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Autore: Rayel    14/06/2013    2 recensioni
Caroline era una ragazza normale, che viveva col fratello Harry. Un pomeriggio del tutto innocente lei e i suoi amici insieme a suo fratello visiteranno uno strano laboratorio di radioattività il quale le cambierà del tutto la vita, che per uno sbaglio di provetta diventerà qualcosa di diverso... Qualcosa di speciale...
Genere: Drammatico, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7 - I licantropi

Mi sentivo meglio, libera da qualsiasi incubo o pensiero, dai studenti e professori... insomma lontano da tutti.
 
La campanella avrebbe dovuto suonare tra i 5 minuti quindi decisi di scendere in picchiata, ma qualcosa mi fermò.

Cristo!
 
Allora i licantropi c'erano davvero. Erano proprio là sotto a meno di 20 metri da me, riuscivo a vederli bene grazie alla mia vista in Full HD. Comunque, cercai di nascondermi dietro alla chioma dei folti alberi, tenedoli d'occhio. 
 
Giravano sempre per la stessa zona e avevano un'aspetto orribile. Erano tutti e tre ricoperti di pelo marrone, alti circa un metro e mezzo, con un lungo muso e una grande bocca incorniciata di affilatissi denti gialli. Le loro unghie erano informi e frastagliate, taglienti come lame.
 
Aspettai almeno 10 minuti, consapevole di essere in ritardo per la lezione di chimica, ma non se ne andavano, quindi non avevo altra scelta che affrontarli. Okay, ma come? Non sono addestrata o palestrata per combattere dei licantropi muscolosi. E se invece di combattere non scappavo e basta? Non male come seconda opzione.
 
Atterrai senza emettere il minimo rumore e cominciai a correre talmente veloce che sentivo il sangue pompare nelle vene. Non era granchè come piano perchè mi videro subito e cominciarono a corrermi dietro, ma in confronto a me, erano brutti e goffi, correvano veloci, ma dopo 15 minuti avevano sicuramente bisogno di una pausa.
 
Ero semisalva, la scuola era proprio lì davanti a 10 metri, ma loro potevano saltarmi addosso da un mometo all'altro. Infatti un altro fottuto licantropo mi si piazzò davanti facendomi frenare bruscamente.
 
Sono nella merda! 
 
''Ciao Caroline.'' Quell'orribile licantropo davanti a me sapeva il mio nome! E anche parlare!
 
''C-chi siete?'' Cielo, che domanda stupida! Invece che tirargli un pugno in faccia aprivo una conversazione con dei licantropi parlanti. In un secondo mi circondarono tutti e quattro, respiravo ancora affannosamente.
 
''Quelli che ti porteranno da dove sei scappata!'' Quell'idiota dai canini aguzzi mi lanciò un fortissimo pugno in faccia, graffiandomi nella guancia destra.
 
Caddi a terra, quasi mi dimenticai che cosa stavo facendo e mentre l'idiota mi stava per tirare un altro pugno roteai la gamba per farlo cadere, la qual cosa funzionò, ma i suoi cari seguaci mi si avvicinarono con aria sgradevole.
 
Strisciai passando sotto le loro gambe, poi mi rialzai e cominciai di nuovo a correre.

''Vedete di lavarvi i denti una volta tanto, perchè avete un alito pessimo!'' Urlai loro dietro.

Questa volta vidi alcuni studenti nel cortile, se resistevo ancora per un po' ce l'avrei fatta, ebbene sì. Salii i tre gradini e aprii il portone in vetro. Quando ci vidi oltre, i licantropi non mi stavano seguendo, quindi corsi in bagno e mi sciacquai il viso cercando di mandar via il sangue dalle ferite.

 
Col cuore che batteva ancora molto forte entrai nell'aula di chimica, sperando che Harry non si preoccupasse per me. 
 
''Signorina Styles, lo sa che è in ritardo di 15 minuti?'' Ecco, vi presento il professore più odioso del mondo: il professor Brainwash! (Così lo chiamiamo).
 
''Sì, mi scusi professor Arbecol.'' Non riuscii a guardarlo negli occhi, così come non riuscii a guardare Harry, ma tutti fissavano me e i graffi nella guancia.
 
''La aspetto alle 3 in punto all'aula punizioni.'' Che simpaticone e che voce agghiacciante.
 
Non risposi e mi andai a sedere al mio posto vicino a Sam Rooney, un mio amico.
 
''Hey Caroline, che ti è successo?'' Mi bisbigliò.
 
''Intendi per il ritardo oppure alla guancia?'' 
 
Scrutò la mia guancia destra e ne rimase impressionato. ''In questo caso entrambi.''
 
''Signor Rooney! Sarei molto contento di vedere anche lei all'aula punizioni. Alle 3, chiaro?'' La voce del professore mi penetrò nelle vene, facendomi rabbrividire.
 
Sam annuì, poi mi sorrise.
 
Una volta suonata la campanella delle 3, il rumore delle sedie che strisciavano sul pavimento fu fastidioso, così come non poter tornare a casa in tempo. Sam e io ci alzammo, ma Harry mi bloccò, proprio come quel licantropo. Mi sembrò di rivivere quel bruttissimo momento successo un'ora fa. Scossi la testa e diedi importanza a ciò che Harry stava dicendo. 
 
''Caroline! Che diavolo ti è successo alla guancia? E perchè hai fatto in ritardo?''
 
Fortuna che non urlava, ma mi dava comunque molto fastidio il fatto che Harry mi rimproverava davanti a tutti.
 
''Non è il momento per parlarne, Harry!'' Cercai di sembrare calma e di non fissarlo negli occhi, ma quando fece per andarsene vidi il suo sguardo, nel quale capii che sapeva di cosa parlavo.
  
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