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Autore: Soul of the Crow    14/06/2013    1 recensioni
Ecco a voi il sequel de "In mezzo alla lotta tra la Vita e la Morte".
La sorella di Diana Raven e i suoi Angeli della Notte hanno un piano: sbarazzarsi dei Gemelli della Creazione e della Distruzione per aver rovinato le loro vite.
Toccherà agli Angeli del Regno della Vita impedire che ciò accada, e tra nuovi poteri e nuovi OC tra i personaggi, emergeranno anche molti segreti riguardanti gli Angeli, i loro nemici e novità sui tre Regni e su coloro che si trovano davvero all'inizio di tutto.
Buona lettura.
Genere: Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My favourite IE GO pairings'
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 Com’era descritto nella Profezia, i passaggi magici che erano stati aperti per raggiungere il Regno di Mezzo si erano completamente chiusi, e chi li aveva già attraversati, era stato rimandato nel posto dal quale aveva aperto il portale. Di conseguenza Yuki e i Guardiani erano tornati nel Giardino della Vita dell’Est.
- Come mai siamo tornati qui? - domandò Afuro leggermente irritato.
- Non ne ho idea. Sembra che il Regno di Mezzo sia diventato inaccessibile. - affermò Hiroto.
- Mi spiace interrompervi, ma dobbiamo trovare un modo per raggiungere la nostra destinazione. - dopo quella frase, il Guardiano dai capelli verdi si rivolse a Tadashi:
- Hera, non hai qualche libro o delle pergamene che possano aiutarci a capire cosa può essere successo? - Il Guardiano dell’Est annuì con un cenno della testa, poi affidò l’Angelo della Notte a Kiyama, per poi dirigersi verso una rientranza nella parete di roccia che circondava il Giardino della Vita dell’Est. Il castano avvolse la sua mano d’aura argentata, poi toccò un punto preciso nella cavità nel muro; si avvertì una breve e debole scossa di terremoto e l’energia argentea nella mano di Hera si riversò nel muro di pietra, e dopo qualche secondo, il materiale di cui era fatta la parete cambiò da roccia a legno e in quel punto si delineò il contorno di una porta di legno che si aprì di scatto.
Il Guardiano dell’Est fece cenno ai colleghi di seguirlo e i quattro si ritrovarono in quella che doveva essere la camera di Tadashi da quando si trovava lì: aveva le pareti di pietra e il pavimento di terra battuta, c’era un letto dalle candide lenzuola bianche, un tavolo rettangolare di legno di mogano con alcune sedie dello stesso materiale e qualche mobile qua e là, tra i quali uno scaffale su cui si trovavano alcuni libri e un paio di pergamene.
- Lascia riposare Yuki sul letto. - disse al Guardiano dell’Ovest, poi si rivolse agli altri due colleghi:
- Voi accomodatevi pure. - mentre il verde e il biondo si sedevano al tavolo, raggiunti subito dopo da Hiroto che aveva poggiato la blu sul letto, il Guardiano dell’Est aveva preso alcuni dei libri che si trovavano sullo scaffale, per poi tornare dai compagni.
- Se ben ricordo, tra questi libri c’era qualcosa che parlava d’incantesimi speciali o fenomeni come la regressione. Dovremo darci da fare. - la voce di Hera sembrava piuttosto annoiata, forse perché non impazziva all’idea di fare quelle ricerche, ma non avevano altro modo per scoprire cosa fosse successo pochi minuti prima.
I quattro passarono una mezz’ora buona sui libri che Tadashi aveva dato loro e su quelli che aveva lasciato nella libreria, quando Ryuuji si ricordò di un particolare:
- Kori… - mormorò appena quel nome, eppure i compagni lo sentirono ugualmente.
- Che c’entra quell’avatar? - gli chiese il Guardiano del Nord.
- Aveva detto qualcosa riguardante una Profezia che parlava del ritorno della Morte e di un sacrificio che avverrà nel Regno di Mezzo, ma non mi ricordo molto… - prima che finisse il discorso, il rosso lo interruppe:
- Poco fa ho letto qualcosa al riguardo. Aspetta… - Kiyama sfogliò velocemente le pagine del libro prima di ritrovare ciò di cui parlava:
- Eccola qua! Si tratta della Profezia della Liberazione della Morte. - Hiroto lesse che, dopo alcuni fenomeni naturali che si sarebbero verificati sulla Terra, dopo sette giorni dall’inizio di questi fenomeni, il Sole e la Luna sarebbero stati offerti in sacrificio, rompendo il sigillo che imprigionava la Morte e permettendole di governare sui Regni.
- Immagino che per “Morte” si riferisca a Natsumi. È rinchiusa da qualche tempo nel Regno della Morte e nella Profezia potrebbe aver trovato un modo per tornare libera. - ipotizzò il Guardiano del Sud, per poi chiedere al collega:
- Quel libro spiega anche i fenomeni che si verificheranno nella Profezia? -
- Qui c’è scritto che sono descritti in frasi, ma senza averle tutte quante è impossibile comprendere il significato della Profezia. - in seguito, si rivolse ad Hera:
- Per caso sai cosa dicevano quelle frasi? In fondo le hai viste. -
- Ichinose e Aki le avevano dimenticate alle rovine della Torre del Cielo, ma le ho prese prima di portare qui Yuki. - rispose il Guardiano dell’Est, facendo comparire sul tavolo cinque pezzi di carta, i quali cominciarono ad emanare una luce sia bianca sia nera e si sollevarono in aria; in seguito, si disposero uno dietro l’altro e cominciarono a roteare rimanendo in aria, e pochi secondi dopo, i pezzi s’illuminarono ancora una volta, per poi ricomporsi in un foglio sui cui era scritto:
Colei che è nata dalle tenebre più nere ha un potere più devastante delle fiamme. Quando il cielo piangerà, la terra si rivolterà contro chi la abita, i temporali e i maremoti si abbatteranno sulla patria dei ribelli…”
- Il discorso non può fermarsi qui. Mancano dei pezzi. - affermò il biondo.
- Le nevi avvolgeranno gli umani nel loro freddo abbraccio, privandoli delle emozioni che conservano nel cuore, rendendoli delle marionette nelle mani della Morte perché possano servirla per l’eternità. - una voce femminile pronunciò quelle frasi, e nonostante nei Giardini della Vita il vento non potesse soffiare tranne quando si aprivano i passaggi segreti che conducevano al loro interno, i Guardiani sentirono una brezza fredda che portava con sé alcuni fiocchi di neve.
Era piuttosto ovvio capire a chi appartenesse quella voce, e quando si girarono nella direzione dalla quale proveniva, videro Yuki in piedi davanti a loro, la quale teneva in mano un pezzo di carta su cui sembrava esserci scritto qualcosa, probabilmente le stesse frasi che aveva pronunciato poco prima.
- Quando ti sei svegliata? - le domandò Tadashi.
- Da quando avete cominciato a parlare della Profezia. - rispose lei, mentre osservava il Guardiano dell’Est che si avvicinava:
- I tuoi amici avevano quei frammenti della Profezia e immagino tu sappia cosa può accadere se la Profezia si avvererà. Devi darci anche i tuoi pezzi, così potremo trovare il modo di sistemare le cose. -
La blu lo guardò perplessa:
- Pezzi? Guarda che io ho soltanto questo. - e mostrò nuovamente il foglietto che aveva in mano, per poi riporlo in una tasca dei pantaloni:
- Se esiste un settimo pezzo, non era in possesso degli Angeli della Notte. - lo informò lei, ma pochi secondi dopo che l’Angelo della Notte aveva terminato la frase, Hera sentì qualcosa di gelido all’altezza dello stomaco e notò un ghigno sul viso di Yuki mentre gli puntava la spada nel punto in cui sentiva freddo senza però toccarlo; per qualche altro secondo, che sembrò un’eternità ai presenti, i due rimasero immobili, poi Tadashi cominciò ad indietreggiare verso i colleghi. Stava per cadere quando Afuro arrivò da dietro di lui per sorreggerlo, ma il biondo notò uno strato di ghiaccio che ricopriva lo stomaco del Guardiano dell’Est e sembrava che si stesse gradualmente espandendo.
- Cosa gli hai fatto? - le chiese Terumi apparentemente calmo, ma la ragazza vide una breve scintilla di rabbia negli occhi color sangue del Guardiano del Nord.
- Ve lo avevo detto prima. Non ho intenzione di schierarmi con nessuno, e se decidessi d’intervenire, lo farò solo quando vorrò, quindi non mi convincerete in alcun modo a collaborare. - ribatté l’Angelo della Notte, per poi aggiungere:
- Per quel che riguarda il vostro amico, non gli ho fatto niente di grave. Il ghiaccio ricoprirà lentamente il suo corpo, e se avrà fortuna, dopo qualche minuto si scioglierà. - dopo quella frase, la ragazza caricò la sua spada d’aura color cobalto, poi scagliò un fendente d’energia blu contro la parete, ma il suo obiettivo non era attaccare la parete rocciosa, infatti, si fermò poco prima di raggiungere il muro, sprigionando una raffica di vento gelido e creando un portale blu cobalto. Yuki s’incamminò verso il varco magico, ma Midorikawa la richiamò:
- Sai che non puoi andare nel Regno di Mezzo e noi potremo raggiungerti ovunque deciderai di andare. Fuggire non ha mai aiutato nessuno e per te non sarà diverso. -
L’Angelo della Notte ridacchiò a quell’affermazione, ma solo perché i Guardiani non sapevano ancora cosa aveva in serbo per loro:
- Ciò che ho fatto al vostro amico è stata una mia piccola rivincita per avermi addormentato con un fiore e i suoi poteri, fatto rivivere quel ricordo e avermi colpito. E parlando di quel papavero bianco… - Yuki mostrò il fiore che aveva usato Hera per addormentarla:
- Sarà proprio questo a permettermi di andarmene, e già che ci sono, vi farò conoscere il sonno del gelido inverno. - la ragazza sorrise, anche se quell’espressione somigliava più ad un ghigno, poi circondò sé stessa e il papavero di un’aura blu.
Nell’aria comparve ancora il vento freddo, poi i Guardiani videro l’Angelo della Notte posare un bacio sui petali bianchi, e quando si staccò, alcune particelle di polline lasciarono il fiore accompagnati dall’aura blu e da alcuni fiocchi di neve.
- Se combinato con la magia, l’odore del papavero può portare ad un sonno molto lungo. Questo è il Profumo d’Inverno, gelido quanto le nevi e pericoloso come il sonno eterno. - pensò lei, mentre l’energia blu raggiungeva i Guardiani, i quali, escluso Tadashi, cercarono di creare i campi di forza argentei per difendersi, ma dal papavero si sprigionarono altri fiocchi di neve che si posarono lentamente sulle barriere magiche. Questi ricoprirono gli scudi di forza di una soffice coltre bianca, poi l’aura si aggiunse ai fiocchi di neve, infrangendo i campi di forza e lasciando i Guardiani indifesi contro il Profumo d’Inverno.
- Quando la neve e il freddo raggiungono il cuore delle persone, niente e nessuno è in grado di sfuggire loro. - sussurrò lei, e dopo qualche minuto, i quattro Guardiani caddero addormentati sul pavimento di terra battuta e coperti in vari punti da ghiaccio e neve.
Yuki se ne andò, lasciando alle sue spalle solo il papavero, senza sapere cosa accadde dopo: il fiore si ritrovò rinchiuso in una sfera argentea e i suoi petali furono attraversati da energia color viola scuro, e poco dopo un altro globo argentato, ma contenente un giglio bianco dai petali attraversati d’energia verde, comparve dal nulla e andò a fargli compagnia sul terreno.


 
Dopo un paio d’ore… in un vicolo di Okinawa…
 
Sulla Terra stava per calare la sera, e nonostante qualche umano fosse ancora in giro, Yuki non se ne curava, anche perché non la potevano vedere né sentire fino a quando rimaneva nella forma angelica: voleva fare un giro e vedere gli ultimi posti in cui era stata prima di diventare un Angelo della Notte.
Il primo luogo in cui si diresse era il vicolo in cui doveva vivere anni prima, e da quando se ne era andata, si rese conto che non era cambiato: era rimasto un posto in cui le persone continuavano a gettare la spazzatura. Era rimasta persino la tenda che la blu aveva costruito con diversi pezzi di tessuto e qualche bastone e le casse di legno su cui si sedeva. La ragazza si sedette proprio su una di esse, e mentre osservava ciò che aveva intorno, notò in un mucchio d’immondizia una bambola di pezza bianca piuttosto logora e malandata; prese da un’altra tasca dei pantaloni le due bambole che aveva creato tempo prima, e le guardò come persa tra i ricordi.
- Prima che vi trovassi e vi rimettessi a posto, anche voi due eravate come quella bambola. - disse loro, quasi come se pensasse che quei due pupazzi potessero risponderle.
- E a me sembra impossibile che ciò che sei diventata sia la stessa bambina che viveva qui tempo fa. - una voce femminile interruppe il filo dei pensieri della blu, la quale si guardò intorno e vide Kori seduta su una delle casse di legno.
- Potrei sapere perché stai rigirando il coltello nella piaga? Scommetto che sei qui per dirmi che sono una copia come i miei amici e presto mi lascerai sola come hanno fatto tutti, o quel che è peggio, mi ripeterai che Yukiko Misaki esiste ancora dentro di me o storielle simili.
Beh, l’ho detto ai Guardiani e lo ripeto a te: quella bambina ha smesso di esistere da quando ho ricevuto questi maledetti poteri e sono diventata una copia di Matsukaze. - dichiarò lei irritata, per poi alzarsi e incamminarsi verso l’uscita del vicolo.
Kori sospirò, pensando che la sua padrona non avrebbe capito tanto presto. Decise di seguirla, tramutandosi in un vento che trasportava con sé dei fiocchi di neve.
 
 
Qualche minuto dopo… nella spiaggia di Okinawa…
 
La spiaggia non distava molto dalla città, e una volta arrivata lì, l’Angelo della Notte pensò ancora una volta che certe cose non cambiavano tanto presto: il paesaggio era ancora costituito da quella spiaggia di sabbia fine, interrotta ogni tanto da alcune rocce e da alberi se ci si trovava più vicini all’entroterra, e ovviamente dal mare, anche se Yuki preferiva vederlo quando era giorno e il cielo era azzurro e sereno, mentre in quel momento aveva acquisito delle sfumature rosse e arancioni a causa del tramonto.
- Questo è stato il primo posto in cui ho incontrato Tenma, quando non avevo ancora ricevuto i poteri e i miei genitori erano ancora vivi. - pensò lei, per poi sedersi sulla sabbia e sentire il vento che le accarezzava il viso.
- Ho sempre creduto che fossi un mio amico fidato, ma ho visto che Matsukaze ti utilizzava per allenarsi. Mi chiedo se ho mai avuto un compagno che mi sia stato fedele. - disse lei, pur sapendo che la brezza non poteva risponderle.
Ad un certo punto, il vento diventò più freddo e la ragazza vide che portava con sé quelli che sembravano essere fiocchi di neve, ma lei non aveva evocato quell’aria fredda e c’era solo un’altra persona che poteva farlo:
- Kori, so bene che sei tu. Potresti anche farti vedere invece di nasconderti, sai? - le disse arrabbiata la blu, e l’avatar apparve poco dopo vicino a lei.
- Da quando hai ricevuto quei poteri, ti sei isolata ancora di più dagli altri. Credevo che gli altri Angeli della Notte fossero riusciti a guarire questa tua solitudine, ma appena hai scoperto di essere una copia, hai cominciato a chiuderti nuovamente in te stessa. Mi ripeterai che non ti posso capire, ma è così che stanno le cose. - le rinfacciò la keshin.
Yuki non rispose, si limitò ad ascoltare il fruscio del vento tra le foglie degli alberi e il rumore delle onde del mare.
Le due passarono diversi minuti in silenzio, fino a quando l’Angelo della Notte non udì un’altra voce femminile nella sua testa:
- Oltre a Kori, hai sempre avuto una compagna e ti assomiglia molto più di quel che credi: è la neve. Nonostante sia gelida e c’è il rischio che possa sparire ai primi raggi del Sole che la investono, è bianca e pura. Anche tu sei così, ma quando hai saputo la verità, hai deciso di lasciare perdere tutto il resto.
I Guardiani te l’hanno già detto, ma ognuno è unico e per quanto tu sia convinta di essere una copia di Matsukaze Tenma, rimani sempre Yukiko Misaki. - nonostante avesse usato un tono tranquillo e gentile, Yuki si arrabbiò ugualmente.
- Io non ascolto chi non ha nemmeno il coraggio di dirmi le cose di persona. - replicò l’Angelo della Notte.
Kori sospirò ancora, per poi circondarsi di un’aura azzurrina e posare una mano sulla spalla della sua padrona, teletrasportando entrambe lontano da quella spiaggia.
 
 
Un paio d’ore dopo… nella chiesa della Divinità Suprema della Vita…
 
Un fascio di luce azzurrina annunciò l’arrivo dell’ultima degli Angeli della Notte e della sua keshin nella chiesa in cui era nascosta la Divinità Suprema della Vita. Proprio quest’ultima stava aspettando il loro arrivo e quando le vide, si avvicinò a loro:
- Tu devi essere Yukiko Misaki. Permettimi di presentarmi: mi chiamo Fuyuka e sono la Divinità Suprema della Vita. - si presentò la donna, ma la blu disse solo:
- Avevo detto che non avrei voluto più avere a che fare con questa storia degli Angeli e dei Demoni tanto presto. Kori, riportami subito a… - quando si voltò verso il punto in cui doveva trovarsi la sua avatar, si rese conto che non c’era nessuno.
- Non penso che ti avrebbe aiutata ad andartene. Quella keshin vuole farti capire i tuoi errori più di chiunque altro e a tal proposito, volevo farti una proposta: da qui si può accedere alla Grotta dei Ghiacci Eterni, un posto in cui è conservato il Cuore della Verità. È un oggetto in grado di riflettere l’anima delle persone, ma anche i loro desideri e ciò che si cela realmente nel loro cuore. Se una persona ha sempre saputo di essere nel vero, il Cuore della Verità diventerà trasparente e ti porterà fuori dalla caverna e ti donerà nuovi poteri; se la persona in questione ha sempre mentito a sé stessa e agli altri, il Cuore della Verità diventerà cupo e terrà imprigionata l’anima del soggetto per sempre. Se sei convinta di tutto ciò che hai detto finora a Kori e ai Guardiani, non penso che ti farai problemi a prendere parte a questa prova. -
La ragazza ci rifletté un po’: non aveva niente da perdere, in fondo se ne sarebbe andata da quella grotta con nuovi poteri e avrebbe dimostrato a Kori e ai quattro Guardiani di avere ragione.
- Va bene. Dove si trova l’entrata di questa caverna? -
Come risposta a quella domanda, la Divinità usò i suoi poteri per avvolgere l’altare al centro della chiesa di un’aura dorata. Quest’ultimo si sollevò in aria, rivelando una scalinata dalla quale proveniva un vento freddo.
L’Angelo della Notte cominciò a scendere quelle scale, senza sapere cosa poteva attenderla in quella grotta.
 
 
Angolo di Emy
Mi scuso se il capitolo è un po’ troppo lungo, ma spero vi sia piaciuto ugualmente.
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci
Emy
  
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