don't let me go -


"Allora?" chiese Harry, timoroso, quando Louis ebbe finalmente finito di ascoltare la registrazione.
Louis non riusciva a formulare una frase, la mente annebbiata e gli occhi pieni di lacrime. Non voleva mostrarsi così davanti agli occhi di Harry, ma quella canzone lo aveva letteralmente ucciso, era stata una pugnalata nel petto, un calcio nella pancia. La voce di Harry, le parole, la musica, tutto, urlava quello che non era permesso loro di dire. Ed ora Harry se ne stava lì, davanti a lui, con quei riccioli spettinati e gli occhi più verdi che mai con l'aria preoccupata di chi ha condiviso qualcosa di troppo intimo ed ora vorrebbe tornare indietro, vorrebbe cancellare gli ultimi minuti e vorrebbe non essersi fidato.
Lo aveva fatto invece, lasciando ascoltare quella canzone a Louis. Aveva mostrato, in quel momento triste e miserabile della loro vita, la parte più sofferente di sé. E non lo aveva fatto piangendo, arrabbiandosi, sbattendo porte. Lo aveva fatto scrivendo una canzone, lo aveva fatto cantando. Cantando tutto quello che si teneva dentro. E non aveva avuto timore di condividere le sue emozioni o comunque quel timore lo aveva sconfitto. Harry aveva sfogato scrivendo e cantando il dolore e la frustrazione della loro vita, all'apparenza così perfetta e invidiata da tutti. Aveva fatto trapelare le sue paure, la paura di essere abbandonato dal suo unico amore.
Harry guardò ancora una volta il suo ragazzo, un po' deluso, un po' spaventato e fece per andarsene, quando la voce di Louis attirò la sua attenzione.
"Mai."
"Cosa?" chiese Harry, confuso.
"Non ti lascerò mai andare."


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