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Autore: Mary Black    14/06/2013    5 recensioni
1. Indice
2. Non così (Severus/Lily)
3. Eppure tu sapevi (Albus/Gellert)
4. Incandescente come veleno (Scorpius/Rose)
5. Violata (Draco/Hermione)
6. Debole (Tom Jr., Merope)
7. La bestia (Sirius/Remus)
8. Stupida fata (Scorpius/Rose)
9. Di vizi e fantasmi insonni (Scorpius/Rose)
10. Le tre donne di Draco Malfoy (Draco/Asteria, Ginny, Bellatrix)
11. La catena (Eileen Prince)
12. Vivere di rimpianti (Albus/Gellert)
13. L'ambizione è sempre sposa (Sorpresa)
14. Profumava di tabacco e torta (Sorpresa)
15. Amasti anche la tua colpa (Tom Sr./Merope)
16. Il suo profumo, la tua prigionia (Tom Sr./Cecilia)
17. Pazzia (Gellert/Ariana)
18. Euforia (Albus)
19. Per sempre insieme (Albus/Gellert)
20. Ogni notte (Albus/Gellert)
21. Cadere (Gellert)
22. La sfida (Sorpresa)
23. Nel tempo d'un brivido (Sorpresa)
24. Baci di fiele (Sorpresa)
25. Luna dopo luna (Sorpresa)
26. Una vita dannata (Tom Jr./Helena)
27. Come statue di sale (Sirius/Lily)
28. Di specchi e ricordi (LilyLuna/Lysander)
29. La sua oscurità (Sirius/Alice)
30. Senza speranza (Regulus/Lily)
31. Di desideri e visioni (Albus/Gellert)
32. Luci nella notte (Sorpresa)
33. Mezza falce di luna (Helena/Tom)
34. Dove nasce il peccato (Louis/Rose)
Genere: Erotico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Coppie: Albus/Gellert, Draco/Astoria, Draco/Hermione, Lily/Severus, Rose/Scorpius
Note: Lemon, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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Personaggi: Scorpius Malfoy, Rose Weasley
Tipo di coppia: Het

Avvertimenti: Tematiche delicate, Lemon
Contesto: Nuova Generazione
Genere: Triste, Introspettivo, Erotico
Rating: Arancione

NdA: La raccolta si è classificata prima al contest Drabble... nella Nuova Generazione indetto da syssy5.
Ha inoltre vinto il Premio Stile e il Premio Pairing, che prevedeva di indovinare la coppia preferita dall’organizzatrice.
Le frasi vicino ad ogni Drabble (ognuna di 100 parole) appartengono alla canzone “Serpente” dei Subsonica (ne consiglio, ovviamente, l’ascolto!).
Titolo: “Di vizi e fantasmi insonni”


Di vizi e fantasmi insonni

Vuoi mostrarmi la tua ombra?
Vuoi strisciare un po’ qui, qui con me?

Sapevi di piacerle, l’avevi capito. Era così chiaro, talmente ovvio.
La ragazzina non ti levava mai gli occhi di dosso. Ti consumava da lontano, per distogliere lo sguardo appena tu la ricambiavi.
Chissà se capiva di scatenare le tue voglie, così. Chissà se lo immaginava.

Era davvero tanto candida?
Non credevi. Tutti hanno i loro segreti, i loro peccati. La questione era solo quanto in fretta sarebbero saltati fuori, i suoi.
Quanti vizi poteva avere una come lei?

Il fiore di Grifondoro?
Scopristi che le rose rosse ti piacevano. Di gigli – marcescenti, invadenti, pietosi -, ormai, ne avevi avuto abbastanza.

Vuoi gridare chi sei?
Vuoi sibilare che vizio hai?

“Piccola, ti sei persa?”.
Quella voce serica ti immobilizzò, come una gatta davanti ai fari di un’automobile.
Ti voltasti lentamente, scorgendo Scorpius Malfoy, il dannato, che ti fissava con ironia.
Appoggiato a un muro, lascivo. Impudico, spietato.

E talmente bello.
Scrollasti i riccioli in un cenno di diniego che lo fece sorridere. Si scostò dalla parete e ti si avvicinò.
Lo sentivi il tuo cuore che esplodeva? Lo percepivi il gelo?
“Rose Weasley, nel mio regno...”.
Assaporò quelle parole con gusto.
Tremasti, appiattendoti contro la porta di un’aula. Le sue mani sul legno, all’altezza del tuo viso.

La tua tentazione ormai è nel mio regno...
Dai, sono il nome dei tuoi guai... Nessuno saprà mai, solo per noi.

La afferrasti per le spalle e la spingesti dentro la stanza. Assalisti la sua bocca senza darle il tempo di dire nulla.
Lei si irrigidì, ma poi ti si sciolse addosso.

Non ti eri sbagliato: non aspettava altro.
Ricambiò i tuoi baci con frenesia, senza badare alle tue dita che la spogliavano.
Ti avventasti sul suo seno nudo, mordendolo. Lei gemeva che non voleva, ma sapevi che non era così.
Afferrasti le sue mutandine, gliele strappasti quasi via. Brutale, bramoso, perduto.
La costringesti a girarsi di scatto, pressandola contro un banco.
Le arrotolasti la gonna sui fianchi, slacciandoti i pantaloni.

E nessuno saprà mai...
Che è ciò che vuoi.

Ti ritrovasti, senza sapere come, piegata su un tavolo, puntellata sui gomiti. Avvertivi il suo respiro sulla nuca, le sue mani sulle anche.
Eri così eccitata. E talmente spaventata.

Dovevi farlo smettere.
“Sono vergine...” biascicasti, sentendo il suo tocco tra le gambe.
Ridacchiò, prima di schiacciartisi addosso.
Ti entrò dentro con forza, fu infinitamente doloroso. E così sbagliato.
“Fa male...”
“Non è questo il bello?”
Ti leccava il collo, muovendosi a fondo. Non poteva vedere le tue lacrime.
Eri andata da Scorpius per dirgli che lo amavi e lui, invece, ti aveva sbattuto il suo amore dentro. Come una lama.

Vuoi sbucciare la tua colpa?
Vuoi strisciare un po’ ancora qui con me?

Raggiungesti l’orgasmo e ti abbandonasti su di lei. Le cedettero le gambe, crollaste a terra storditi. Sangue su di te, sangue su di lei.
Ti accorgesti che piangeva, ma non le badasti.

Sporcato un angelo, si passa al prossimo.
“Perché?” ti chiese, disperata.
Perché? Perché io sono il tuo vizio? Perché mi sono divertito a farti del male?
Perché sono quel che sono?

“Ti ho dato soltanto quello che volevi” sibilasti, avvelenato, “E adesso vattene.”
Albus ti aveva detto che era innamorata di te, eppure non l’hai risparmiata.
Le spezzasti il cuore, Scorpius.

La punisti, perché ti amava.

Dai, tocca il nome dei tuoi guai...
Nessuno saprà mai, solo per noi.


Cercasti di cancellare quella notte, Rose, con tutte le tue forze.
Non avevi provato neanche un briciolo di piacere, di felicità. Lui ti aveva usata, senza rimorsi e senza pietà.

Dopo, fece finta che tu non esistessi per intere settimane.
Poi, all’improvviso, ti rapì in un corridoio, saccheggiando il tuo corpo e seviziando la tua bocca ansimante.
Lo schiaffeggiasti, furiosa. Non volevi essere il suo giocattolo.
“Non puoi resistermi” sibilò divertito, “Io sono il tuo vizio, non negare.”
Ti leccò il collo, fremesti.
“Nessuno lo saprà mai.”
Scappasti, Rose.
Dai suoi occhi d’argento, dalla violenza nel suo cuore.

Sai, la virtù porta rimpianti...
E sai, che non si dissetano mai, i suoi fantasmi insonni...

Il fiore seviziato ti aveva respinto, incredibilmente.
Non capivi perché e non potevi liquidare la faccenda. Non riuscivi a togliertela dalla testa.
Le rinfacciavi che se ne sarebbe pentita, che sarebbe annegata nei rimpianti, ma lei resisteva, implacabile.
E quello tormentato eri tu.
Non potevi fare a meno di pensare che, forse, se ti fossi comportato in modo diverso, lei ti avrebbe perdonato e voluto ancora.
Avresti potuto portarla nel tuo letto, invece di rubarle la verginità in piedi, senza neanche una carezza.
Avresti potuto fingere.
Ma era tardi, ormai, e ti sarebbero rimasti soltanto quei rimpianti, quei fantasmi insonni.

  
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