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Autore: LUcy__    15/06/2013    2 recensioni
L'Olimpo è diviso in due fazioni. Da una parte Zeus, con Atena, Ares, Era, Dionisio e Demetra. Dall'altra Poseidone, Apollo, Artemide, Efesto, Afrodite e Ermes. Solo Ade è rimasto neutrale e entrambe le fazioni aspirano ad averlo come prezioso alleato. Colpa della sua calma apatica e dell'interesse che ha ad avere così tanti morti.
Così, mentre la guerra infuria fra mari e cieli, nell'Olimpo i semidei vivono con tensione la situazione.
In particolare Louis, figlio insicuro e isolato di Poseidone, Harry, giovane figlio di Zeus, Olympia, la solitaria e inquietante figlia di Ade, Niall, freddo e un poco cattivo fratellastro di Harry, Liam, l'intelligente figlio di Atena e Zayn, quel misteriosissimo figlio di Ermes che nasconde qualcosa di oscuro.
{Harry/Louis, Zayn/Liam, Niall/Nuovo personaggio.}
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Eight.
 

Liam seguì Zayn nell’oscurità della grotta, finchè nel fondo di essa non scorse una luce bluastra, molto sospetta.
“Sei qui…”disse una voce. Oh, ma perché gli sembrava così famigliare?
Avanzò di pochi passi, attentissimo a non fare rumore. Allungò la testa, cercando di sbirciare la persona con la quale il moro stava parlando.
E poi… lei.
Era alta, i capelli nero pece sembravano muoversi autonomamente intorno al suo viso scarno e dalla belle bluastra, i suoi occhi erano di pura crudeltà, pozzi neri senza fondo, ma aveva un sorriso rilassato e furbo; indossava una veste nera senza maniche, tenuta ferma sotto al seno da varie catene d’oro e d’argento, ma era a piedi nudi. Volteggiava, non posava i piedi a terra; teneva le braccia incrociate, e stava guardando con insistenza qualcosa che Zayn doveva avere tra le mani.
Liam l’aveva vista solo una volta, all’agorà. Non era molto benvoluta, perché sapeva solo portare guai.
Eris, dea del Caos.
“Bene… bene… nessuno sospetta niente?”chiese lei, sfiorando qualsiasi cosa stesse in mano al ragazzo.
“E come potrebbero?”rispose lui, con una risata amara. Rise anche lei, una risata agghiacciante, e prese in mano l’oggetto.
La Perla.
“Oh, piccolo tesoro dei mari…”mormorò lei, stringendola tra le mani ossute.
“Ora mi dirai perché è così importante per lui?”domandò il ragazzo, infilandosi le mani in tasca. Eris ripose la pietra preziosa in un cofanetto borchiato d’oro, che nascose in fretta tra le pieghe della veste.
“La Perla, mio caro… non è altro che un dono… l’ultimo dono di Gea al figlio… ci credo che ci tiene così tanto, dopotutto lei ha sempre preferito Zeus…”
Ricominciò a ridere; la sua voce rimbombava per la caverna, ed era agghiacciante.
“Oh mio dio…”sussurrò Liam. Ma non abbastanza piano per impedire alla Dea, che aveva sensi più affinati di quelli umani, di sentirlo.
“Un intruso!”strillò questa, prima di dissolversi in un attimo in una nube nera. Il figlio di Atena sentì i passi del moro avvicinarsi a lui. Quando essi finirono, però, Zayn era svanito. Si guardò intorno, allarmato.
“Liam.”
La voce del moro era atona, e veniva da dietro le sue spalle. Il ragazzo si voltò, per ritrovarselo davanti, chiaramente irato con lui per averlo spiato.
“Zayn… tu…. Eris…”balbettò, ancora incredulo.
“Non qui. Non. Qui.”furono le parole del figlio di Ermes, prima di afferrargli i polsi e trascinarlo con forza fuori da lì.
 
 
Harry si spostò dai cespugli tra i quali era nascosto, visibilmente scomodo. Aspettava Louis da mezz’ora, e il giovane figlio di Poseidone non si era ancora visto. Il riccio aveva dei rami piantati delle braccia, che lo graffiavano; avrebbe fatto fatica a spiegarne il motivo al fratellastro.
“H-haz?”
Harry si alzò in fretta in piedi, sentendo finalmente la voce del ragazzo. Appena Louis lo vide ne rimase stupito. Se ne stava lì, in piedi, con un adorabile sorriso sul volto, però non era ben messo.
“Ma… sei ferito!” esclamò. Harry nemmeno se n’era accorto di stare sanguinando leggermente, talmente era felice di rivederlo.
Louis era stato molto restio a incontrarlo più volte alla settimana, solo per stare insieme e passare del tempo; suo padre, se solo l’avesse scoperto, l’avrebbe sicuramente rinchiuso nella sua stanza fino alla fine della guerra.
“Sto bene.” affermò il giovane. Louis, non credendogli, lo trascinò fino al fiume; si sedette sul terriccio umido e con le mani raccolse un po’ d’acqua, con essa gli bagnò il braccio, sussurrando qualcosa di troppo flebile per essere compreso. In pochi secondi le ferite scomparirono. “Incredibile.” constatò Harry, osservandosi l’arto impressionato.
“Grazie…” mormorò dolcemente il ragazzo; per un attimo le loro mani si sfiorarono e Harry gli sorrise.
“Quindi è questo che sanno fare i figli di Poseidone?” chiese, sorridente. Gli prese la mano e lo aiutò a tirarsi su in pochi attimi.
“So anche controllare le acque, figlio di Zeus.” rispose Louis a tono, abbozzando un sorriso sghembo. Cominciarono a camminare in assoluto silenzio, osservandosi reciprocamente ogni tanto. Gli piaceva come il ragazzo dagli occhi verdi fosse così dolce e delicato con lui, sebbene l’avesse rifiutato, sentendosi impaurito. Poi, però, gli venne da pensare alle leggi dei loro padri e si intristì. Harry notò il suo cambiamento di espressione e gli prese le mani, guardandolo negli occhi, chiedendogli che cosa avesse. Louis, titubante, rispose “Mi viene da pensare a ciò che stiamo facendo.” abbassò lo sguardo, incapace di reggere il confronto con quelli troppo verdi e troppo profondi dell’altro. “Sai… è proibito.” si spiegò in fretta.
“Non preoccuparti, dai. Se loro sono degli stupidi iracondi, non è un nostro problema.”
“E se lo dovessero scoprire?”
Harry gli accarezzò una guancia, anche se sapeva che a Louis il contatto fisico non piaceva particolarmente, e “Ci penserò io.” disse, sicuro di sé. Il castano portò una mano su quella dell’altro, tirandola via dal proprio volto, ma non lasciando la presa; si sentì bene, mano per la mano con lui, come se tutto quello fosse normale.
Lo era?
Poteva essere normale, anche se i loro padri erano in guerra? Insomma, se solo l’avessero scoperto sarebbero stati diseredati e cacciati via dall’Olimpo, e nessun semidio aveva un posto dove andare oltre che quello.
Però con Harry stava bene, come non era mai riuscito con nessuno; era dolce, comprensivo, lo trattava con dolcezza e delicatezza. Nessuno l’aveva mai fatto, non per lui. Con il figlio di Zeus era rilassato, pieno di benessere e felice.
Louis voleva essere felice. 




The writer is IN
 Finalmente torniamo ad aggiornamenti decenti e regolari… spero.

 1.       Il segreto di Zayn! Come avete potuto leggere, Eris, Dea del Caos, ha convinto Zayn a rubare la Perla; dopotutto, chi poteva essere stato se non un figlio di Ermes? Dopotutto è il Dio patrono anche dei ladri…
2.       I Larry sono troppo fluff, e io sono un pochino allergica alla cosa; però sono carini, carinissimi. Louis si sta sciogliendo un po’, ma il loro non è un sentimento facile…
3.       Nello scorso capitolo si è registrata la più bassa frequenza di recensioni e visualizzazioni… capisco, era un capitolo di passaggio ed era tanto che non aggiornavo, a ci sono rimasta un po’… stranita, ecco.
                        
Sperando che il capitolo sia piaciuto…{e che abbiate voglia di lasciarmi un piccolo parere…^^}
I miei contatti, come al solito, sono nella bio di EFP; se volete leggere altro, cercate nel mio profilo.
.Lu
  
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