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Autore: WeAreInfinityNow    14/06/2013    3 recensioni
Quando si desidera qualcosa non ci si arrende. Quando è veramente quello che vuoi, non ci pensi due volte. Quando ti arrendi non dipende da te, dagli altri, da tutto, forse, non era così importante come pensavi. Ma il loro amore ... si, forse è sopra tutto.
Spero davvero che vi piaccia! seconda ff per me, meno tempo libero per voi :) e per favore leggete e recensite in tante. baci xx
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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SHE'S MINE

Erano passate già tre settimane e due giorni.
Per cui 22 giorni.
528 ore.
31680 minuti.
E visti così sembrano ancora più lunghi, in ogni caso. Minuti in cui Charly era rimasta semplicemente chiusa in casa.
Settimane in cui Zayn era tornato quello di prima.
In cui tutto il loro mondo era caduto a pezzi. Tutto quello che avevano costruito era stato spazzato via dal vento, come con la sabbia. Charly piangeva ogni notte, quando Josh era fuori, Zayn piangeva ogni giorno, per poi uscire di notte.
Erano masochisti.
Stare insieme … dopo tutto, non sarebbe così complicato.
Charly era distesa perennemente su quel letto morbido, col copripiumone a fiorellini. Sigillata in quella stanza luminosa e vuota.
Tanto vuota.
Zayn era uscito, di nuovo.
Ma c’era qualcosa che non andava. Essere Malik aveva perso il gusto dolce che aveva prima. Essere Malik non era più la gioia, lo sballo, il delirio. Era sentirsi solo. Tremendamente solo.
E capire quanto quella vita da “cattivo ragazzo”lo rendesse tale. Liam gli restava accanto. Come gli altri d’altronde. Ma lui era testardo, non voleva essere aiutato.
Voleva rimanere nella merda in cui si era andato a ficcare. Quasi come un rimprovero, una punizione. I suoi amici lo andarono a trovare a giorni alterni la terza settimana.
A quanto pare, Charly era riuscita a toglierli il gusto per quella vita sregolata.
Già, e Safaa? Era rimasta in quel maledetto armadietto per così tanto tempo, che quando Zayn aprì, gli saltò addosso.
Era furiosa. Non come al solito, non come quando Zayn usciva,tornava tardi.
Quella volta era diverso.
Quello lì non era suo fratello. Non era lo Zayn che diventava con Charly. E lei quello lì rivoleva indietro. Magari ci fosse stato un negozio dove poterlo aggiustare.
Comunque,tornando a Safaa, gli era saltata in collo, mollandogli un pugno in piena faccia.
Lui non batté ciglio
 Era uno dei pugni più forti che avesse mai ricevuto. Lui aveva insegnato a Safaa come difendersi. Quando avevano 13 anni.
“ZAYN ,MI FAI MALE!” urlò la sorella in lacrime
“Safaa … devi imparare a proteggerti. Io non ti posso difendere per sempre. Devi riuscirci sola”
 
Era  diventata brava. Una macchina da guerra, ma … non abbastanza da distruggere Zayn. Anche quel dolore non era paragonabile a quello nato nel suo cuore.
E in quello della povera Charly.
Quest’ultima era passata dal letto al nudo pavimento in mogano.

“Sai, credevo davvero che sarebbe durata. Le cose belle finiscono. Ma questo, beh, non era solo bello. Era meravigliosamente vero. E forse, è stato proprio questo a renderlo infinitamente doloroso. Perché io .. ci ho creduto davvero. Ma ho bisogno di te per continuare a farlo.”
Aveva scritto. Sullo schermo del suo cellulare lampeggiavano ancora queste parole.
Le sue dita erano incontrollabili, e l’avevano spinta a digitare parole senza senso. No, non era così, perché il suo cervello, ormai, si era alleato col cuore.
E non volevano più andare avanti così. Anche loro volevano indietro Zayn.
Il pollice era fermo sul pulsante invio.
Voleva farlo, seriamente.
Inviarlo a Zayn e aspettare la risposta. Che magari, non sarebbe mai arrivata.
Magari, si era semplicemente dimenticato di lei.
Ma la testardaggine del cazzo di Charlotte Ray Dixon, la spinse a posare il dito sul pulsante sbagliato.
“Invio del messaggio in corso”.
“Messaggio inviato”.

Suonava tutto così imbecille, però l’aveva fatto.
Il messaggio era partito, e non poteva fare più nulla. Chissà quando l’avrebbe letto.
Quando si sarebbe degnato di alzare il cellulare. Quando avrebbe pensato “ehi, magari le manco sul serio”.
 Mai, mai e poi mai.
Non perché Zayn non volesse, non perché non lo aspettasse con tutto il cuore. Ma Malik, ormai, non toccava il cellulare da giorni. Si era chiuso in casa a bere, bere come un matto.
Quando Louis aveva provato a parlargli, stava per scagliarsi contro di lui. Peggio di una donna col ciclo. Insomma, ci pensate … Zayn in quelle condizioni con un fucile in mano.
Wow, che situazione. Ma torniamo a noi.
Gli altri, si limitavano a stargli vicino, bevendo qualche bicchierino con lui.
Tutti tranne Harry, che faceva finta di andare via prima per trascorrere un po’ di tempo con Safaa. Era da tanto che non si vedevano. Erano davvero carini insieme e … beh, quella ragazza era riuscita a fargli mettere la testa apposto.

Quel giovedì stava a Niall incontrarlo.
Il biondino non ne era affatto contento. Per quanto bene potesse volere a Zayn, sapeva cosa lo turbava, infastidiva.
E non voleva scatenargli crisi di nervi. Non voleva guai di nessun tipo.
–Forza … - lo incitò Safaa. Era una testarda  assurda. Rivoleva il vecchio Zayn?
Bene, lo avrebbe riavuto indietro. Quando si metteva in testa una cosa nessuno era in grado di smuoverla.
Lo rivoleva indietro.
Punto e basta. Sapeva che ce l’avrebbe fatta, ma l’obbiettivo sembrava sempre più distante.
–Andiamo … non vuole essere disturbato! -
- Niall, sei un codardo del cazzo! Che cosa direbbe Giusy?-
-Non lo so e non mi interessa … io non ci entro- Safaa gli si avvicinò sempre di più e gli afferrò le spalle.
–Niall, lui ha bisogno di voi. Di Charly. Manca meno di una settimana. Aiutalo. Ti prego- sussurrò. Il ragazzo, sconsolato, aprì lentamente la porta. Niente. Nessuno là dentro non c’era nessuno.
Si mise a sedere sul letto.
Si guardò un po’ intorno, poi sentì un gemito. Allarmato, si chinò e vide Malik disteso a pancia in giù sotto il letto. Sembrava un panda con un occhio nero. Lì per lì gli scappò da ridere … ma non sapeva come se lo fosse procurato.
Meglio evitare.  

–Zayn mi spieghi che cazzo ci fai lì?- domandò divertito.
Ma non era proprio cosa da dire.
Zayn teneva una bottiglia in mano, e con le poche forze che gli rimanevano sgattaiolò fuori da sotto il letto. Tirò uno spintone a Niall e lo fece cadere dal letto. Si distese.
–Ehi Zayn – lo salutò Niall. Tutta la paura che aveva se n’era andata. Era ubriaco, disperato. Di che cosa doveva avere paura? Di un povero diavolo che soffre come un cane?
–Zayn. Manca poco, Charly tornerà.- disse a denti stretti il biondo.
–Io non voglio che torni- affermò Zayn. Era da tanto che non apriva bocca. Quel gesto inaspettato, spinse Niall a volere di più.
–Non vedi? Sto bene così. Ho la vita di prima. Mi sento bene così- continuò Zayn.
Niall fece un passo indietro e lo squadrò.
Non era possibile ridursi così. Era uno dei suoi migliori amici. Giusy chiamava Charly ogni giorno, così come faceva Danielle.
E lui? Doveva aiutarlo.
–Malik. Tu hai più bisogno di lei di quanto immagini. Sta tornando, devi resistere un altro po’. Tu non stai bene senza di lei, devi rendertene conto. – Zayn prese un bel respiro.
- … Arriverà il giorno in cui …. Arriverà il giorno in cui crederò di stare bene, anche senza di lei. In cui ci crederò , veramente. Arriverà, ma poi passerà, come tutti i giorni, d’altronde … - disse , più a sé stesso che a Niall.
Da ubriaco era più sobrio di quanto non lo fosse senza alcol. Aveva i suoi momenti. Momenti in cui il cervello andava a farsi fottere, o in cui era il cuore quello problematico. Ma, effettivamente, Zayn Jawaad Malik, era un disastro vivente.
–Zayn. Troveremo una soluzione, tornerete insieme- 
-Non possiamo. Ci siamo lasciati per non soffrire. Dopo … - deglutì
– L’incidente … insomma, non voglio che lei stia male per causa mia. Io non voglio stare male per lei-
-MA ALLORA SEI DEMENTE! CAZZO, CREDEVO CHE FOSSI PIU’ SVEGLIO ZAYN!- urlò Niall. Gesticolava come un matto. Per quanto il moro incutesse terrore gli faceva pena. Molta pena.
–Zayn, è stare separati che  vi fotte. Tu e la tua morale del cazzo avete creato questo casino, ma so che riuscirai a mettere apposto tutto. Charly è una delle cose più belle che ti siano mai capitate. Tu non puoi lasciartela scappare. Non capisci che ci stai mille volte peggio così?- il biondino iniziava a riscaldarsi. Come si fa ad essere così maledettamente complicatamente testardamente strani? Anche questo discorso lo è … si, insomma, ma mai quanto quel ragazzo.

Il moro continuava a fissare il soffitto.

–Forse hai ragione- aggiunse alla fine
–Oh! Finalmente!-
-O forse no- concluse Zayn.
- Non puoi più nasconderti, e non mi interessa se sei tornato quello di prima. Tu hai bisogno di lei. Ti manca. Ne hai bisogno- Zayn non rispose. Più che altro, perché non aveva niente da dire. Niall afferrò il cellulare, guardò lo schermo accendersi.
–Ora devo andare. Smettila, non lo puoi nascondere, lei ti manca. Prima o poi lo dovrai ammettere.- disse prima di sbattere la porta in mogano.  
Meno cinque giorni.

E finalmente il mese passa. Sembra strano ma quei cinque singoli giorni furono più lunghi delle tre settimane precedenti. La suspense si poteva tagliare col coltello.
Ma Louis aveva tutto sotto controllo. Perché … beh, perché Lou era Lou! E, in culo a tutti, era riuscito a fare più del previsto. La macchina sfrecciava a gran velocità sull’asfalto rovente.
–Ci vediamo bambolina-
ecco cosa era rimasto di lui. E forse, avrebbe fatto meglio a mollare.
Avrebbe fatto meglio, molto meglio. Di quello stronzo di Josh rimanevano solo le sgommate dei pneumatici sul cemento. Niente di più. Dopo trenta lunghi giorni in cui non si erano cacati ecco cosa restava. Un cazzo. Ma, sinceramente, Charly era felice di essere tornata. Con la sua valigia nera laccata stava per entrare in casa Malik. Malik. Malik. Malik. Suonava così strano. Safaa l’aveva invitata a stare un po’ da lei. Volva passare un po’ di tempo con lei. Ormaisi era allontanata un po’ da Giusy. Danielle, Safaa … ecco, facevano più al caso suo. Poggiò il pollice sul campanello e sentì l’aprirsi della porta.
Niente.
Tutto buio. Buio pesto che l’avvolgeva. Posò la valigia dietro la porta e la chiuse.
Accese l’interruttore.
–SORPRESA!- gridarono in coro.
C’erano proprio tutti. Anzi, non proprio tutti, ma … insomma, non poteva demoralizzarsi ancora. –Certo che voi fantasia zero eh!- affermò Charly ridendo, e correndo ad abbracciarli uno per uno.
–E’ stata una mia idea, ringrazia!- ululò Louis, euforico.
La fase uno era completata. Il salotto era allestito e festa e ci avevano messo un pomeriggio. Ora doveva scattare la domanda. Sapeva che l’avrebbe fatta. La conosceva. Doveva farla.
–Lui dov’è?- ecco. E la risposta? “Cazzo , Tomlinson ragiona!”
–E’ su … vai a chiamarlo- replicò con un sorriso a 32 denti. Un po’ titubante salì le scale. La porta bianca. Non era la prima volta che la vedeva. Di sotto la musica era già partita. Ma il mondo sembrava essersi fermato.  Entrò, vedendolo disteso a pancia in giù sul letto. Quando la vide fece un balzo a si mise a sedere.
Ubriaco.
Di nuovo.
Come mai non era sorpresa?
–Ciao Zayn -
-Ciao Charly – rispose lui. Ma non poteva. Non potevano cascarci. Si alzò e scese in salotto. Lasciandola lì, ma non triste, semplicemente confusa. Si alzò anche lei dal letto e sorrise.
“Beh, almeno l’ho fatto scendere” si disse. I suoi passi pesanti fecero fermare la musica, c’era tensione in quel salotto. Charly fissava imperterrita il pavimento, mentre Zayn la scrutava attentamente. Non staccava il suo sguardo da lei.
–Charly, mi accompagni in cucina?-
Giusy. Vai,vai vai!!!
Ci siamo. La fase due del piano era andata.
Ora mancava Zayn. E Louis sapeva come farlo cantare. Aveva passato ore a spiegare a quei depravati dei suoi amici cosa dovevano fare. Non potevano permettersi errori.
–Certo- rispose in ritardo la ragazza. Le due scomparirono dietro la porta, e,finalmente,  ebbero inizio le danze.

-TI manca vero?- domandò curioso Harry. Era seduto sul divano e stava abbracciando Safaa. La ferita di Zayn si apriva sempre di più vedendoli  così. Rivedere Charly. In qualche modo, preferiva saperla a Londra.
Lontana. Sapere che stava effettivamente bene. Perché lui non c’era.
-No-  rispose secco
-Invece ti manca- controbatté Danielle
 -Vi dico di no-continuò il moro.
-Se non ti mancasse ci avresti chiesto “chi” o roba del genere!- urlò Niall. Si era già scassato le palle, volevano tutti indietro lo Zayn di Charly. Era la versione che preferivano. E la ragazza sarebbe arrivata a momenti. Chiusa in cucina non sarebbe rimasta e Giusy non l’avrebbe trattenuta a lungo.
– Zayn, non puoi continuare così- aggiunse Louis. Dovevano trovare qualcosa da fargli dire, al più presto.
Anche sforzato.
Loro.
Dovevano.
Fare.
Qualcosa.
Ci fu un silenzio di qualche secondo. Lou stava per parlare.
Ma non ce ne fu bisogno. Zayn prese un bel respiro e disse
– Mi manca, ok. Siete contenti ora?
Ecco, forse mi manca più del dovuto. Mi manca tutto di lei. Il suo modo di mettersi i capelli dietro l’orecchio, il suo sorriso, i suoi occhi, le sue labbra. Mi manca abbracciarla e farla sentire protetta, mi manca essere il suo mondo. Mi manca proteggerla dagli altri, combattere per lei, anche se, alla fine, è stata lei a combattere per me.
Sempre. Mi manca poterla considerare la mia ragazza. Mi manca illuminarmi appena entra in una stanza, mi manca doverla rimproverare di continuo. Mi manca quando mi tirava fuori dai guai. Mi mancano le nostre serate. Mi manca il suo sentirsi costantemente imperfetta, le sue magliette grandi. Mi manca il fatto che si facesse carina per me. Non ha mai capito quanto fosse stupenda. Mi manca dirle quanto lo è , e quanto l’amo. Mi manca sentire il suo respiro delicato sulla mia pelle, mi mancano i nostri momenti. Mi manca il fatto che mi sfilasse sempre la sigaretta dalla bocca per fumarla, mi manca il suo fare da ragazza innocente. Mi manca lei, mi manca come a un ceco manca la vista, come a un sordo manca l’udito. Ho bisogno di lei … più dell’ossigeno … e … lo so è da dementi accorgersene solo ora. Quando oramai quel Josh di merda se la sarà fregata. Ma lei era davvero tutto per me. Lei è davvero tutto per me … - sospirò.
-Se volevi farmi sfumare il trucco, sei sulla strada giusta Zayn– sussurrò Charly in lacrime.



Ehi bellezze, parlo solo per dirvi grazie per le vostra 26 RECENSIONI! 26 .... WOW DAVVERO, VI AMO!
p.s. se voleste passare alla ff "Cause I need you here with me now" di Racky ci fareste felici entrambe e continuate a recensirmi, lo so che fa schifo, ma voi siete troppo buone! :D xx

  
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