancora si sfioravano “fermami se vuoi.”
Mi morsi il labbro inferiore e tornai a baciarlo, allacciai le braccia dietro il suo collo tirandolo a me. Lo sentii sorridere sulle mie labbra, portò entrambe le mani alla base della mia schiena avvicinando i nostri corpi. Ci staccammo ansanti e mi sorrise.
“Sei mia” sussurrò e mi vennero i brividi.
“Come nel sogno” dissi senza accorgermene.
“Hai fatto un bel sogno su di me?” ghignò, per niente sorpreso. Gli tirai un pugno sulla spalla.
“Entra ancora nei miei sogni e ti ficco in paletto nel cuore” volevo sembrare minacciosa ma scoppiai a ridere.
“Baciami e basta” tornò famelico sulla mia bocca e gli morsi il labbro tirandolo.
Il fastidioso suono della campanella ci interruppe, lui imprecò e io sgusciai fuori dal suo abbraccio. Lo salutai e mi indirizzai verso la mia classe dove mi aspettava Ally.
“Si sentiva il rumore dei baci fin qui” mi prese in giro dandomi un colpetto col fianco.
“E tu? Ancora senza ragazzo?”
“Non voglio un ragazzo Charity, voglio uno che mi sappia far divertire”
concluse facendo la linguaccia.
 
Urlai a mio fratello di abbassare il volume della musica mentre salivo le scale, ovviamente non mi sentì ma preferii andare in camera mia e stendermi sul letto che andargli a spegnere lo stereo. Aprii la porta e la richiusi dando le spalle al resto della camera. Mi si gelò il sangue nelle vene quando mi accorsi di un’altra presenza nella camera, non serviva girarsi per capire che era Hank. Aveva sbloccato la sua aria da arcangelo e il suo potere mi travolse come una secchiata d’acqua gelida.
“Cosa vuoi da me?” mi girai lentamente con sguardo poco amichevole.
Era tranquillamente seduto sul bordo del letto e rigirava tra le mani un coltellino argento con cui probabilmente aveva scassinato la finestra.
“Charity, posso far in modo di spezzare il giuramento fatto con quel vampiro senza far ricadere niente su di te, dopotutto sono un arcangelo” mi sorrise.
“E se non volessi?”
“Sarebbe un problema. Abbiamo bisogno di te nella nostra organizzazione, potremmo fare grandi cose insieme. Far dominare gli angeli sulle creature degli Inferi, torneremo al potere di una volta” esclamò eccitato allargando le braccia come a mostrarmi un grande progetto. Un progetto malsano.
“Non sono questi i progetti del Paradiso” volevo fargli confessare tutto, così da poterlo giustiziare.
“Paradiso? Sono solo un branco di fifoni quelli che sono lì. Inventano stupide regole per proteggersi da qualsiasi cosa e non dover far niente.”
Ecco il momento giusto. Liberai le ali imprigionandolo tra di esse, mi insinuai nella sua mente bombardandola, il mio obbiettivo era confonderlo per renderlo più esposto. Stava funzionando fino a quando sentii una stretta al petto, come se una mano stesse stringendo il mio cuore. Vidi Hank sorridere maligno, raggiunse la finestra lasciandosi cadere all’indietro. Non mi sarebbe sfuggito. Presi la rincorsa e saltai fuori spiccando il volo, lo individuai subito e gli fui subito alle costole. Aveva le ali più grandi e quindi era più veloce di me, riuscivo a stargli dietro con difficoltà. Gli lanciai una saetta beccando un’ala, gridò di dolore e precipitò nel campo di tulipani. Era sdraiato supino, cercò di togliersi la saetta ma appena la impugnò gli scottò la mano facendola fumare. Mi guardò furioso e me la rilanciò, la schifai e non mi accorsi che si era alzato venendo verso di me, mi colpì con un pugno in piena faccia. Tirai un calcio al livello delle ginocchia e lo feci cadere, fui subito a cavalcioni sopra di lui riempiendolo di pugni sulla faccia. Alzai la mano formando una palla di energia, urlai buttandogliela addosso ma si spostò e colpii il cemento dove ora c’era un buco. Una gomitata nelle costole mi fece spostare, tossii e strinsi i denti dal dolore. Hank aggrappò una delle mie ali.
“Potrei strappartele e farti soffrire più della morte” sputò poco lontano dalla mia testa “è lo stesso che tu e quello stronzetto volete fare a me, dico bene?”
Iniziai a lacrimare ad gridare dal dolore quando tirò l’ala deciso a strapparla, qualche piuma si staccò poggiandosi dolcemente sulla strada. Il mio pianto si fece sempre più forte.
“Lascia stare mia figlia, Hank!” la voce di mio padre lo fece fermare.
Lucas volò verso Hank tirandogli un pugno talmente forte da farlo finire dall’altra parte della strada, continuò a picchiarlo e papà mi aiutò a tirarmi su. Lo abbracciai piangendo così forte da non sentire le grida di mio fratello. Avevo avuto così tanta paura.
“Lucas, fermati. Non puoi ammazzarlo tu. Le prove ce le ha Charity, solo lei può ucciderlo ma per ora è meglio rimandare” mi accarezzò i capelli dolcemente, voleva tranquillizzarmi ma non riuscivo a smettere di piangere.
Lucas mi prese in braccio e tornammo a casa lasciando Hank col viso tumefatto in mezzo alla strada, si sarebbe ripreso dopo un po’ ed era meglio andarcene. Chiesi di andare in camera e mi adagiarono sul letto , indecisi se rimanere o uscire dalla stanza. Li rassicurai dicendo che una dormita mi avrebbe calmata. Chiusi gli occhi ma qualcuno bussò alla finestra e seppi che era Zayn ancora prima di alzarmi. Appena aprii lui mi abbracciò di slancio, toccò il mio viso come per accertarsi che fossi veramente lì. Gli sorrisi e mi baciò, avevo bisogno di quel bacio. Le lacrime ricominciarono a scendere quando ancora le nostre bocche erano attaccate.
“Dio, mi dispiace così tanto. Sono stato io a trascinarti in questo casino, scusami” lasciò un bacio soffice sulla fronte.
“Zayn, ho giurato anche io quindi non mi hai trascinata da nessuna parte. Sono stata io ad accettare di aiutarti” lo zitti posandogli l’indice sulle labbra.
“Ora è questione personale” parlò più a se stesso che a me.
Inclinai la testa spostando il colletto della maglia che portavo. “Mordi.”
Fece cenno di no con la testa. “Adesso no, non dopo quello che ti è successo.”
“Zayn.mordi.questo.dannato.collo.” sibilai scandendo parola per parola, gli presi la testa portandola nell’incavo del collo “è l’unica cosa che può darmi forza in questo momento, ti sto supplicando.”
Sentii un suo lamento e subito dopo i canini affondarono nella mia carne facendomi ansimare. Il sangue abbandonò il mio corpo per entrare nella sua bocca. Chiusi gli occhi abbandonandomi sul letto, lui cercò di staccarsi ma lo trattenni per i capelli obbligandolo a continuare.
Si spostò al mio fianco pulendomi dal sangue che restava sulla pelle.
“Stai qui con me stanotte” lo guardai facendo gli occhi dolci.
“Va bene, angelo. È stata tua madre a chiamarmi, mi ha detto di quello che era successo e mi ha detto di venire qui.”
“Ricordami di ringraziarla” sorrisi, le palpebre si fecero pesanti a causa della stanchezza.
“Dormi, ti farò dimenticare tutto” mi abbracciò “te lo prometto.” 



#ehilà

questo capitolo lo dedico a jessica che schippa questi due da quando si sono presi a cazzotti AHHAHA
vorrei ringraziare chi recensisce la storia, sopratutto clarissa che mi fa morire tutte le volte, anche jessica.
vorrei ringraziare linda che appena finisce di leggere mi manda messaggi su whatsapp del tipo 'OH.MIO.DIO. SDFGHJK'
vorrei ringraziare alessia che legge la storia anche se studia ogni fottuto minuto per gli esami lol
vorrei ringraziare chi ha messo la storia tra le seguite/preferite/ricordate
vorrei ringraziare chi legge la storia senza commentare, si amo anche voi.
much love, alessia.
   
 
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