Assassina di
Angeli
L’angelo
che si posò su di me, mi disse sorridendo
teneramente, che il mondo è bello. Lui lo sa, mi
è sempre stato vicino. Iddio
mi ha affidata a lui per tutta la vita. E io mi chiedo;
bell’angelo che mi ha
mandato!
Sei cieco.
Perché non vedi che sono stanca e non sono
felice e il tuo compito, Custode, non è quello di far si che
io sia felice?
Sei sordo.
Perché tutte le volte che ti ho chiamato non sei
mai venuto.
Sei muto.
Perché non ho mai udito parole di conforto per
me.
Ma proprio a
me un angelo scemo doveva capitare? Sai cosa
voglio in cambio? Che tu sparisca, tanto non farebbe differenza;
perché è come
se tu non ci fossi mai stato. Credi di fare una cosa così
semplice come battere
le ali e levarti dai piedi? Dai, tu sei abbastanza codardo per questo.
Altrimenti preparati, perchè ti strapperò quelle
maledette ali e me le metterò
per volare oltre e nuvole, oppure le darò in regalo;
chissà.
Ma solo tu sei
senza potere? Non puoi schioccare le dita,
usare della polverina brillante, delle scarpette, una bacchetta per far
tutto
ciò che voglio? No? Oppure sei troppo pigro? Allora se
è così, e se permetti,
ti toglierò anche i poteri, così
volerò fin sopra le nuvole, oltre la dimora
del Signore. Mi fermerò e, senza voltarmi, userò
quei poteri per uccidere
tutti. Paradiso, Purgatorio,
-Ma
così… tu rimarrai sola- mi fissi tenero;
-Oh, piccolo
angelo ingenuo, - mi fa quasi pena – Io Sono
Sola –
E infilzo una
mano nel tuo petto, la tiro fuori e, come
immaginavo, tu non hai un cuore. Ora si spiega tutto.
Volo via, da
sola. La galassia è piena di Viventi e Non
Viventi. Tra tutti quelli ci sarà qualcuno. Un fottutissimo
qualcuno, che mi
ascolterà.
Fine