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Autore: Meli Misso    15/06/2013    0 recensioni
Dal terzo capitolo:
Non avrei mai immaginato che essere una fata potesse essere così complicato ma dovevo aspettarmelo. Le vere fate non sono certo come le illustrazioni sui libri per bambini! Ricordo che il primo giorno in cui ho messo piede in questa scuola un fata dalle ali a forma di spade mi è passata proprio accanto. Armata fino ai denti di pugnali, coltellini e lance. Era una Fata della Guerra.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Da quando sono qui ne ho viste di tutti i colori ma una come lei è comunque una sorpresa. Una Gorgone.
Pensavo che le Gorgoni fossero tutte donne bellissime che ti attirano, mi sbagliavo, la Gorgone che ho davanti ora non è così perfetta perché al posto delle gambe ha una terrificante coda da serpente e striscia lungo i corridoi.
Al contrario di quel che pensavo non tutti i capelli di una Gorgone devono essere sostituiti dai serpenti, questa ragazza ha dei liscissimi capelli corvini che le coprono la schiena fino infondo alle scapole e tra essi dei serpenti di varie dimensioni di un nero brillante si attorcigliano tra loro, alcuni si rizzano sulla testa portando con loro qualche ciocca.
Ha un viso affilato e bianchissimo soprattutto se messo in contrasto col suo sguardo nero e penetrante più scuro delle squame dei suoi serpenti, anche le labbra sono nere però più opache e verso i lati sfumano in un grigio fumo. Ha le braccia lunghe e pallide con delle unghie nere e affusolate, non porta una maglietta ma una specie di corpetto fatto con cordicine che, incrociandosi un po’ sulle spalle un po’ sul petto, tengono su altri pezzi di stoffa.
Più la guardo e più mi rendo conto che mi sbagliavo non è per niente brutta anzi è ammaliante ma spostando lo sguardo più in basso capisco cosa mi avesse dato l’impressione di avere davanti una creatura orribile.
La sua coda è inquietante e per di più stona col resto del suo corpo perché invece di essere nera sfuma dal blu oceano all’argento, i due colori si intrecciano all’altezza della vita e scendono in una spirale luminosa fino alla fine.
  “Alcune Gorgoni non sono consideratepersone ma  creature  perché sono selvagge e spesso non sanno parlare altro che il serpentese, ma ce ne sono altre che hanno formato una comunità dando alla loro specie la stessa importanza che hanno le nostre.” Dice Niron il mio cercatore centauro che deve avere intercettato il mio sguardo  “Questo però non le rende meno pericolose. Ci sono Gorgoni che pietrificano con gli occhi e spesso sono quelle che possiedono le gambe, quelle con la coda devono mordere per pietrificare e possono farlo con la loro stessa bocca o lasciarlo fare a uno dei loro serpenti. Ovviamente ci sono delle eccezioni.”
Mi scorre un brivido lungo la schiena “Lo sguardo delle Gorgoni-Serpenti però non è completamente innocuo, perché è ammaliante e fa perdere completamente l’orientamento in modo da farti rimanere fermo per rendere loro più facile mordere.” “Posso conoscerla?” Chiedo senza pensare, Niron mi guarda e sorride alla mia domanda “Sai, la curiosità è una caratteristica delle fate.”
Poi fa un cenno di assenso con la testa, io scendo dalla sua groppa e cerco con tantissima fatica di muovere le nuove ali che solo oggi ho scoperto di avere, lo sforzo è tale che per alzarmi venti centimetri non riesco a smettere di digrignare i denti e non durerà a lungo.
Sono obbligata a rimanere in volo se voglio parlare con la Gorgone perché la parte di coda che tiene sollevata dal terreno è molto più lunga di qualsiasi gamba umana.
 Riesco a rimanere in aria circa un minuto ma non riesco a muovermi in nessuna direzione quindi torno giù e mi dirigo a piedi verso di lei, quando le sono vicina la paura mi assale cosa diavolo le dico? Non la conosco! Ma non c’è più tempo per tornare indietro perché lei mi ha vista tentare di fare qualcosa e si è gentilmente adeguata alla mia altezza per sentire ciò che ho da dirle:
“Salve.” Esordisco dondolando un piede per terra dall’imbarazzo “Si?” un lucidissimo serpente le si è posato sulla spalla sinistra.
Sento un rumore di zoccoli alle mie spalle e la Gorgone sorride mostrando dei denti leggermente più affilati del normale “Sei la nuova protetta di Niron, eh?” dice guardando il cercatore “Ciao, Scilla!” dice lui ridendo, poi mi guarda e, notando la perplessità ne miei occhi, spiega “Non ti avrei mai lasciata andare così spudoratamente in contro a una Gorgone se non fosse stata mia amica” sorrido anche io e tendo la mano a Scilla “Io sono Thea” .
  
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